Nisida

Nisida

giovedì 30 giugno 2005

FRAMMENTI DI POESIA




Dormono le cime de’ monti
e le vallate intorno,
i declivi e i burroni;
dormono i rettili, quanti nella specie
la nera terra alleva,
le fiere di selva, le varie forme di api,
i mostri nel fondo cupo del mare;
dormono le generazioni degli uccelli dalle lunghe ali.

Notturno di Alcmane - traduzione di S. Quasimodo

martedì 28 giugno 2005

VERZURA E PECORINO


tempietto neoclassico della Floridiana



Questa mattina in Floridiana c’ero andata con l’intento di correre.
In assetto ginnico, T-shirt con lo smile, calzoncini in lycra al ginocchio, cuffiette nuove appena comperate da FNAC di quelle che stanno su appizzate alle orecchie, perché non so gli altri come fanno, ma a me quelle che stanno dentro le orecchie cascano, non si reggono, c’ho il prolasso alle orecchie io.
Dicevo cuffiette e lettore MP3 caricato a Dire Straits (sono ancora sotto l’influenza del concerto di Mark Knopfler, si vede?), i due giornali gratuiti LEGGO e CITY, prelevati alla stazione Collana del Metrò per una pausa panchinara e solito armamentario nello zaino.
Ma appena imboccato il viale principale della Floridiana ahimè, mi è sembrato di entrare in una caciotteria tipo quelle che ci fanno visitare in Olanda. Una puzza di pecorino terrificante!
Guardandomi in giro vedo tutte le piante bagnate e mi accorgo che l’eau de fromage sardo proveniva di la’.
Stanotte devono avere irrorato ad abundantiam tutti i cespugli, magari servendosi di un aereo spruzza e spara alla maniera di Pussy Galore in Goldfinger. Quindi, per evitare di cadere a birillo come i soldatini del film, me ne sono andata lento pede nella parte sottostante, sbucando nell’assolata via Aniello Falcone.
Niente da fare neanche la’, traffico e puzze a disposizione.
Alla fine vigliaccamente ho battuto in ritirata, ho preso quasi al volo un C 28 e sono scesa sotto casa, doccia e scooter e via al lavoro.
Mi chiedevo: ma il Comune di Napoli di recente fosse entrato in società con qualche azienda di pesticidi? Dopo i platani con le flebo, ora i pitosfori pecorinizzati.
Lo so che non ci crederete mai, ma a ora di pranzo la collega gourmet ha sfoderato un sandwich al formaggio e voleva spacciarmene la metà.
Ci sono dei giorni...................

lunedì 27 giugno 2005

LA FOTO DIGITALE PIU’ GRANDE DEL MONDO


cliccare qui


Ascoltate con somma devozione questa traduzione dei DIK DIK (che mio nipote chiama cazzo cazzo) di A Whiter Shade of Pale dei Procolharum.
Poche cose secondo me sono così indecenti.
Vabbè che all'epoca si traduceva di tutto, senza rispettare l'originale, ma ogni limite ha una pazienza, perbacco!!!

sabato 25 giugno 2005

KAROL SECONDO ANDREA PAZIENZA




Questo interrogativo se lo pose mio figlio mentre finiva le medie e si preparava per il liceo.

Mamma, mi disse, ma secondo te i preti ci credono veramente che esiste Dio?

Ne nacque una bella discussione e furono gettate le basi per una sana esistenza agnostica, peccato che la risposta al quesito non la potemmo avere.
E a vedere Pazienza credo che ce la siamo posti tutti questa domanda, almeno una volta.

MIO CONTRIBUTO AL TRASH


Devo farrmi perdonare per Patrizia Laquidara, faccio ammenda e sbatto qua per un po' (finchè non mi stufo) Adriano Pappalardo, una bella occasione mancata.


Va bene, rochentèn ?

venerdì 24 giugno 2005

LE ROSE - Patrizia Laquidara

CHISTE SO’ SCIEME


Das Keyboards è una tastiera speciale, del tutto simile alle altre tranne che per un particolare: La totale assenza di simboli sui tasti.
Prodotta da un'azienda americana, si propone come prodotto d'elite per uber-geeks, i super smanettoni del Pc
.
«È davvero per geeks - gongola il suo creatore Daniel Guermeur intervistato dal New York Times - Per chi già scrive al computer senza guardare le mani. Per chi si sente un po' superiore».
«Una tastiera senza scritte sui tasti è ovviamente solo per alcuni tipi di smanettoni, non quelli normali, ma per chi si erge sopra la massa» rincara il website con tono marziale, aggiungendo che l'utilizzo di questo tipo di periferica permetterà di raddoppiare la velocità di scrittura (Dio solo sa come). Lo stesso Guermeur - che deve essere un uber-informatico - assicura di utilizzarla con profitto da almeno due anni.
Questo ha scoperto l'acqua calda. Una volta lo si faceva con le macchine da scrivere a tasti coperti, quando la M stava ancora al posto suo, sulla tastiera qzerty, quando intere generazioni di copiste pestavano sui tasti senza guardare.

