Nisida

Nisida

domenica 30 aprile 2006

FALLING STONES


Keith Richards, 62 anni, è caduto mentre si arrampicava su una palma da cocco assieme a Ron Wood, entrambi del gruppo dei Rolling Stones, in vacanza alle isole Fiji.
Ha riportato una lieve commozione cerebrale ed è stato trasportato in ospedale ad Auckland in Nuova Zelanda.
In gioventù, anche se si strafaceva di tutto, non era mai cascato dagli alberi come una noce di cocco. Potenza della droga o rincoglionimento senile?
Certo che ha rischiato brutto. Ne ammazzano piu’ le noci di cocco che gli squali.
Keith, e fatte na’ canna, almeno.

ULTIMI FUOCHI

S.B. indicando il proprio candidato alla presidenza della Repubblica in Gianni Letta, fa sapere che se venisse eletto al Colle un esponente della sinistra, sarebbe dittatura.
E come dice lo scrittore Alan Coren:

“La democrazia consiste nella facoltà di potersi scegliere i propri dittatori”.

sabato 29 aprile 2006

E DUE .....


Franco Marini Presidente del Senato.
Auguri anche a lui, ne ha bisogno e ancora grazie a Tremaglia.


Pero' è scandaloso.
Il Parlamento in mano ai sindacati !!!!!!!

E UNO ......


Fausto Bertinotti è stato eletto Presidente della Camera con 337 voti (maggioranza 305).
Massimo D'Alema ha raccolto 100 voti.
Auguri, Fausto e buon lavoro.
Auguri anche a Rifondazione Comunista, ne ha bisogno per il dopo Bertinotti.
E speriamo che in giornata si concluda anche questa burrascosa elezione del Presidente del Senato.

FRANCESCHI TIRATORI

In qualsiasi seggio le schede riportanti il nome Francesco sarebbero state attribuite senza troppe discussioni a Franco Marini, per il principio del rispetto della volontà dell’elettore. Al Senato no, questo non vale, in quanto si rappresenta invece la volontà dell’elettore di farsi riconoscere, per dire “guarda che ti ho votato”.
Notiamo anche che i nostri senatori non sanno votare, alla stregua dei normali cittadini che spesso scrivono sulla scheda i nomi storpiati. Altri invece ci fanno sospettare che vogliano creare solo casino e parlo dei "franceschi".
Per non parlare poi della mancanza di rispetto che si sta portando a Scalfaro, senatore a vita, ex presidente della Repubblica, accusato di parzialità perchè ha fatto l’errore, di cui ha chiesto scusa, di leggere Franco quando era scritto Francesco.
Nel dibattito che si sta svolgendo al Senato è stato anche detto che le votazioni di oggi saranno invalidate perchè Scalfaro alle 2,30 di questa notte ha detto che la seduta per la successiva votazione si sarebbe tenuta “domani” alle 10,30.
E’ chiaro che è in atto un ostruzionismo che porterà a tempi lunghi l’elezione del presidente del Senato.
Ciò che preoccupa ora, è che stiamo avendo una chiara immagine di quella che sarà l’attività del Senato nei prossimi anni. Un corpo a corpo continuo su questioni di lana caprina, aventi a scopo quello di paralizzare i lavori del Parlamento.

venerdì 28 aprile 2006

BASTA !!!!

E si rimette in moto il circo mediatico. I giornalisti sono stati sguinzagliati alla ricerca dei parenti dei caduti. Li incalzano col microfono e chiedono cosa hanno provato quando hanno sentito la notizia.
Una madre si è detta orgogliosa del figlio morto, che era in Iraq per aiutare la popolazione, i bambini.
E si organizzeranno di nuovo solenni funerali di stato, ma la medaglia d'oro no, neanche questi.
Bruno Vespa ha messo su un Porta a Porta quasi senza credere alla propria fortuna. Erano appena finite le elezioni, su Cogne non c’era nulla da dire, che fare?
Una bomba lo ha salvato. Ma la stessa bomba non ha risparmiato 4 uomini e uno è in fin di vita.
Uno aveva un bambino di pochi giorni, era padre di un bimbo nato quasi orfano.
Erano passate poche ore dall’esplosione e già i nostri politici si azzannavano e mi chiedo se qualcuno avrà mai la decenza di vergognarsi per le cose dette.
Domani si voterà per la presidenza del Senato.
Andreotti o Marini, non è che ci sia poi tanta differenza. Entrambi democristiani impegnati in un duello.
Sperando che facciano presto, che si chiuda questa pagina infame di questa guerra indegna combattuta dai nostri pacificatori al grido di “annichiliscilo”.
E sono giorni che mi chiedo come abbiamo potuto diventare così.

giovedì 27 aprile 2006

BRUTTA STRONZA

Dopo l'attentato a Nassyria di questa mattina i parolai hanno iniziato la loro giornata lavorativa.
Tra i commenti spicca quello della pescivendola nipotina del duce.
Le sue testuali parole:


«Ora a sinistra qualcuno starà brindando! Gli elettori di Prodi ed i sostenitori della sinistra non più tardi di martedì scorso auspicavano altri dieci-cento-mille attentati contro i militari italiani: sono stati accontentati».


