Nisida

Nisida

venerdì 31 marzo 2006

PRESIDE', NON SI MENTE AI BAMBINI


«Lui porta i tacchi alti così, ci ha detto pure che s’è fatto il lifting perché in questo modo gli danno 50 anni. Giura però che il trucco lui non lo usa, ma poi si è toccato una guancia e gli è rimasto il fard sulle mani. Dopo, infatti, aveva le mani arancioni...»
Studenti della scuola media «Pablo Neruda» invitati da Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi


Al di là delle battute, qui ci sono delle domande a cui si dovrebbe dare risposta.

GUARDATE CHE CI MANGIAMO

ingrandimento di cocciniglia gravidaIl carminio è un colorante tratto da un insetto, la Cocciniglia, che quando è gravida produce acido carminico. Vive su un cactus del Peru’ che somiglia al ficodindia.
Questo colorante molto stabile, viene usato per dare una sfumatura rossa al surimi, la polpa di granchio a bastoncini, per caramelle, gelati, bibite, yoghurt, medicinali e cosmetici, in particolare i rossetti.
Puo’ causare reazioni allergiche e non viene citato sulle confezioni.
E pensare che usavo i pesticidi per distruggere la cocciniglia sulle mie piante. E invece ce la mangiamo, che schifo.
Qui il sito che illustra la lavorazione.

giovedì 30 marzo 2006

TEMPO DI ECLISSE

Un po’ oscurato il buon Castelli da qualche tempo.
Ma si è subito riscattato con questa dichiarazione: 

«Non sono praticante, neppure molto cattolico. Sento che Dio è nella natura. A volte mi capita di parlare con le piante. C’è un cedro nel giardino di casa mia, davanti al quale mi siedo e ascolto. Sento che dentro di lui c’è la vita che scorre. Sono attratto dal panteismo».
Roberto Castelli, ministro della Giustizia, «Oggi» 29 marzo

Ora, io ero rimasta a San Francesco che parlava ai lupi e agli uccelli.
Mi mancavano le piante, anche se tempo fa qualcuno ha detto che per far crescere le piante belle rigogliose bisogna parlarci. Che poi che cacchio gli dici a una pianta?
Non so voi, ma mi piacerebbe tanto sapere che risponde il cedro a Castelli.
Anche se un’idea me la posso fare.

IL CAIMANO


Questa sera finalmente ho visto Il Caimano.
Un bel film, un Silvio Orlando strepitoso, persino Placido molto credibile nella sua parte.
All'ingresso, la cassiera ha detto che le sembrava di essere tornata ai tempi del Ciclone di Pieraccioni, tanta è la gente che sta andando a vederlo.
E infatti quando siamo usciti, c'era una coda pazzesca di persone che aspettavano di entrare.
Insomma, Moretti ha scelto un buon momento per il lancio del suo film, ma la storiella che potrebbe spostare voti è del tutto ridicola. Però è tutta pubblicità: il Caimano è secondo per incassi, dopo Il mio peggior nemico.
Alcuni amici che lo avevano già visto hanno detto che in sala la gente rideva.
Qui invece non ha riso nessuno, non si sono alzati neanche durante l'intervallo, la D.M. non è andato neanche a fumare (ed è quanto dire) e quando sono finiti i titoli di coda si vedevano tante facce perplesse e tirate.
Il finale ha provocato parecchie riflessioni sulla democrazia in pericolo.

FUMARE COME UN TURCO


Tra poco non si potrà piu' dire, perchè presso il Parlamento turco è in corso di approvazione una legge che vieta il fumo in tutti i luoghi pubblici.

mercoledì 29 marzo 2006

PREVISIONI DEL TEMPO SICURE
non sbagliano mai
(meglio della piccerella weatherpixie)


martedì 28 marzo 2006

HORROR

Ho cercato invano sul web una foto di Enzo Scotti. Macchè, non se lo ricorda piu’ nessuno.
Solo che, zitto zitto, è ricomparso in campagna elettorale. Guida un certo Terzo Polo in Basilicata. Disperato ennesimo tentativo di ricostituzione della diccì ? Si, perchè secondo lui Casini e Mastella non sono stati capaci.
Certo che stanno scavando tutti gli zombie, aprendo sarcofaghi e liberando le mummie. Sembra un cimitero di morti viventi, peggio di un film horror.
Pomicino per ora sta in ospedale e Cossiga pure. Se non si sbrigano a rifare sta DC non ci resta piu’ nessuno.
Un tempo la DC era famosa perchè faceva votare pure i morti, ora li mandano in campagna elettorale.


(la foto l'ha trovata mianonnaincarriola. Grazie)

COMM’ O FFUOCO

I Verdi sono verdi fuori, ma dentro sono rossi, rossissimi.

A Napoli S.B. è stato accolto dal volantinaggio dei Verdi, ma li ha scambiati per un camion di angurie.

RICETTINE

Qui a Napoli, si sa, c’è una vecchia tradizione comunista e i bambini li facevamo bolliti, all’acqua pazza.
Pomodorini (rossi), aglio e prezzemolo. Ricetta che si usa normalmente per cucinare la spigola.
Sono curiosa di sapere nelle altre regioni come li cucinavano i bambini, perchè in Cina, dopo averli lessati, ne concimavano i campi. Noi, è noto, li mangiavamo.
Magari se ne avanzava si gettava nei campi per fertilizzarli, come si faceva col letame delle stalle.
Ma non ne sapremo mai nulla, perchè come si sa, le cooperative rosse coprivano il tutto, con l’aiuto delle giunte rosse, appoggiati dalle toghe rosse per concimare le rape rosse.
(Post ispirato da Sebastiano Messina – La Repubblica)

lunedì 27 marzo 2006

AUTOCELEBRAZIONE



Cinquantamila accessi sul mio blog. Mammamia!!!!
Sembra ieri quel mese di ottobre, quando ho iniziato esitante e preoccupata a scrivere le mie cazzabbubbole, convinta che avrei smesso presto per esaurimento di argomenti (e per qualche pernacchia elargita dai lettori).
E invece sono ancora qua. Mi sono accorta che avevo molto da dire, da raccontare, anche se questo blog fa anche da blocco di appunti per gli avvenimenti che toccano la mia vita quotidiana.
Sono rimasta molto stupita di vedere tanti che leggono e che lasciano graditi commenti, tranne una piccolissima percentuale di fessi, ma tanto quelli sono egualmente spalmati ovunque e spettano anche a me, non fosse altro che per questioni di statistica.
Trilussa diceva che ci tocca mezzo pollo a testa, facciamo conto che a me tocchi mezzo fesso, và.
Ringrazio quindi chi mi legge, chi passa e ritorna e soprattutto ringrazio il nutrito gruppo dei bloggers napoletani, a me molto cari,  che partecipano attivamente alle discussioni serie e alle cazzabbubbole.

