Nisida

Nisida

giovedì 31 dicembre 2020

Aspettando il vaccino

 Arrivano in aeroporto con aerei DHL le nuove dosi del vaccino che dovrebbe ripristinare le nostre vite ostaggio del virus. E ancora non sappiamo nulla di come verrà organizzata la vaccinazione dei cittadini. Il mio medico di base non sa nulla, non è stato informato di chi dovrà provvedere a contattare le persone da vaccinare in base alle categorie stabilite: sanitari, ultra 80enni, ultra 70enni, con patologie e a seguire tutti gli altri. Si presume che i medici di famiglia abbiano tutte le informazioni necessarie per procedere ma finora nessuno li ha contattati.

Si spera che non accada il solito bailamme, che non facciano sì che vengano vaccinati di stramacchio amici degli amici. Anche perchè alcune regioni si stanno organizzando celermente (Emilia Romagna). 

Noi che abbiamo il governatore più figo aspettiamo sue notizie, che dopo la vaccinazione non ne abbiamo più avute. Aspettiamo che dopo il 7 gennaio se ne esca con altre ordinanze ma anche che risponda alle nostre domande: quando e come ci farete vaccinare? E sapete che per ogni ulteriore morto causa ritardi nella somministrazione del vaccino ne sarete responsabili?

martedì 29 dicembre 2020

- 3 giorni alla fine del 2020

 Ieri sera il mare si è ripreso il lungomare di Napoli, via Partenope, distruggendo dehors  e gazebo, entrando nei ristoranti e tirando fuori tutte le suppellettili, lasciando per strada una marea di detriti. Ha distrutto anche la pavimentazione dei marciapiedi ed ha abbattuto i muretti. Ha fatto anche sparire la spiaggetta. Danneggiati anche gli stabilimenti balneari di Posillipo.

54 anni fa, il 4 novembre 1966, anno dell’alluvione di Firenze, accadde la stessa cosa ma dal lato di via Caracciolo. Il mare entrò con forza attraverso i tombini gettando all’aria la strada, arrivando fino alla villa Comunale. 

E nello stesso giorno, Punta Pennata a Capo Miseno si staccò dalla terraferma, la spiaggetta si Schiacchetiello, diventando così un’isola.




 


sabato 26 dicembre 2020

Filastrocca dello struffolo


« A fa ‘e struffoli è nu sfizio.
Cumminciamm dall’inizio: 
faje na pasta sopraffina, 
e po’ tagliala a palline, 
cu na bona `nfarinata. 
Dopp’a frje. Già t’e stancate? 
Chest è a parte chiù importante! 
Mò ce vo’: miele abbondante 
e na granda cucuzzata 
(a cocozza nzuccherata). 
N’è fernuto ancora, aspiette! 
S’anna mettere ‘e cunfiette: 
aggrazziate, piccerille, 
culurate: ‘e diavulille…
Ma qua nfierno, è #Paraviso! 
Iamme, falle nu’ surriso!
Comme dice? “Mamma mia, 
stanne troppi ccalurie 
so’ pesante, fanno male?” 
Si va buò, ma è Natale!"»



giovedì 24 dicembre 2020

The Big Sput

 Torna dopo anni di silenzio in tutto il suo splendore il Big Sput e l’occasione merita assolutamente.

La Regione Lombardia tramite l’assessora al turismo di Fratelli d’Italia, rifiuta il dono del presepe offerto dalla regione Campania che lo ha inviato a tutte le regioni d’Italia. È stato in seguito offerto a Bergamo, la città più colpita dal coronavirus. Il sindaco Gori ha accettato e ringraziato: un gesto che unisce i territori

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2020/12/24/news/la_regione_lombardia_rifiuta_donato_dalla_campania-279728036/?fbclid=IwAR1bQMFeogaWTc5yXXoUH4N0_oRXpa3J6oQfBg_wzdevD9SUytkM2LF9fP0

Nello stesso tempo Verona ha revocato la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano.