E' il caso di tollerare ancora queste offese che prendono a sberle le persone civili?
Fino a quando dovremo sopportare questa gentaglia che tra le proprie fila annovera chi non riconosce neanche l'olocausto? Qualche giorno qua scappa 'a pacienzia pure a Ggiesù Cristo!!!
Io sto premeditando di tappezzare il web con le sue foto pornografiche. Aveva un futuro in quel campo e invece ..... Meglio una dieci cento Ciccioline.


Anche Kossiga ci ha messo il suo, alludendo alle contestazioni verificatesi nel corteo sulla Liberazione:

«Il 25 aprile Milano ha chiamato, il 27 aprile Nassiriya ha risposto».

Lui se non esterna non respira, si sa. Ma almeno ci ha un'età, dove il rimbambimento è frequente e l'Alzheimer gli impedisce di ricordare di quando era ministro dell'Interno..

IL DIVO GIULIO

Mai avrei pensato di rivedere vignette satiriche con disegnato Andreotti. Mi fa andare indietro nel tempo, a quando Fortebraccio faceva i corsivi sull’Unità.
Mario Melloni, alias Fortebraccio era un giornalista, corsivista dell’Unità e Giulio Andreotti ammise di aver temuto la sua penna e più di lui, tutti i politici e i giornalisti italiani di un'epoca.
Il suo bersaglio preferito era Fanfani, che lo aveva cacciato via dalla DC.
Usava scrivere i corsivi con un umoristico plurale majestatis e appellava i potenti con “lor signori”.

mercoledì 26 aprile 2006

FISCHI ALLA MORATTI



Durante la manifestazione tenutasi a Milano per festeggiare il 25 aprile, Letizia Moratti ha ritenuto di partecipare al corteo accompagnando in carrozzina suo padre 83enne deportato a Dachau.
E’ stata fischiata e contestata in malo modo e costretta al ritiro.
Subito da giornali e tv si è alzato il coro di quelli che ritengono scorretto ciò che è stato fatto. Unione compresa.
Anzi, tutti si sono affrettati a portare la loro solidarietà alla ministra, candidata a Sindaco di Milano, che tra l’altro non aveva mai partecipato, lei e suo padre, alle precedenti manifestazioni per la liberazione.
E’ riuscita comunque a portare a casa un ricco spottone. Secondo me c’è andata proprio per questo, sapendo che l’avrebbero contestata.
Ed a maggior ragione provo disgusto: la signora si è venduta pure suo padre sull’altare della visibilità.
Lei dovrebbe vergognarsi.
Certo sarebbe stato meglio ignorarla, ma i media le avrebbero dato comunque un bello spazietto, mostrandola mentre spingeva soavemente la carrozzina del suo papà.


Resta da capire se in nome di un diffuso buonismo, mascherato da politically correct, adesso per fischiare qualcuno occorra il permesso delle Camere riunite.

CHE VUOL DIRE QUESTO CARTELLO?



Che è una spiaggia per sole donne?
Che è vietata alle coppie?
Sarà per questo che è deserta?
A giudicare dalle orme sono scappate tutte.

martedì 25 aprile 2006

I RAGAZZI DEL ‘43

Dopo aver letto il post scritto da Raffaele, che ricorda il suo giovane zio, ho pensato ad un altro giovane, ricordato da una lapide sulla facciata di una casa.


Il 30 settembre del 1943, nei pressi di casa mia, alla fine di Case Puntellate, prima dell’ampio slargo sul quale s’affacciava lo stadio “Littorio”, oggi Stadio Collana, la “Masseria Pezzalonga” era in agitazione.
Nella masseria, oltre il muro di tufo, Adolfo Pansini, non ancora venti anni, e un gruppo di ragazzi come lui decidono di stanare i nazisti braccati da due giorni.
Adolfo fa un segno ai compagni: resta di guardia, e gli altri via, a cercare rinforzi. La Masseria è una trappola da cui tirarsi fuori. Un cenno d’intesa e il gruppo si separa.
Adolfo, tre anni prima ha messo insieme un gruppo di giovani antifascisti ed è stato capace di impegnare per mesi gli specialisti dell’OVRA. Ha inviato ai gerarchi di mezza Italia lettere listate a lutto e frasi minacciose: “Morte a Mussolini! Abbasso la guerra!”. Coi compagni faceva volantinaggio poggiando sul predellino d’un tram, tra i piedi della gente il pacco di manifestini e il vento faceva il resto: “Italiani! E’ tempo di scuotersi dal giogo fascista!”.
Pochi metri più in là dietro il muro di cinta, alle sue spalle un fascista porta una scala a un drappello nazista. E’ fa segno: lo prendete alle spalle. La sparatoria è breve e intensa. Adolfo si difende ma non ha scampo e cade combattendo, tra i compagni tornati indietro e massacrati con lui.