sabato 25 marzo 2006

BIG SCOOP

Scoperto nella Tuscia il primo albero di Ferrarelle.
C'è anche un ibrido di chinotto (a sinistra in basso)


SE QUESTA E’ UNA DONNA ....

poiché a “Omnibus”, ieri mattina, era stato citato il governo Zapatero per la presenza di 8 donne tra i 16 ministri spagnoli, Elisabetta Gardini ha commentato: «Noi per fortuna non abbiamo Zapatero. Da noi la pari opportunità delle donne sta nella famiglia».
Ovviamente pure lei ha risposto di no quando S.B. le ha proposto di candidarsi, deve badare alle pari opportunità in Casa delle Libertà.

CHISTI SO' SCIEME 'OVERO

A Padova i forzisti per boicottare Moretti prenotano tutta la sala dove è in visione Il Caimano.
Moretti ringrazia. (
repubblica.it)

venerdì 24 marzo 2006

ROCCO SCOTELLARO


Rocco Scotellaro, tranne alcune eccezioni, non lo conosce piu’ nessuno. Poeta neorealista, morì a soli 30 anni nel 1953.
Fu sindaco socialista di Tricarico e, ingiustamente accusato di concussione dai suoi avversari politici, venne incarcerato.
Giorgio Mondadori nel 1954 pubblicò i suoi versi ancora così attuali.

La Duchesca e Piazza Garibaldi sono oggi come erano 50 anni fa nella poesia Il primo addio a Napoli,
E’ questa l’attualità di Rocco Scotellaro.

Il primo addio a Napoli

Il concertino girovago ammalia
qui a ridosso della Duchesca,
dove giovani diciassettenni e una zoppa
hanno un cantiere di camere
su portoni sporchissimi.
Il burattinaio è un vecchio
pescatore invalido.
Ognuno solo si preoccupa
del proprio oggetto da vendere.
Ognuno fa sentire la sua voce.
Io sono meno di niente
in questa folla di stracci
presa nel gorgo dei propri affanni.
Sono un uomo di passaggio, si vede
dal cuscino che mi porta
le cose della montagna.
Il treno al binario numero otto
ci vogliono ancora molt’ore
fin che stiri le sue membra con un fischio.
Non voglio piu’ sentire queste rauche
carcasse del tram.
Non voglio piu’ sentire di questa città,
confine dove piansero i miei padri
i loro lunghi viaggi all’oltremare.
Ritorno al bugigattolo del mio paese,
dove siamo gelosi l’un dell’altro:
sarà la notte insonne nell’attesa
delle casine imbianchite dall’alba.
Eppure è una gabbia sospesa
nel libero cielo la mia casa.

(da E’ fatto giorno – Ed. Mondadori, 1954)

giovedì 23 marzo 2006

LA FOLLIA E' CONTAGIOSA


A dare chiari segni di squilibrio è il direttore Mauro Mazza che stasera al TG2 ha annunciato che non recensirà Il Caimano di Nanni Moretti,  

«pieno zeppo di allusioni e citazioni riferite o riferibili a Berlusconi. Ora, non essendo annunciato nelle prossime ore nessun film con citazioni o allusioni riferite o riferibili a Romano Prodi, il TG2 ha deciso di non occuparsi di questo film. Proprio per non violare ancora la par condicio che è una gabbia dentro la quale, senza nessun piacere, è confinata l'informazione della Rai. Manca poco ormai, per fortuna».
«Un po' ci dispiace operare questa forma di autocensura. È la prima volta. Speriamo anche l'ultima. Chi vorrà saperne di più può trovare altrove tutto e di più sul Caimano. Il TG2 non lo farà. Del resto, come diceva Max Weber, chi vuole delle visioni del mondo, vada al cinema».


Afferrato il concetto? Mazza ci ha detto di andare al cinema a vedere Il Caimano.
Tanto lo sa pure lui che le recensioni le fanno uno schifo.
Nanni Moretti si starà rotolando dalle risate. Altro che girotondi!!!!

TUTTI SUL BLOG DEL CONTEVICO


E' in corso la campagna "ADOTTA UN BERLUSCONI"
Partecipate numerosi, solo 50 euri

SOLA ME NE VO PER LA CITTA' - 2


Oggi ho fatto un giretto nel centro storico.
Dovevo andare a Portalba per una commissione e dopo ho cominciato a gironzolare.
Ho visto finalmente aperte una serie di chiese, grazie alle scolaresche che vi erano portate come mandrie all’abbeveratoio. Ho visto così l’interno della chiesa del Purgatorio ad Arco e quello di San Paolo Maggiore.
Veramente l’intenzione era di andare a fotografare il Cristo velato del Sammartino nella Cappella di Sansevero, ma quelle carogne non facevano fotografare e il biglietto era pure salato. Ormai non si puo' fotografare piu' niente.
Pure nel Duomo non si puo’ fotografare, mi hanno inseguita due ceffi con la faccia da LSU e il cartellino appeso al collo, quindi niente foto, ma in compenso all’uscita mi sono fatta due risate.
C’era un matrimonio di paese, nel senso che tutti i partecipanti erano piuttosto tamarri.
I due sposi, giovanissimi, dell’apparente età di una ventina di anni, erano vestiti in un modo indescrivibile. Lei in una nuvola mauve, truccata con un fondotinta che pareva stucco, lui con un abito tutto attillato e la faccia truccata dello stesso colore di S.B.
Giuro, è la prima volta che vedo il fondotinta sulla faccia di uno sposo, ho guardato bene, non era lampada, era proprio pittura.
Ovviamente tutto il parentado era vestito allo stesso modo. Le signore in particolare meritavano.
Sul sagrato, in fondo alle scale, attendeva una Jaguar di colore rosso.
Ero talmente schifata che neanche una foto ho avuto il coraggio di fare.

mostra alla fermata Museo del metrò


Di là sono andata a vedere la mostra nella stazione Museo del metrò. Lì si trovano i reperti che hanno ritrovato negli scavi per la metropolitana di piazza Municipio, piazza Nicola Amore e via Diaz.
C’è il plastico delle due barche di piazza Municipio, molto vasellame e c’è persino lo scheletro di un feto ritrovato in un’olla. Statue e capitelli di colonne e il modello di una barca.
Passando per via Foria, su un portone, c’erano un manifesto di lutto e un fiocco azzurro.
Breve considerazione sulla vita: per uno che parte c’è un altro che arriva.
La chiamano crescita zero.


