Nisida

Nisida

martedì 31 ottobre 2006

UN'IDIOZIA CONQUISTATA A FATICA

 "Diserterò il Festival della Scienza perchè il programma è troppo laicistico".
Non ammette deroga e lascia sospese alcune domande sull'impostazione spirituale e teologica del "nuovo corso" della Diocesi genovese, la posizione di Sua Eminenza Monsignor Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, sulla kermesse scientifica svoltasi a Sanremo.
Bagnasco ha voluto sottolineare la marcata tendenza degli appuntamenti festivalieri verso un visione razionalista e agnostica del mondo che ci circonda se non apertamente atea.
E ha infine rimarcato il suo pensiero con una frase pesante come un  macigno: "La Fede non ha bisogno del Festival di Genova".
Si apre la polemica e immediata arriva la risposta.

«Scienza e religione sono due forze motrici che devono dialogare senza pregiudizi - conclude Pierluigi Luisi, biochimico, docente a Zurigo e Roma -. Quando si parla di mettere vincoli alla scienza, il pensiero corre a Giordano Bruno e Galileo».

E pensare che è da poco che la chiesa ha "riabilitato" Galilei.
Evvabbè, monsigno', Buon Allovino pure a Lei.
PORTALE DELLA CULTURA DELLA CAMPANIA

E' stato presentato a Napoli il Portale dei beni e delle attività culturali della Campania

www.culturacampania.rai.it

ideato e diretto da Renato Parascandolo, che aveva curato le due mostre impossibili, di Caravaggio e di Raffaello.
Il portale, che è composto da 140 siti, oltre a percorsi culturali, presenta anche i piu' importanti musei della Campania e organizza per gli studenti delle varie province una caccia al tesoro nei musei campani dal titolo "L'opera misteriosa".
Il torneo avrà inizio il 7 novembre 2006.
Fatevi un giretto, merita.

lunedì 30 ottobre 2006

BERLUSCONI INQUISITO

S.B. è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi.
Casini ha detto che per chiunque vale la presunzione di innocenza.
Sbagliato!!! Per Berlusconi vale sempre la presunzione di colpevolezza, po’ verìmme.

UN ALTRO PARTITO NELLA TERRA DI MEZZO


Nasce Rifondazione democristiana
Si è tenuta a Napoli la prima assemblea regionale di Rifondazione democristiana, cui hanno partecipato oltre 600 persone. Il nuovo partito politico si colloca al Centro e si struttura su base federale lasciando l’autonomia ad ogni singola Regione di indirizzarsi sia alle coalizioni di sinistra che a quelle di destra. A presiedere l’assemblea è stato l’on. Publio Fiori, ex andreottiano di ferro, che ha illustrato alla nuova base del partito le linee guida e la struttura federalista autonoma di ciascuna regione. Fiori ha proposto all’assemblea la nomina a Presidente Regionale del Partito della professoressa Anna La Rana, che è stata eletta all’unanimità.


Anna La Rana me la ricordo sui cartelloni di tutte le elezioni degli ultimi anni, seduta di sguincio, col telefono in mano e mano mano che veniva trombata si spostava di partito, compreso F.I..
Nel 2006 alle europee era candidata con l’UDEUR., trombata anche lì.
Qualche malalingua mi ha detto che sembra sia stata accusata, durante la campagna elettorale, di regalare pacchi in stile laurino (pasta, olio, pelati, caffè) agli elettori.
Speriamo che trovi pace finalmente.

domenica 29 ottobre 2006

FATTI E OPINIONI (A PERA)

Per Erica Jong, scrittrice e portavoce storica del movimento femminista americano, il velo islamico è:

«Una questione di libertà d'espressione, di religione e pensiero»

«Un diritto sacrosanto sancito, qui in America, dal più importante emendamento della nostra Costituzione»

E fin qua ci siamo, tutto regolare. Ma subito dopo, colpo di scena:

«Si tratta di un fenomeno prettamente giovanile, che spinge molte teenager musulmane in Paesi quali la Francia, l'Italia e la Gran Bretagna a rifiutare l'assimilazione forzata accettata per bisogno dai loro genitori. È pura ribellione adolescenziale, volta ad affermare la propria identità e individualità, simile a quella che spinse la mia generazione a farsi crescere i capelli e indossare chincaglieria indiana».

Oh, questo sì che sembra un ragionamento a pera: mettiamo dei fiori nei nostri hijab.
Un nuovo movimento beatnik on the road again, una Woodstock in burqa.
Erica, ma che cacchio dici? Aveva ragione mio nonno quando diceva: ogni scarpa addevènta scarpone....

sabato 28 ottobre 2006

LUISONA DAY


Il 9 dicembre il mitico libro "Bar Sport" di Stefano Benni compie trent'anni.
E' stato pertanto proclamato il Luisona Day.
Per festeggiare verrà organizzato in varie città la lettura di questo o altro libro di Stefano Benni.


Il 9 dicembre 2006 dalle ore 21.30 Evaluna libreria delle donne, a Napoli, piazza Bellini 72, ha scelto di far festa con una lettura collettiva dei racconti de “Il bar sotto il mare”.


Riassumo qui, per chi non la conoscesse, chi era la Luisona.

Al bar Sport non si mangia quasi mai. C’è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d’artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: “La meringa è un po’ sciupata, oggi. Sarà il caldo”. Oppure: “E’ ora di dar la polvere al krapfen”.
Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva.
Subito nel bar si sparse la voce: “Hanno mangiato la Luisona!”.
La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo. Nessuno lo toccò, perchè il suo gesto malvagio conteneva già in sé la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un’ora dopo, nella toilette di un autogrill di Modena, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata.
La particolarità di queste paste è infatti la non facile digeribilità. Quando la pasta viene ingerita, per prima cosa la granella buca l’esofago. Poi, quando la pasta arriva al fegato, questo la analizza e rinuncia, spostandosi di un colpo a sinistra e lasciandola passare. La pasta, ancora intera, percorre l’intestino e cade a terra intatta dopo pochi secondi. Se il barista non ha visto niente, potete anche rimetterla nella bacheca e andarvene. »

