Nisida

Nisida

venerdì 30 gennaio 2009

CACCIA GROSSA

Oggi il gatto della signora del piano di sopra ha tentato di far fuori un passero.
Lo stormo che abita i nostri balconi (al tempo di Leo era uno solo) continua a cercare qualcosa da mangiare specialmente dal lato cucina. Infatti quando il balcone è aperto entrano in cucina e una volta uno si anche piazzato sul monitor e sul bracciolo della mia sedia del pc.
Stavolta il gatto è stato lesto, ha afferrato un passero e se l'è portato in casa, provocando un trambusto pazzesco.
Il figliolo più grande ha cercato di fermare il gatto, invitandolo a sputare l'uccellino, ma niente da fare, s'è rintanato sotto la poltrona cercando di masticare il legittimo pasto.
Alla fine la signora, in contropiede, ha tirato una sberla al gatto e il passero, in poco acciaccatello ma per fortuna ancora vivo, se l'è squagliata verso il balcone.
Fin qua nulla di strano, ordinaria amministrazione. Anche Leo a suo tempo ci provava e spesso ho dovuto recuperarlo sul cornicione, mentre dava la caccia ai colombi.
Ma la cosa che ci ha stuipiti e commossi è stata l'accoglienza degi altri passeri. Stavano tutti tra le piante sul balcone ad aspettarlo e quando è ricomparso gli si sono affollati intorno cinguettando a volume altissimo e alla fine se ne sono volati via.

mercoledì 28 gennaio 2009

GOSSIPPERIA ALLA FRANCESE

E così, con buona pace delle signore che lo applaudivano in piedi al proscenio, al San Carlo, Roberto Bolle ha fatto outing ed ha ammesso la sua omosessualità in un'intervista a Numèro Homme.
Grande plauso da parte dell'Arci Gay, ma....
Bolle ritratta tutto, dice che parlava in generale, che non sa il francese ed è stato travisato.
Sti cazzo di giornalisti, seppur francesi, a furia di travisare, mo' travisano dopo i calciatori, pure i ballerini.

domenica 25 gennaio 2009

GIORGIO GABER

".... ma io ti voglio dire
che non è mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita"

Giorgio Gaber

Con questa introduzione si apre il sito della Fondazione Giorgio Gaber, online da oggi, giorno del 70esimo compleanno del cantautore.
Mai dimenticato.



















sabato 24 gennaio 2009

'O MIRACOLO

Da quando fu fatto il decreto legge che prevedeva l'arresto per chi viene colto a buttare materiali per strada, è diventato un problema disfarsi di masserizie varie, foss'anche un semplice materasso.
Poichè dovevamo liberarci di un po' di roba vecchia, ho telefonato al call center dell'Asìa, dove una gentile fanciulla mi ha fornito un numero di protocollo, dicendo di collocare il materiale giù al palazzo nella serata di venerdì dalle 20 alle 22, attaccandoci un foglio col numero e la data..
Figlio e marito, molto perplessi circa la precisione del ritiro, erano preoccupatissimi perchè se il ritiro non avveniva, saremmo stati probabilmente crocifissi al centro del cortile, a monito dei posteri.
Stanotte figlio e marito, tornati dopo le due, mi hanno informata che il materiale stava ancora là.
Io, che ero abbastanza tranquilla, ho cominciato a vacillare. Ma questa mattina, miracolo, il marciapiedi era libero, nessuna traccia delle nostre masserizie.
Evviva, il servizio funziona. Non solo, al call center mi hanno informata che esiste un'isola ecologica non molto distante, dove consegnare anche computer, televisori ed altro materiale inquinante.
Resta da dire che ciò che sarebbe normale in altre città, da noi, che paghiamo una esosa tassa sui rifiuti, diventa quasi il miracolo.
TUTTA LA VITA DAVANTI

