Nisida

Nisida

mercoledì 30 settembre 2009

NO, NON E' IL CILE DI PINOCHET, E' MILANO

La caccia all'immigrato clandestino, a cura della Polizia Locale.
Dopo l'identificazione, se risultano sprovvisti di permesso, vengono caricati sul bus con le grate sui vetri e portati in questura.
Atmosfere da Ku Klux Klan nella "Milano da bere".

VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA
LOST IN WC

Oggi è arrivata la bolletta della TARSU, la tassa sulla monnezza, un vero ossimoro per ogni napoletano. E pure Equitalia, ex Gestline che gestisce l'incasso per conto del Comune è quanto di più inviso al popolo napoletano.
La novità è che il Comune ha approvato una delibera che prevede l'incremento della suddetta tassa del 60% rispetto a quella dello scorso anno. Il tutto in una città dove si continua ad essere incapaci a gestire il problema dei rifiuti.
Stamattina eravamo tutti parecchio incazzati e alcuni hanno preso appuntamento al CAF sottocasa con l'avvocato per un parere. Si parla di class action nei confronti del Comune.
Ma aldilà dell'incazzatura bisogna precisare una cosa.
Se il signore che oggi fa il compleanno decide di fare un regalo agli italiani abolendo l'ICI, ovviamente non ha fatto regali ai Comuni, che sono costretti a recuperare il maltolto attraverso nuove tasse o incrementando quelle esistenti. Et voilà.... la TARSU lievita ai limiti della decenza e ingloba la vecchia e cara ICI, che però risulta abolita.

Ma la più inferocita è una mia amica che vive a Pianura e non occorrono commenti. Vive in una casa piccolissima in un cesso di posto e fino allo scorso anno pagava 24 euro. Ora sono diventati 82 e non si capisce perchè.
E c'è qualcuno che parla ancora di gabbie salariali?





martedì 29 settembre 2009

GIORGIO SE NE VO' I E 'O VESCOVO N'O VO' MANNA'

Un vecchio detto napoletano dove un non ben identificato Giorgio pensa di andarsene, mentre il vescovo lo vuole cacciare.
E' quello che accade con lo scudo fiscale. Tremonti ci vuole rassicurare: non sarà usato dai criminali.
E chi aveva dubbi? Son mica scemi i criminali a far rientrare i soldi, stanno così bene dove stanno.
No, non tema Tremonti, non vedremo le banche svizzere a cassa integrazione.

HAPPY BIRTHDAY, MR PRESIDENT

COSE CA SULO A NAPULE

Stamattina io e la D.M. gironzolavamo per negozi alla ricerca di una batteria nuova per il mio cell esausto (che logicamente non abbiamo trovato) quando uscendo dall'ennesimo negozio ci siamo sentiti chiamare da una fanciulla in scooter. Premetto che davanti al negozio c'era una recinzione per lavori in corso, quindi lei era ad una certa distanza da noi.
La fanciulla ci ha chiamati perchè voleva che facessimo uscire il negoziante per chiedergli qualcosa e in seconda battuta, sempre a cavalcioni dello scooter, ha chiesto alla D.M. di entrare nel negozio a chiedere in vece sua.
Siamo stati molto scortesi, l'abbiamo guardata come si guarda una cacca di cane sul marciapiedi e siamo filati via.
Giuro, non mi era mai capitato prima.

sabato 26 settembre 2009

FAMIGLIE ALLARGATE ROVINANO I BAMBINI

Ah si? E figuriamoci quelle "ristrette".



Paparatzi tira mazzate al divorzio. Aspetta contropartita?

venerdì 25 settembre 2009

BOCCHINO MEGLIO DI MAVALA' GHEDINI?