E come si fa a non sputargli in faccia a costoro?

martedì 22 dicembre 2020

Ostaggi e reclusi

 Avete provato a chiedere ai carabinieri cosa potete o non potete fare nei giorni rossi in Campania? Faccia sgomenta e risposta: signora, noi leggiamo le ordinanze come voi. Hanno provato anche a telefonare ma nessuno ha risposto 😥

Mentre tutta l’Italia può andare a pranzo da amici e parenti in altri comuni della regione in numero massimo di due nei giorni “Rossi”, in Campania, causa ordinanza del presidente De Luca, no. Quindi io che abito a Napoli non posso andare da mia sorella o lei da me neanche un giorno solo, nemmeno rispettando il coprifuoco.

I Carabinieri a cui ho chiesto delucidazioni non lo sapevano e quindi se decido per la disobbedienza rischio di trovare per strada Carabinieri che ne sanno e mi affibbiano una bella multa. Un pranzo di Natale costoso neanche fossi andata da Cannavacciuolo a Villa Crespi.

giovedì 17 dicembre 2020

I morti col riporto

 Ogni giorno sul bollettino della regione Campania tra gli altri dati forniti c'è il numero dei decessi con un asterisco vicino. 

Oggi c'erano 34 morti e l'asterisco diceva:

10 deceduti nelle ultime 48 ore e 24 deceduti in precedenza ma registrati ieri.

E questo ogni giorno. Ma che senso ha? Ogni giorno un certo numero di decessi viene regolarmente riportato al giorno dopo. Ma pure nelle altre regioni fanno cosi?

martedì 15 dicembre 2020

Storia del terremoto ‘80

 L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel suo sito ha creato una sezione sul terremoto dell’80 in quattro sezioni: Stanze della memoria, Interviste e docufilm, Terremoto e scienza, Story map.

Questi contenuti si possono raggiungere a questo sito: http://terremoto80.ingv.it/

domenica 13 dicembre 2020

Cipolle condominiali

 Oggi grande lite a Case Puntellate. La ragione del contendere la cucina di una signora pakistana rea di preparare ogni giorno puzzolentissime zuppe di cipolle. L’accusatore un giovanotto che abita nell’appartamento soprastante e che si gode gli effluvi quotidiani prodotti dalla signora.

Ricordo una situazione analoga di quando mio figlio abitava a San Paolo. Al piano di sotto vi era una grande famiglia pakistana che, a giudicare dall’olezzo, produceva cibi da asporto che forniva ad un rivenditore sottostante. Ebbene, vi assicuro che era una tortura cinese. Puzzavano talmente tanto e non solo di cipolle ma anche spezie assortite a noi sconosciute che la casa tutta ne era impregnata e quando la misero in vendita anni dopo ancora ne conservava gli odori.

Tornando alla signora, ha rapidamente arronzato il giovanotto facendo capire a gesti che non capisce l’italiano. 

venerdì 11 dicembre 2020

Quando i servizi ti lasciano

 Sotto casa stanno facendo da anni un’opera monumentale: sistemare l’impianto fognario e noi qui abbiamo l’impressione che stiano costruendo il centro direzionale a rovescio, tipo l’immagine del Purgatorio di Dorè. Camion vanno e vengono, hanno lavorato anche di notte e con la pioggia,  betoniere che versano calcestruzzo e fanno pensare che tutto il mondo cadrá ma resterà in piedi solo quella roba lì.

La scorsa settimana ci siamo svegliati senza una goccia di acqua nei rubinetti e visto che non veniva ci siamo lavati con la Ferrarelle, si, anche il bidet, freddo e frizzante. Nel frattempo in tutto il circondario sono sparite dai negozi tutte le confezioni di acqua e quindi ho chiamato l’acquedotto per sapere cosa era successo e che speranze avevamo di rivedere l’acqua. E così ho saputo che, causa pioggia a diluvio, è stato uno smottamento all’interno del fognone a cielo aperto a spaccare in due la condotta e che potevo richiamare per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori, visto che al momento non sapevano quando si poteva ripristinare l’erogazione. Nel frattempo provate un po’ a sopravvivere chiusi in casa senz’acqua.