E' un film di Virzì, molto divertente, su un call center e i vari personaggi. Una ragazza neolaureata vende robot da cucina e si inventa un sistema per avvicinare le potenziali clienti usando internet.
La signorina Tele2 che ha chiamato ieri forse non ha visto il film, per cui finirà con tutta la vita di dietro.
Tele2 ormai telefona a casa mia a settimane alterne e a nulla valgono le mie proteste, vogliono perforza leggermi le loro mirabolanti offerte, pronte a pigiare il tasto record del loro registratore a dimostrazione che avevo accettato il contratto.
Al solito la signorina vuole illustrarmi le offerte, spiegandomi che con Fastweb io pago una cifra blu, mentre loro me la danno quasi gratis la connessione. Niente da fare, li informo che non sono disposta a rinunciare a Fastweb, visto che ho la fibra ottica.
Lei ha la fibra? dice la fanciulla - attenda un attimo, prego.
Nei vari secondi di attesa penso che Tele2 si è data una mossa e adesso fornisce anche la fibra... boh.
Torna la signorina e mi chiede l'indirizzo.
Scusi, ma perchè me lo chiede?
Controlliamo la sua zona, per vedere se davvero lei ha la fibra.
Giuro che mi ha spiazzata, non mi era ancora capitata una roba del genere. Sono riuscita solo a mandarla affanculo e a chiudere il telefono.
E poi, mi chiedo, ammesso che le avessi detto una fesseria, lei che faceva?

mercoledì 21 gennaio 2009

E LE STELLE STANNO A GUARDARE ....

«Quando vado sulla tv nazionale in seconda serata mi bastano 5 minuti per sentire qualcosa contro di me: l'altra sera c'era addirittura un'astrologa che mi attaccava».
(Dal Corriere.it)

ERA LEI L'ASTROLOGA: MARGHERITA HACK
astrofisico, ex direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste


DA IERI SPERIAMO IN UN MONDO MIGLIORE

Ieri il mondo si è fermato. E pure Splinder, nessuno commenta più.
Per il giuramento del 44° presidente degli Stati Uniti d'America, diretta televisiva su Sky TG24, CNN e Repubblica TV.
Assolutamente non all'altezza la traduttrice in simultanea di Repubblica TV, s'è impappinata svariate volte.
CNN ha fatto una storica fusione tra la diretta e i commenti su Facebook. E' stato divertente commentare in diretta le mise delle first lady e baby Obama, oltre alle svariate signore che hanno partecipato alla cerimonia.
Sembrava di essere nel foyer del teatro San Carlo, alle prime, quando si andava a ridere durante gli intervalli.
Abbiamo poi saputo che Michelle si è servita di una stilista cubana, ma che non fosse Dior lo avevamo capito.
Insomma CNN ha agevolato il chiacchiericcio gossipparo dei nullafacenti in attesa del giuramento. Sicuramente un punto a favore della grande kermesse multimediale.
Nello stesso tempo la Casa Bianca ha aperto ufficialmente il suo blog
http://www.whitehouse.gov/blog/
dove, nella sezione Administration, possiamo leggere brevi biografie di predidente, vicepresidente e signore.
Nella lunghissima diretta abbiamo visto: l'addio di Bush, imbarcato sull'elicottero e trasferito in aeroporto sull'Air force One, fino al decollo, la commozione del presidente Obama, mentre giurava, il discorso di 20 minuti, chiaro e intenso (sembra sia stato scritto da un giovane di 27 anni), il pranzo di gala con antipasto di mare e fagiano, la lunga sfilata su Pennsylvania Avenue, dove Obama e Michelle sono scesi dall'auto salutando la folla in attesa, rompendo un protocollo che era in vigore da Carter in poi.
Li abbiamo poi accompagnati fino all'ingresso della Casa Bianca, a casa finalmente.
E senza scomodare Dio che benedica l'America (e forse un tantino anche noi che ne abbiamo davvero bisogno), speriamo che Obama riesca a fare quanto ci si aspetta da lui: tirare fuori gli USA dalla crisi, fermare le guerre per quanto in suo potere, chiudere Guantanamo che è una vera vergogna per gli USA, promuovere le riforme che tutti attendono.
E pure se commetterà qualche errore sicuramente parte in vantaggio. Mai riuscirebbe a farne tanti come il suo predecessore.
"Con speranza e coraggio, affrontiamo una volta ancora le correnti gelide, e sopportiamo le tempeste che verranno".

lunedì 19 gennaio 2009

EMME SE NE VA


Chiude EMME, l'inserto satirico dell'Unità che esce il lunedi. Il prossimo numero sarà l'ultimo.
Si parlava tempo fa del progetto di un mensile, ma poi sembra non esserci la copertura finanziaria per portarlo avanti.
Qui la lettera di Sergio Staino con i saluti ed i ringraziamenti a lettori e collaboratori.