NEBBIUN

Aiutoooooo !!!!
Stamattina mi sono svegliata a Milano. Nebbia in Val Padana.
Mi sono affacciata al balcone e c'era un muro bianco, i palazzi di fronte: spariti.
Pure i passeri che albergano sul mio balcone sembravano straniti, zompettavano qua e là senza senso.
Almeno Bertolaso sarà contento. Non hanno raccolto la 'mmonnezza ma almeno non si vede.
L'altro ieri quattro aerei non sono atterrati a Capodichino causa nebbia, li hanno dirottati a Fiumicino e Ciampino e quelli di Ciampino là sono rimasti, abbandonati a se stessi.
Capodichino non ha strumentazione per la nebbia, solo atterraggi a vista qui da noi.
Ma noi non ci siamo abituati a questi paesaggi e quando succede entriamo nel panico totale.
Ma io non credo che qualcuno possa abituarcisi.
Ricordo la prima volta che ho visto la nebbia a Milano. Ero in taxi e mi sono coperta gli occhi. Non credo che il tassista ci vedesse, secondo me andava a naso, tanto i pedoni non si azzardano a traversare in quelle condizioni.

venerdì 27 ottobre 2006

COMPRATE E DIFFONDETE IL PEPERONCINO


Michele Placido è una delle poche persone che mi sta davvero sulle scatole.
Devo dire però che lui ci mette molto impegno.
Ecco cosa dice dopo aver interpretato La sconosciuta:
"mi sono depilato per il film di Tornatore. La mia compagna vedendo il mio nuovo look, prima ha esclamato: Oddio ! Poi il nostro rapporto sessuale si è rinnovato".
Siamo in attesa di capire che succederà quando ricresceranno i peli a Placido.


Dopo Umberto Bossi a Vicenza (ce l'abbiamo ancora duro) con S.B. alle spalle ghignante come i vecchietti del Bar Sport che se la raccontano, ecco un altro arzillo vecchietto tutto ringalluzzito e poco credibile.
Del Bossi si sa che neanche il Viagra ormai puo' piu' prendere, conciato come sta, l'altro confonde una depilazione per un afrodisiaco.
Ma misurarsi un poco la palla, mai? E pure un poco di decenza talvolta non guasterebbe.
Ma accattàteve 'è peperoncini, questi qui di SorrySorry, o al limite pure un poco di pepe di Cayenna... tanto....


giovedì 26 ottobre 2006

TORNA TOM WAITS


Road to peace, la canzone in ascolto, fa parte dell’ultimo lavoro del cantautore californiano, Orphans: Brawlers, Bawlers and Bastards, un set di tre cd per un totale di 54 canzoni, di cui trenta inedite, in uscita il 17 novembre p.v.
Road to peace racconta una storia realmente accaduta.

11 giugno 2003. E' sera a Gerusalemme. Il bus 14/a arriva puntuale alla fermata di Jaffa street. Nel via vai di passeggeri, un ragazzo vestito alla maniera degli ebrei ortodossi. La corsa prosegue verso Mahane Yehuda, il più grande mercato all'aperto della città. Il ragazzo viene da Hebron, è uno studente di appena 18 anni e si chiama Abdel Madi Shabneh. Il bus è ormai prossimo alla fermata di Mahane Yehuda, quando Abdel, gridando Dio è grande e Dio è giusto, si fa saltare in aria. L'esplosione provocherà 17 morti e circa 100 feriti.
Da parte israeliana l’attentato suicida viene visto come una risposta all’attacco del giorno precedente ad Abdel Aziz Rantisi, uno dei maggiori esponenti di Hamas, attacco che uccide cinque palestinesi, ma non Rantisi, che se la cava solo con ferite lievi.

Morte genera morte sulla strada per la pace. A un attentato palestinese corrisponde una rappresaglia israeliana, in una spirale di morte che sembra non arrestarsi mai. Un Tom Waits indignato va oltre e si chiede dove siano Abu Mazen e Sharon, persi sulla strada per la pace, dove sia George W. Bush, signore dello scacchiere mondiale del potere, che gioca a scacchi, lontano diecimila miglia dalla strada per la pace. Ma se Dio è grande e Dio è giusto, dice Waits, con qualsiasi nome lo si voglia chiamare, forse anche lui è in viaggio, si è perso e ha bisogno di tutto il nostro aiuto, sulla strada per la pace.
(da peace reporter)

LOTTATORE DI SUMO O PORTIERE DI RISERVA?


Da "TIPI DA STADIO", una rubrica che il pargolo cura sul suo sito di tifoso del Napoli.
In tempi grami questo signore potrebbe coprire tutto lo specchio della porta, altro che Buffon. De Laurentis, facci un pensierino.



DENIM, PER L'UOMO CHE NON DEVE CHIEDERE MAI

martedì 24 ottobre 2006

SDRAMMATIZZIAMO LE FATWA


La bambolina rosa che ieri sera da Vespa serrava le labbra sdegnosa, rifiutando di esprimersi sulla lapidazione delle adultere, ha stimolato la mia curiosità. Ho scoperto infatti che la Barbie nel mondo islamico è stata sostituita dalla Fulla, che ha tutto un corredo di abiti e veli per ogni occasione.
E ci sono anche fatwa per ogni occasione. Leggo che in Egitto addirittura vi sono dei call center per inviare adeguate fatwa seduta stante e trasmissioni radiofoniche dove un mufti risponde alle domande circa il comportamento da tenere.
Segue una serie di quesiti posti che rasentano il ridicolo:


Come comportarsi con una donna: se si può tenere la sua mano in pubblico; se ci si può baciare fra sposi; come fare l’amore a letto; ecc…. La tendenza fondamentalista nelle fatwa interviene per proibire agli sposi di mostrarsi nudi reciprocamente; ordinano di fare l’amore solo nell’oscurità, oppure – come propone qualcuno – di mettere fra i due corpi un velo sottilissimo… E di tutto questo se ne parla in modo infervorato alla televisione!
(questa ricorda la camicia da notte medievale, quella col buco al centro e il ricamino)

Uno stiratore deve o non deve stirare i vestiti di una donna che non porta il velo islamico?
Se una donna esce dal bagno nuda e vi è un cane nell’appartamento, ha fatto qualcosa di lecito o illecito? Risposta: “Dipende dal cane. Se è un cane maschio, la donna ha compiuto qualcosa di illecito.

Un’altra fatwa molto comica, riportata da un giornale: “Mentre sto pregando passa una donna. La mia preghiera è valida o no?”. Risposta: “Se passa un asino, una donna, o un cane nero, la preghiera deve essere ripetuta”.
Ecco la spiegazione: “L’asino è un animale impuro; il cane nero potrebbe essere Satana che ha preso quelle sembianze; la donna è impura sempre e comunque”.

Una fatwa che riguarda le bambine: “È lecito o no giocare con una bambola Barbie?” Risposta: “ No, perché questa bambola mette in evidenza le cose attrattive del corpo della donna e questo è peccato”. Proprio per questo in Iran hanno vietato il commercio delle Barbie ed hanno creato delle bambole islamiche, vestite alla maniera musulmana, col velo, il chador, il burkha.