mercoledì 22 marzo 2006

BERLUSCONI SI E' FERMATO AD EBOLI (dai cani)

Dopo l’invasione a Vicenza con il suo intervento “passionale”, come lo ha definito Luisa Todini a Ballarò stasera, S.B. è guardato con sospetto ovunque.
Era prevista una tappa ad Eboli nel tour elettorale della Campania, ma il 26 marzo il Palasele di Eboli, richiesto per il comizio del premier, risulta impegnato per una mostra di cani. Grandi proteste perchè si pensa ad un boicottaggio e Bondi ha fatto sapere che non se ne farà nulla. Fermato dai cani.
A Napoli poi il presidente dell’Unione Industriali Lettieri, d’accordo con la linea di Montezemolo in Confindustria, ritiene rischioso invitare il cavaliere a palazzo Partanna.
All’Unione Industriale a Napoli giovedì Bertinotti sarà ospitato senza problemi.

Oggi a Genova ci sono stati disordini e cariche di polizia per le contestazioni a Berlusconi dopo il comizio al teatro Carlo Felice. Ad un manifestante che ha gridato “Viva Mangano”, S.B. avvicinandoglisi gli ha dato del coglione.
(qui l'articolo)

martedì 21 marzo 2006

E A PROPOSITO DI RONDINI


Stasera il TG2 ha mandato un lungo servizio sulla primavera che ritarda e ha detto che di rondini ancora non se ne vedono.
Le rondini non friniscono nei nostri cieli, hanno precisato.
Boh.... sarà nata una nuova specie, una chimera, un incrocio tra  rondine e grillo (eh questa ingegneria genetica!), perchè a me alle elementari hanno insegnato che le rondini garriscono.
Salvo scoprire magari in un prossimo TG2 che sono gli elefanti che garriscono.

RIDE SU ME LA PRIMAVERA


Photo by Stonefaction


Ride su me la primavera. Tornano
le rondini, si sa. Volano via
via le parole degli amici stolti.
Ritornano, per me, ora le antiche
parole dell'amore. In te, fanciullo,
splendono. Giuocano nei tuoi passi
incerti. Ma certa in me cammina
solitaria e tranquilla la felicità.


Sandro Penna

MILANO CAMBIA TARGA A PINELLI

Non più "ucciso" ma "morto innocente"
(ma che vuol dire? Di solito i morti muoiono colpevoli?)

Per decisione della giunta di Milano è stata cambiata l'iscrizione sulla targa che ricorda Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico, non più 'ucciso' ma, secondo la nuova dicitura, 'morto innocente' il 15 dicembre 1969.
Secondo il sindaco Gabriele Albertini, che lo aveva promesso alla famiglia di Calabresi, prima che scadesse il suo mandato. si ristabilisce così la verità storica anche nelle piazze della città.
La prima reazione è degli anarchici, che non ci stanno e rimetteranno la vecchia targa accanto a quella nuova.

SONDAGGIAMO E MANIFESTIAMO


Oggi alle 13 circa ha telefonato una spigliata signorina, qualificandosi come UDEUR.

Signorina: Buongiorno, signora, lei conosce l'UDEUR?
Io: Non personalmente.
Signorina: Signora, volevo dire se lei conosce un partito che si chiama UDEUR?
Io: Dove crede che io viva?
Signorina: Beh sa, tanta gente non lo conosce
Io: Davvero? Mi dispiace moltissimo per Mastella
Signorina: Signora, lei è d'accordo con la linea politica dell'UDEUR?
Io: Ma se neanche sapevo che avesse una linea politica.
Signorina: Grazie, buongiorno


In campagna elettorale succede di tutto.
Ma una cosa che mi lascia sempre perplessa è la seguente:
Manifesto selvaggio appiccica ovunque, persino sui cassonetti della 'mmonnezza. Ma quello che trovo davvero incomprensibile è il fatto di appiccicare un altro manifesto con il simbolo del Comune di Napoli su quello fuorilegge (che pero' si continua a leggere) con la scritta "Affissione illegale". Così uno sul muro di casa si ritrova non uno ma due manifesti, uno sull'altro.
E basta? Cioè a quelli là che hanno appiccicato selvaggiamente non gli fanno niente?
Eppure c'è persino nome e cognome e faccia di culo.
Io gli darei spatola e secchio e glieli farei rimuovere uno per uno personalmente.

lunedì 20 marzo 2006

MA E’ MAI POSSIBILE?

Diario.it aveva pubblicato la vignetta degli appunti di Silvio, quella che ho postato piu’ giu’ e subito il sito era stato preso d’assalto da migliaia di contatti che alla fine lo hanno bloccato.
Ma la cosa divertente è che molte persone hanno pensato che quelli fossero davvero gli appunti di Silvio. Ci hanno creduto senza riserve.
Ora, siamo creduloni o S.B. ci ha abituati a pensare possibili le cose piu’ assurde?
Ue’, ragazzi, qua c’è gente che ha creduto davvero che il cavaliere abbia scritto sul foglietto:
la prossima volta trucco i cronometri.

SOLA ME NE VO PER LA CITTA’

Oggi marito e figlio si sono imbucati a vedere la Carpisa al Palabarbuto e così, dopo aver infilato in forno una lasagna carciofi e besciamella (col timer), me ne sono andata in giro con la fotocamera in borsa.
Il Vomero è un paesotto ed è difficile valicarne i confini. Bisogna premeditarlo. E così mi sono avviata camminando e guardandomi in giro.
Purtroppo oggi era tutto grigio, non c’era quel cielo che piace tanto a me, blu con nuvole bianche a fiocchi che sembrano panna. Sarei andata in Floridiana altrimenti, a cercare qualche bella inquadratura del golfo.
E allora ho percorso Via Luca Giordano, il marciapiedi era pieno di cianfrusaglie e tanti giovanotti di colore vendevano copie pirata dei film in visione.
Una bancarella invece vendeva DVD legali con tanto di timbro SIAE e mi sono fermata a sbirciare. E così ho comprato Signore e signori, un film del ’65 di Pietro Germi, restaurato.
Subito dopo un’altra bancarella piena zeppa di conchiglie e minerali, le solite fette di quarzo e ametiste, nulla di esaltante. Giretto da FNAC dove ho preso un cappuccino, sbirciando tra i libri e una mostra fotografica.
A via Scarlatti c’era una manifestazione dei Verdi con Pecoraro Scanio, che si offriva alla folla, ma io guardavo con occhi da bambina due artisti sui trampoli, li chiamano trampolieri (ma non erano uccelli i trampolieri?), che offrivano palloncini ai bambini.