Della “Masseria Pezzalonga” rimane la facciata con una lapide a ricordare i giovani che vi hanno lasciato la vita.
E il liceo classico che si trova a pochi passi dai luoghi dove avvennero i combattimenti porta il nome di Adolfo Pansini. Perchè non dobbiamo dimenticare che questi ragazzi hanno dato le loro vite per il nostro domani.

lunedì 24 aprile 2006

LI MORTACCI


SPLINDER si è schiattato di nuovo.
Adesso mi fa scrivere i post  ma non posso commentare, nè da me nè dagli altri blog.
E siccome non accetta i commenti, non posso neanche fare lagnanza alla redazione.
Ma quando si cioncano con quelle mani?


FANCULO!!!

E ADESSO SONO CAVOLI



Ricordate la letterina che Silvio scrisse ai neonati, regalando il bonus bebè?
Lui scrisse a tutti i neonati, nati in Italia, senza precisare che i genitori extracomunitari non avevano diritto.
E adesso Tremonti, il genio della finanza, fa sapere ai felici genitori che devono restituire con gli interessi quanto indebitamente percepito, pena la revoca del permesso di soggiorno.
Non si capisce cosa revocherà agli italiani che hanno preso lo stesso il bonus, pur guadagnando piu' di 50 mila euro all'anno.
Ma allora perchè S.B. ha scritto a tutti ma proprio tutti i bambini? Vediamo se indovino.
Vuoi vedere che era mera propaganda elettorale?
Magari, avrà pensato, qualche pollo lo trovo ancora.

PASTIERA DI MACCHERONI


E adesso, per la gioia di Roquentin, un altro dolce dell'hinterland napoletano.
E' una pastiera che al posto del grano ha come ingrediente spaghettini sottili, oltre alle solite ricotta, canditi, uova e base di pasta frolla.
La D.M. ne parlava sempre, nostalgia della cucina della nonna, finchè il sabato di Pasqua ha fatto un viaggio della memoria a S. Antimo ed è tornato con il sottostante trofeo.
Che ha mangiato interamente da solo. Per noi era una vera schifezza.
Ma credo che la sua sia un'operazione di memoria. I sapori dell'infanzia non si dimenticano.


domenica 23 aprile 2006

LA LINGUA DI PROCIDA


Non si tratta dell'idioma dei procidani, bensì di un dolce buonissimo che fanno solo a Procida.
C'è un bar al porto che ne fa di fantastiche.
Vanno mangiate bollenti, appena sfornate e sono fatte con due strisce di pasta sfoglia con ripieno di crema al limone. Non vi permettete di chiederle con la nutella che vi pigliano a mazzate. I procidani sono incazzosi.
L'ultima volta che siamo stati a Procida io ne ho mangiate due, ma il pargolo se ne è scofanate sei.


sabato 22 aprile 2006

BARATTEREI:


1  Importante compagnia assicurativa
3  reti televisive nazionali
1  primaria azienda di pubblicità
2  splendide ville in Sardegna
Varie testate giornalistiche di interesse nazionale
1  aereo Executive Falcon quasi nuovo
1  promettente squadra calcistica del nord Italia
gli amici Gianfranco, Pierferdinando, Umberto, Rocco e i suoi fratelli ...


CON


24.755 schede bianche + 1


CONTATTARE S.


                                                     Fiera del baratto e dell'usato
                                                     29-30 Aprile/1 Maggio '06
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(pubblicato oggi sul Corriere del Mezzogiorno a pagina intera pubblicitaria)

MASSIMO FACCI SOGNARE

La decisione di D’Alema di rinunciare alla Presidenza della Camera lasciando così campo libero a Bertinotti, sembra un segnale di apertura che lascia ben sperare circa il futuro dell’Unione e di quel partito unico di cui tanto si parla.
Cosa ci sia dietro questa decisione sofferta non lo sappiamo, vedremo nei prossimi giorni quando Prodi formerà il suo governo.
Nel frattempo D’Alema si sta esercitando nel suo sport preferito, impallinare i giornalisti.
Vabbè, con qualcuno se la doveva prendere, Baffino ha il suo caratterino, si sa.
Pero’ noi che siamo inguaribili ottimisti vogliamo interpretare questa decisione come un segnale di distensione.
Ci aspettiamo anche dagli altri onorevoli un comportamento congruo e consono a quelle che sono le grandi responsabilità del nuovo governo, per tirarci fuori dal baratro in cui ci ha precipitato questo berlusconesimo d'accatto.
Anche da Mastella. Che la smetta di minacciare e di fare le bizze. Sappiamo tutti che l’ex Premier, scaduto e scadente, ha iniziato la campagna acquisti, lui non bada a spese. E se Mastella si trasferisce armi e UDEUR ospite della Casa delle Libertà non ci fa una gran bella figura. Mostrerà di essere un killer prezzolato.
Dal nuovo governo ci aspettiamo uno sforzo per modificare l’andazzo che è ormai invalso in Italia. Andazzo che è stato rafforzato dalle decine e decine di condoni da quello edilizio al canone della tv.
E parlando di condono globale chissà che non entrino in argomento pure le fosse cimiteriali.
A questo governo spetta spazzare via l’indegno spettacolo che ci è stato offerto a Trieste dal “vincitore morale” che non vuole perdere e che ancora una volta sputa veleno sulla magistratura, rea questa volta di aver fatto vincere l’Unione ai punti.
E ci spetta anche quella serenità del quotidiano che Prodi ha promesso nei due “faccia a faccia” in TV con il Wanna Marchi delle Libertà.
Noi popolo della sinistra, ancora una volta mostriamo di crederci, facciamo un altro atto di fede.
Ora tocca a voi dimostrare di meritarlo.

venerdì 21 aprile 2006

VOTANTONIO IL CAIMANO


Michele Placido lavora con Moretti e poi ci sputa sopra.
Michele Placido si candida a Roma nella lista di Veltroni (che è morettiano) e dice che non ama quelli di sinistra.
E per sostenere cio' dichiara: Io sono come Don Milani quando parlava ai ragazzi di sinistra. Oggi sto con voi ma se mi deludete sto contro di voi.