Risulta evidente da questi lieti conversari quanto le persone si siano giocati il buonsenso e la capacità di ragionare, affidandosi alla libera interpretazione di imam ignoranti.
E adesso vediamo se tirano una fatwa pure a me. Tanto io la scorta non la voglio, son mica la Santanchè..

L'ONOREVOLE MEDI-ATICA


Dopo i trionfi con le masse studentesche la nostra onorevole medi-atica si è data alle interpretazioni coraniche.
Secondo lei il Corano non prescrive il velo e non è un simbolo religioso. Ovviamente è scoppiata una rissa tra la deputata di A.N. Daniela Santanchè e l'Imam della moschea di Segrate, che tra l'altro è cittadino italiano. Le ha dato dell'ignorante e della bugiarda e qualcuno ha subito tradotto in fatwa (una fatwa non si nega a nessuno).
Detto fatto, il Viminale le ha dato una scorta subito. E noi stiamo qui a disquisire in centinaia di commenti sulla scorta a Saviano.
Ma io chiedo all'Imam di Segrate: non bastava un semplice VAFFANCULO ?


Ammazza che velocità !!!! Stanno tutti da Vespa!!!

lunedì 23 ottobre 2006

ROBA CHE SOLO QUA...

Stavo guardando Parla con me con la Dandini. Intratteneva sul divano Piergiorgio Odifreddi, l'unico matematico che mi sta simpatico in modo viscerale. Si, mi piace, c'aggia fà.
Nel frattempo la F.M. (figliolanza malefica) ha deciso di prendersi del bicarbonato.
Un botto e stava tutto lì per terra come la montagna di sale di Mimmo Paladino a piazza Plebiscito.
Senza fiatare è andato a prendere l'aspirapolvere ed io sospetto fortemente che l'abbia fatto apposta. Ha acceso l'infernale strumento e ci ha messo l'equivalente del tempo della montagna di sale ad aspirarlo, giusto giusto a farmi perdere l'intero intervento di Odifreddi. L'aspirapolvere alla fine sarà pure contento, ha digerito.
Vero è che la mia famiglia non mi fa mancare le occasioni per scrivere i miei siparietti da blogger, ma un'eccezione ogni tanto non si potrebbe fare?

domenica 22 ottobre 2006

... E LA GARA CONTINUA

Memore della performance di Berlusconi al Parlamento Europeo, quella del Kapo' e del sole pizza e amore, Putin, al vertice europeo di Lahti in Finlandia, irritato per i richiami sui diritti umani ha cercato di emularlo:
«il Cremlino non può accettare lezioni di democrazia da Paesi come la Spagna, in cui molti sindaci sono sotto inchiesta per corruzione; o dall'Italia, dove è nata una parola come mafia».
Lo scatto d'ira del leader russo sarebbe stato riferito ai giornalisti spagnoli da alcune fonti diplomatiche.
Zapatero e Prodi, secondo le fonti, sono rimasti senza parole, mentre Putin rispondeva anche alle preoccupazioni europee per la situazione in Georgia e Cecenia: «Pensate a quello che avete combinato in Jugoslavia», ha detto.
Niente male però, due gaffe pesantissime in due giorni. Se continua così il primato di Silvio rischia di essere frantumato.

HA SUPERATO IL MAESTRO


Voleva essere una battuta, anche se di dubbio gusto, ma è entrata di peso nel già ricco dossier nero sui diritti umani in Russia la frase del presidente Vladimir Putin sulle accuse di violenze sessuali rivolte da dieci donne al capo di stato israeliano Moshe Katsav. «Mi saluti il suo presidente - aveva detto il leader del Cremlino al premier in visita Ehud Olmert davanti a quelli che credeva essere microfoni spenti - si è rivelato davvero un uomo potente! Ha stuprato dieci donne, non me l'aspettavo da lui. Ci ha colpiti tutti, siamo tutti invidiosi».
La frase, captata anche dal cremlinologo del quotidiano Kommersant Andrei Kolesnikov, ha fatto il giro del mondo. Imbarazzatissimi portavoce del Cremlino hanno parlato di «traduzioni che non rendono il contesto», lo stesso Kolesnikov l'ha voluta spiegare come un tentativo, peraltro goffo, di manifestare solidarietà a Olmert. (l'Unità.it)


Ma non vi ricorda qualcuno questa gaffe? Pure a questo non lo capiscono quando parla?
Proprio vero che chi pratica lo zoppo impara a zoppicare.
D'altra parte che ci aspettiamo da un capo di stato che nel commentare la morte di una giornalista coraggiosa ha dichiarato che lei era poco influente, cioè neanche il solletico gli faceva.

venerdì 20 ottobre 2006

WHAT A WONDERFUL WORLD



Il grande Satchmo suona e canta questa canzone e sembra che tutto vada bene, che il mondo sia meraviglioso..
Ma come dimenticare questa canzone nel film "Good morning Vietnam"?
Quando fa da colonna sonora alle terribili immagini di morte e distruzione.
Eppure, nonostante tutto, il mondo è meraviglioso.

I CESSI ALL'OPERA



Ecco il bagno pubblico collocato nei sottopassaggi del complesso dell'Opera di Vienna, celebre teatro lirico della capitale austriaca. L'ingresso della toilette è una sorta di siparietto dove risuonano le note di celebri arie. Dentro, i «pissoir» maschili hanno la forma di procaci labbra di donna smaltate con rossetto rosso fuoco. Protestano dirigenti politiche di diversi partiti: la toilette è «sessista». «Una disgustosa, misogina mancanza di gusto senza eguali», ha tuonato l'assessore per le Donne Sonja Wehsely, socialdemocratica, reclamandone la demolizione. (corriere.it


E se dicessimo soltanto che sono volgari, di dubbio gusto e indecenti?
E se pensassimo che anche un uomo puo' provare disagio di fronte a roba del genere?
Forse l'Opera di Vienna meritava di meglio, ma di questi tempi, ormai, si contrabbanda per arte anche un pisciatoio.
Ha cominciato Duchamp nel 1917 con il suo orinatoio, che oggi viene considerato l'opera d'arte più rappresentativa del XX secolo.
Peccato che abbiano demolito Ernesto a Foria, magari qualcuno lo scambiava per un'opera d'arte.

giovedì 19 ottobre 2006

E POI CI SONO GLI SCIACALLI

Nel sito di Unilibro si pubblicizza Gomorra, il libro di Saviano, con la seguente didascalia aggiunta in maiuscolo:
IL REPORTAGE SCANDALO CHE HA COSTRETTO L'AUTORE AD ESSERE SCORTATO, PERCHE' QUOTIDIANAMENTE MINACCIATO. LE SUE VERITA' SULLA CAMORRA.
Fino all'altro ieri era in Home Page.