A tarda sera i rubinetti hanno cominciato a sputacchiare e così è finita la dura giornata.

Ieri sera invece, all’improvviso è andata via la luce e all’improvviso siamo andati indietro alle candele. Tutti gli allarmi a suonare, il mio ha cominciato a mandare sms, e-mail e non ha telefonato, non c’era la corrente. Con la torcia del cell sono andata a controllare il salvavita,il contatore e la luce nelle scale. Tutto buio. Rassegnata, sono andata a dormire ma non ci riuscivo e mi sono messa a leggere con la pila.

Le luci che avevo logicamente lasciate accese si sono illuminate nel cuore della notte, la vigliacca era tornata e stava resettando tutto.

Il giorno dopo abbiamo saputo cosa era accaduto. Sempre il fognone. Si è rotto un cavo, ci è piovuto sopra e sono dovuti correre i pompieri. Non l’ho visto ma doveva essere suggestivo un incendio sotto la pioggia.

Ora è rimasto solo il gas, che Dio ce la mandi buona.

giovedì 10 dicembre 2020

Ciao Pablito

 Quest’anno ne ha portati via tanti, ora anche Paolo Rossi. I ricordi di tutti gli italiani sono legati a lui per il mondiale del 1982 e come per tutti gli avvenimenti che hanno segnato le nostre vite ci chiediamo dove eravamo.

Eravamo in spiaggia a capo Miseno con mio figlio piccolo di 4 mesi e come sempre avevamo orari da neonato, presto la Mattina e tardi il pomeriggio. Il marito si era portato dietro una piccola tv B/N a pile per seguire la partita. La spiaggia era deserta e da tutte le case vicine si poteva sentire la telecronaca della partita. Io ero parecchio scettica sul risultato, chi mai pensava di poter battere il Brasile? E invece Paolo Rossi segnò tre gol, tre. 

E poi tutti per strada, a fare festa, improvvisando una sorta di banda con tamburi, coperchi, balli stile samba. Persino io che del calcio non me ne è mai fregata una cippa.

martedì 8 dicembre 2020

A riveder le stelle

 A La Scala invece della Lucia di Lammermoor prevista e sospesa causa COVID-19 è stato trasmesso uno spettacolo cui hanno partecipato stelle di livello internazionale. Molte le citazioni sul cinema, Cinecittá, La Strada, Gelsomina e la sua tromba, Zampanò. E Un meraviglioso Roberto Bolle in una coreografia originale in cui danzava in una piramide di luce.

Non vi erano costumi, i cantanti indossavano splendidi abiti fatti apposta dai più grandi stilisti tra cui Armani, Valentino, Dolce e Gabbana.

E quindi ieri sera mi sono preparata come quando andavo a teatro. Ho indossato un twinset grigio perla con una lunga gonna nera, décolleté e la collana di perle. Volevo partecipare alla serata elegante senza stare in ciabatte. A volte anche le piccole cose servono a tirare su il morale che ultimamente giace a livello tacchi. E la D.M. Mi ha presa in giro per tutta la serata.

domenica 6 dicembre 2020

Facciamo cifra tonda?

 “Ciao a tutti,
mi chiamo SARS-CoV-2, ma come già fate da tempo, potete chiamarmi Covid-19.
Credo che non ci sia bisogno di altre presentazioni.
Ci conosciamo già.
Quindi vado dritto al punto.
Ormai è quasi un anno che stiamo insieme.
Solo qui in Italia ho ucciso quasi 60mila di voi.
E ne vado fiero.

Però, prima che arrivi quel maledetto vaccino, vorrei tagliare il traguardo dei 100.000 lutti.

Voglio fare cifra tonda. Così, perché le cifre tonde sono carine.

In fondo dai, anche per voi quelli ormai sono solo numeri.

Vi ricordate quando a inizio marzo ne avevo uccisi solo poche centinaia e voi accettaste senza troppi problemi che quel bastardo di Conte vi chiudesse in casa?

Era per voi talmente così insopportabile la vista di quei numeri, di quelle tragedie, che accettaste quel sacrificio e che avreste impalato chiunque vi avesse parlato di cenoni e vacanze.
E posso dirvi la verità?
Ho avuto seriamente paura di sparire.

