Nisida

Nisida

sabato 30 gennaio 2021

Febbre ‘ndo cojo cojo

Eravamo usciti per prendere un poco d’aria ma abbiamo capito subito che non era stata una scelta felice. C’era tanta folla, forse perché c’era il sole, dopo tanti giorni di pioggia e domani si ricomincia. Anche tanti bambini, tutti muniti di coriandoli con cui facevano grandi lanci. E così è arrivato anche Carnevale. 

Abbiamo svicolato per le vie laterali, che la gente si concentra tutta sulle vie principali, le vie dello shopping, anche se i negozi erano vuoti, nessuna coda fuori. In realtà stavano tutti pigiati nei dehors di Luca Giordano uno 'ncuollo a n'ato come pesci nell'acquario a mangiare, bere e fumare e noi vecchietti a guardarli con orrore. 

Lento pede siamo tornati verso casa, fermandoci a comprare un poco di mozzarella. Ho disciplinatamente misurato la febbre e sul polso sinistro avevo 37.3. Istintivamente ho accostato quello destro e ohibò avevo 34.2. Mentre la D.M. sceglieva la mozzarella fuori si è radunata un po’ di gente e tutti a misurarsi la febbre, col termometro che non si faceva pregare a dare le risposte più fantasiose, finché è uscito il commesso annunciando che lui aveva 39.4. 

E la D.M. quando è uscito mi ha detto un poco incazzato: e sei sempre tu, eh? Ma vuoi vedere che è colpa mia se i termometri danno i numeri come la tombola?


giovedì 28 gennaio 2021

È vita questa?

 E ci mancava pure la crisi di governo. E Renzi se ne va a fare conferenze in Arabia Saudita, presumo a soldi, terminando con un bell’inchino all’emiro. Non so come finirà ma l’ultima cosa che vorrei è che Mattarella desse l’incarico a Renzi. In piena pandemia un rottamatore ci farebbe allegramente il fosso a tutti. 

Intanto è saltato il programma vaccinale perché la fornitura di vaccini non ha rispettato le date di consegna e i contagi aumentano. I padiglioni primula ancora non si vedono e farebbero bene a non parlarne più, ora che hanno messo a disposizione anche le sale cinema e ogni giorno ci sono sempre un numero alto di decessi. Oggi in Campania 35, col solito riporto.

E si allontana sempre di più la possibilità di rivedere figli e nipotini, il vaccino sembrava la soluzione più sicura per tutti anche se desta qualche preoccupazione a causa delle allergie ai farmaci di cui soffro. E poi questa non è vita, senza un programma, senza un futuro. È tutto così irreale. Mi sento chiusa dentro ma quando esco è pure peggio. La mascherina non mi fa respirare, mi viene l’affanno e tutte le mie amiche stanno in depressione. E pure questi poveri ragazzi, scuola si, scuola no, DAD, mascherine, banchi a rotelle. Oggi il ragazzino al piano di sotto giocava col pallone e la ringhiera. Non so chi sta peggio.



domenica 17 gennaio 2021

Campania gialla

 Il tempo passa e DPCM dopo DPCM la vita se ne va. Aspettiamo sempre che riaprano le regioni per rivedere i piccoli in presenza. Per ora accontentiamoci di fare i clown in videochiamata. La D.M. Che gonfia e schiatta palloncini colorati che tanto piacciono ad Arianna. E qualcuno più grande viene lasciato libero di sgonfiarsi volteggiando per aria. Il difficile è seguirlo in tutte le sue evoluzioni con il telefonino. 

Anche con la Befana c’è stata qualche peripezia purché ha lasciato da noi i doni che sono stati poi trasferiti via corriere, sempre perché aspettavamo di vederci. 

I bimbi per ora vanno ancora al nido. Ha cominciato anche Andrea che la mamma deve tornare a lavorare, anche lei in smart working. Mio figlio che viaggiava molto per lavoro sta a casa da marzo scorso. L’ultimo  lavoro fuori sede lo ha fatto tra febbraio e marzo, beccandosi un’influenza talmente forte che sospettò di avere preso la COVID-19. Da allora lavoro da casa, spesso in call col piccolo sulle ginocchia.

In precedenza capitava che andavamo a dare una mano, specialmente in caso di lunghe trasferte. L’ultima quando è nato Andrea e rimanemmo li fino alla fine del lockdown che adesso sembra non avere mai fine. Il nostro lockdown di famiglia. 