Arrivederci emme.
In un incontro che ho avuto in queste ore alla sede de l’Unità con il direttore Concita De Gregorio e con il nuovo amministratore delegato Antonio Saracino, sono stato informato, con mia grande sorpresa, che la proprietà del giornale considera tuttora valido e in vigore, per quanto riguarda il supplemento Emme, il contratto stipulato nel 2007 e la conseguente disdetta inviatami nell’Ottobre 2008. In altre parole, Emme, per la proprietà, chiude con l’ultimo numero di Gennaio, cioè con il prossimo. E gli accordi presi con il direttore per il proseguimento di Emme all’interno del giornale ad 8 pagine, affiancato da un mensile da vendersi come allegato ad acquisto facoltativo? Un bellissimo progetto che però non ha, per usare un linguaggio governativo, alcuna copertura finanziaria e quindi va considerato nullo. Insomma, sembra che Concita ed io abbiamo fatto i conti senza l’oste, cioè senza considerare la situazione economica e finanziaria dell’editoria italiana e de l’Unità in specifico. Oggi, per quasi tutti i consigli d’amministrazione, sembra che la riduzione dei costi sia il problema assolutamente prioritario e molti quotidiani, assai più agguerriti e forti della nostra Unità, stanno tagliando supplementi, decurtando pagine, collaboratori e stipendi di collaboratori. Quest’oggi tocca ad Emme e mi sembra che ci sia davvero ben poco su cui insistere o recriminare. Rimangono alcune speranze aperte, non certo di facile realizzazione: una forte e significativa impennata nelle vendite del quotidiano e il possibile inserimento di Emme in una rinnovata e fortificata presenza online de l’Unità. Vedremo. Per ora ci piace salutarvi con un arrivederci e, pur nel dispiacere della chiusura, gioire per questi due anni di vita che hanno riaperto le speranze di un giornale satirico in Italia, che ha messo insieme, in buona armonia, una discreta serie di cervelli satirici, molti dei quali davvero giovani e nuovi. Li ringrazio tutti, uno ad uno, così come ringrazio i lettori che ci sono stati vicini in questo non breve periodo. Ma un grazie ovviamente speciale lo rivolgo volentieri al direttore Padellaro e all’amministratore delegato Poidomani, che vollero darmi, nella primavera 2007, la possibilità di mettere in piedi questa bella scommessa e all’attuale direttrice De Gregorio, che ci ha dimostrato grande simpatia e fino all’ultimo ha tentato di farci sopravvivere sulle pagine del suo bel giornale.
Speriamo di rivederci presto,
Sergio Staino.

sabato 17 gennaio 2009

GAZA E GAZEBO

Lucia Annunziata sdegnata perchè Santoro gliene ha dette un po', ha emulato S.B. alzandosi e abbandonando la trasmissione Annozero, dove si parlava con dovizia di particolari delle bombe su Gaza.
Lucia, la ex Brezidende di garanzia, che democraticamente fece fuori la trasmissione di Sabina Guzzanti votando anche lei a favore dell'oscuramento, lamentava che la trasmissione era parecchio orientata. In poche parole: Santoro è fazioso, come sentiamo dire sempre dai tempi dell'editto bulgaro.
E allora dove sta la novità?
Stiamo a vedere. Laddove non riuscì il regime, riuscirà la nostra prode a far fuori quel comunista di Santoro?
Come? Anche Annunziata comunista? Ma davvero?

Ma noi abbiamo altri motivi per sentirci in gravi ambasce.
I vigili urbani al comando del generale Sementa, con una brillante operazione, hanno sequestrato i gazebo del Caffè Gambrinus. Sì, quello dove il presidente Napolitano va a sorbire 'a tazzulella 'e cafè quando viene a Napoli.
Anche noi non disdegniamo di andare a sorbire ivi una bella tazza di cioccolata calda, anche se bisogna ricordare che il personale non è tra i più educati al mondo. Ma tant'è, a noi ci piace assai, andare a prendere caffè e sfogliatella e d'estate sederci sotto il famigerato gazebo al riparo dal sole cocente. Finirà che andremo a sederci sotto i portici di San Francesco di Paola.
Perchè adesso c'è tanto di cartello del sequestro. Il gazebo è troppo esteso, supera la quadratura e non è stata richiesta licenza per l'edificazione.
Di questo passo tireranno giù mezza Napoli, chi la chiede la licenza per il gazebo?

nella foto il gazebo incriminato

venerdì 16 gennaio 2009

FERMIAMOLI    Stop the killing in Gaza !