Don Milani? cos' e pazz..... Michè, ammesùrate 'a palla, và (datti una ridimensionata).

Dalle dichiarazioni che ha fatto in giro, tutti si chiedono: ma questo con chi sta?
Secondo me sta con gli ippopotami, come Bud Spencer, altro attore imprestato alla politica.

CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?


Un tempo quando si andava a teatro o a cinema si sceglieva lo spettacolo da vedere, fidandosi del nome degli attori.
Ecco, stasera sono andata al Bellini a vedere Mariangela Melato, è un'attrice che mi piace, bravissima, non immaginavo che mi tradisse e quindi non ho cercato nessuna recensione perchè ricordavo il vecchio film con Liz Taylor.
Ci sono andata e basta.
E ho sbagliato clamorosamente.
Io non so come sia venuto in mente alla Melato di fare compagnia con Gabriele Lavia, proprio non lo capisco. Forse anche lei ha da pagare il mutuo.
Già l'inizio è stato deludente. Si entrava a teatro e si vedeva un palcoscenico arredato come una discarica di spazzatura. Ci mancavano solo i gabbiani svolazzanti.
Onestamente credo che stasera io abbia preso il bidone piu' bidone di tutta la mia carriera di spettatrice teatrale.
E credetemi, ne ho visti di purpi in vita mia.


La recensione l'ho cercata al ritorno, eccola qui.

giovedì 20 aprile 2006

DOMANDINE


Ma voi glielo fareste fare il governo ad uno così? Che non è capace neanche di fare bene gli imbrogli?

Un suo ministro ha fatto un’autorete favolosa (e pure fuori casa) creando ben 4 liste di destra persino in Antartide.
Un altro ministro (ex) ha rifiutato nella coalizione l’Alleanza Lombarda e si inventa un cavillo della legge (che non esiste) per non attribuire all’Unione i voti dell’Alleanza.
E infine la piu’ grande di tutte.
Si sono affannati a partorire una legge elettorale per poi scoprire che se lasciavano la precedente avrebbero vinto loro le elezioni.
E invece di sputarsi in faccia reciprocamente che fanno? Si rifiutano di riconoscere che l’Unione ha vinto le elezioni, anche dopo la sentenza della Cassazione.
Ma valeva la pena di paralizzare tutte le sezioni di corte d’appello d’Italia per 469 voti?.

Ma immaginate che strizza c’avrà S.B. ?
Lui la notte se li sogna tutti quei giudici che ha insultato prima, durante e dopo la campagna elettorale.
E adesso, con il suo metro di misura, si aspetta certamente che lo facciano a pezzi, appena dismessa l’immunità parlamentare.
Sogna che, come usavano fare gli antichi romani vittoriosi, al grido di Delenda Arcore, un esercito di magistrati vada a spargere il sale sulle rovine del suo villone, mausoleo compreso.

Ha ragione Enzo Biagi, l’ora del dilettante è finita. Lasciateci lavorare.
Prodi la smetta di attendere una telefonata che non arriverà. Già gli hanno staccato il telefono a Palazzo Chigi, tra poco arriva pure il camion dei traslochi.
Sarà un lavoro lungo e difficile farci risalire la china in cui siamo precipitati dopo questi 5 anni.
E sarà dura principalmente per il Senato, dove gli onorevoli dell’Unione dovranno dotarsi di pannoloni e cateteri, per resistere all’assalto della Cdl, che ha promesso battaglia proprio la’ dove la maggioranza è risicatissima.
Un'assenza per malattia ed è fatta.
E si sa, i senatori son tutti avanti negli anni e cagionevoli.

DICHIARAZIONI INQUIETANTI


"Daremo battaglia, battaglia... I conti li devono fare con noi", è quanto avrebbe detto Berlusconi oggi nel corso di incontri con diversi esponenti azzurri a Palazzo Grazioli.
Il Cavaliere ha fatto il punto sulla verifica delle schede elettorali sottolineando, secondo alcuni partecipanti agli incontri, la necessità di mantenere il "dubbio" sull'esito delle elezioni.
Un dubbio che dovrà rappresentare la molla per un controllo "ponderato" del voto, una approfondita e "ragionata" analisi del problema.

mercoledì 19 aprile 2006

HABEMUS PRODI (bis)

 