In quanto ad autogoal sì, Bocchino se lo straccia proprio il Ghedini.
Ieri sera ad Annozero quasi non credevamo alle nostre orecchie.
Italo Bocchino ha detto che Ted Kennedy, incensato dalla sinistra, commise una vigliaccata lasciando morire una ragazza.
Santoro ha risposto che proprio per quello non diventò presidente degli USA.
Ma poi Italuccio nostro ci ha informati che anche John Kennedy aveva curiose storie con le donne.
E Travaglio gli ha fatto notare che Marylin non è mai diventata ministro.
Ma lui è uno con poche idee ma chiare ed ha continuato imperterrito:
la Monroe è morta in circostanze poco chiare, cosa è meglio?

Riepilogando:

ha detto implicitamente che la ministra lo è diventata per meriti sex
e quindi meglio ministra che morta, no?
Eggià, perchè quei cattivoni di americani le pulzelle le fanno proprio fuori, qui da noi invece le fanno ministre.
Cosa è meglio? E c'è da chiederlo?
Non datemi della cinica, non so voi ma io preferirei, nella fattispecie, il metodo americano.
Capito??????

TOO MUCH ADO FOR NOTHING

Il Brunetta in gondoleta, dopo i proclami contro i fannulloni e gli arresti domiciliari per chi osa ammalarsi, con conseguente riduzione di stipendio, costretto alla retromarcia, dimentica di informare gli italiani che con apposito decreto legge pubblicato il 1° luglio è stata abolita tutta la normativa.
Si era detto fin dall'inizio che quelle norme emanate sull'onda del "dagli al ministeriale" erano e sono vergognosamente anticostituzionali.
Ora, dopo aver detto baldanzosamente a tutti quanto il ministrino avesse influito sulle percentuali di assenza per malattia, restiamo fiduciosi in attesa di conoscere le nuove percentuali, dopo l'abolizione di codeste norme.
Sempre se lor signori saranno in grado di rilevarle.

mercoledì 23 settembre 2009

PRETE LIPRANDO E IL GIUDIZIO DI DIO

Oggi il primo numero del Fatto, il quotidiano di Travaglio e Padellaro. Auguri.

San Gennaro ha fatto 'o miracolo di Pino Corrias
Massimi luminari di scienza medica si sono interrogati se baciando la teca del sangue di san Gennaro si sarebbe moltiplicato il contagio, o no. Se cioè avrebbero prevalso le qualità taumaturgiche della fede o la pervasiva perfidia del virus A/H1N1. Si è deciso di profittare della sorte. Perciò sono stati accolti alla sfida pure i massimi rappresentanti della comunità, Iervolino e Bassolino. I quali si sono sottoposti al giudizio del virus per dimostrare la loro invulnerabile santità. il bacio è stato accolto da un brivido di ammirazione. Stupiva, dati i tempi e l'ammontare degli scandali, dei debiti, dei disoccupati, delle discariche, la loro vivida esistenza, protetta dai ruoli istituzionali. Dopo il bacio sono usciti indenni sotto il cielo blu. Neanche il sangue di san Gennaro è riuscito a scioglierli, il soprannaturale esiste.

Un tempo ci si sottoponeva al giudizio divino camminando sui carboni ardenti.
Oggi (o tempora o mores) ci si sottopone al giudizio del virus, mettendo in mezzo pure il povero san Gennaro, che nulla c'entra in codeste beghe. Di tanto in tanto qualcuno ci prova, finché non gli scapperà la pazienza.
Il titolo è ripreso da una vecchia canzone di Enzo Jannacci.

martedì 22 settembre 2009

QUALCHE VERITA'  (dopo troppe bugie)

Grazie a LA7.




Il servizio di Silvia Resta dura 27:56 minuti.
Quello che mi ha colpito come un pugno allo stomaco sono state la bottiglia di spumante sul tavolo e sotto, la lettera di benvenuto a firma Berlusconi (a 1:08 minuti del filmato).
Hanno messo il cappello sul lavoro della provincia di Trento e della Croce Rossa tedesca ad Onna.
E che tutti gli altri si fottano.
NON OCCORRE COMMENTO

Bossi ha detto: li abbiamo mandati noi e sono tornati morti.
E allora chisto che chiagne affà?