Intanto le regioni cambiano colore e noi siamo gialli. Questo ci consente di vedere almeno mia sorella che sta a Giugliano ma solo dal lunedì al venerdì, che sabato e domenica siamo arancioni. 

domenica 10 gennaio 2021

Effetti collaterali

 Parlando di vaccini sentiamo spesso dire “chissà cosa c’e dentro”, chissà che effetti collaterali si avranno. Insomma c’è molta diffidenza nei loro confronti. E spesso queste persone ingurgitano farmaci comperati senza ricetta senza neanche un’occhiata al bugiardino.

Ovviamente anche io, che se leggo non li prendo più, mi vengono tutti ma proprio tutti gli effetti collaterali. L’esempio è questa crema: Fitostimoline crema vaginale. E vedete che po’po’ di effetti collaterali vengono sciorinati nelle istruzioni.

Effetti collaterali 

Più o meno ricorrenti sono : Reazioni allergiche, che possono manifestarsi con perdita di coscienza transitoria (sincope), bassa pressione del sangue (ipotensione), difficoltà a respirare (dispnea), orticaria.
Patologie a livello dell' riproduttivo e della mammella: desquamazione dell'area genitale, prurito, eruzione cutanea, gonfiore causato dall'accumulo di liquidi (edema), arrossamento della pelle (eritema), fastidio, bruciore, irritazione, dolore pelvico, sanguinamento
Patologie gastrointestinali: dolore addominale.

E sono rimasta col tubetto in mano, come Amleto col teschio. Usare o non usare? This is the question.


 

venerdì 8 gennaio 2021

Natale è finito

 Le feste sono andate via. Natale è finito, ha detto Arianna, mentre aiutava la mamma  a mettere via palle e addobbi. E così anche io ho levato l’alberello minuscolo che avevo messo per farlo vedere nelle videochiamate, per creare  un poco di atmosfera natalizia. E oggi dopo avere atteso che cambiasse qualcosa ho fatto il pacco con i giocattoli e l’ho inviato. Una Befana un poco distratta che ha portato i doni dai nonni che i nonni hanno poi dovuto farli consegnare ai nipotini. 

Mi mancano, tanto. Andrea sta crescendo senza di noi, ha quasi 10 mesi e stasera ha detto ciao. Questo maledetto virus sta cancellando  i nonni e quando non ci riesce con la malattia lo fa con i ricordi. Gli amici che hanno la fortuna di averceli vicini i genitori mi hanno raccontato che sono stati tutto il tempo con la mascherina, anche i bambini, hanno mangiato in tavoli separati, i nonni in veranda, tutti come appestati. E non so dire se è peggio questo o la solitudine.

sabato 2 gennaio 2021

Fuori era primavera

 Sto guardando il film di Salvatores su Raitre e ripercorro tutto il periodo che ci ha visti chiusi in casa, il lockdown feroce. Sento ancora nelle orecchie l’altoparlante dell’auto del Comune che ci ordinava di restare in casa. Uscire solo per motivi indispensabili: spesa, farmacia. Una sola persona per famiglia.

Ma allora ero con figli e nipoti, era appena nato Andrea ed avevamo fatto giusto in tempo ad arrivare a casa loro a Ciampino, prima che fosse dichiarata la clausura. Parlavo con gli amici rimasti a Napoli e loro raccontavano come si svolgeva la vita nella città vuota. E il compleanno di figlio e nipote e la Pasqua. E mio figlio che faceva le pizze e il. Barbecue e poi il tempo era bello, c’era il sole caldo e stavamo in terrazzo con i bambini e si vedeva il cupolone di S. Pietro senza la foschia dell’inquinamento e mio figlio lavorava in Smart working in pantaloncini e avevamo la cyclette. Si ordinava tutto su internet e per telefono ai negozi che ci conoscevano. Eravamo tranquilli e fiduciosi che presto sarebbe finita. E invece è ricominciata.

Adesso però è peggio. Queste feste sono state durissime. Non sono potuti venire figli e nipoti, neanche mia sorella che non vedo da tre mesi, lei abita in altro comune, Giugliano e l’ordinanza emessa da De Luca non consente trasferimenti tra comuni. E dopo il 7 gennaio se torneremo zona gialla (ma non credo) forse potremo rivedere qualcuno. Intanto piove e piove, fa freddo e neanche fuori al terrazzino si esce.

Di fatto queste feste lasciano un grande vuoto. Non m’importa del Natale, vorrei solo tornare a vivere.