Nisida

Nisida

giovedì 26 dicembre 2013

mercoledì 25 dicembre 2013

Vacanze romane

Vacanze romane, cioè si fa per dire.
Siamo stati impegnati nel trasloco del pargolo, che assieme alla moglie in tre anni, sono riusciti ad accumulare tanta di quella roba da surclassare noi che almeno ce ne abbiamo messo una ventina.
E ne sono accadute di ogni.
I traslocatori hanno sfondato un lume da terra e per non farsene accorgere non lo hanno proprio portato a destinazione. Come la signora che faceva le pulizie a casa mia, ogni volta che scassava qualcosa la faceva sparire alla chetichella.
Appendendo un pensile la D.M. ha centrato col trapano un tubo dell'acqua, provocando la fuoruscita di acqua a pressione, come nello spot pubblicitario dell'idraulico. Il bello è stato scoprire che per chiudere il contatore bisognava salire sul terrazzo, mentre la nuora tappava il tubo con la mano, alla maniera di Hans nella diga. Ovviamente era domenica (quando bucare i muri sennò?) e quindi trovare un idraulico era un terno al lotto. Fortuna che c'è Internet, così si è presentato una sorta di Super Mario che con aria molto professionale ha montato un manicotto con raccordo, lo ha squagliato e saldato con un attrezzo et voilà, signori, fanno 400 euro. Durata dell'intervento, circa 30 minuti.
Logicamente il primo pensiero dei due ingegneri è stato: abbiamo sbagliato tutto, dovevamo fare gli idraulici!
Dopodichè il pargolo ha richiamato l'idraulico padrone (che nel frattempo stava a cinema) ma è riuscito ad avere un ribasso di 100 euro con la solita cantilena: è domenica, è dopo le 17 (il tizio va a straordinario oltre che festivo).
Il giorno dopo tocca alla caldaia. Altri 30 euro per la chiamata ad un tecnico che schifatissimo ha detto che si doveva solo buttare. Chiamato il proprietario, è venuto con un tecnico che ha snocciolato l'elenco di pezzi da sostituire: 430 euro (però questo lo paga lui). Fatto il lavoro, funziona e ci possiamo finalmente fare una doccia.
Tocca poi al tizio che è venuto a sostituire la serratura, che ci ha fatto 'na capa tanta circa la sicurezza di quella che andava ad installare. Avrete già compreso che la sicurezza è direttamente proporzionale al prezzo da pagare.
Da tutto ciò si desume che i tecnici arrivati a casa del pargolo sono tutti molto competenti, ma come tutti i romani, un po' sboroni. Anche simpatici, ma quando hai casa allagata non è che hai tanto voglia di ridere, eh?
Vedendola in positivo, tornati a casa nella serata del lunedì, mi sono scansata tutta l'attività culinaria inerente il santo Natale. Non c'era il tempo (e neppure la schiena collaborava più).


martedì 10 dicembre 2013

Cronaca di una giornata di merda

Sapete quando uno ha la sensazione che è cominciata la classica giornata di merda? Quando nella cassetta delle lettere trovate una lettera dei carabinieri che vi invitano a favorire presso il comando. Nulla di più.
Noi che siamo ansiosi di default ci siamo recati subito al comando, ma il maresciallo aveva finito il turno, ergo era smontato. Tornate domani, ha detto il piantone e noi siamo tornati l'indomani, cioè oggi, cercando di capire chi avessimo rapinato o ucciso.
Una prima risposta l'abbiamo avuta appena giunti, vedendo uscire la signora del piano di sopra con carrozzina al seguito, la quale ci ha informati che un deficiente abitante nella nostra scala il mese scorso ha lanciato un barattolo di vetro, sfracellando il parabrezza di un'auto in sosta. La proprietaria dell'auto chiamò i carabinieri e ci fu anche un discreto movimento perché i suddetti passarono nella nostra scala a rilevare i nomi dei condomini insistenti su quella scala.
Nessuno ci aveva detto nulla e infatti la signora del secondo piano s'è fatta venire un mezzo infarto.
Quindi stamani abbiamo incontrato il maresciallo, bravo padre di famiglia, che ha fatto una mezza ramanzina urbi et orbi, preoccupato che questi lanci potessero compromettere la vita delle persone.
Mi ha mostrato il barattolo, un bel contenitore di vetro scuro pesante all'incirca un kilo, con l'etichetta Gaviscon, che risultava senza un segno. L'Higlander dei barattoli ha schiattato un parabrezza e non s'è fatto niente.
Dalle varie supposizioni fatte, pare che una coppia dei piani alti usi lanciarsi oggetti durante le liti familiari.
Liti che provocano quindi l'acquisto di quantità industriali di Gaviscon, che in casa nostra al massimo se ne trova qualche bustina.
Abbiamo spiegato al maresciallo che noi siamo tornati a casa a cose fatte, nel senso che il salumiere sotto casa ci aveva informati della venuta della polizia a seguito del fattaccio e che il lancio del barattolo non rientrava tra le nostre attività sportive.
Ci siamo lasciati con l'augurio che tutto ciò non accada più, anche se siamo piuttosto scoraggiati. Qui da noi non si brilla certo per senso civico, anche se di quando in quando un lieve spiraglio si intravvede.
La settimana scorsa ho visto un venditore di calzini, quelli che ci assalgono appena diamo un passo fuori di casa, cercare il cassonetto adatto per gettarvi bustine di plastica vuote.
Noi ci vogliamo credere.

sabato 7 dicembre 2013

La luna di dicembre




Com’è bella la luna di dicembre
che guarda calma tramontare l’anno.
Mentre i treni si affannano si affannano
a quei fuochi stranissimi ella sorride.

Sandro Penna