Io chiedo quando sarà
che un uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà

(F. Guccini - Auschwitz)

In questo sito la documentazione fotografica della manifestazione del 10 gennaio a Parigi pro Palestinesi e contro le uccisioni nella striscia di Gaza.

martedì 13 gennaio 2009

lunedì 12 gennaio 2009

MILLE PAPAVERI ROSSI


Per lui, per Fabrizio De Andrè, l'amico fragile della sua celebre canzone.
Penso al libro di Cesare Romana della Sperling che è servito a capirlo meglio, lui così schivo, mentre canto Amore che vieni, amore che vai, assieme a tutte le radio d'Italia.
Una commozione da brivido, che mi fa capire quanto Faber sia ancora amato, a dieci anni dalla sua morte.
Per lo spazio di una canzone, tutti abbiamo pensato a lui, senza appartenenze o colori, accomunati dalla sua capacità di essere trasversale al tempo ed alle generazioni.
E' difficile parlare di Fabrizio, la nostra vita è imbevuta delle sue canzoni, la bellezza dei suoi versi ci ha accompagnati lungo la strada e tanti, troppi ricordi sono intrecciati al suo canzoniere, che maltrattavamo spesso, seduti a gambe incrociate sul pavimento, una chitarra e tante voci.
Eravamo giovani, impegnati e ci credevamo a quello che facevamo, ora è tutto così lontano.
Ma poi bastano le note del Suonatore Jones, cantate da un suggestivo Jovanotti nel cimitero di Spoon River, a riportarci indietro e sentire quella meravigliosa voce di Faber, indimenticabile e perfetta.




Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

venerdì 9 gennaio 2009

PAZIENZA A NAPOLI


La mostra dedicata ad Andrea Pazienza è a Castel Sant'Elmo ed è composta di varie sezioni.
Ci sono i suoi fumetti più famosi: Penthotal, Zanardi, Pompeo e quelli dedicati a Pertini: Paz e Pert.
C'è anche una ricostruzione della Livella di Totò, con le tombe del nobile marchese e del netturbino.
Chiude il 13 gennaio. Chi non l'avesse visitata è ancora in tempo. Ne vale la pena, almeno per chi conosce Pazienza ed ha amato le sue storie.


C'è anche una copertina di Il Male, oltremodo attuale

E questo è Zanardi

mercoledì 7 gennaio 2009

MAITRE 'A PENSER

Fabio Cannavaro, intervistato dal solito giornalista deficiente, ci fa conoscere il suo pensiero sui grandi temi.
Spera che Gomorra vinca l'Oscar, ma ritiene che il film sia deleterio per l'immagine dell'Italia nel mondo.
Teme che si identifichi il nostro paese con la camorra.
Forse Cannavaro non lo sa, ma Il Padrino, è stato prodotto nel 1972, in tre parti, di cui l'ultima nel '90.
Se continuiamo a dire di queste belinate, allora sì che ci facciamo conoscere, around the world.
Nell'intervista il bravo calciatore ha espresso anche altri pensieri che hanno provocato ulteriori reazioni.
Oggi "il maestro a pensare", sulla scia del suo PresDelCons, annuncia di essere stato travisato.
Ma che razza di giornalisti abbiamo? Vanno addirittura a travisare il pensiero e le parole di un calciatore?
In un paese che conta 60 milioni di commissari tecnici, non facciamo fatica a credere di avere anche 60 milioni di PresDelCons.
Fabio Cannavaro farebbe bene a parlare di quello che conosce bene, il suo lavoro, per cui è profumatamente pagato.
Come quei vecchi ciclisti, che all'arrivo al traguardo, spolmonati, davanti ad un microfono, avevano appena la forza di dire:
sono contento di essere arrivato primo.

martedì 6 gennaio 2009

COSE CA' SULE 'A NAPULE.....

Il metrò collinare è fermo, il pargolo cerca di capire perchè e se riaprirà ma gli rispondono che è un problema tecnico. Nel frattempo gli hanno ciulato un biglietto, che non verrà rimborsato. Allora la D.M. che non si fa mai i fattacci propri (veramente lo teniamo per vizio, siamo una famiglia di rompicoglioni), pesca il numero verde della metro e dopo circa un quarto d'ora è degnato di una risposta. Scopre così che sta parlando con un call center.