E più giù il venditore di palloncini non faceva grandi affari. Avrei voluto comperarne uno e legarmelo al polso come facevo da piccola, per non vederlo scappare tra i platani. E invece adesso tra i platani ci sono ancora le lucette di Natale, lì lasciate forse per il prossimo Natale, in fondo ci vogliono appena 9 mesi. Sempre se ne resterà qualcuna, visto che se le stanno fregando ad una ad una.
Si possono vedere nella foto sopra a sinistra della ragazza.



Dove vanno a finire i palloncini, quando scappano di mano ai bambini...... la cantava Rascel questa canzone, mi pare.

La mattinata si è conclusa bene, mi è quasi tornato il buonumore.
Sulla via del ritorno ho incontrato quattro colleghi che non vedevo da tempo, che mi hanno assicurato che questa volta si guarderanno bene dal votare per Berlusconi. Mi hanno fatta spolmonare nel 2001.
Non ho voluto approfondire per chi voteranno, va bene comunque, pure se votano per Mastella.


L S D

Ora lo so, era dietilamide dell’acido lisergico la sostanza assunta dall’incursore folle.
Ma anche l’LSD non è più quello di una volta.
Mentre i Beatles ci hanno regalato Sgt. Pepper’s e Syd Barrett The piper at the gates of down, ecco invece quello che ha prodotto S.B., ospite della trasmissione Super Partes, su Canale 5:

"Nella scuola abbiamo ereditato 300 mila precari, ne abbiamo già assunti 130 mila e altri 30 mila li assumeremo nel 2006-2007. E in più ci saranno 70 mila nuovi insegnanti, soprattutto per l'inglese.

Siamo in grado di garantire per la prossima legislatura un altro milione di posti di lavoro per arrivare alla piena occupazione.

La sinistra deve essere guardata dagli italiani per quello che è: sfasciavetrine e super tassatori, incapace di rappresentare la realtà delle cose e che usa come regola quella della menzogna, della falsità, dell'insulto e della calunnia continuativa.

Penso di poter arrivare al 30% di presenze femminili nel governo nel ruolo di ministri e sottosegretari.
Le quote rosa non sono state votate dalla sinistra, è la sinistra che si deve far carico di questa chiusura al mondo femminile".

Vedremo in seguito quali saranno gli altri effetti collaterali.
Per ora abbiamo visto l’intervento a Vicenza dove il PresDelCons sembrava Roberto da Crema. Mancava solo il rantolo.
E poi si lagna che Prodi lo chiama venditore di tappeti.

domenica 19 marzo 2006

CAVIE UMANE

Sei persone sono ricoverate in serie condizioni al Northwick Park Hospital di Londra. Tutte partecipavano volontariamente alla sperimentazione di un nuovo farmaco anti-infiammatorio. Due sono in pericolo di vita, mentre gli altri quattro, sebbene ancora gravi, sono in via di miglioramento.
Altri due a cui era stato somministrato placebo per valutare gli effetti del farmaco, stanno bene.
La Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA), ha sottolineato che una cosa del genere non era mai avvenuta e ha sospeso il test lanciando un allarme internazionale per evitare che il medicinale venga sperimentato in altri Paesi.
Sotto accusa è finito il Tgn 1412, nome provvisorio di un farmaco contro la leucemia e le infiammazioni croniche come l'artrite reumatoide prodotto dall'azienda farmaceutica tedesca TeGenero. L'incidente è avvenuto in una sezione dell'ospedale gestita privatamente dalla società per la ricerca farmaceutica Parexel, che però afferma di aver seguito tutte le norme del caso nello svolgimento dei test. L'esperimento, il primo sull'uomo, coinvolgeva soltanto volontari che venivano poi ricompensati con una somma di 2.000 sterline, circa 3.500 euro.
Una circostanza unica, secondo Gamesh Suntharalingam, direttore del reparto di terapia intensiva a Northwick Park. "Questo farmaco, mai stato sperimentato sull'uomo, ha creato una reazione infiammatoria che colpisce alcuni organi del corpo", ha detto il dottore, "ma stiamo facendo tutto il possibile". I medici della Parexel definiscono la situazione "sfortunata e inusuale" e assicurano di essere intervenuti tempestivamente alle prime reazioni dei volontari.
Sconcertata anche Bendikte Katz, direttore della TeGenero: "Un evento totalmente inatteso, che non riflette quanto finora osservato nei test di laboratorio". Proprio gli effetti positivi sugli animali avevano aperto la strada alla sperimentazione sull'uomo, e la Parexel possedeva tutte le autorizzazioni necessarie. La Mhra, intanto, ha annunciato un'indagine approfondita per determinare le cause dell'incidente.

Le aziende farmaceutiche, dopo la dichiarazione di Helsinki e la difficoltà di reperire volontari, essendo obbligatorio il consenso informato, di recente hanno superato il problema, arruolando “cavie umane” che si sottopongono volontariamente alle sperimentazioni a pagamento.
Negli USA qualche anno fa fu lanciato un allarme in merito al fatto che molte persone che non avevano lavoro o reddito si sottoponevano a queste prove per ricavarne un guadagno.
E non si conosce neppure approssimativamente il numero di persone che ogni giorno partecipano ai trials, vendendo ogni giorno un pezzo della loro salute, fino a rischiare la vita, come in questo caso.

sabato 18 marzo 2006

UN'ALTRA FIGURACCIA


''Scandaloso'' ed ''inaccettabile'': cosi' il primo ministro olandese Jan Peter Balkenende ha definito oggi il fatto che il ministro italiano Carlo Giovanardi abbia paragonato la legge dei Paesi Bassi sull'eutanasia alla legislazione nazista ed alle idee di Adolf Hitler .

Secondo una fonte olandese, Balkenende intende anche affrontare l'argomento con il collega Silvio Berlusconi in occasione del vertice europeo della prossima settimana a Bruxelles.


Perchè, come disse Martin Schulz (appellato Kapo' da Berlusconi), il Presidente del Consiglio non è responsabile del quoziente di intelligenza dei suoi ministri ma di quello che dicono sì.

venerdì 17 marzo 2006

AVANTI, MIEI PRODI !!!