PROCIDA PER NOI


Procida per noi, quando non ci sono i turisti, nelle belle giornate autunnali, è un luogo magico.
Cielo azzurro striato di nuvole bianche, una fresca brezzolina che si infila nei vicoli fatti a scalelle che portano a mare, gatti pigri stiracchiati sulle reti messe ad asciugare, gabbiani svolazzanti. Un senso di pace.
Un piatto di spaghetti alle canocchie e pomodori Pachino mangiati al tavolo del Karakalè, sotto un immenso ombrellone bianco, risate di bambini e ... fine della pace.
Una carovana di turisti ha invaso la piccola piazzetta schiamazzando e facendo foto. Li abbiamo reincontrati al porto che si imbarcavano come una mandria su un aliscafo veloce.
Una giornata tranquilla all'aria aperta, tra gente tranquilla e sorridente. Un luogo dove pure la spazzatura ha una sua dignità. Guardate come hanno sistemato questi cassonetti.

mercoledì 18 ottobre 2006

PAPEROPOLI


Sto guardando Ballarò e ascoltando Maria Teresa Armosino, sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze del governo Berlusconi, pensavo alle voci.
Di solito sfottono la povera Rosetta ogni volta che apre bocca. Berlusconi la derideva regolarmente.
Ma questa qua l'avete mai sentita? Non si puo' sentire. Ed è pure avvocato.
Ma ve l'immaginate una requisitoria ad un processo? Roba da grande fuga.
E Tremonti che sembra Paperino?
Abbiamo avuto per 5 anni un governo che sembrava doppiato da Walt Disney.


Preghierina della sera
Fai che Fassino e compagni non ripetano piu' la frase tanto cara a Berluska: questo lo abbiamo ereditato dal governo precedente. Basta mo', non si puo' piu' sentire questa frase. Te ne prego, Bambino Gesù.

martedì 17 ottobre 2006

VISTO AL TIGGI'


Stamattina scontro nella metropolitana a Roma. Sembra che un treno sia passato col rosso, impattando un altro treno fermo in stazione.
Un morto e feriti gravi.
Intervistato anche Carlo Verna, giornalista RAI che era su un treno.
Le persone sembravano parecchio scioccate, erano state allontanate velocemente dalla scena dell'incidente ed era stato consigliato loro di non guardare.
E noi da casa, invece, abbiamo visto giornalisti inseguire le barelle e telecamere che esploravano ogni goccia di sangue sui corpi dei feriti.
Sempre la stessa storia della tv pulp. Adesso speriamo che lascino in pace i genitori di quella povera ragazza morta.

SUMMERTIME



E' tornato la D.M. dalla campagna, carico di frutti di stagione e non.
Fichi e fichidindia sono il ricordo della calda estate mentre le castagne, le nocciole e i kiwi sono il sapore dell'autunno.
Dei bei grappoli d'uva sfuggiti alla vendemmia e vino, olio, patate e gli ultimi pomodori.
Ho la cucina invasa dai cesti e sto premeditando un bel tronco alle castagne.
Domani si lavora, c'è da sbucciare una tonnellata di marroni.

lunedì 16 ottobre 2006

LA PIAGA DELLO SPAM



Sono mesi che cancello senza leggere e-mail che giungono nella mia casella.
Ora ho messo il filtro anti-spam e me le getta tutte in una cartella che ha chiamato Spam, che devo vuotare di tanto in tanto.
Nel giro di 10 giorni sono arrivate 115 e-mail e queste sopra sono arrivate in 3 giorni, tutte con gli stessi prodotti.
A parte il fatto che non saprei che farne del Viagra e affini, vorrei capire perchè offrono in vendita Valium e Xanax, visto che si trovano regolarmente in farmacia e li passa il S.S.N.

domenica 15 ottobre 2006

LA SCARPA CHE RESPIRA


Avete le Geox?
Bella invenzione, eh?
Ma avete mai provato a pestare una cacca?

Sotto la suola (vedi foto) ci sono tanti piccoli buchetti da cui esce l'aria. Io non lo so se esce davvero l'aria ma so che in quei buchetti c'è entrata la cacca che ho pestato.
E sto ancora piangendo perchè non so come si pulisce.
E non dite che schifo, che l'ho già detto io un centinaio di volte.


Si accettano suggerimenti.


 


 



VOLANTE UNO A VOLANTE DUE

Ieri ero a via Luca Giordano, si sto sempe llà.
Aspettavo un bus, non avevo voglia di farmela a piedi. Avevo fatto un giro per Via Scarlatti ed ho scoperto che ieri mattina tutti i napoletani hanno avuto la stessa idea: stavano tutti là.
Oltre il fiume di persone che entrava e usciva da Zara, c’era la solita casbah di neri che vendevano borse e dvd taroccati, musica ovunque.
Oddio, musica si fa per dire.
Da un negozio vicino al bar  Daniele fuorusciva un casino immane di musica house/techno. Passandoci davanti ho barcollato, sembrava che mi avesse investita.
Piu’ giu’ un rumeno con fisarmonica e amplificatore ci allietava con un passional tango. Fatti pochi metri, vicino alla fontana di Tatafiore, c’era la postazione dei Finti Illimani, orchestra peruviana con flauti di Pan.
Sono fuggita e mi sono rifugiata alla fermata del bus.
E lì non si è capito piu’ niente. Sono passate a gran velocità una quindicina di volanti della polizia, tutte con le sirene regolamentari. E tutti a schizzare sui marciapiedi.
Ti viene in mente di tutto: un colpo di Stato a palazzo Santa Lucia? Hanno messo lo sgambetto alla Iervolino ed è caduta sulla spazzatura? Pippotto è scappato di galera?
Niente di tutto questo. C’era una bella parata a piazza del Plebiscito, dove la Polizia metteva in mostra le nuove auto appena comprate, presente anche la Sindaca.
E c’era bisogno di questo carosello napoletano per tutta la città? Ma di chi è stata quest’idea cretina? Ma non lo sanno che la gente già sta scioccata?
Ci mancava solo l’inseguimento delle volanti.

sabato 14 ottobre 2006

LA BATTAGLIA DI ALGERI

Questa sera sono a casa da sola. La D.M. è in campagna a fare Cincinnato e il pargolo in giro a zucculiare.
Raffreddore e pigrizia, voglia di fare niente.
Ho ripescato una vecchia VHS della Battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo e dopo cena me la guarderò in santa pace.
Mi sembra il modo giusto per ricordare il grande regista.
Anche quello che ho letto sul blog di twinset è un bellissimo ricordo, leggetelo anche voi.

venerdì 13 ottobre 2006

DUE ANNI SON PASSATI


Il 14 ottobre del 2004 ho scritto il primo post su questo blog.
Il titolo era: Facìmmece stu' blog.