Buonasera, sono Luca, posso esserle utile?
DM: mi scusi, il metro collinare era fermo, mi sa dire se ha ripreso a funzionare o i tempi di riapertura?
Luca: un quarto d'ora fa mi hanno informato che era fermo.
DM: si, ma adesso funziona?
Luca: non lo so
DM: Come devo fare per saperlo? Mi può dare il numero della stazione di Vanvitelli?
Luca: signore, la Metronapoli ha dato in gestione il servizio di informazione a noi, quindi è a noi che deve chiedere.
DM: e glielo sto chiedendo, ma lei dice che non lo sa... e allora?
Luca: scusi, ma lei capisce l'italiano? Le ho detto che un quarto d'ora fa mi hanno informato che il metro era fermo, quindi non avendomi detto che era ripartito vuol dire che è ancora fermo.
DM (incazzato nero): ah bene... questo per lei è parlare italiano? Adesso capisco come ci finite nei call center, razza d'ignorante.
Finale: la DM, che "arrendersi mai", con un lungo giro di telefonate viene a scoprire il numero della stazione Vanvitelli, interpella l'addetto che gli dice educatamente che che il guasto durerà ancora a lungo.
Poco prima, nel pomeriggio, abbiamo assistito ad un energico sfanculamento di un signore, da parte dell'autista della V1, che non solo ha tentato di metterlo sotto, ma gli ha pure fatto 'na scaricata di male parole.
Qualcosa sta cambiando a Napoli, e non solo la Giunta. Nel frattempo ci siamo salutati pure Nicolais.

domenica 4 gennaio 2009

COMINCIAMO BENE L'ANNO, VERGOGNANDOCI

A Napoli si dice: "facìmmece 'a roce c'a mana storta"

dal blog Piovono rane ci informano che ieri Roma era piena di questi manifesti.
Credo che da un sindaco la città si aspettasse ben altri numeri, anche se qualcuno ha detto che ne sono già rientrati il doppio.

sabato 3 gennaio 2009

CHI FERMERA' LA MUSICA

Ancora non si è spenta l'eco della polemica intervista di Uto Ughi e relativa risposta di Giovanni Allevi, che già si ricomincia su altri fronti, interrogandosi sui destini della musica.
E' giunta la notizia che gli U2 suoneranno nientepopodimenoche nella reggia di Venaria a Torino, luogo che sembrerebbe più adatto all'ascolto di musiche da camera e sonate al pianoforte, non certo ai riff di The Edge.
L'idea sarebbe di Fabrizio Del Noce, che vorrebbe trasmettere l'evento in diretta per far conoscere a tutti la Reggia appena ristrutturata.
Ovviamente non mi scandalizzo per questo, in fondo uno dei più bei concerti dei Pink Floyd fu registrato nel teatro romano di Pompei.
Vorrei solo fare una proposta:
perchè non Vasco Rossi alla Scala?

giovedì 1 gennaio 2009

I GATTI NON SPARANO

Primo giorno del nuovo anno.
Il cielo è grigio, piove, quasi a voler cancellare le tracce di tutte le porcherie che hanno sparato stanotte.
Una specie di guappetto del pianterreno ha sparato un solo tipo di botti: una palla che si accendeva come una bomba a mano, con la miccetta fuori lunga, stava un poco e poi deflagrava in una palla di fuoco, un fungo di fumo nero e un botto che faceva tremare tutto il palazzo. Fortuna che abbiamo i doppi infissi, perchè la D.M. ha provato ad uscire sul balcone ed è tornato dentro sordo. Il tipo ne ha sparate almeno una cinquantina a tre per volta e proprio non riesco a valutare quanto (in euro) si è sparato.
Brutta idea quella di uscire sul balcone, lo abbiamo rimproverato tutti. Perchè al solito, a Napoli, un povero ragazzo ai quartieri spagnoli, è stato beccato da una pallottola e fatto secco, mentre guardava dal balcone.
Per non parlare delle centinaia di feriti, che quella è cronaca regolare.
Poco fa mi sono affacciata per vedere i residui dei bagordi, ma delle bombe nessuna traccia, sono esplose senza lasciare residui, se non un profondo segno sull'asfalto. Fanno più monnezza i bengala con cui hanno tappezzato le ringhiere. Le bombe sono ecologiche.
Nella strada deserta e silenziosa sta attraversando un gatto bianco e nero, con un sorcio in bocca.
Farà festa anche lui oggi, che i gatti non sparano.