Cainano piangeAltre foto edificanti su Repubblica.it

lunedì 21 settembre 2009

UMORISMO INGLESE E FIGURE DE MERDE

The Muse, gruppo rock inglese, è solito esibirsi dal vivo. Si capisce quindi che si incazzino un pochino se li si costringe al playback.
Ieri a Quelli che il calcio .... condotto da Simona Ventura, reduce dai fasti di X-Factor, hanno organizzato un bel siparietto: si sono scambiati i ruoli il cantante e il batterista. Uno faceva finta di suonare la batteria, con gesti esagerati e comici, l'altro faceva finta di cantare.
Risulta evidente dal video che la Ventura non s'è accorta di niente, neanche dopo, durante l'intervista, dove il batterista fingeva di essere Matthew Bellamy, il frontman del gruppo.
Forse neanche li conosce i Muse, lei grande esperta di musica.
Bene così, se lo merita. Lei ad X-Factor tirò fuori quel fenomeno a nome Marco Marfè, facendoci ridere dietro da tutti.
MA LA SANTADECHE' VOLEVA VINCERE IL PREMIO DARWIN?

Quello che viene dato (alla memoria) a chi attenta alla propria vita facendosi fuori in imprese più o meno grottesche.
La nostra c'ha provato a farsi mangiare viva, cacciandosi in mezzo a distinte signore in burqa e strepitando di liberazione della donna, ma ha rimediato solo qualche pugno. Peccato.
Immaginate solo per un momento cosa sarebbe accaduto se una tipa di religione diversa si fosse cacciata nella processione di san Gennaro (o santa Rosalia, fa lo stesso), tentando di convincere le monache a gettare il velo.
Le parenti di san Gennaro non ne avrebbero fatto straccetti alla romana con tanto di rucola?
Un interessante commento lo si può trovare qui

Ricordo un mio amico sociologo che anni fa andava a fare foto alle feste che si svolgevano nel meridione per celebrare sante pasque e affini, e finiva spesso con grandi fugoni su per i tetti, inseguito da maschietti incazzatissimi che non gradivano le attenzioni sulle loro donne.
I fotogrammi in particolare mostravano donne rotolanti, avvolte in casti mutandoni (le tarantolate) e gli inseguitori armati di robusti scarponi.

LASCIATE STARE I BAMBINI

Tra giornali e TG hanno fatto a gara a pubblicare le foto del piccolo Simone, col basco del papà, che indica la bara dove si trova suo padre. Avrà fatto il giro del mondo quella foto, facendo piangere e commuovere tutti, ma non è giusto. Questa immagine mi ricorda il figlio di John Kennedy che, con il suo paltoncino corto e le gambette nude, faceva il saluto militare al funerale del padre.
Basta!!!!
Lasciate in pace almeno i bambini, non strumentalizzate ogni più piccolo gesto di queste persone che non possono neanche esprimere la loro rabbia per la morte dei loro congiunti. Lo sapevano che rischiavano di morire quando hanno intrapreso quel lavoro. Sì, perchè di lavoro si tratta, e non a caso sono tutti del sud i sei militari morti.
Al sud non si trova lavoro e ci si arruola per trovarne uno e poi si parte in missione per guadagnare qualche soldo in più per comperare una casa, per dare una vita dignitosa ai propri figli.
E poi li si lascia per via, questi figli, queste giovani mogli, quelle madri che non possono neanche imprecare, perchè prima di dare i nomi dei caduti al TG, frotte di psicologi si sono precipitati a casa delle famiglie dei soldati, preparandoli ad affrontare quello che poi abbiamo visto oggi in TV: un dolore composto e una creaturina di due anni col basco da parà.

sabato 19 settembre 2009

MA VA' A MORI' AMMAZZATO  (tu e sòreta)