Pensavo che sarebbe durata poco, che mi sarei stancata presto e invece.... due anni e sto ancora qua.
Avrei voluto farlo domani questo post, ma Splinder mi ha mandato ben 2 e-mail per dire che domani faranno manutenzione (speriamo bene) e quindi mi anticipo col lavoro.
Due anni son passati. Avvenimenti e stati d'animo, cazzabubbole e pernacchie, qualche litigata e il tempo è volato.
Grazie a quelli che passano, che mi leggono senza fermarsi, a quelli che mi seguono da paesi lontani, a voi che commentate le mie esternazioni e che mi avete fatto compagnia in tutto questo tempo.
Grazie a qualcuno che mi ha anche fatto coraggio nei momenti bui che ho attraversato, e ce ne sono stati parecchi.
E adesso basta, altrimenti mi commuovo e allago la tastiera (chèlla ggià è bbella).
Grazie a tutti, davvero.

PAPERE E GALLINE


Oggi nei TG grande spazio alla notizia che Roberto Saviano, autore di Gomorra, vincitore del premio Viareggio e del Premio Siani, viene minacciato dalla camorra, dal clan dei casalesi e per questo gli è stata data una scorta.
Nell'intervista al giovane scrittore viene fuori la solitudine a cui è costretto nel luogo dove vive, dove persino i negozianti abituali fornitori gli hanno fatto richiesta di non servirsi piu' da loro.
Per chi vive in queste terre nessuna meraviglia, anzi la meraviglia è relativa al fatto che solo ora, dopo il clamore sollevato dal libro e dalla sua diffusione,  i clan siano passati alle minacce.
Saviano scrive anche sull'Espresso e non risparmia interventi diretti. A Casal di Principe il 23 settembre scorso, ha partecipato insieme al presidente della Camera Fausto Bertinotti, all'ultima di quattro giornate di mobilitazione anticamorra aperta dal ministro della Giustizia Mastella.
Nell'articolo su Repubblica si dice anche del discorso fatto dal sindaco Iervolino alla consegna del premio Siani a Saviano.
Lo ha definito "simbolo di quella Napoli che lui denuncia". Strane parole, se si riferiscono a Saviano, dette nel contesto della consegna di un premio intitolato al giornalista ucciso proprio dalla camorra.
Forse Rosetta si è impappinata, forse voleva dire "simbolo di quella Napoli che si ribella". Io spero tanto che spieghi questa frase infelice.

SIAMO STATI NOMINATI


Non per fare i chiagnazzari (coloro che si piangono addosso), ma qualcuno ci sta sicuramente nominando nelle sue preghierine serali.

Sabato notte la D.M. ha "perso" tutti e dico tutti i documenti, che portava in apposito portafogli.
Abbiamo passato la domenica mattina a farci venire in mente tutto quello che c'era ed a stilare apposito elenco sul modulo di denuncia della Polizia di Stato (che si trova comodamente sul sito della Polizia).
Fortuna che il pargolo, esercitandosi con la reflex a fare fototessere (ne aveva fatte agli amici dell'Università) tempo fa ci ha sbattuti sul muro ed ha fotografato anche noi.
Così, la D.M., fornito di tutto il necessario, è partito per il Commissariato di zona.
L'altra fortuna è stata che nel pacchetto documenti non aveva la patente nautica, che gli è pertanto servita a identificarsi ed a fare tutte le richieste.
Sarà che l'avevamo presa sul tragico, ma si sa, se prevedi il peggio, quello che succede ti sembra meglio.
Insomma alla Polizia hanno detto di tornare il lunedì, perchè dovevano collegarsi con la Motorizzazione e vedere se aveva diritto al duplicato della patente. Evidentemente c'è gente che se gli sequestrano la patente, va a fare la denuncia di smarrimento e continua a guidare.
Tornato il lunedi, ha trovato lo stesso operatore che non è stato capace di collegarsi con la Motorizzazione.
La D.M., "odorato il fieto del miccio" (capita l'antifona), è tornato il pomeriggio, dopo il cambio di turno e l'operatore, logicamente, si è connesso subito con la Motorizzazione e gli ha rilasciato, in cambio di due fotografie e fotocopia della patente nautica, apposita dichiarazione con autorizzazione a guidare.
Il duplicato di patente gli arriverà a casa dove pagherà 7,40 euro + spese postali.
La tessera di identità gli è costata quanto un passaporto invece.
Le altre tessere, compreso quella di servizio, le riavrà la settimana prossima, si spera.
Insomma, è andata meglio di quanto speravamo. Di solito se uno perde i documenti, si mette in lutto tutta la famiglia.


Tutto felice ha preso il motorone ed è uscito per vedere se lo fermavano, per mostrare il permesso di guida nuovo di zecca.
Dopo un poco ha chiamato.
Si capisce che è successo qualcosa quando il suo numero compare sul display del cell del pargolo. Di solito chiama me.
Ho risposto io e così ho saputo che si era spezzata la cinghia mentre andava in Tangenziale. Era fermo a Fuorigrotta, dopo essersi fatto il tunnel di Agnano a spinta e stava aspettando il carro attrezzi. Lo abbiamo rivisto in giornata.

Per piacere, adesso pregate per qualcun altro, che ccà tenìmme che ffà.

SPLINDER VENDUTO


E' di poche ore fa la notizia che Dada ha acquisito Tipic, titolare del marchio Splinder, alla modica cifra di 4,5 milioni di euro.  Era nell'aria da diversi mesi.
La notizia sul Corriere.

giovedì 12 ottobre 2006

PUNTI DI VISTA


Continua l'esibizione di "TIPI DA STADIO", una rubrica che il pargolo cura sul suo sito di tifoso del Napoli.
Questa settimana tocca a




PRECARIO ALLO STADIO

GUERRIGLIA INURBANA - OGGI TOCCA A NOI



Stamattina all'alba mi ha svegliata un'epopea di clacson, sgommate di moto e grida varie. Dal balcone non si vedeva niente, solo l'immane casino di auto e bus strombazzanti.
Dopo qualche ora sono scesa (sempre con la fida macchinetta HP) e nell'incrocio c'erano, nell'ordine:
due volanti della Polizia;
svariati poliziotti con paletta che indirizzavano gli automobilisti da un'altra parte;
automobilisti che non volevano saperne di andare da un'altra parte e facevano domande;
poliziotti incazzati che cacciavano gli automobilisti che non volevano andarsene da un'altra parte e non rispondevano alle domande;
un (uno solo) operatore dell'ASIA che brancolava nel mucchio di sacchetti non sapendo da dove cominciare;
tre autobus (uno in salita e due in discesa) fermi, ormai senza piu' gente a bordo;
due fotoreporter che scattavano foto in sequenza;
cassonetti, contenitori per carta riciclata, una marea di sacchetti scamazzati in mezzo alla strada;
io, che rompevo le scatole ai poliziotti chiedendo perchè, dopo 4 ore dall'inizio del bordello, in mezzo alla strada c'era un solo operatore dell'ASIA (che lo stavano pure pigliando a male parole) senza neanche un bobcat o un compattatore.
Resta da capire il criterio con cui prelevano la spazzatura (a cazzo di cane?).
Perchè tutta la strada era pulita (era stata portata via quella piramide davanti alla farmacia) e qui invece c'erano i cassonetti che traboccavano?
Una precisazione. Anche qui c'è una farmacia, sarà un caso?


