CAVIE UMANE
Sei persone sono ricoverate in serie condizioni al Northwick Park Hospital di Londra. Tutte partecipavano volontariamente alla sperimentazione di un nuovo farmaco anti-infiammatorio. Due sono in pericolo di vita, mentre gli altri quattro, sebbene ancora gravi, sono in via di miglioramento.
Altri due a cui era stato somministrato placebo per valutare gli effetti del farmaco, stanno bene.
La Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA), ha sottolineato che una cosa del genere non era mai avvenuta e ha sospeso il test lanciando un allarme internazionale per evitare che il medicinale venga sperimentato in altri Paesi.
Sotto accusa è finito il Tgn 1412, nome provvisorio di un farmaco contro la leucemia e le infiammazioni croniche come l'artrite reumatoide prodotto dall'azienda farmaceutica tedesca TeGenero. L'incidente è avvenuto in una sezione dell'ospedale gestita privatamente dalla società per la ricerca farmaceutica Parexel, che però afferma di aver seguito tutte le norme del caso nello svolgimento dei test. L'esperimento, il primo sull'uomo, coinvolgeva soltanto volontari che venivano poi ricompensati con una somma di 2.000 sterline, circa 3.500 euro.
Una circostanza unica, secondo Gamesh Suntharalingam, direttore del reparto di terapia intensiva a Northwick Park. "Questo farmaco, mai stato sperimentato sull'uomo, ha creato una reazione infiammatoria che colpisce alcuni organi del corpo", ha detto il dottore, "ma stiamo facendo tutto il possibile". I medici della Parexel definiscono la situazione "sfortunata e inusuale" e assicurano di essere intervenuti tempestivamente alle prime reazioni dei volontari.
Sconcertata anche Bendikte Katz, direttore della TeGenero: "Un evento totalmente inatteso, che non riflette quanto finora osservato nei test di laboratorio". Proprio gli effetti positivi sugli animali avevano aperto la strada alla sperimentazione sull'uomo, e la Parexel possedeva tutte le autorizzazioni necessarie. La Mhra, intanto, ha annunciato un'indagine approfondita per determinare le cause dell'incidente.
Le aziende farmaceutiche, dopo la dichiarazione di Helsinki e la difficoltà di reperire volontari, essendo obbligatorio il consenso informato, di recente hanno superato il problema, arruolando “cavie umane” che si sottopongono volontariamente alle sperimentazioni a pagamento.
Negli USA qualche anno fa fu lanciato un allarme in merito al fatto che molte persone che non avevano lavoro o reddito si sottoponevano a queste prove per ricavarne un guadagno.
E non si conosce neppure approssimativamente il numero di persone che ogni giorno partecipano ai trials, vendendo ogni giorno un pezzo della loro salute, fino a rischiare la vita, come in questo caso.