Non merita altro questo ministrino de cacca, che sta lì a berciare contro tutto e tutti, compresa la Chiesa.
Ora s'inventa anche un colpo di Stato, dividendo la sinistra in "per bene" e in "per male".
Forse si è sentito messo in secondo piano, visto che il suo padrone ha dato del farabutto a mezza Italia e non voleva sentirsi da meno.
Gente senza vergogna, che nel  momento in cui il paese attende il ritorno delle salme dei militari uccisi in Afhganistan, cerca di conquistarsi un miserabile spazio urlando insulti a raffica, senza costrutto alcuno.
Fino a quando dovremo sopportare tutto questo?



Anna Finocchiaro ha detto che forse Brunetta ha dimenticato di essere un ministro della Repubblica.
E può essere. Dove mai se lo sognava costui di fare il ministro?


venerdì 18 settembre 2009

POVERA PATRIA

1969 - Mario Capanna tiene al Parlamento europeo un discorso di venti minuti in latino.
2009 - Enzo Rivellini, Pdl, tiene il suo intervento in napoletano, come promesso in campagna elettorale.

Anche da questo si misura il "come ci siamo ridotti".
Al di là delle scempiaggini della Lega sull'uso (e abuso) dei dialetti, anche considerando che il napoletano sia una vera e propria lingua, ritengo indecente che la si maltratti così come ha fatto il disonorevole Rivellini.
Il suo è un napoletano da strada, non la lingua antica, da studiare.
«o Sud ha sempe fatto 'a parta soja in Europa, ausann nà metafòra putesse dicere che 'a nostra protèsta è comme quanno schizzichea, evitammo c'arriva 'o pata pata 'e ll'acqua». (qui il video)

Sarà questo il dopo Bassolino e Iervolino? Meditate, gente, meditate.

mercoledì 16 settembre 2009

TI PIACE VINCERE FACILE, EH?

La prima puntata di Ballarò rinviata al giovedì;
annullamento puntata Matrix

e nonostante ciò Vespa & Berlusconi together, hanno raggiunto un misero 13,47%, battuti dalla fiction L'onore e il rispetto, in onda su Canile 5, con uno share del 22,61%.

Vero è che c'erano anche le partite e Raitre aveva messo  in programma con discreto spirito La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler, ma lo share usuale dell'insetto era molto al disopra.
Ha funzionato anche il passaparola su Internet che chiedeva di boicottare Porta a Porta:
Spegni la tv, accendi una candela.
In conclusione, i telespettatori hanno scelto l'attore che recita peggio: Gabriel Garko.
Il miglior PresDelCons è stato impagabile nella gag in cui si è dichiarato migliore anche di De Gasperi, con l'appoggio della spalla che provava a dissentire.

Jastemme: Questo post è stato riscritto 3 (tre) volte, grazie a Splinder che sta facendo giochetti vari da un paio di giorni.
Persi i primi due, ho dovuto inviarmi il terzo per e-mail, prima di dimenticarmi quello che avevo già scritto per la terza volta.