La Cassazione ha sciolto la gloria. Alle 18 e 01 ha confermato la vittoria del centrosinistra.
All'Unione, secondo la Cassazione, vanno anche i voti di alleanza Lombarda.
E mo' speriamo che Prodi si dia subito una mossa e veda che governo fare.


martedì 18 aprile 2006

I PICCIONI IMPOSSIBILI

       
Per noi di città i piccioni sono quelli che scacazzano sui panni stesi, che camminano per strada quando potrebbero volare oppure quelli che fanno la posta quando pianto i semi di basilico e se li mangiano tutti regolarmente.
Questi invece sono un puro capriccio estetico, 200 tipi diversi creati da incroci secolari. Sconosciuti a tutti, sono noti solo ad una ristretta cerchia di appassionati.
Ma anche se non finiranno in brodo, questi pennuti rischiano lo stesso l’estinzione (in realtà in natura non sarebbero mai nati) perchè non ci sono più i selezionatori di una volta.
Una superba inutile bellezza, un design birds, uccelli top model da sfilata. E qualcuno costa oltre centomila euro.
Roba che se muore ci fai il funerale di prima classe e metti il lutto a tutta la famiglia. 
Foto Stephen Green – Armytage

E ADESSO TOCCA A NOI

Berlusconi prenderà casa a Napoli.
Vuole acquistare una villa a Posillipo.
Motivo di piu’ per il grido eduardiano: Fujtevenne ‘a Napule!!!
L’occasione è la presentazione delle liste per il Comune di Napoli. Malvano sindaco e Berlusconi, Casini e Fini capolista dei rispettivi partiti.
E una Rosetta trentenne occhieggia dai manifesti dicendo: Io ci credo.
Beata lei!!!!
Napoli, capitale della mortificazione.

CITOFONARE BORSELLINO

Dal libro "Rita Borsellino, Una Sfida Siciliana", di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza (Editori Riuniti), che arriva in questi giorni sugli scaffali, anticipiamo un ricordo della sorella del magistrato ucciso dalla mafia su un episodio del l0 ottobre 1994:

«Quel pomeriggio ero sola in casa, con una gamba ingessata. Verso le 16 sento suonare il citofono... e qualcuno mi annuncia che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi era davanti al portone e voleva salire a salutarmi...
"Non sono nelle condizioni di ricevere visite da parte di nessuno", mi limitai a rispondere, e chiusi la comunicazione.
Subito dopo il citofono squillò nuovamente: stavolta era il prefetto Luigi Rossi.
Mi disse che il presidente insisteva, che, desiderava parlare con me, ma io continuai cortesemente a rifiutare...
arrivò la terza citofonata...
Ormai ero fuori dai gangheri, questa insistenza mi sembrava fuori luogo, per cui tagliai corto: «Se il presidente ha qualcosa di importante da dirmi, venga al citofono».
E lui venne al citofono ed esordì: «Signora, le volevo chiedere che cosa si può fare contro la mafia...».
Risposi: «“..Tutto, perché siete al governo e potete fare tutto quello che c'è da fare.».
Berlusconi ribattè: «Se ci lasciano lavorare, se ci lasciano fare tutte le cose belle che vogliamo fare per l’Italia».
A.quel punto mi sono veramente arrabbiata.
«Anche mio fratello non lo lasciavano lavorare -gli ho detto- ma lui ha continuato a fare il suo
dovere, infatti lì dove è lei lo hanno ammazzato».
L. Q. (L’Espresso, 6 aprile 2006)

domenica 16 aprile 2006

'A MARONNA 'E LL'ARCO


Stamattina c'era la processione dei fedeli della Madonna dell'Arco.
Si sono alzati presto ed hanno cominciato a peregrinare per le strade limitrofe facendo ‘a questua, la cerca.
Poi si sono fermati sotto casa mia ed hanno cominciato il concerto bandistico con grande accompagnamento di tamburi e grancassa, con la gente che gettava l'offerta dalle finestre..
La D.M., tornato a casa all'incirca alle 4 del mattino (io dormivo), s'è svegliato dicendo: 'a maronna 'e ll'arco.
A me è sembrata una bestemmia, ma sinceramente aveva ragione.
Questi disgraziati cominciano a gennaio e tutte le domeniche rompono i coglioni la mattina presto, portando in giro a spalla una madonna segaligna con una lunghissima parrucca bionda riccia.
E c'è di peggio: a Bacoli ho visto la madonna con le rotelle, e in accordo col nome dei fedeli, 'e fujenti, dovevate vedere come fujeva quella madonna.
Domani, lunedì in Albis, tutti i fujenti, vestiti di bianco e con scarpe da ginnastica (una volta andavano a piedi scalzi), si ritroveranno nella chiesa di Madonna dell'Arco, a dar vita ad una delle manifestazioni piu' note in Campania ed avversate anche da una parte del clero.
Un parroco provo' ad abolire la processione, ma non c'è stato niente da fare, ha dovuto ripristinarla.
Molti anni fa andai a vederli e ne conservo un ricordo angoscioso. Centinaia di persone vestite di bianco e con una fascia azzurra gridavano, piangevano, pregavano e andavano verso l'altare camminando sulle ginocchia e molti si sentivano male, non so se per la stanchezza o per una sorta di estasi mistica che li prendeva appena vedevano la madonna sull'altare.
Finivano bocconi sui marmi della chiesa e venivano soccorsi dagli stessi fedeli. Ora invece nel piazzale stazionano ambulanze della ASL.

