Nisida

Nisida

sabato 30 novembre 2013

Ho visto cose .....


La città si riempie di luminarie e di bancarelle natalizie, in controtendenza rispetto agli anni scorsi, quando poche e striminzite lucette illuminavano a tratti le strade principali. Ora c'è persino una grande slitta comprensiva di renne che parcheggia su via Scarlatti. Effetto Salerno?
Un bel numero di negozi ha tirato giù le saracinesche ed altri annunciano la chiusura. Altri hanno traslocato in strade meno costose ridimensionando le attività. I commercianti non se la passano bene e qualcuno ha chiesto al Sindaco di intervenire per il blocco degli affitti dei negozi, giunti a prezzi incredibili. Basti pensare che molti preferiscono tenere chiuso piuttosto che affittare a prezzi inferiori. Ad esempio i locali della Libreria Guida; ormai sono quasi due anni.
In compenso si è aperto un grande market cinese e oggi si inaugurava il nuovo negozio Apple, proprio al centro del Vomero. Avevano promesso sconti per l'occasione e non so cosa sia accaduto.
Oggi c'era un traffico pazzesco come non vedevo da tempo, a causa del fermo della Metro linea 1. Stanno facendo le prove per i collegamenti con la stazione Garibaldi. Un fine settimana di sacrificio che ci ripagherà con una metro che funziona a pieno regime (da Scampia a Centrale 33 minuti, ci dicono).

Sempre in merito alle sofferenze dei commercianti ho visto il panettiere sotto casa, che è anche pizzaiolo, vendere a metà prezzo a pomeriggio inoltrato, quanto avanzato dopo il passaggio degli studenti del vicino liceo. Pizzette rinsecchite a 50 centesimi. Anche il pane del giorno prima viene venduto a metà prezzo ed io ripenso a quando mio nonno mi raccontava della guerra e delle minestre di bucce di patate.
Inoltre ho visto nel mercatino di frutta e verdura un fruttivendolo tagliare pezzi marci dalle melanzane e metterle in un cestino in vendita, sempre a 50 centesimi. Prima le buttavano e capitava spesso di vedere persone anziane frugare nelle cassette. Ora neanche quello troveranno, si vende tutto.


venerdì 29 novembre 2013

Nativi digitali

I nativi digitali non sanno fare una raccomandata, vanno in crisi se devono compilare un bollettino postale e dimenticano di fare le cose perché non conoscono l'uso dell'agenda.
Usano mettere tutto sui cellulari di ultima generazione, ma se si perde o si scassa il telefonino, scoprono di essere soli a mondo.
Tutto sommato a noi vecchietti digitali è andata meglio.
Abbiamo le rubriche sul cell ma conserviamo quella di carta a casa.
Continuiamo ad appiccicare i post-it al frigo sul da farsi, oltre alla solita agendona. La mia è parcheggiata sotto al MacBook.
Ci mandiamo le e-mail di servizio come memorandum.
Ma forse il trucco consiste nel tenere allenata la memoria. Noialtri siamo quelli della Settimana Enigmistica.

venerdì 22 novembre 2013

Don't feed the thieves!

Non nutrite i ladroni!
Dopo il bidone che hanno fatto agli aquilani ed agli emiliani sottraendo milioni di euro di SMS inviati dalla popolazione, come facciamo a fidarci ancora? E come possiamo aiutare i nostri fratelli sardi, noi che ormai non ci fidiamo più neppure della Croce Rossa?
Con le Filippine non mi sono posta il problema; ci sono sempre Medici senza Frontiere e Save the Children, ma qui da noi? Finiremmo col fornire ancora una volta denaro che non verrà dato a chi ne ha bisogno, e ora.

giovedì 7 novembre 2013

Per pagare la Tares pregasi attaccare la pecetta

Qui non solo devi pagare le tasse ma devi pure jastemmare per pagarle.
Stanno arrivando i bollettini per pagare la TARES, ex Tarsu di cui ancora non conosciamo l'entità, ma che arrivano già scaduti, in data 13 ottobre.
Il Comune di Napoli le sta inviando per posta normale e molti non l'hanno ancora ricevuta.
Chi l'ha ricevuta invece non riesce a pagarla perché le convenzioni con le banche non sono state attivate. Anche il pagamento online non è possibile e non si riesca a capire il motivo, pur avendo Equitalia un sito regolarmente funzionante.
Resta quindi solo l'ufficio postale e tutti si sono precipitati lì, ma il bollettino non passa ed il pagamento non si può effettuare. Finchè qualcuno non ha scoperto l'arcano.
Pare che la ditta cui s'è rivolto il Comune per compilare i bollettini abbia inserito un codice QR che non venendo letto blocca l'apertura per il pagamento.
Ora stanno dicendo che il software delle Poste non è idoneo alla lettura, ma voi Comune perché avete schiaffato questo codice QR che serve solo a combinare casini? Volevate fare i fighi?
E così, azzeccando un pezzetto di carta sul codice, si è scoperto che il bollettino va.

Ora, bontà loro, ci dicono che hanno spostato i termini di pagamento al 30 novembre, senza aggravi nè more.
Equitalia e Comunardi, io vi ricordo sempre nelle mie preghiere, sapevàtelo.