Das Keyboard è in vendita a 79,95 dollari sul sito www.daskeyboard.com. Potrebbe essere la vera tastiera universale, ci scrivi in greco o in cirillico e non c’è bisogno di cambiarla.
E se gli vendessimo delle belle tastiere da 10 € opportunamente sbianchettate?
Tremo all'idea che un giorno si venderanno anche programmi senza i menu' a tendina. Intuitivi anche quelli.

giovedì 23 giugno 2005

ANTO'... FA CALDO

La rossa del mio meteo in basso a sinistra, appena la temperatura è salita a 28°, si è messa subito in costume.
Non oso pensare a cosa combinerà quando la temperatura salirà a 38°.
Ed è pure sparito il gatto !!!!

L'ONDA TRASH

Dedicata a Rochentèn, vero cultore della materia, La prima cosa bella, canta Nicola di Bari.
Rochentèn, ma tu lo sapevi che sta canzone l'aveva scritta Mogol?
E pensa che ha scritto pure Impressioni di settembre della PFM.
Maronna mia!!!!!  E dire che io Mogol l'ho sempre schifato.

ARIA DI VACANZE
Sleep with the Fishes: Poseidon Undersea Resort in the Bahamas



La Poseidon Undersea Resorts (qui il Virtual Tour) sta lavorando alla realizzazione di un albergo costruito interamente sott’acqua, che consentirà ai suoi ospiti di avere un’esperienza full immersion in un ambiente marino.
L’hotel disporrà di 20 suite da $1500 dollari a notte, di un ristorante e di un bar.
A
pertura prevista: fine 2006.  Ci faro' un pensierino per l'anno prossimo.

mercoledì 22 giugno 2005

AI LEGHISTI PIACCIONO CAPPONI


Ma perchè ogni volta che Calderoli dice 'na strunzata non si mettono tutti a ridere e finisce là?
Tanto si sa, forcaiolo è e forcaiolo resta.
Mo' si è inventato la castrazione chimica. Però secondo lui, abituato a castrare capponi, è sempre meglio un bel coltellaccio e zac... ci togliamo un pensiero.


Il ministro, il cui sguardo mai è stato sfiorato dalla scintilla dell'intelligenza, potrà mai capire che la violenza sessuale non si esprime soltanto col pistolino?

martedì 21 giugno 2005

E 'A LUNA ROSSA ME PARLA 'E TE.....



(ANSA) VALENCIA 18 Giugno 2005 - Il presidente dei Ds Massimo D'Alema e' arrivato a Valencia per seguire per 2 giorni dal vivo le regate dell'Act 4 della Louis Vuitton cup.
Camicia celeste, pantaloni sportivi, D'Alema era con la moglie Linda e con Aldo Biscardi, capo dei servizi sportivi de La7, la tv che in Italia ha i diritti sull'evento e per cui D'Alema seguira' l'America's Cup come commentatore tecnico.
Oggi la sfida tra Alinghi e Bmw Oracle.
'Qui voglio parlare solo di vela e non di politica', ha detto il presidente Ds.


Preciso nei giudizi, dettagliato nelle analisi, obiettivo nell'attribuire meriti e demeriti, è l'uomo giusto al posto giusto.
Che dire, speriamo che resti là.

lunedì 20 giugno 2005

LA MADONNA NEL PALLONE

Ieri con mia somma meraviglia ho saputo che ci sono varie copie della Madonna di Fatima, che girano per l’Italia e approdano in casa dei fedeli meritevoli (credo che vengano segnalati dalle parrocchie).
Questi, dopo aver trovato collocazione alla statua della Vergine, ricevono in casa loro altri fedeli, organizzando convention di preghiera.
Dico questo perché, recatici a casa di nostri amici a vedere la finale Napoli-Avellino su Sky, abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere lo spettacolo assieme alla madonnina.
Inutile dire che i figlioli dei nostri amici avevano all’uopo collocato dietro la statuina un bel poster del Napoli e avevano persino appeso la sciarpa azzurra della squadra al collo di Nostra Signora di Fatima, pregandola fervidamente di darsi da fare.
Ma non so se in questi tempi grami di miracoli ce n’è pochini, o se la madonnina aveva altro per la testa, oppure altro che miracolo ci sarebbe voluto per far salire il Napoli in B, sappiamo tutti com’è andata a finire.
Il Napoli resta in C1.
E alla fine della crudele tenzone, i ragazzini, passando davanti alla madonnina, hanno sibilato un:

Maro', grazie, eh?