sabato 15 aprile 2006

LA NOSTRA FALCHETTA



Fa parte della nostra famiglia dai lontani anni ’70, ma lei è nata nel ’55.
Di tanto in tanto passa dall’estetista e la D.M. ci va a fare i raduni dei mezzi d’epoca, facendo il pavone e raccogliendo svariate offerte di acquisto. Partecipa alle gare di regolarità e si ritira regolarmente con qualche coppa.
E’ il Falcone della Moto Guzzi, 500 cc di cilindrata, un solo pistone che gli conferisce quel rumore martellante e un curioso fischio di accompagnamento.
Su quello strapuntino che vedete dietro la sella io poggio il mio augusto posteriore e vi assicuro che è degno di un fachiro.
Di solito quando siamo fermi al semaforo, io e la D.M. veniamo affiancati da bolidi speretanti, con baldi giovanotti in sella, i quali ci guardano incuriositi. Non ho mai capito bene se valutano l’età della Falchetta o se fanno una rapida conta per vedere chi è piu’ vecchio tra noi e lei.
Altri ridono come pazzi e ci fanno sentire dei dinosauri sopravvissuti, ma ci divertiamo tantissimo.
Di solito pero’ il nostro Falcone suscita sguardi di apprezzamento e di rispetto. Quante di quelle velocissime moto riusciranno a raggiungere la sua vetusta età?
D’estate, quando c’è poca gente in giro, è bellissimo girare per la città e quando il pargolo era piccolo portavamo in sella anche lui, seduto fra noi due, con in testa un caschettino a misura della testa. Ma allora avevamo la sella del California, tutta intera, che fu sacrificata per ripristinare la forma di origine.
La casa costruttrice, la Moto Guzzi, è una delle piu’ gloriose case produttrici di moto e motorini, a cui ha sempre dato nomi da uccello. Ricordo a braccio il Cardellino, lo Stornello, l’Airone e il glorioso Falcone, di cui esiste anche una versione Sahara, tutto verde militare e con i filtri per la sabbia.
Bellissimo il Falcone Sidecar, ma ormai non se ne vedono piu’ neanche ai raduni.
La Moto Guzzi è stata venduta agli americani, che hanno comperato così anche un nostro pezzo di storia. Per fortuna hanno mantenuto in vigore il catalogo dei ricambi, quindi se si scassa qualcosa si puo’ sostituire, a prezzi assolutamente indecenti. Ora lo si ordina anche via Internet.
Ma noblesse oblige, se si vuole mantenere il valore del mezzo e fregiarsi della targa ASI, il registro dei mezzi d’epoca, bisogna che sia tutto originale, fino all’ultimo bullone.
I Guzzisti sono degli azzeccati tremendi. Controllano se ci sono tutte le decalcomanie, che il righello d’oro e nero che bordeggia i parafanghi sia dritto (e c’era una volta un signore che li faceva a mano libera col pennello) e ci sono officine specializzate nella riparazione e riattazione dei vecchi mezzi.
Ovvio che poi il valore di questi scampati allo scasso raggiunga cifre da capogiro.

Ho visto cose ...

Ho visto Anna La Rosa nel covo di Provenzano spostare con la mano un calendario ed ivi apparirvi Padre Pio. Comincio ad avere le visioni, troppa politica.

Ma che ci faceva Anna La Rosa a Corleone?
Risposta. La stessa cosa che faceva Lucia Annunziata dopo l'alluvione a Sarno: nulla.
Certo che per Alice l'è dura passare dai pizzi del salotto ai pizzini della stamberga.


(Come si puo' osservare, questo blog garantisce "ad libitum" la par condicio)

ASINI TEDESCHI E SOMARI NAPOLETANI


Un giornale tedesco, parlando delle vacanze che Angela Merkel sta trascorrendo nell’isola di Ischia, ha fatto sapere ai suoi lettori che i bagagli della Premier sono stati trasportati alla residenza a dorso d’asino.
E magari si scopre che pure la Merkel è stata trasportata su un asino, modello fuga d’Egitto, non conoscendo i villici ischitani l’esistenza del taxi.
Eh questi alemanni, con le loro nostalgie del Grand Tour.

E chissà che si sarebbero messi a fare i giornali tedeschi se avessero assistito all’imbarco dei passeggeri ieri al molo Beverello sull’aliscafo per Procida.
In pratica alla biglietteria avevano venduto un bel po’ di biglietti in sovrannumero per la corsa delle 14 e il comandante si è rifiutato di partire perchè in eccessivo sovraccarico. Dopo che l’addetto della Capitaneria se l’è squagliata, il Comandante ha deciso di partire con i soli passeggeri seduti, gli altri a terra, marsh....
I poveri cristi hanno dovuto rifare la fila alla biglietteria per farsi cambiare il biglietto, per prendere poi il traghetto.