martedì 15 settembre 2009

IL DILUVIO UNIVERSALE E LA CIECA DI SORRENTO

Ieri non ci si capiva un accidente, siamo in settembre ma pareva marzo. Piove e spiove, esce un sole caldissimo, ripiove.
In tutto ciò avevo appuntamento dall'oculista alle 15 e puntuale mi sono avviata da casa alle 14,30. Ovviamente c'era il sole, ma ho infilato nella borsa il miniombrello, non si sa mai.
Tempo un quarto d'ora, si fa tutto nero e comincia a piovere. Avevo le scarpe aperte e sono arrivata a destinazione facendo cic ciac. Mentre aspettavo il mio turno, tuoni minacciosi facevano pensare al peggio. Vabbè, ho pensato, magari dopo chiamo un taxi.
Le ultime parole famose. Davanti all'ingresso della ASL scorrevano due fiumi, uno in discesa sul vialetto e l'altro più impetuoso sul Conte della Cerra. Non sarei arrivata al taxi, il fiume mi avrebbe portato via come ha fatto con i sacchetti.
E così, dopo la visita, con le gocce di atropina negli occhi, ho atteso una mezzorata, come direbbe Montalbano, assieme ad altri reduci come me. Ha smesso di piovere e mi sono avviata, ho messo gli occhiali da sole ed ho tentato di scansare qualche pozzanghera, quelle che vedevo almeno.
Devo essere stata un bello spettacolo. Il cielo nero nero, io con gli occhiali da sole e la camminata da cecata, a zigzag tra le pozzanghere: una la scansavo e due le prendevo in pieno.
Alle 18 ero ancora cecata, ma avevo appuntamento con la D.M. al cinema per vedere (oddio, si fa per dire) Il grande sogno.
Mah... forse era meglio se andavo a vedere Videocracy.

sabato 12 settembre 2009

I CENTO PASSI .... INDIETRO

Questi hanno davvero la faccia come il culo.
Dopo aver rimosso la targa dalla biblioteca pubblica, con la scusa di volerla dedicare ad un bergamasco, Padre Giancarlo Baggi, il sindaco di Ponteranica si inventa un premio e un convegno sulla lotta alla mafia e invita alla premiazione il fratello di Peppino Impastato, Giovanni.
Ha fatto schifare anche i Padri Sacramentini che lo hanno invitato a lasciare la targa per Impastato.
(ansa.it)

IL MIO 11 SETTEMBRE

di Rosario Amico Roxas


Oggi è l’11 settembre, una ricorrenza che avrebbe cambiato il corso della storia.
Avrebbe voluto essere una provocazione quella di invitarmi a scrivere “anche” dell’11 settembre. L’invito mi è stato rivolto da un fedelissimo della PdL; l’intento doveva essere quello di mettermi in imbarazzo. Ma così non è.
Non c’è nulla di più inutile che stimolarmi sul piano della provocazione, perché non ho nulla in contrario a scrivere dell’11 settembre ed esaltarne gli aspetti che fanno parte della storia moderna e che in troppi vogliono cancellare.
L’11 settembre è una data emblematica, una di quelle date che si impongono nelle pagine della storia per la loro altissima significatività.
Quel giorno, di buon mattino si levarono gli aerei, pronti a scaricare il loro carico di morte; tutto era stato preparato minuziosamente, nulla doveva essere lasciato al caso o all’improvvisazione. Anche i piloti degli aerei furono sostituiti, perché venne a mancare la fiducia che avrebbero operato secondo i piani e secondo gli ordini ricevuti.
Era l’11 settembre del 1973, quando i primi aerei iniziarono il loro minaccioso volo contro il Palacio de la Moneda , dove Salvador Allende vigilava, insieme ad un piccolo manipolo di fedelissimi, sulla fragile democrazia cilena.
Chiamò il popolo con cinque radiomessaggi, ma non a raccolta per difendere le istituzioni minacciate, non voleva certo una guerra civile e fratricida, ma solo per scandire con esso i momenti tragici che stavano vivendo, anticipazione di quanto sarebbe poi accaduto con la criminale dittatura di Pinochet.
Il ruolo dell’America non lo mette più in dubbio nessuno, anche perché parecchi documenti sono stati resi pubblici, anche se solo a disposizione degli storici.
Nixon in quella occasione mise a disposizione della CIA denaro, mezzi, appoggi, purchè
“…si togliesse di mezzo quel figlio di puttana…”; furono questi gli ordini che impartì a Kissinger.
Le multinazionali del rame, come ITT, Anaconda, Kennecott ed altre, che estraevano il metallo dalle miniere cilene, senza nulla riconoscere al legittimo governo e alla popolazione, premevano per una soluzione definitiva, e definitiva fu, affogata nel sangue.
Pinochet aspettava l’esito dei bombardamenti sul Palacio de la Moneda, colpita da missili, per iniziare quella che sarebbe stata la più crudele dittatura dell’America Latina.
E’ da sottolineare che l’Italia, governata allora da politici e statisti di grande levatura, insieme alla Svezia non riconobbero mai il regime di Pinochet, e per tutti i 17 anni di dittatura, ufficialmente, rimasero in carica gli ambasciatori nominati da Salvador Allende.
La viltà degli aggressori si esaltò poi nell’affermare che Allende si sarebbe suicidato per paura, quando il palazzo presidenziale venne invaso dai mercenari che avevano dato seguito ai progetti USA.
L’ultimo radiomessaggio si concluse con la seguente frase, impressa nella memoria di tutti i cileni e di tutti gli uomini liberi del mondo, e non è certo la frase di un vile che trema di paura:

“Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole ma ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento”.

E’ questo il mio 11 settembre, o ce n’è un altro?
REINSERIMENTO  (e riciclaggio politici sporchi)

NAPOLI (11 settembre) - Giulio Di Donato è il nuovo segretario campano dell'Udeur; l'ex vice segretario del Psi ai tempi di Bettino Craxi ed ex vice sindaco di Napoli è stato nominato dal leader del Campanile, Clemente Mastella.
Il nuovo assetto organizzativo dell'Udeur in Campania sarà al centro di una conferenza stampa in programma lunedì a Napoli. All'incontro, che si terrà nell'Hotel mediterraneo, parteciperanno, oltre a Clemente Mastella e a Giulio Di Donato, i consiglieri regionali, provinciali e comunali dell'Udeur e i segretari provinciali del partito.

dal suo sito il "Chi è"
http://www.giuliodidonato.it/

venerdì 11 settembre 2009

WAITING FOR ELTON JOHN

I lavori fervono per la preparazione del concerto di Elton John al Plebiscito.
Questa volta il palco è stato montato davanti Palazzo Reale, per contenere un maggiore numero di persone.

Ieri giornata nera per il traffico cittadino. Abbiamo atteso invano un 130 ma ad un certo punto sulle paline delle fermate è apparsa la scritta: Gravi disservizi nella zona orientale.

Tornati a casa in maniera più o meno avventurosa (a Napoli è la norma), siamo stati informati dal TG3 che era stato bloccato il deposito autobus di Via delle Puglie, con conseguente fermata di circa 200 bus.
I dipendenti dell'ANM minacciavano il blocco totale se non fossero state prese misure atte a garantire la salute dei dipendenti. I bus sono sporchi e si richiede pulizia approfondita e disinfezione.
E' la psicosi che avanza. Gli autisti dell'ANM dovrebbero scioperare un giorno sì e l'altro pure, viste le condizioni igieniche dei mezzi e non aspettare che si paventi una pandemia influenzale per scendere in strada.
Ma poi in serata i mezzi sono stati puliti e restituiti ai cittadini.
Fa pensare alla serie televisiva Survivors in onda in questi giorni, dove i sopravvissuti ad un virus killer vengono tranquillizzati somministrando un vaccino placebo. Scommettiamo che i primi a correre a farsi vaccinare saranno proprio gli autisti ANM?
Ora, secondo logica, al concerto di Elton John questa sera, non dovrebbe esserci nessuno. I suggerimenti infatti sono: evitare i luoghi affollati. Tant'è vero che hanno pure deciso che la teca del sangue di San Gennaro non potrà essere baciata, per timore del contagio. Si potrà al massimo poggiarci la fronte.
Il ridicolo ci sommergerà.
Ma dove sta questa pandemia di influenza? Io continuo a chiedermelo.