Ma c'è una partita che l'anno prossimo non mi voglio perdere:
Napoli - Pizzighettone

sabato 18 giugno 2005

GIARDINAGGIO TODAY (ALL THE DAY)

Stamani la D.M. si è svegliato giardiniere, accogliendo una mia antica istanza: montare un impianto di innaffiamento automatico, con l’intento di non rompere gli zebedei all’amica giobbe che ci annaffia la giungla amazzonica quando non ci siamo e pure per il benessere delle piante che regolarmente, al nostro ritorno, si lagnano che l’acqua era poca e la papera non galleggiava.
Ieri è giunto a casa un bustone oversize ripieno di tubi, cannelle, spruzzini, un computer che regola il numero e la durata degli innaffi e un riduttore di pressione che ridurrebbe a livello di lacrima la pressione del rubinetto. Il tutto di una stimata ditta tedesca, la Gardena.
Si è tenuto quindi apposito consiglio di famiglia, circa la dislocazione dei tubi, dei tubicini e delle flebo per ciascuna pianta, mentre il glicine ci stava a guardare.
La D.M. ha iniziato a forare tubi e montare spruzzini così come gli ha spiegato l’esperto del negozio e alla fine dell’operazione ha riunito la famiglia per provare l’impianto.
Altro che i bambini fanno oh…. A tutti è cascata la mascella, osservando che da tutti i gocciolatoi, nessuno escluso, sprizzava uso spray una quantità di acqua che avrebbe quanto prima formato una rapida. Ma non basta: da ogni foro, ogni curva e ogni raccordo l’acqua usciva a fiotti.
Non so da voi, ma a casa mia i libretti di istruzione si leggono sempre dopo; dopo che qualcosa è andato storto, voglio dire.
Lette le istruzioni del riduttore di pressione abbiamo scoperto che non riduce un bel niente, 1,5 bar è il rubinetto e 1,5 bar l’acqua in uscita.
E’ già assai che non siano saltati tutti gli spruzzini come tappi di spumante.
Ovviamente il negozio di sabato pomeriggio è chiuso e bisognerà attendere lunedì per capire cosa ci hanno rifilato.
Ad ogni buon conto, l’amica non lo sa che stiamo cercando di sostituirla con i tubi, non si sa mai.

POI NON NE PARLIAMO PIU’


 


IRISH HISTORY: REVISIONISM AND TRUTH




A volte sento una cappa scendermi addosso e spegnere la mia luce. Ad ogni colpo mi si piegano le spalle, mi curvo e il cammino diventa piu’ faticoso. Un cammino in salita, per me che credevo che ormai fosse tutto in discesa. Gli ultimi avvenimenti hanno inciso moltissimo, ma io ho paura della rassegnazione, non voglio arrendermi.
Penso a quanto ho parlato e quanto inutili siano state le mie parole… un pugno d’acqua, come ho scritto in alto a destra. E invece i miei pensieri continuano ad essere un fiume in piena.
Non voglio vivere pensando che ogni cosa che mi accade si aggiunga al fardello che porto, ripensare la mia vita giorno per giorno ed adattarmi, non voglio.
Voglio vivere invece pensando che domani è un altro giorno, con l’ottimismo e la speranza di vedere un mondo migliore. Voglio vivere senza udire il grido di don Rapullino che già fu di Eduardo, quando diceva: fujtevenne ‘a Napule. Voglio che per mio figlio sia possibile perché è giusto così, restare e lavorare nella città in cui ha le sue radici e viaggiare solo per conoscenza e diletto.
Ma di tutte le cose che mi sono capitate, di tutto quello che mi è stato detto, una sola mi ha ferito piu’ di tante altre. Una persona che credevo amica mi ha detto: è logico che tu voti e voti si ai referendum. La ricerca sugli embrioni puo’ aiutarti in futuro a guarire la tua malattia.
Ecco, non sono state queste parole ma cio’ che nascondono a colpirmi. Questa persona non ha votato, sapendo, coscientemente, che stava negando un aiuto non solo a me ma a tante persone malate. Il peccato piu’ grave che essere umano possa commettere: negare la speranza.
E allora ho risposto, le ho chiesto cosa avrebbe fatto se lei si ammalasse e i ricercatori di altre nazioni, piu’ lungimiranti e generose della nostra, dovessero trovare la cura per questa malattia. Ma ovviamente non c’è la risposta e la mia era solo accademia.
Le persone sane non pensano mai che potranno ammalarsi un giorno. Si è sani per diritto divino.
E non dimentichiamo che un tempo i “diversamente abili” erano chiamati “i segnati da Dio”.

venerdì 17 giugno 2005

ANCHE QUESTA E' RELIGIONE


Bucarest, 16 giu. 2005 - Una monaca ortodossa romena e' morta dopo essere stata crocifissa da un sacerdote e quattro religiose che la accusavano di essere posseduta dal diavolo e intendevano praticare un esorcismo su di lei.
La monaca, che si chiamava Maricica Cornici e aveva 24 anni, e' stata incatenata a una croce e lasciata senza bere ne' mangiare per tre giorni; in precedenza era stata imprigionata con le braccia e le gambe legate in un edificio annesso al monastero ortodosso della Santa Trinita' di Tanacu, nella regione nordorientale della Romania.
"Era malata e posseduta: abbiamo celebrato messe per salvarla. Dal punto di vista religioso, quello che abbiamo fatto era corretto", ha detto alla polizia padre Daniel, confessore del monastero.
Il cadavere della ragazza e' stato scoperto dal personale di un'ambulanza chiamata da alcune monache.
Il patriarcato ortodosso romeno non ha preso posizione sull'episodio, in attesa di conoscere tutti i particolari sul tragico episdio. -