Il Presidente Panettiere, alla testa dei prodi commercianti che hanno sfilato in pelliccia di visone in difesa della loro “roba”, ha dichiarato: “Prodi è scappato ancora, sarebbe stato accolto da una bordata di fischi, non solo dai commercianti milanesi, ma da tutti i cittadini che non sopportano la violenza".
E la replica del leader dell'Unione non si è fatta attendere: "Siamo venuti a Milano per partecipare a una manifestazione unitaria contro la violenza e invece è stata preparata una manifestazione contro di noi. Credo che fosse più opportuno per tutti non aizzare gli scontri. Io voglio un paese unito e quindi mi stupisco delle parole di Berlusconi, felice per il fatto che ci avrebbero fischiato. Questo è veramente un qualcosa che non riesco a capire. Un leader politico non parla così".


Volevano fare il trappolone a Prodi.
Chìsti tèneno ‘a cervèlla comm’a ricotta ‘e fuscèlla.

(Avere la consistenza cerebrale come una ricottina. Con questa frase di solito si intende apprezzare la solida intelligenza di qualcuno, ma in questo caso serve a sottolinearne l’ignoranza)


giovedì 16 marzo 2006

GLI APPUNTI DI SILVIO


OILI'  OILA'... E LA LEGA CRESCERA'


Roberto Calderoli ha detto: "la mia legge elettorale è una porcata".
Vero, e se lo dice lui, chapeau!!!!

Ma questa è una porcata molto ma molto più grande.
Roberto Maroni, d'accordo con Castelli (pure lui Roberto) ha redarguito Pisanu perchè non ha fatto arrestare tutti i clandestini in fila alle poste, accusandolo di avere chiuso un occhio
.

SILVIO E LE DONNE


Di tutto il duello che ci siamo sciroppati ieri sera, mi è rimasta particolarmente in mente la storia delle quote rosa.
Sarà che è un argomento a cui sono molto sensibile, ma trovo davvero vergognoso quello che ha detto Berlusconi ieri sera.

"abbiamo difficoltà di una presenza culturale adeguata e di impossibilità a trovare signore disposte a lasciare famiglia e marito per trasferirsi a roma"

Secondo il premier noi donne (signore) siamo una massa di casalinghe ignoranti che non vogliono lasciare il marito e i figli a casa per andare in parlamento.
Probabilmente ritiene che sia una scelta a favore dell’integrità della famiglia, con l’eccezione di Stefania Prestigiacomo che per la sua mania delle quote rosa fu apostrofata da un onorevole gentiluomo con “queste donne non ci devono scassare la minchia”.

Ma quale “signora” e soprattutto quale marito rinuncerebbe così facilmente ad un guadagno di 15 mila euro mensili, più le centinaia di benefits e la pensione dopo una sola legislatura?
Donne di Forza Italia, coraggio! C’è anche il parrucchiere a Montecitorio, eccheccappero!!!

Ma noi già conosciamo il pensiero del cavaliere sulle donne. In USA aveva invitato gli americani a venire in Italia dove, aveva sottolineato, «abbiamo bellissime segretarie».
Insomma le donne del centro-destra possono fare al massimo le segretarie, ma solo se sono carine.

Possiamo ben immaginare i prossimi 5 anni di governo qualora S.B. vincesse le elezioni: tutti ricchi e felici, strapieni di telefonini e noialtre tutte a far la calza, come ai tempi della mamma di Berlusconi.
Una retorica da dado Liebig, come ha detto Giovanna Melandri.

martedì 14 marzo 2006

STIAMO DIVENTANDO TUTTI PAZZI



Niente ulivo in chiesa per par condicio.

Don Paolo Perla, parroco della parrocchia di S.Maria Assunta a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, non benedirà nemmeno i rami di palme «per non dar l'idea che ci stiamo convertendo agli arabi». Ci saranno solo piccole croci benedette.


L'articolo qui su corriere.it

ALTRO BUCO NELLA SANITA’ CAMPANA

Il Gip del Tribunale di Napoli ha emesso 39 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 13 medici, 21 farmacisti, 4 informatori scientifici e il titolare di un deposito farmaceutico. I reati contestati sono truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale e falso.
Le indagini svolte dai carabinieri del NAS di Napoli hanno accertato che la truffa è stata realizzata utilizzando ricettari in dotazione ai medici conniventi che prescrivevano a ignari assistiti e pure a persone decedute da qualche mese specialità medicinali ad alto costo che venivano richieste in pagamento alle Asl da parte di farmacie compiacenti.
Il valore della truffa è stato stimato in circa 4 milioni di euro.

Di queste farmatruffe se ne sono viste molte in passato e chissà quante invece non sono state mai scoperte. Questa ad esempio andava avanti dal 2004.
Adesso non so come funzionano i controlli, ma una volta le ASL liquidavano le farmacie sulla base della loro richiesta, a fiducia. Il totale era rappresentato dalla strisciata della somma delle ricette consegnate al S.S.N. e i controlli venivano effettuati a campione dagli addetti del Servizio Farmaceutico.
Parecchi farmacisti furono denunciati, molte farmacie furono anche chiuse, ma poi tutto finiva e si ricominciava daccapo. Addirittura le ricette fustellate venivano rubate dai depositi del Servizio Farmaceutico e ripassate nuovamente in pagamento.
Allora le truffe vertevano principalmente sull’assistenza integrativa e in particolare per le bombole di ossigeno liquido a domicilio e l'interferone (Serono), una manna miliardaria per le farmacie, allora.
Non c'era malato anziano che non avesse la sua brava bombola accanto al letto e che traffico di camioncini per la consegna!
In un’epoca in cui si parla di informatizzazione della pubblica amministrazione (un vanto di questo Governo, a quanto dicono) sarebbe facile incrociare i dati a disposizione con richieste e prescrizioni. Infatti ogni medico di base possiede un computer su cui sono installati programmi consegnati dalle ASL che controllano le prescrizioni, persino se spetta o meno l’esenzione.
Gli stessi medici di base sono informati del decesso dei loro assistiti e sono tenuti a comunicarli alle ASL. Anche le patologie croniche di cui soffrono i pazienti sono inserite nel computer e registrate sul libretto sanitario, quindi sarebbe semplice accertare eventuali abusi, visto che per i farmaci particolarmente costosi i medici devono compilare anche una specie di verbale.
Un tempo l’INAM aveva uno stuolo di ispettori che, senza neanche immaginare che un giorno ci sarebbero stati i computer, tenevano sotto controllo persino gli ospedali e facevano anche visite a casa degli assistiti per accertarsi delle prescrizioni fatte dai medici.
E funzionava. Finchè non è finito tutto nel megapateracchio delle USL.