Le comiche sono state fatte anche sull’aliscafo per Capri.
Ieri tutti sapevano che il porto di Capri era bloccato, a causa di una manifestazione, perchè la Caremar aveva ridotto le corse per l’isola. Bene, l’aliscafo per Capri è partito lo stesso e poi ha riportato indietro gli ignari turisti di nuovo al Beverello, perchè non è riuscito a sbarcarli.
E oggi pomeriggio alle 15 circa, non riuscivano a sbarcare neanche i passeggeri della corsa da Procida. Dopo vari giri e giretti si è saputo che non c’era la scaletta per far scendere i passeggeri al Beverello.
Dopo innumerevoli manovre, l’aliscafo si è accostato di piatto al molo e così i passeggeri sono scesi fortunosamente a terra, velocemente, perchè il molo non era quello destinato all’aliscafo
Sono venuta a conoscenza di tutte queste tarantelle perchè a bordo dell’aliscafo, sia ieri che oggi, c’era mio cognato, incazzato nero.
Ora mi chiedo, ma con che coraggio questi stanno organizzando il Maggio dei Monumenti?

venerdì 14 aprile 2006

Un eroe dei nostri giorni, Paolo Cirino Pomicino

Non contenti di averlo eletto al Parlamento Europeo nella lista Udeur, ora i cittadini campani lo hanno votato nelle liste Democrazia Cristiana-Nuovo PSI, unico deputato eletto, causa della trombatura del giovane rampante Stefano Caldoro, primo dei non eletti.
Parlo di Paolo Cirino Pomicino, che si è pure candidato a Sindaco di Napoli.
Gli volevo dedicare un post da tempo, ma il suo soggiorno in ospedale mi aveva convinta a rinviare, onde non fare come Maramaldo. Ma io lo sapevo, prima o poi il tempo sarebbe venuto, la mala pianta non muore mai.

L’eurodeputato Pomicino fa parte di quel nutrito gruppo di candidati inquisiti e presenti nelle liste elettorali delle politiche 2006.
Pare che questo rappresenti un titolo preferenziale per essere eletti e infatti il nostro onorevole è referenziatissimo.
Qualche mese fa la Cassazione ha aggiunto un circostanziato titolo a quelli già in suo possesso: ha perso in Cassazione contro la la Procura della Corte dei Conti della Campania che vuole da lui più di un milione e mezzo di euro come risarcimento del "danno all'immagine delle istituzioni dello Stato", causato dall'aver accettato "contributi illeciti" - dal 1987 al 1992 - dalle imprese della 'Metropolitana di Napoli' quando era deputato della 'Prima Repubblica' e presidente della Commissione Bilancio.
In particolare, la Suprema Corte - con la sentenza 4582 depositata ieri - ha 'bocciato' il ricorso con il quale Cirino Pomicino contestava la "giurisdizione della Corte dei Conti per richieste risarcitorie nei confronti di parlamentari in relazione all'attività espletata". Gli 'ermellini' gli hanno risposto che i quattro miliardi di vecchie lire da lui percepiti come "contributi indebiti" hanno prodotto un "irrimediabile danno in pregiudizio del prestigio e del decoro del Parlamento, cui apparteneva, e dello Stato-Comunità che rappresentava".
Inoltre, la Suprema Corte ha ricordato che Cirino Pomicino "non ha posto in essere esclusivamente un comportamento doloso attivo - percezione di contributi illeciti - ma anche uno omissivo, gravemente colposo, per non aver denunciato i fatti penalmente rilevanti, di sua diretta conoscenza, poiché il dovere di denuncia si sarebbe risolto in autodenuncia". In sostanza, le "condotte" dell'ex ministro democristiano - ora nella nuova Dc di Gianfranco Rotondi - "risultano gravemente trasgressive dei più elementari doveri di fedeltà di ogni pubblico agente, di quel dovere cioè che più di ogni altro fa capo ad un rappresentante eletto dal Popolo Italiano".
Ad avviso della Cassazione è indiscutibile che ci sia stato un "rapporto di servizio tra il parlamentare e lo Stato", e tanto basta per confermare la piena giurisdizione della Corte dei Conti.
Adesso - a seguito di questa decisione delle Sezioni Unite di Piazza Cavour - potrà continuare il giudizio contabile. Per questi stessi fatti - ricorda la Cassazione - Cirino Pomicino è stato prosciolto, in primo grado, "stante la delibera di insindacabilità della Camera", per i reati di corruzione e abuso di ufficio. In appello venne, invece, pronunciato il proscioglimento per "prescrizione" inerente la condanna per "illecito finanziamento ai partiti".