giovedì 16 giugno 2005

ESSERE QUESTORE A NAPOLI


L’anno scorso è arrivato a Napoli, accolto dalla stampa come il Messia, il nuovo questore Oscar Fioriollo, già questore a Genova ai tempi del G8.
Ecco, ci siamo detti, ora c’è chi sistema le cose. Non è napoletano, avrà un punto di vista differente e non si farà intenerire. Abbiamo finito con i cortei dei disoccupati, bancarelle dappertutto e pure la camorra dovrà darsi una regolata.
E finalmente abbiamo sue notizie.
Ieri rilascia un’intervista al Corriere del Mezzogiorno che strilla in sottotitolo: Lo Stato fa il suo dovere, è la gente che va educata.
Di seguito il succo dell’intervista:

”Non è vero che lo Stato è assente, sono i cittadini che non si impegnano.
I napoletani non hanno senso civico, pensano solo a se stessi e se ne fregano degli altri.
Non è vero che la criminalità è in aumento, si vede dalle statistiche. Non diminuisce ma nemmeno aumenta.
Preoccupa la criminalità giovanile; spesso i ragazzi fanno rapine solo per uscire la sera con gli amici o comperare un paio di scarpe.
I commercianti si lamentano, ma sono solo 164 quelli collegati con il pronto intervento del sistema antirapina. C’è un progetto Secure Shop ma non aderiscono”.

E dopo il ministro Pisanu, eccone un altro che dice che è tutta colpa nostra.
Ma allora ditecelo che facciamo da noi. Spegnete pure i semafori che poi agli incroci ci si mette d'accordo. E se abbiamo un negozio possiamo sempre abbonarci ad una Security qualunque, ce n'è tante. Faremo indossare il casco ai nostri genitori e nonni, in modo che se vengono scippati non si facciano male e aboliremo con ordinanza sindacale Rolex, gioielli vari e auto nuove, che si sa che è colpa di quei cretini che girano ostentando orologi da 50 milioni e passa.
A questo punto lo Stato non serve piu'.

Perchè qua impazzano le baby gang che aggrediscono gli anziani, i raid nel centro storico sono continui e gli episodi di vandalismo sempre piu’ frequenti. E tutti i giorni bande di ragazzini che giocano a pallone occupano tutti gli spazi: sabato una signora anziana che andava a prendere la metropolitana a Quattro Giornate è stata buttata giu’ come un birillo da una pallonata secca, a 30 metri dalla stazione dei Carabinieri. E l’hanno pure chiamata imbecille.
Una delle prime misure prese è quella di non far circolare le due ruote in alcuni punti della città durante i week end. Chiaia e Ferrovia off limits per moto e motorini dalle 21 alle 24. Non so a cosa possa servire, è sotto gli occhi di tutti che i raids avvengono anche in pieno giorno e molto spesso i centauri sfottono pure le forze dell’ordine.


Ieri mattina sulle auto in sosta è comparso un volantino che diceva pressappoco:


"Sono amico del vigile e pure senza grattino la multa non la prendo".
Forse a  seguito della provocazione si son viste diverse squadre di vigili girare per il Vomero, chiudendo bancarelle e facendo verbali.

UN SALUTO


a Valeria Moriconi che non è piu' tra noi.
La ricordo intelligente, bella e sensibile interprete del teatro italiano. L'ultima volta che l'ho vista interpretava Il Gabbiano di Cecov assieme ad un altro attore che mi piaceva, Corrado Pani.


God has a large theater, Valeria.

mercoledì 15 giugno 2005

BERLUSCONI PEZZO DA MUSEO    


L'artista Gianni Motti è riuscito, non si sa come, a farsi dare da una clinica di bellezza di Lugano il grasso liposucchiato dai fianchi del presidente Berlusconi l'estate scorsa.
"Quando ho saputo che Berlusconi era in quella specifica clinica per il lifting al viso mi sono immediatamente precipitato a Lugano e sono riuscito a farmi dare un po' del grasso che Berlusconi si è fatto togliere dalla pancia", ha detto Motti. 

A riportare la notizia con grande risalto il quotidiano tedesco "Die Welt". Il titolo dell'opera, non scevro di umorismo, esposta alla Art Basel a Basilea, che sembra una banale saponetta è:


"Mani pulite"


Prezzo: 15.000 euro.
Motti è presente anche nel pavillon svizzero alla Biennale di Venezia.


E contro la Biennale di Venezia tuona Buttiglione. La accusa di arretratezza culturale e provincialismo e ritiene un'offesa alle donne


il lampadario di assorbenti della portoghese Vasconcelos.