SIGNORI, BIGLIETTO

Stamattina c’è stato un siparietto sul bus C32.
Ad una fermata sono saliti 2 controllori, ma prima di loro era salita una ragazza di circa 25 anni. Alla richiesta del biglietto ha detto che non l’aveva e che voleva scendere. Una signora subito si è offerta di darglielo lei il biglietto, ma il controllore si è incavolato come una bestia e ha detto:
signo’, ma secondo voi, nuje ‘a matina venimmo ‘ccà a ce fa mèttere ‘e cuppetielle arète? Jamme giranno pe’ ffà ‘e figure ‘e merda? Si vulite fà n’opera bbona, jate dint’a cchiesa!!! ‘a signurina nun tene ‘o biglietto e pava ‘a multa.
Scene pietose che ancora accadono da queste parti.
Però devo dire che si fanno sempre più rare, forse il senso civico comincia faticosamente a farsi strada.

‘O CASTAGNARO

La zona dove abito è per metà medio borghese e per metà popolare. Convivono piccoli negozi e supermercati, con soddisfazione per entrambi a quanto pare. Sembra un paesotto inserito in un quartiere densamente abitato.
Stamattina vicino all’ingresso della Banca c’era un cartello di lutto. Si avvertiva che le esequie di Michele ‘o castagnaro si sarebbero tenute domani mattina.
E me lo ricordo pure questo castagnaro, che esercitava nei pressi della chiesa e che la domenica quando non c’erano le castagne vendeva noccioline americane, ceci, semi di zucca, che a Napoli viene chiamato ‘o spassatiempo e aveva pure il fischietto regolamentare.
Quasi sempre la D.M. la domenica scende a prendere il giornale e porta su anche una busta di noccioline.
Ci sono anche vari altri personaggi conosciuti con i soprannomi.
Una si chiama Graziella, ma è meglio nota come la piccola fiammiferaia. E’ una matta tranquilla, assistita dai vicini, che spesso sta seduta su una panchina e chiede l’elemosina ai passanti. Tutti lo sanno che appena ha racimolato qualche moneta va di corsa dal tabaccaio a comperare i fiammiferi e, tornata alla panchina, comincia ad accenderli uno dopo l’altro, con uno sguardo felice non molto dissimile dalla bambina della fiaba.
Mi piacerebbe sapere cosa ci vede in quelle fiammelle.
Poi c’è un altro matto, Nicola, che veste con pigiami o tute che gli dà la chiesa. Ogni tanto viene a bussare alle porte del mio condominio e chiede dei soldi per pulire la parte sottostante del palazzo che affaccia su una strada cieca. Fatica come un pazzo (è il caso di dire) e dopo lo vedi seduto su uno dei cornicioni a scolarsi allegramente la birra che si è guadagnata con il suo lavoro.
Infine c’era un sordomuto, Giulio, che viveva all’albergo dei poveri e tutte le mattine prendeva il bus e saliva al Vomero, mettendosi fuori alla chiesa di Sant’Anna. Me lo ricordo sempre uguale da moltissimi anni. Viveva di piccole elemosine e le suore gli davano da mangiare.
Quando è morto, l’anno scorso, quelli che lo conoscevano portarono tanti fiori e qualcuno scrisse una poesia, che ora, ricopiata su una piastrella, è stata appesa al muro dove Giulio è stato appoggiato fino alla morte.
Gli volevano bene e così ogni volta che passiamo di là ci ricorderemo di lui.

lunedì 13 marzo 2006

MINACCE

A Napoli non ci manca più nulla.
Mastella ha detto che aspetta l’esito delle elezioni del 9 aprile e poi deciderà (a grande richiesta) se candidarsi a Sindaco di Napoli.
E tira fuori un biglietto inviatogli dal suo amico Renzo Arbore assieme al suo dvd, che scrive:
caro Clemente, se ascolterai questo mio cd e vedrai il dvd giuro che ti voto.
Sinceramente non credevo che Arbore fosse ridotto così.
E Mastella prosegue dicendo: Arbore ama l’America come me e mi ha chiesto: ma come fanno i tuoi alleati a bruciare le bandiere americane?
Questo per dire che lui è la frontiera moderata di un centrosinistra che declina sempre più verso il laicismo e l’antiamericanismo. Grandi alleati nell'Unione, eh?
Ed io torno a ripetermi: ma che cazzo ci fa Mastella nell’Unione?
Ah, Mastella, se va via si porti pure Arbore con sè. Grazie.

domenica 12 marzo 2006

BELLA GARA

A seguito dell'abbandono di S.B. dalla trasmissione di Lucia Annunziata, c'è stata l'abituale sequela di commenti "a schiovere" da parte della maggioranza.

Vediamo chi l'ha sparata più grossa.

Fini - Lucia Annunziata ha un concezione del giornalismo molto schierata e molto militante.
Cicchitto - Lucia Annunziata ha impedito a Berlusconi di parlare con interruzioni a raffica: un caso esemplare di cecchinaggio mediatico che non ha nulla a che fare con il giornalismo
Landolfi - Il giornalista, specie del servizio pubblico, non può né deve essere il megafono dell'intervistato. Allo stesso modo, non può né deve rappresentarne l'avversario politico
Giro - Aver costretto il Presidente del Consiglio ad abbandonare lo studio di una rete pubblica è un fatto di inaudita gravità.
Schifani - Quello della Annunziata è stato un attacco premeditato di un'esponente di Tele Kabul. Vergogna
Follini - Fino ad ora mi ha convinto di più il Berlusconi che parla al congresso americano che non il Berlusconi che parla alla televisione italiana: naturalmente martedì spero di ricredermi.
Boniver - Il premier ha fatto benissimo ad abbandonare la trasmissione di Lucia Annunziata che palesemente non l'ha lasciato rispondere
Bonatesta - Nella prossima legislatura occorrerà affrontare e risolvere una volta per tutte l'anomalia di questi pasdaran di sinistra camuffati da giornalisti.
Mussolini - Lucia Annunziata ha fatto in tv esattamente quello che sabato hanno fatto i no global a Milano.
Calderoli - Berlusconi ha fatto benissimo ad andarsene dalla trasmissione di RaiTre, forse avrebbe fatto bene ad andarsene prima o a non parteciparvi neppure. E forse farebbe bene a non partecipare nemmeno ai due confronti sul sistema radio-televisivo pubblico concordati con Prodi, perché saranno l'ennesima trappola.