P.S.: Molto divertente la precisazione nell'articolo del Mattino di Napoli:
"L'Azienda napoletana mobilità precisa «che il capitolato di pulizia vettura prevede una disinfezione quotidiana con prodotti chimici. Una pulizia radicale interna ed esterna ogni 15 giorni. Una disinfestazione ovicida-larvicida e una adulticida nel periodo di deposizione delle uova da parte dei batteri"
Ma i batteri depongono le uova come i polli? E dopo fanno pure coccodè?

E adesso si preoccupano anche i poliziotti.


CADEAU

"Le donne sono "il regalo piu' bello che Dio ha dato agli uomini". Ha detto il premier rispondendo ad una domanda della stampa spagnola che gli chiedeva di tornare su una sua vecchia battuta sul "governo rosa" di Zapatero.
Berlusconi, dopo un lungo elogio scherzoso delle capacita' femminili ha ricordato di essere in Italia "stranoto" come un grande ammiratore del genere femminile. Quindi ha spiegato che e' stata la stampa spagnola a dare "alle sue espressioni" sul governo troppo rosa di Madrid "un senso contrario" alla realta'.

Eggià, perchè essendo lui il migliore PresDelCons italiano da 150 anni a questa parte, Dio lo sapeva e ci ha create per il di lui piacere. Ci ha messo un bel fiocco attorno ed ha calato la D'Addario e le altre colleghe direttamente su palazzo Grazioli. Tarantino non c'entra, è stato Dio.

Oggi al TG mi stavo strangolando quando l'ho sentito.
Ao', compagne femministe dove siete? Ma quando gliela mettiamo una camicia di forza e 'na cucchiara 'e càvice 'mmocca?

martedì 8 settembre 2009

GOSSIPPERIA MILITANTE

Non si capisce a che titolo la D'Addario si sia presentata a Venezia alla mostra del cinema (che c'azzecca, direbbe Di Pietro). So soltanto che era felicissima di essere sul red carpet e si affannava a salutare con la manina, esibendo un muscolo del braccio notevolmente rilassato che oscillava come un pendolo e veniva giù come un sipario. Blob ieri sera ha trasmesso una lunga ripresa del "ciao ciao", indugiando a lungo impietosamente sul muscolo in questione.
Ma al Banana non piacevano le minorenni? Se non altro Noemi si può permettere il ciao ciao con la manina, anche se possiede un culo che fa provincia.

venerdì 4 settembre 2009

INFLUENZA A

Stasera il TG1 ha aperto con l'influenza A come prima notizia. Forse Minzolini non voleva dare troppo spazio a Boffo, ma si tratta comunque di una scelta piuttosto grave, che sarebbe giustificata solo da un aumento di casi in giro per la penisola.
E invece no, c'è solo il 52enne ricoverato al Cotugno, a cui tutti i giornali stanno tirando i piedi (è ancora vivo, sarebbe il primo morto ecc.). Tra l'altro egli soffre anche di altre patologie.
Nello stesso servizio tv ci informano altresì che l'influenza A è in ritardo; i picchi si vedranno verso dicembre, in pratica assieme alla solita influenza e sarà una bella scommessa distinguerle.
Il vaccino è in lavorazione, si prevede che sarà pronto a novembre, ma non verrà somministrato alle donne in gravidanza. Forse perchè, dati i tempi brevi per la sperimentazione, non si hanno dati su eventuali effetti teratogeni.
Continuo ad essere molto perplessa su questa vicenda e mi preoccupa molto l'allarmismo che si sta creando, a fronte di pochi casi verificatisi.
Tremo all'idea di starnutire in un bus, con la conseguenza di "dagli all'untore" di manzoniana memoria.
(qui il parere del farmacologo Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri)

mercoledì 2 settembre 2009

SCIE...ME

Gheddafi voleva che le frecce tricolori lasciassero scie di colore solo verde, il colore della sua rivoluzione. Dopo il rifiuto del comandante e un lungo tira e molla, le frecce si sono esibite lasciando il tricolore nel cielo libico.
Ma poteva finire così