LA GRANDE MUSICA
MARK KNOPFLER ALL'ARENA FLEGREA





Foto fatte fresche fresche, ero in cima alla piramide e ho dovuto usare lo zoom tirato al massimo. 
Mi sono pure fumata passivamente 3 o 4 canne, generosamente offerte dai miei vicini di scalinata.
Ho notato che gli accendini sono stati sostituiti dai telefonini. Si vedevano luccicare ovunque.


Bellissimo concerto e mi è piaciuto 'na cifra (come dice mio nipote romano).

martedì 14 giugno 2005

A NAPOLI LA VITA E' BELLA (secondo la Jervolino)



per vedere lo spottone cliccare sull'immagine


La vita è bella è il titolo dello spot che pubblicizzerà la città di Napoli. Illustra tutti i luoghi comuni napoletani, dalla tazzulella ‘e cafè alla pizza alla tarantella per finire su una sfogliatella seppellita nello zucchero a velo, con disegnato un sorriso e credo che ormai a Napoli sorridano solo le sfogliatelle.
Ma la cosa più squallida dello spot è il buon Maurizio Marinella che mostra le sue cafonissime cravatte come se fosse un venditore ambulante. Magari si scopre che figura tra gli sponsor dell’operazione.
Facciamo pure finta di niente, anche se un ragazzino di 13 anni è stato accoltellato per un telefonino ieri sera al Vomero.
Ma tant’è…. Sindaco e Consiglio comunale a Napoli dormono “c’a zizza ‘mmocca”.

ALMOST BLUE



Momento di riflessione


Dice Stefano Benni:


Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono
e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono.

domenica 12 giugno 2005

NELLA CABINA


Mentre votavo ho udito un grido: 

FLORENCE E' LIBERA !


Erano circa le 11 e un giovane scrutatore del seggio aveva una piccola TV per seguire i risultati.
E così ho saputo che Florence e Hussein sono stati liberati.
Una gioia immensa !!!

12-13 GIUGNO 2005


IO VOTO QUATTRO SI'


PER LA SALVAGUARDIA DELLA LIBERTA' DI TUTTI


E andiamo presto a votare, così si raggiunge prima il quorum
e ce levammo nu' penziero.

sabato 11 giugno 2005

DIMENTICARE MISENO

Da oggi a Bacoli è tornato il ticket per le spiagge. 5 € a macchina e 25 € per i pullman, il sabato e la domenica (agosto tutti i giorni) per fare il bagno o andare sulla propria barca e persino per andare a mangiare ai ristoranti della zona.
L’anno scorso dopo varie vicende giudiziarie e ricorsi al TAR degli esercenti infuriati, il Consiglio di Stato confermò la liceità dell’operazione, ma nel frattempo il comune fu commissariato e il ticket fu abolito.
Quest’anno il sindaco Coppola è stato rieletto (uno dei pochi sindaci di destra eletti nella provincia di Napoli) e logicamente ha rispolverato il ticket, sperando così di risanare il bilancio comunale.
Assieme al ticket è stato anche ripristinato il divieto di circolazione nella zona a moto e ciclomotori.
Ora a tutti i proprietari di barche che parcheggiano a Maremorto non resta che cercarsi un altro posto barca, altrimenti devono aggiungere ai tanti balzelli anche quello del ticket del passaggio.
Devo dire con mio sommo dispiacere che non andro’ piu’ a fare il bagno ne’ altro a Capo Miseno o a Miliscola, come già ho fatto l’anno scorso, visto che d’estate ci muoviamo esclusivamente in moto. E spero che molti, come me, abbandonino il litorale in segno di protesta, per l’ennesimo taglieggiamento messo in atto ai danni dei cittadini.

venerdì 10 giugno 2005

NAPOLI COME BRESCELLO


C’era un’atmosfera da Bassa Padana, ieri al Monaldi.
Don Antonio Paladino, come promesso, ha detto messa alle 7,30 e alle 10,30 si è ritirato in preghiera nella cappella.
Fausto Bertinotti, bloccato nel traffico per oltre un’ora, è arrivato in ospedale per la conferenza nell’aula magna intorno alle 12, accolto da un’Avemaria di Schubert, sparata a volume da Woodstock dagli altoparlanti della chiesa.
Bertinotti non ha battuto ciglio, anzi ha accettato l’omaggio con un sorriso.
Sembrava di assistere all’eterno duello di Don Camillo e Peppone, ma don Antonio non è Fernandel purtroppo.
Tra i due eroi di Guareschi c’era una sorta di rispetto per l’avversario. Qua invece, in tempi in cui l’integralismo fa sentire forte la sua voce (a palla in stereo) di rispetto ce n’è pochino e soprattutto manca nei confronti dei cittadini.
Non so se nel resto d’Italia sta accadendo quello che accade qui, ma ci sono in abbondanza interventi a gamba tesa e fallacci che meriterebbero piu’ di un cartellino rosso.


La splendida voce di Demetrio Stratos canta PUGNI CHIUSI

giovedì 9 giugno 2005

CLEMENTINA E' LIBERA



Ora aspettiamo il suo ritorno.