E forse farebbe ancora meglio ad andarsene a casa, o no?

sabato 11 marzo 2006

L'UNIONE FA LA FORZA



In questi giorni Forza Italia ha spedito a 25 mila parroci italiani l’opuscolo "I frutti e l'albero" con la dicitura: “Cinque anni di Governo Berlusconi letti alla luce della dottrina Sociale della Chiesa”, a firma di Sandro Bondi.
Tra «i passi importanti compiuti» citati non mancano la legge per la regolarizzazione degli insegnanti di religione, la difesa del crocifisso nelle scuole, la legge per gli oratori, l'abolizione dell'Ici per gli enti ecclesiastici e no profit, la battaglia per il riferimento alle radici cristiane dell'Europa e la legge sulla procreazione assistita «approvata dal governo e che la sinistra ha cercato di abrogare per mezzo di un referendum».

La brochure è stata recapitata anche a Monsignor Tommaso Valentinetti, Vescovo di Pescara, che dopo averla letta l’ha rispedita prontamente al mittente, come pure aveva già fatto qualche altro parroco nei giorni scorsi.
Questa volta però l’arcivescovo ha voluto buttare giù anche due parole indirizzate all’onorevole Sandro Biondi, e lo fa dalle pagine del sito Pax Christi il movimento che guida dal 2002.

Tanto è servito per far tuonare il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Andrea Pastore: «Pax Christi e il suo presidente si sono schierati con l'Unione», ha detto in conferenza stampa.
Pastore ne ha avuto anche per le coordinatrici provinciali di «Azzurro donna», che hanno rassegnato le dimissioni contestando a Fi «metodi personalistici».
Notevole anche la lettera di don Aldo Antonelli parroco di Antrosano (qui)

Ed ora, dopo il Corriere della Sera, Famiglia Cristiana e forse anche La Stampa, abbiamo con noi anche il clero.
Chi lo avrebbe mai creduto?

venerdì 10 marzo 2006

E DOPO VIA CALDEROLI ORA ANCHE VIA STORACE

Toponomastica in movimento nel Parlamento italiano, in attesa di Via Berlusconi.

Francesco Storace ha comunicato:
«Il semplice sospetto che io possa aver architettato una manovra politica contro i miei avversari politici mi addolora e mi indigna. Sento, più di chiunque altro il diritto di conoscere in tempi brevissimi la verità, perchè nulla è più importante del mio onore personale e politico».
La scelta di Storace sarebbe dettata dalla volontà di «evitare strumentalizzazioni della sinistra sulla vicenda intercettazioni».

Berlusconi risponde:
«Apprezzo il gesto di grande moralità ma anche di assoluta generosità del Ministro della Salute che ha il solo intento di evitare ulteriori strumentalizzazioni a danno del Governo. Esprimo a Francesco Storace tutta la mia solidarietà e la mia sincera stima».

Considerazioni: non importa perchè se ne vanno, basta che se ne vanno.


Ora vediamo di ricostruire gli avvenimenti.
Berlusconi chiama Fini e gli dice: Gianfrà, s'è fatto il momento che mi devi togliere Storace dalle scatole.
Fini chiama Storace e gli dice: Francè, dovresti farmi il favore di prenderti un bel periodo di vacanza.
Storace risponde: molto volentieri, non ne potevo piu' di mangiare pollo, mi ha sempre fatto schifo il pollo, mi sono pure cresciute le tette. Mo' tocca a Berlusconi magnarseli ad interim.

giovedì 9 marzo 2006

QUARANTAQUATTRO GATTI

Del festival di Sanremo, visto a spizzichi tra la lettura di un libro e la noia della campagna, io salverei solo il vecchio frac di Giancarlo Giannini, il quale è come il buon vino, piu’ invecchia e piu’ diventa buono.
Ha regalato una scintilla di vita al festival ormai in avanzato stato di putrefazione.
E poi c’era la Tatangelo che cantava e all’improvviso vicino a lei ho visto Alberto Radius e Ricky Portera.
Ho cancellato la Tatangelo che ormai giggidalessieggia a tutto spiano e mi sono concentrata sui due chitarristi. Da quanto tempo non li vedevo quei due.
Portera ricordo di averlo sentito in un locale di Bologna di cui non ricordo piu’ il nome, piu’ di dieci anni fa, sempre bravo. Faceva parte della prima band degli Stadio, Portera e chissà perchè non ha avuto fortuna.
Anche Radius, Formula Tre e Battisti a parte , mi era sempre piaciuto.
E allora mi chiedo, ma che cappero ci facevano lì quei due?
Per non parlare di Povia che ha vinto lo Zecchino d’oro.

VIAGGIO IN SIBERIA



Un freddo da pazzi. Sono congelata come questi ghiaccioli.  Ho dovuto usare la fotocamera con i guanti, mai fatto a mia memoria, neanche in montagna.
A Viterbo la tramontana si infilava attraverso le arcate leggere traforate e tagliava la faccia. E la mattina dopo il nostro arrivo, aperta la finestra, era tutto bianco, una nevicata che ha continuato anche nella mattinata con pigri fiocchi che venivano giu'.
Per fortuna gli spazzaneve funzionavano e quindi le strade erano agibili, tranne la Faggeta che ci è voluto del tempo per ripulire la strada.
Ma il birdwatching è andato malissimo. C'erano solo merli grandi quanto piccioni, corvi, cornacchie e passeri.
Il resto dei pennuti è ancora al caldo, sarà per l'aviaria.
Anche la potatura di ulivi e vigneti è stata fatta in ritardo e subito dopo grandi falò per dare fuoco ai rami tagliati.
E tanto per non farci mancare niente, oggi al ritorno a casa, pure qua un freddo di pazzi.

venerdì 3 marzo 2006

ANDARE A VIVERE IN CAMPAGNA



Domani parto, vado per una settimana in campagna.
Solo una settimana pero’, perchè io sono una cittadina che non riesce a respirare bene senza lo smog, il silenzio mi tiene sveglia e dopo tre giorni vedo le madonne in processione.
L’anno scorso è entrato un pipistrello nella stanza e subito dopo c’era un’atmosfera da safari in Africa.
Per non parlare della biscia che stava risalendo la scalinata, pronta ad infilarsi in camera da letto.
Il problema della campagna è che ci sono troppe bestie e di solito dove entra un geco esco io.
Spero che il tempo sia clemente. Vado a vedere come sta il nespolo che ho piantato l’estate scorsa e se i pruni hanno già cominciato a fiorire. L’anno scorso di questi tempi erano già una nuvola bianca.
E mi nasconderò dietro il cespuglio di alloro per tentare di fotografare l’upupa nel prato davanti casa, ascoltando la sinfonia delle rane nella vasca ricolma di foglie secche.
I tramonti non sono granchè perchè il sole scompare dietro i monti Cimini, ma le albe sono spettacolari.
C’è un silenzio incredibile prima che spunti il sole, poi appena sbuca fuori dai monti, cancellando quella nebbiolina sottile, gli uccelli cominciano a cantare, l’allodola per prima.
Niente computer, niente cellulare perchè l’unico punto dove prende un poco di campo è una specie di pietra tombale sotto una pianta di fico. Si ha quasi l’impressione di parlare con l’aldilà.
Un saluto a tutti e ci si ritrova qui la settimana prossima.
Au revoir

giovedì 2 marzo 2006

UNA SEGGIOVIA ABUSIVA, MA COME SI FA?