Il sipario si chiude con una signora incazzatissima che lancia il proprio bicchierino di plastica del caffè sulla cima della catasta, a mo' di ultimo sfregio.

mercoledì 11 ottobre 2006

ANNO SOTTOZERO


Sul sito di Annozero compare una sorta di disclaimer a firma di Michele Santoro. Comincia così:


"Abbiamo ricevuto molte lettere di protesta, in prevalenza femminili, per non aver fatto parlare in trasmissione l'avvocato del capitano Ultimo, reso noto dalla fiction interpretata da Raoul Bova. Tutti i messaggi sottolineavano l'eroismo dell'ufficiale dei carabinieri che aveva contribuito alla cattura di Totò Riina".


Si evince da quanto scritto che le donne, che non leggono giornali (tutte galline, si sa) conoscono Ultimo come Raoul Bova e pertanto difendano strenuamente l'eroe televisivo.
Ma che c'azzeccava quella precisazione che tira in ballo Bova?
Il signor Santoro sta tentando di non farci rimpiangere i fasti della Berlusconeide? Ricordate le donne che volevano stare a casuccia loro?
Ma il signor Santoro avesse pure lui qualche problemino con le donne?

STRANE COSE


Mai vista una cosa simile.
Le Iene fanno un servizio sugli "onorevoli fatti". Il Garante blocca la trasmissione.
Al posto delle Iene stasera ben due trasmissioni: Porta a porta di Vespa e Matrix di Mentana su canale 5.
Stesso argomento.
Al di là della liceità che non si discute, ci sono vari aspetti della questione, sul piano etico, che vanno valutati.
Parlamentari che hanno votato una legge che prevede inasprimento di pene nei confronti di chi fa uso di droga, risultano essi stessi consumatori.
E curiosamente una trasmissione che non è andata in onda, ha provocato infuocate discussioni e ben due trasmissioni sciacallo (altro che Iene).
Io penso che comunque il bersaglio è stato raggiunto.
Faranno l'antidoping a tutto il Parlamento?


E tra fiuti e rifiuti questa vignetta sta proprio al posto giusto.


martedì 10 ottobre 2006

SERVIZIO SANITARIO


Bertolaso in tv ha detto: mi fa male vedere i turisti che scendono dalle grandi navi da crociera e vanno a fotografare i cumuli di spazzature invece che i monumenti.
Giusto, Bertolaso è una persona sensibile, per cui dobbiamo dedurre che a Catenacci la cosa ha fatto lo stesso effetto del famigerato peto di coniglio che scivola sull'incerata.
Mesi e mesi a gestire l'emergenza rifiuti che di fatto è ancora allo stesso punto, anzi peggio.
Bertolaso ha detto: non voltiamo pagina, cambiamo libro e nessun commento sulla gestione precedente. Si sa, cane non mangia cane, dovesse toccare pure a lui....

Alcune strade stamattina risultavano pulite, segno che stanotte qualcosa è stato raccolto. La segnalazione di Vulcanica di via Solimena infatti pare abbia funzionato: non c'era neanche un sacchetto e i cassonetti sembravano puliti.
Non è accaduto lo stesso a via Simone Martini, dove cumuli di rifiuti hanno quasi ostruito l'ingresso di una Farmacia.
Belle volpi pero' al Comune di Napoli. Piazzare una lunga fila di cassonetti proprio davanti al farmacista.
Vero è che meritano questo ed altro, viste le prodezze degli ultimi tempi, ma è tristissimo vedere vecchietti che arrancano a scansare la spazzatura per entrare in farmacia.


lunedì 9 ottobre 2006

MOZZARELLA DI BUFALA DOP (DOPATA)


E adesso ci massacrano pure la mozzarella.
Sul litorale domizio sono stati trovati allevamenti di bufale a cui somministravano ormoni per aumentare la produzione del latte.
Nei latticini analizzati sono stati trovati notevoli quantitativi di ormoni tra cui il somatotropo, ormone della crescita, che tra l'altro provocherebbe incremento nella crescita di cellule tumorali.
Ovviamente quando si parla di litorale domizio si parla di ingerenza della camorra negli allevamenti e nella produzione. In Campania tutto quello che la camorra tocca, avvelena.

ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE: IL LIMBO NON ESISTE

Luogo è là giù non tristo di martìri,
ma di tenebre solo, ove i lamenti
non suonan come guai, ma son sospiri.
Quivi sto io coi pargoli innocenti
dai denti morsi de la morte avante
che fosser da l’umana colpa essenti;
(Dante, Purg., canto VII).



Il Limbo non esiste, aveva ribadito lo scorso anno la Commissione Teologica Internazionale, organismo costituito dal Vaticano in seno alla Congregazione per la Dottrina della Fede - la stessa presieduta da Joseph Ratzinger prima della sua nomina al soglio pontificio -, i cui teologi hanno individuato una diversa sorte per i bimbi non battezzati. Questi li si troverebbe cioè non nell'inesistente Limbo, parola che peraltro non esiste nella Bibbia, bensì nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza. Dunque, addio al Limbo, anzi, mai esistito, se non come sola "ipotesi teologica".


Monsignor Bruno Forte, membro della Pontificia Accademia di Teologia, svela le intenzioni di Benedetto XVI: "Il peccato originale è una realtà che realmente segna la fragilità della condizione umana; il battesimo è necessario per rimuoverlo, ma nel caso di un bambino che non è stato battezzato, senza alcuna sua colpa, il potere salvifico di Cristo dovrebbe prevalere sul potere del peccato".