IN GALERA


Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

La Federazione dei Liberali ha denunciato il Presidente del Senato Marcello Pera per istigazione all'astensione (riguardo al referendum sulla fecondazione assistita).
Il riferimento normativo e' a una legge (art.98 della 361/1957) che stabilisce sanzioni penali per chiunque, investito di pubblico potere o funzione civile, abusi delle proprie attribuzioni per indurre gli elettori all'astensione
.

Una delle massime cariche dello Stato ignora le leggi o forse semplicemente se ne strafrega?

mercoledì 8 giugno 2005

IO VOTO QUATTRO SI'


Sì, uno piu' di Fini.
Sarà l'amore, ma proprio non lo riconosco piu'. Si sta cacciando in casini spaventosi e gli vogliono pure fare la festa. Alemanno vuole la sua testa. Oggi ho letto l'intervista sul Corriere, una pagina intera e boh... mi sembrava sincero, un uomo che rifletteva e diceva cose giustissime.


E poi c'è il Cicorione, ex radicale alla sesta, che si astiene, contrariamente alla sua Barbarella, che vota quattro sì.


E poi c'è Bobo Craxi che dice che invitare ad andare al mare e disertare i referendum porta male, e se lo dice lui.... Suo papa' fu il primo a rivolgere tale invito agli italiani.


E poi c'è Bertinotti che ha deciso di tenere una conferenza all'Ospedale Monaldi, provocando irose reazioni nei padri Camilliani che assistono spiritualmente il nosocomio napoletano.
Don Antonio ha detto che quando il nostro Faustino parlerà (ed io non capisco come gli sia venuta questa idea), lui "si rifugerà" assieme ai degenti nella Cappella dell'ospedale e li' si terrà una veglia di preghiera. Il bravuomo prevede 200-300 persone. Solo posti in piedi, che la cappella è piccina.


E poi c'è padre Rapullino, parroco di S. Maria a Formiello, che promette di portare tutti al mare se non vanno a votare, gli paga il biglietto d'ingresso al Lido Varca d'oro, a Varcaturo, uno dei posti piu' fetenti del litorale domizio, inguaiato dal depuratore di Cuma, che come tutti gli altri non funziona.
Un bel bagno nella merda è quel che ci vuole. Una coltura di colibatteri ed escherichia coli per mettere alla prova il Padreterno. Anche quella è vita.


Bertinotti nelle vesti di Lucifero io non lo avevo mai immaginato, ma il nonno mi raccontava che all'epoca i comunisti venivano dipinti così, e Berlusconi ancora ne ha memoria.

martedì 7 giugno 2005

LE FLEBO AI PLATANI.


Oggi ho visto al Vomero strane cose. Persone con giubbotto arancione come quello che ci hanno fatto comperare per farlo marcire nel cruscotto, preparavano strane flebo e le infilavano nei tronchi dei platani dopo averli forati in piu' punti con un trapano. Alla fine tutti gli alberi avevano pendule delle sacche dal contenuto lattiginoso e tre tubicini erano infilati negli alberi. Sembrava una corsia di ospedale e mi è venuta una tristezza da non credere.
Presumo che il Comune si sia così attrezzato per curare i platani, da sempre malati, povere piante esposte all'inquinamento e afflitte da tagli periodici di giardinieri taglialegna.
Eppure ne ho un ricordo duro a morire: Via Scarlatti era un tunnel verde coperto dai rami dove a stento si vedeva il cielo. Molte di quelle piante ora sono morte, svuotate e diventate polvere e molti giovani alberelli sono stati piantati al loro posto, ma non diventeranno mai come quelli dei miei ricordi.

lunedì 6 giugno 2005

IL DILEMMA DI BENEDETTO XVI



Ho scoperto grazie al blog utenti randagi  da cui copio-incollo, che esiste un numero di Urania, il 745 dell’anno 1978, intitolato “Il dilemma di Benedetto XVI”, pubblicato quattro anni dopo lo scandalo del racconto di Silverberg “Buone notizie dal Vaticano “, il racconto fantascientifico di un Conclave che elesse papa un computer e suscitò le proteste della Santa Sede.
E proprio per non incorrere nelle ire ecclesiastiche, nel 1953 venne addirittura censurato il numero 33 di Urania “L’era di Satana”, che parlava di una fantomatica dittatura religiosa e di una chiesa delle streghe, apparso solo dopo molti anni su “Galassia” con il titolo “L’alba delle tenebre”.