L’abusivismo edilizio sulla costiera amalfitana ha raggiunto livelli mai toccati prima. Addirittura il proprietario di un albergo nei dintorni di Positano, noto per aver ospitato l’ex cancelliere tedesco Schroder, ha costruito una seggiovia con ben 7 piloni di acciaio e cemento e 200 metri di dislivello, per raggiungere la spiaggia sottostante, quella della Garitta, non accessibile via terra.
E’ riuscito a raggiungere un record mai toccato finora, lasciando sbigottiti persino i carabinieri incaricati del sequestro. Un altro esercente, a poca distanza, stava costruendo una semplice piscina, con vista mozzafiato, ovviamente.
Questa purtroppo è la conseguenza di cinque anni di un governo, che, consentendo condoni di ogni tipo persino in località con vincoli paesaggistici, ha incoraggiato i disonesti a pensare che comunque l’avrebbero fatta franca, tanto un altro condono prima o poi sarebbe arrivato. Hanno inculcato nella popolazione il diritto a provarci.
E con questa speranza ogni giorno spuntano come funghi cantieri nei posti piu’ belli della costiera: Vettica, Furore e Conca dei Marini, Praiano, Ravello, Tramonti.
Alberghi, ville e appartamenti, tutti rigorosamente abusivi.
E sebbene la sorveglianza sia scarsa, ogni giorno carabinieri e guardia di finanza appongono sigilli, che vengono regolarmente tolti e si continua.
Un vero scempio, per chi conosce quei luoghi com’erano prima.

ALLOW ME TO CONCLUDE....

Il PresDelCons al Congresso nel suo ruolo istituzionale (un’ora di diretta TV su Canale 5)

A parte il fatto che è andato a contar balle anche al Congresso degli USA e lo ha scoperto quel simpaticone di Mastella (corriere.it)
A parte il fatto che ha preparato un bignamino della storia patria partendo da dove si era fermato a Pratica di Mare (Romolo e Remolo)
A parte il fatto che si è conciato che neanche un clown
A parte il fatto che il suo inglese fa cagare.
Nonostante ciò, è riuscito in un’impresa che neanche potevamo immaginare:

è riuscito ad esportare negli USA il suo “MI CONSENTA
facendolo diventare “ALLOW ME

GATTO MORTO IN GERMANIA



Adesso speriamo che non si inneschi anche la psicosi nei confronti dei gatti, che porti a disfarsi dei felini domestici.
Attenzione: il gatto è morto perchè ha mangiato un uccello crudo infettato da H5N1.


Ricordo ancora anni fa che a seguito dell'istituzione di una tassa speciale su animali protetti, molte carogne sub-umane scaricarono senza troppi pensieri centinaia di tartarughe nei cassonetti.
Io allora avevo un giardino e avevo 4 tartarughe, 2 date da amici che non potevano tenerle, 1 portata dalla Corsica e un'altra che adesso ha 85 anni.
Pagai regolarmente il versamento alla Forestale e mi informarono che se morivano dovevo portare il guscio a dimostrazione dell'avvenuto decesso. In effetti era una forma di affido.
Quando ho cambiato casa le ho portate all'oasi faunistica di Agnano e adesso sono ancora là (dopo aver dimostrato di aver pagato la tassa) e in famiglia siamo tutti dispiaciuti per averle lasciate, ma non si possono tenere 4 tartarughe in un appartamento.

mercoledì 1 marzo 2006

L'ILIADE E L'INPS


Ieri pomeriggio, parlando con un amico, dicevo che io non sarò mai una nonna che racconta la sua vita passata.
E forse è anche una difesa la mia, il dubbio che i miei racconti possano non interessare nessuno, tantomeno eventuali nipoti.
Ma forse è cambiato il modo di parlare, le immagini nella nostra società hanno preso il sopravvento e le parole non affascinano piu’.
Eppure pensavo a quando ero bambina, nei lunghi inverni, seduta accanto al fuoco vicino al nonno e lui che raccontava qualche storia.
Era bravo il nonno ad inventare storie, molte le ricordo ancora adesso e soprattutto era bravo a raccontare i classici.
Ero felice quando mi raccontava episodi dell’Iliade ma mi piaceva di piu’ l’Odissea, con Ulisse che andava naufragando ovunque, inseguito dalla maledizione di Poseidone.
Ricordo la prima volta che andai ad Acireale. Guardavo gli scogli e pensavo a Polifemo che li scagliava dall’Etna, dove i Ciclopi erano gli aiutanti nell’officina di Efesto e quel viaggio in Sicilia dove tanti luoghi mi ricordavano Odisseo.
Già allora il nonno non c’era più, ma era presente lo stesso, con la sua voce lenta e musicale, quando iniziava a leggere i versi: Cantami o diva del Pelide Achille....
E ci pensavo anche quando il mio professore di greco al liceo leggeva i versi dell’Odissea in greco con la metrica.
Era musica, pura bellezza e ne rimanevo incantata.
E poi il nonno parlava del duello di Ettore e Achille, di quel fesso di Paride che per una mela aveva fatto succedere tutto quel casino, diceva che le dee in fondo sempre femmine sono e si comportavano da perchipètole e poi aggiungeva piccoli particolari di attualità, tipo quello che Andromaca piangeva sempre, perchè la pensione di guerra era poca e non ce la faceva a comprare il latte ad Astianatte.
Io allora non capivo cosa volesse dire, ma poi dopo quante risate mi sono fatta a pensare a quella birba di nonno e ancora adesso ripensandoci son qui che sorrido.
E’ bello sapere che le persone che amiamo non ci lasciano mai.