Me la sono vista davvero brutta.

Poi, fortunatamente, invece di andare dietro a quei guastafeste del governo, avete iniziato a dare retta a quegli altri che parlavano di virus morto, di discoteche da aprire, di mascherine da non indossare, di saluti col gomito da non fare perché “sono la fine della civiltà umana”, di libertà da riacquistare.

E poi tutti dietro perfino a quegli amici meravigliosi che sono negazionisti e complottisti (vi amo!).

E mi sono ripreso. Madonna se mi sono ripreso.

Non so come avrei fatto senza di loro.

Avete visto quanti ne ho ammazzati questo autunno?

Decine di migliaia.

All’inizio mi sono detto “Covid non esagerare, Covid anche meno” perché temevo che voi andaste di nuovo dietro al governo.

Ma poi ho visto che davanti alle prime chiusure e con l'appoggio delle opposizioni vi siete ribellati e mi sono detto: “Ok, è fatta, diamoci dentro”. Ed è cominciata anche questa strage.

I miei nemici, dal governo, ai virologi, ai medici, agli infermieri, che erano diventati i vostri eroi a marzo, ora li vedete praticamente come i vostri nemici. Dei morti non vi frega più nulla, degli ospedali che collassano, della gente che resta senza cure. Tutte rotture di palle.

Ora addirittura i vostri politici occupano il Parlamento gridando “Libertà Libertà” perché il governo vuole salvarvi da me, vuole evitare quei contatti che per me sono vitali e per voi mortali.

Dicono che il governo vi ruba il Natale.

E credetemi: non avrei saputo trovare slogan migliore per fottervi tutti.

E' vero cazzo.

Il governo è cattivo, vuole rubarvi il Natale. Non date retta al governo. Aiutate me. Andate a salutare la zia nell’altro Comune, fate cenoni allargati, ammucchiatevi in Chiesa e cazzo andate a sciare comunque.

Non permettete al governo di impedirmi di fare cifra tonda. Ribellatevi.

Posso ancora ammazzare tanti di voi.

Ma se rispetterete le distanze e tutte quelle regole lì del cazzo io non ce la farò.

Fate come fa l’opposizione. Gridate anche voi Libertà! Sì. Chiedete Libertà.

Fate fare alle persone che amate un bel Natale.

Io farò in modo che sia anche il loro ultimo Natale. Potreste sacrificarvi questa volta e godervi il resto della vita. Ma cos'è una vita davanti a 4 ore a mangiare in compagnia? Eh?

Dai, datemi una mano. Anzi.

Datevi la mano. E non date retta a quei guastafeste.

Loro vogliono solo rubarvi il Natale.”

Emilio Mola

Grazie a Veronica Garbin.

sabato 5 dicembre 2020

SETTIMANA ALL’OPERA

 Ieri serata epocale. Il San Carlo ha messo online al prezzo di 1,09 euro la Cavalleria Rusticana in versione concerto. Si parla di circa cinquantamila biglietti venduti in tutto il mondo. Qualche piccolo problema tecnico ma poi è andata bene. Si replica fino al 7, cioè si possono ancora comprar biglietti on demand. Speriamo che si possa continuare con queste offerte di Cultura, sperando anche nel teatro, al posto di questo vuoto che ci avvolge da marzo.

Oggi invece il teatro dell’Opera di Roma ha trasmesso in tv il Barbiere di Siviglia per la regia di Mario Martone, messa in scena utilizzando palcoscenico e platea logicamente vuoti, tutto in modo originale, con il conte di Almaviva e Figaro in giro per Roma in motorino col casco, stile Vacanze Romane. E Rosina che si spogliava e veniva rivestita in platea da due sarte con la mascherina. E filmati dell’istituto Luce girati nel foyer con attrici famose tra cui si intravede la Callas. Bello davvero.

E lunedì La Scala di Milano con A riveder le stelle, serata che sarà visibile in tutto il mondo. Ne parleremo dopo