Il dilemma di Benedetto XVI”, titolo originale “The armageddon decision” di Herbie Brennan, "è la narrazione in prima persona di uno psichiatra chiamato a stabilire se il papa sia pazzo o meno, nel momento in cui bisogna avvalorare una sua profezia ed eventualmente scatenare un conflitto mondiale” e sarebbe molto interessante leggerlo dal momento che ora esiste davvero un papa Benedetto XVI…

Vuoi vedere che il cardinale Ratzinger si è ispirato a Urania per la scelta del nome?

da AKUADUULZA di Davide Van De Sfroos


ROSANERA



 





































































































































































Tequila o kerosene, urmai, fa' mea differenza Tequila o kerosene ormai non fa differenza
e vardi sta chitàra in soel müür de la mia stanza, e guardo sta chitarra sul muro della stanza
l'ho purtada in tutt el muund, l'ho gratàda 'me na crusta l'ho portata in tutto il mondo, l'ho grattata come una crosta
soe la pèll gh'emm tücc i straad cumè i culpi de 'na frusta... sulla pelle abbiamo tutte le strade come i segni di una frusta
Una dona in Valtelèna che parlava cun't i saant, Una donna in Valtellina che parlava con i santi
la m'ha dii che tücc i lègn se regòrden i so piaant, mi ha detto che tutti i legni si ricordano le loro piante
che gh'è un lègn per fa' una cruus e un lègn per fa' una porta, che c'è un legno per fare una croce ed uno per fare una porta
per el lègn de 'na chitàra la sua pianta l'è mai morta. per il legno di una chitarra la sua pianta non è mai morta.
   
La m'ha dii che 'sta chitàra l'ha viagiaa sura una barca Mi ha detto che questa chitarra ha viaggiato su una barca
e che forsi l'ha sunada anca un certo Garcìa Lorca, e che forse l'ha suonata anche un certo Garcia Lorca
l'è finìda soe in Irlanda da un ciuchee del Connemara, è finita su in Irlanda da un ubriacone del Connemara
l'hann sunada anca in Camargue per el de' de Santa Sarah... l'hanno suonata anche in Camargue per il giorno di Santa Sara
Quaand che l'ho incuntrada me, l'era in mann ad un jazzista, Quando l'ho incontrata io era in mano ad un jazzista
un gitano cui barbiis e un prublèma alla sinistra, uno zingaro coi baffi ed un problema alla sinistra
ma una nòcc ghe l'hann rubàda, forsi l'era troppa bèla... ma una notte l'hanno rubata, forse era troppo bella
l'ho ritruvada in Algeria cun deent un boecc de rivultèla... l'ho ritrovata in Algeria con un buco di rivoltella.
   
L'ho curàda, l'ho guariida e la sunava püssee alègra, L'ho curata, l'ho guarita e suonava più allegra
duve prema gh'era un boecc g'ho faa intarsià una roesa negra, dove prima c'era un buco, gli ho intarsiato una rosa nera
l'ho sunada in soe la naav quaand che i geent cambiaven tèra, l'ho suonata sulla nave quando la gente cambiava terra
l'ho dupràda 'me 'na spada per tajacch el coo alla guèra, l'ho usata come una spada, per tagliare la testa alla guerra.
Un fioe del Minnesota l'era dree a scapà de ca', Un ragazzo del Minnesota stava scappando di casa,
un de' el m'ha dumandaa se la pudèvi prestà, un giorno mi chiese se gliela potevo prestare
l'ha faa una canzòn sura un trènu piee de geent ha fatto una canzone su un treno pieno di gente
cun deent una risposta che la bùfa ammò in del veent... con dentro una risposta che soffia ancora nel vento...
   
Ogni corda la disèva quell che'l teemp purtava via, Ogni corda diceva quello che il vento portava via,
ogni mànegh de chitàra in fondo el paar 'na ferrovia, ogni manico di chitarra in fondo sembra una ferrovia
la distanza la moev quel che 'l coer el spècia la distanza muove ciò che il cuore aspetta
e semm bonn de cambià nota senza mai cambià la facia. e siamo capaci di cambiare nota senza mai cambiare la faccia.
Ho cantaa canzòn de loena sura i sàss de la Sardègna, Ho cantato canzoni di luna sui sassi della Sardegna,
ho sunaa canzòn fantasma dennanz ai cruus de la Bretàgna, ho cantato canzoni fantasma davanti alle croci della Bretagna,
ho sunaa che chi beveva senza mai desmentegà, ho suonato per chi beveva senza mai dimenticare
ho sunaa per chi ne nava e per chi turnava a ca'... ho suonato per chi se ne andava e per chi tornava a casa
   

E hai suonato Rosanera, per far solletico a 'sto mondo,


fuori dai cessi e dalle chiese, per il secrista e il vagabondo,


abbiam deciso di suonare senza pesare le persone...


solo chi spara a una chitarra non ha diritto a una canzone...


solo chi spara a una chitarra non ha diritto a una canzone...