Nel IV canto dell'Inferno Dante Dante entra nel "limbo" il luogo in cui si trovano le anime di chi è morto senza ricevere il battesimo: in particolare nel limbo dimorano le anime di chi è vissuto prima della venuta di Cristo sulla terra e che per questo non ha avuto la possibilità di ottenere la salvezza.
Fra queste anime si trovano quelle di molti grandi uomini del passato, i Patriarchi del Vecchio Testamento, grandi poeti come Omero, Orazio, Lucano e lo stesso Virgilio.

Ma dovremo attendere il 2008 per avere l'annuncio ufficiale, a quando sarà pronto il documento conclusivo della Commissione.
E mi chiedo che fine faranno nel 2008 tutti quei poveri bambini morti prematuramente senza il refrigerio del battesimo, come ci insegnavano al catechismo?
Ci sarà forse un indulto, un'amnistia che cancellerà tutti i loro peccati ammettendoli d'ufficio nel Paradiso?
Sarà affollato di brutto il Paradiso quel giorno, con le anime affastellate le une sulle altre come nelle carceri italiane prima dell'intervento salvifico del Guardasigilli Mastella.
Perchè ammettiamolo, a questa storia del limbo non ci credevano piu' neanche i bambini.



domenica 8 ottobre 2006

NON CI POSSO CREDERE

Roba da matti!!! Hanno fatto una fiction in 2 puntate tratta da Assunta Spina, il drammone a fosche tinte d Salvatore Di Giacomo, una roba vecchia e stravecchia, tanto per rispolverare i vecchi luoghi comuni napoletani.
Ne fecero un film nel 1915 con Francesca Bertini, la diva che recitava appesa alle tende e un altro ancora nel 1948 con Eduardo de Filippo, diretto da Mattoli.
E che due palle!!!
E BASTA MO'

sabato 7 ottobre 2006

 DIE ZAUBERFLÖTE (IL FLAUTO MAGICO)




La luce della notte di Pietro Citati

Il Flauto Magico è una favola per bambini, e una parabola destinata
alle creature angeliche, che attraversano l’oscurità e la luce tenendo
nella mano un ramo di palma. Alle favole e alle parabole non si pongono
domande, nè da loro si hanno risposte; o si ricevono tutte le domande
e tutte le risposte.

E’ la chiusura della stagione del San Carlo. Il Flauto magico con la regia di William Kentridge.
Un’opera superba, una regia sapiente e innovativa con proiezioni di immagini in bianco e nero, tapis roulant e grandi lavagne su cui appaiono disegni e formule a gessetto.
Gli interpreti bravissimi. Una soprano orientale dal nome impronunciabile che ha cantato l’aria della regina della notte in modo assolutamente perfetto e un bravissimo Papageno, un po’ scavezzacollo. Belle le voci di Tamino e Pamina.
Piccola considerazione sul pubblico del San Carlo.
Questa volta abbiamo trovato posto nella barcaccia, secondo piano a sinistra e dall’alto avevamo una panoramica della platea e del golfo mistico dell’orchestra.
C’erano molti stranieri, in particolare tedeschi e giapponesi (turismo d’elite) ma colpiva l’età media degli spettatori. Praticamente una platea tutta di vecchi, i giovani non possono permettersi la lirica, visto l’alto costo dei biglietti.
Certo, io da ragazza andavo in piccionaia e ci andrei ancora ma credo che in massima parte manchi ai giovani una cultura musicale classica. Anche se io sospetto che tante persone vadano a sentire le opere non tanto per piacere ma per esserci, per partecipare all’evento.
E quello di ieri sera lo era certamente.
Questo non ha impedito al pubblico in sala di alzarsi e schizzare via non appena è risuonata l’ultima nota. Neanche il tempo di fare un misero applauso ad un cast che si è spolmonato per 3 ore circa e mentre gli interpreti ringraziavano il pubblico plaudente e sul palcoscenico compariva anche il regista che si tirava dietro tutti i collaboratori, all'accendersi delle luci si poteva notare che tre quarti della platea era ormai andata. A cercarsi un taxi o alla cena del dopo teatro dove discutere del piacere della musica.
All'indirizzo del
Teatro San Carlo si possono trovare ulteriori informazioni ed anche una sezione dedicata alla gastronomia nel Flauto magico.

venerdì 6 ottobre 2006

HABEMUS PERGAMENAM


Oggi dopo lungo tempo l'Università Federico II ha finalmente consegnato al pargolo la pergamena del diploma di Laurea.
In cima un aquilotto coronato e la pomposa scritta
AD SCIENTIARUM HAUSTUM ET SEMINARIUM DOCTRINARUM
sotto la solita dicitura...
In nome della legge noi Professore Guidi Trombetti Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II .....
La cosa curiosa è che da nessuna parte si capisce che è una Laurea Triennale.
Io tutta contenta ho detto al disincantato pargolo che andava messa in cornice e lui ha risposto:


ma no, mamma, aspettiamo che io finisca la specialistica, tanto alla fine magari mi daranno un talloncino adesivo da appiccicare qua sotto, come si fa quando rinnovi la patente.
Un rinnovo di ..... Laurea.

giovedì 5 ottobre 2006

BAGNI DI FOGNA



A Vulcano, isole Eolie, il posto piu' puzzolente che io conosca, piu' della Solfatara, c'è una pozza di fanghi solforosi, poco distante dalla spiaggia delle acque calde, dove la gente si immerge con la convinzione che faccia bene alla pelle.
Grandi affari quindi per la Geoterme, proprietaria dell'area, che fa pagare 2 euro di ticket ai bagnanti.
I fanghi, dopo un'intensa stagione turistica erano quasi scomparsi e la Geoterme ha pensato bene di "rinvigorirli" gettandovi una camionata di argilla.
La pozza si è colorata di grigio e ne è venuta fuori una intollerabile puzza di fogna. Le sostanze ferrose dell'argilla, a contatto con lo zolfo, hanno imputridito l'acqua della piscina naturale.
E pensare che quell'area fa parte del patrimonio dell'Unesco.

MA I PAVONI VOLANO?


Io i pavoni li ho visti sempre per terra, belli pesanti, mai visti volare.
Al massimo fanno la ruota, se stanno di genio, altrimenti se la trascinano di qua e di là come uno strascico.
Ma non mi era mai capitato di vederli sugli alberi. Come ci saranno arrivati lassù?
Questi stavano nel monastero di Filerimos, costruito dai cavalieri di Malta, vicino all’acropoli di Ialissos, a Rodi.

mercoledì 4 ottobre 2006

RISARCIMENTI PREVENTIVI


Alla Gest Line (gruppo San Paolo) titolare della concessione per la riscossione dei tributi a Napoli e in altre città italiane non è piaciuta l’ultima inchiesta di Andrea Cinquegrani,  Rita Pennarola e Antonio Menna sull'incredibile quantità di contenziosi, proteste, errori e problemi creati dal servizio di riscossione dei tributi: cartelle esattoriali “impazzite” e sbagliate, procedure di ipoteche e pignoramenti a pioggia su presunti evasori, spietate e costose procedure di immobilizzo di beni, talvolta nate da evasioni fiscali non correttamente verificate.