domenica 5 giugno 2005

LA D.M. E LA CAPA NELLO SPORTELLO

A volte mi chiedo cosa passa nella testa degli uomini. No davvero, non scherzo, è che vorrei capire.
Ero in cucina spignattando come al solito. La cucina è piccola ed io sono un turbine. Per fare prima, faccio mille cose assieme, così ‘sto strazio finisce prima.
Avevo aperto uno sportello del pensile per prendere un ingrediente, quando all’improvviso la D.M. si precipita in cucina per prendere non si sa che cacchio e sdeng !!!! finisce dritto dritto con la capa nello sportello.
Io vorrei farvelo vedere quel pensile, uno deve proprio decidere di andarci con la zucca dentro, non puo’ accadere per caso, lo giuro.
Bene, indovinate con chi se l’è presa? Bravi, con me, e con chi senno’ ?
Ho tirato fuori dal freezer il ghiacciolo, c’era giusto un bel Calippo e siccome continuava a sacramentare mi era venuta una voglia irrefrenabile di cacciarglielo nella bocca.
Contando fino a dieci gliel’ho applicato sulla fronte dove cominciava a comparire uno strano rilievo.
Il bello è che avendogli chiesto perché si era precipitato in cucina non ha saputo rispondere.
Speriamo che la botta non lo abbia trasformato nello smemorato di Collegno, che “già ‘o putrusino è bello, va’ a jatta e ce piscia acoppa”.

venerdì 3 giugno 2005

THE BIG SPUT                     

Meritatissimo all’Università di Catania, che ha sospeso all’ultimo momento la laurea honoris causa a Franco Battiato.
Un giovane 22enne laureato breve, Giacomo Bellavia, rappresentante degli studenti, ha dato parere contrario e il senato accademico ha sospeso l’iter.
Ovviamente sa tanto di autogol, dopo la sfilza di lauree date a Bologna a Lucio Dalla, all’UILM di Milano a Vasco Rossi e, recentissima, dall’Università di Urbino a Valentino Rossi, grande comunicatore a motore.
Il giovane Bellavia non ha capito che la laurea a Battiato verrebbe più utile all’Università che a Battiato stesso, che, reo di aver detto che se veniva eletto Scapagnini sarebbe scappato da Catania, sicuramente non si starà strappando i capelli per il dolore di non potersi appellare dottore.
Basti vedere quanta carta di giornale hanno conquistato le suddette Università, che si autopromuovono con un bel lavoro di advertising, laureando a destra e a manca.
E come dice giustamente Aldo Grasso, sono i Battiato che danno lustro all’Università di Catania, non i Bellavia.
Al massimo i Bellavia son conosciuti per i cannoli alla siciliana, a Napoli almeno.


BIG SPUT CON RIMORCHIO


PER MARONI E L’EURO
Dopo la boutade dei Casino’ sulle spiagge, cedute per 90 anni, anche Maroni non ha voluto risparmiarsi ed ha proposto l’abolizione dell’Euro e il ripristino della Lira. L’ora del dilettante è ancora in onda e l’unico risultato raggiunto è quello di fare concorrenza a Zelig.

giovedì 2 giugno 2005

MI NASCONDA LA NOTTE
(dedicata a un amico)



Mi nasconda la notte e il dolce vento.
Da casa mia cacciato e a te venuto
mio romantico antico fiume lento.
Guardo il cielo e le nuvole e le luci
degli uomini laggiù così lontani
sempre da me. Ed io non so chi voglio
amare ormai se non il mio dolore.

La luna si nasconde e poi riappare 
lenta vicenda inutilmente mossa
sovra il mio capo stanco di guardare.


Sandro Penna


I Radiohead eseguono How to disappear completely

mercoledì 1 giugno 2005

ANCORA SU TANIELLO


Qualche tempo fa ho scritto un post su Taniello e la sua confessione, una poesia di Raffele Petra, Marchese di Caccavone.
Ieri “nun tenevo che ffà” e mi è venuta l’idea di ricercare su Google qualche notizia su Taniello. E sono finita nientemeno che sul sito della Società Italiana di Psicoterapia Reichiana.
Si parlava di F.D.A.I. (Farabuttismo Dialettico Adolescenziale Inconscio) o D.A.I. (Dialettica Adolescenziale Inconscia), una malattia del carattere, una forma di disonestà caratteriale di cui il soggetto non ha coscienza.

La Dialettica Adolescenziale Inconscia è la conseguenza della birbonata propria dell'adolescente. Il comportamento menzognero dell'età puberale darà spazio alla retorica e al sofisma che appassionarono gli antichi maestri Corace e Tisia, i sofisti greci Protagora, Gorgia, Zenone "capace di sostenere due tesi opposte, di criticare tutto" (Plutarco).

Un esempio pratico della “doppia morale” e di quanto sopra esposto è quello fornito da Bill Clinton, il Presidente degli U.S.A., che, quando è stato interrogato dal Gran Giurì ha dichiarato che "avere un rapporto sessuale significa dare e ricevere piacere e che siccome lui non aveva dato piacere, non aveva avuto alcun rapporto sessuale con la Lewinsky ". Non solo, ma egli non ha introdotto il suo organo genitale in quello della stagista, con la quale, infatti, ha avuto un rapporto orale.
Clinton, quindi, non ha mentito alla Corte, ma si è comportato semplicemente secondo una doppia morale da tutti accettata.

Insomma uno crede di leggere una poesiola e finisce dritto dritto nella psicoterapia, tra i filosofi e i presidenti.