Ha richiesto quindi a titolo di risarcimento danni, due milioni di euro al giornale "La Voce della Campania"


Qui l'articolo-inchiesta della Voce della Campania
Qui altre informazioni


SVARIONI E INCAZZATURE


Si sono sbagliati e rimedieranno all'errore.
Non volevano togliere il 5 per mille dalla Finanziaria, introdotto l'anno scorso a favore della ricerca scientifica e delle onlus. E' stato solo un errore tecnico.
Lo ha detto il
ministro Ferrero, dopo che il terzo settore era insorto.

Anche gli Enti Locali sono in rivolta per i tagli della Finanziaria.
Veltroni, Cofferati e Chiamparino e ieri sera a Ballarò anche Dominici, temono che i tagli metteranno a rischio i servizi ai cittadini. Sono convinti che anche se elevassero i tributi locali al massimo, non riuscirebbero comunque a coprire le necessità.


Rosetta si è incazzata di brutto contro il "fuoco amico":
«La Finanziaria? Un libro di promesse non mantenute. Lotteremo contro questo governo, come abbiamo fatto contro il precedente»


Incazzatissimi anche i consiglieri comunali e circoscrizionali che, sempre con la Finanziaria, si vedono decurtato lo stipendio. Qualcuno è pronto alle dimissioni, dice che con mille euro non ce la fa a campare.
Allora era vero, la corsa ai parlamentini c'è stata come sbocco lavorativo. Tutti disoccupati prima?

'O PERE E 'O MUSSO



Questo signore è uno dei piu' noti trippari a Napoli. Esercita dalle parti di Mergellina ed è fornitissimo.
Ho ripescato questa foto perchè ne avevo accennato nel post della notte bianca e in seguito, assieme a mianonnaincarriola abbiamo fatto un excursus di frattaglie anche a Firenze, provocati dal Contevico.
Abbiamo quindi parlato del lampredotto, che è l'abomaso, lo stomaco bovino, cotto in brodo con aromi, affettato e servito in un panino. Anche a Firenze c'è il trippaio e assieme a quanto sopra, possiamo trovare sul suo banchetto di marmo anche la "zizza" altresì chiamata "puppa".
Della zuppa di carnacotta, altro mitico piatto ormai quasi estinto, possiamo solo dire che era composto da interiora di vacca, ovvero trippa, intestino, rene e polmone. Si serve bollente nel brodo grasso con le freselle di grano.

lunedì 2 ottobre 2006

QUANTO COSTA NON MANDARE UN FIGLIO A SCUOLA?


Di solito è il contrario, facciamo di conto per sapere quanto ci costa, ma qui è diverso.
Un giudice di pace ha comminato una multa di 25 euro pro capite ai due genitori che non sono riusciti a convincere la propria figlia 15enne a frequentare la scuola media.
La fanciulla, pluribocciata, rifiutava di andare a scuola, dicendo di vergognarsi perchè i compagni la prendevano in giro.
Ma i signori genitori non ci stanno e fanno ricorso.
E
su Repubblica c'è l'articolo sulle motivazioni della Cassazione, che ha annullato il giudizio precedente dichiarando i genitori non punibili.


 

domenica 1 ottobre 2006

RIMANETE A CASA ..... LE MACCHINE


Le premesse non erano delle migliori. Oggi al TG3 una vigilessa con lunga capigliatura ricciuta consigliava, intervistata da un esterrefatto Geo Nocchetti: rimanete a casa, voglio dire rimanete a casa le vostre macchine.
Stavamo finendo con la testa nel piatto, la D.M. ed io.
Ma noi non ci scoraggiamo facilmente e stasera verso le 20,30, gambe in spalla abbiamo preso la funicolare di Chiaia e siamo scesi lento pede fino a via Caracciolo, per vedere le proiezioni del "Castello svelato". Valeva la pena.



Ma non abbiamo trovato tanta folla, le funicolari viaggiavano a ritmo normale ed anche le strade giu' non erano molto affollate.
Le offerte musicali (mi perdoni Bach, se può) erano alquanto miserevoli, in attesa del concertone al Plebiscito e nel frattempo in ogni dove, c'erano bancarelle di panini e bibite. Al Gambrinus, scustumati come sempre, una certezza. Un cameriere mi ha travolta e neanche scusate ha detto.
La mmunnezza di cui parlava Rochentèn (quella con le gambe) andava moltiplicata almeno per 100 e ovviamente anche quella abbandonata lungo i marciapiedi ha toccato livelli di guardia.
Abbiamo guadagnato la funicolare Centrale a piè veloce stavolta e pure là non c'è stato bisogno di attendere. La prima che è partita era la nostra.
Al Vomero a piazza Vanvitelli ci siamo messi a chiacchierare con un medico ed un operatore della Croce Rossa, che avevano lì montato una specie di ospedale da campo. Nel frattempo da San Martino veniva giu' la fiumara di gente che era andata a celebrare Nino Taranto.
Ci siamo fermati alla vineria a Via Bernini a prendere qualcosa da bere, rintontendoci di disco music e poi ci siamo avviati verso piazza Fanzago, dove un quartetto d'archi suonava il Canone di Pachelbel, combattuto strenuamente e alla fine soverchiato da un tizio che cantava 'A città 'e Pulicenella a 50 metri.
Continuando per piazza degli Artisti abbiamo visto un palco davanti alla Posta, dove ballerine orientali avvolte nei veli si esibivano nella danza del ventre.
A questo punto la D.M. ha visto la bancarella illuminata del tripparo, ha preso un piccio e si è comprato un cartoccio di "pere, musso e cientopèlle" e se l'è scofanato seduta stante.
Inutile dire che il tripparo teneva la folla e parecchi distinti signori hanno fatto la fila per servirsi.
Il giro che abbiamo fatto è stato abbastanza lungo e l'impressione è stata che non era proprio un successone questa notte bianca, anche perchè mancava poco all'inizio del concerto con Pino Daniele e in piazza non c'era ancora molta gente. Forse si è riempita dopo.
Almeno stavolta nessuno potrà lamentarsi che non c'era da mangiare. Tra Cesario Console e Santa Lucia c'era un fumo pazzesco: affumicavano salsicce e passanti tutto assieme appassionatamente.


E domani sentiamo Bassolino e Rosetta che se fìdano 'e rìcere.