Giova ricordare che Pomicino, oltre alla pensione di parlamentare e allo stipendio di eurodeputato, percepisce anche la pensione di primario ospedaliero.
In aspettativa parlamentare per decenni, come medico, dipendente dell’ospedale Cardarelli, ha goduto di tutti i benefici previsti per la carriera, come prevede la legge per le cariche pubbliche, fino ad essere collocato a riposo con la qualifica di Primario.
E mo’ ‘O Ministro, non contento, vo’ fà pure ‘O Sindaco. Neanche si sa cosa sia la decenza.
Sentenza 2 marzo 2006, n. 4582

E STIAMO UN PO’ ALLEGRI

Stamattina visita di controllo dal cardiologo.
Ormai ci conosciamo da diversi anni.
Lui è un bel tipetto, simpatico, allegro, telefoninodipendente e soprattutto berlusconiano pentito. Ammise quasi subito di aver preso un abbaglio, l’altra volta.
Stavolta per non agitarmi non ha parlato di politica, anche perchè stava incazzato pure lui per come vanno le cose.
Ho messo sulla scrivania la borsa e il cell ed ho scoperto che avevamo lo stesso modello, Nokia con le lucette che si accendono a ritmo di musica, di un kitch pazzesco.
Lui ha detto che pero’ ha disattivato la luminaria e ci siamo confrontati le varie opzioni.
Io non ho disattivato un bel niente, quando squilla il mio cell lo vedono e lo sentono tutti nel raggio di 100 metri, quando non lo tengo spento, ovviamente.
E allora mi ha chiesto il numero e mi ha chiamata per sentire la suoneria.
Era allibito, ha detto che mai avrebbe pensato esistesse una roba simile, un crescendo wagneriano in accelerazione.
Mi ha prescritto, per quando torno al controllo, di cambiare la suoneria altrimenti mi manda dal vecchiaccio a fianco.
Tutto questo mentre la sua assistente tentava disperatamente di farmi un tracciato ECG, con lui che diceva che il suo telefono era caduto pure dalla finestra dello studio (al secondo piano) ed io che ridevo come una pazza perchè ha detto che ne ha fatti fuori diversi con lo stesso sistema.
Gli ho chiesto se praticava la specialità olimpica del lancio del cell.
Inutile dire che stavamo per abbuscare da quelli che aspettavano il turno fuori, che sentivano ridere a crepapelle.
Credo non capiti spesso un cardiologo che faccia ridere i suoi pazienti.

giovedì 13 aprile 2006

OILI’ OILA’ E LA LEGA CRESCERA’

E così siamo ancora “tra color che son sospesi” mentre S.B. conta e riconta le schede contestate, sperando che vengano fuori un mazzetto di voti che possano far cappottare il risultato elettorale.
C’è già un precedente nel 2001. circa 53 mila schede vennero "contestate" e di queste addirittura i due terzi vennero assegnati alla Cdl.
Assordante invece il silenzio di Pierferdi Casini, che, durante la campagna elettorale, non c’era momento che non sproloquiasse su tutto e tutti.
E allora il Cavaliere ha lanciato l’idea della Grande Coalizione, subito respinta da Prodi, ma schifata pure dagli alleati.
A Maroni che chiedeva spiegazioni ha risposto: Il mio voleva essere un beau geste, tanto so che ci diranno di no.
Che furbata!!!! E magari ci rimediava una presidenza di Camera o di Senato, il beau geste.
Ci ha provato. Cumpà m’a dai na’ vacca? Lui l’ha chiesta, se Prodi era fesso e gliela dava?

Ma una macchia orrenda pesa sulla Campania.
Non contenti di aver eletto la Mara Carfagna (eccola qua che limona), giovane forzitaliota, laureataconcentodieciellode, che quelledisinistraneancheunostracciodilaurea, personastraordinariaadettadelpremier (tiriamo il fiato), dico non contenti di cio’ abbiamo dato 7038 voti al Senato e 5758 voti alla Camera alla LEGA NORD, senza peraltro riuscire ad eleggere neanche quel pirlone di Cecchi Gori.
Io non ci posso pensare.
A Napoli, in Campania la gente ha votato Lega Nord. Ma che cacchio avranno capito?
E vabbuo’, adesso ci manca solo che andiamo con l’ampolla alle fonti del Volturno, col cappello con le corna di bufala.

mercoledì 12 aprile 2006

E L’ITALIA RIDEVA E CANTAVA E PARLAVA DI CALCIO NEI BAR

A me non è mai riuscito bene il tifo da stadio, con relative acclamazioni, forse perchè odio il calcio e lo cancellerei volentieri dalle umane attività.
E questo è uno dei motivi per cui non credo sia il caso di festeggiare, sia la vittoria di stretta misura del centro sinistra, sia la cattura di Provenzano fuori tempo massimo.

Prodi e Fassino a piazza SS. Apostoli con le bottiglie di spumante mi hanno messo una tristezza infinita.
Posso solo augurarmi che lo abbiano fatto per consolare quei poveri cristi che stavano aspettando sotto il camper giallo il discorso di Prodi dalle 18 del pomeriggio. Facciamoci 'na bevuta assieme, và.
Ho sentito al TG che stasera a Napoli ci sarà una festa a Piazza Matteotti.
Sinceramente non mi sembrava il caso, visti i risultati della Campania, che ce l’ha fatta per un pelo grazie ad Avellino (leggi De Mita e Mancino).
Ma i nostri Bassolino & Iervolino considerano buoni i risultati e anzi li considerano così incoraggianti da trarre favorevoli auspici per l’elezione del Sindaco in prima tornata.
Io so soltanto che mi toccherà rivotare la Iervolino, sempre turandomi il naso, anzi in completa apnea, visto che questo ci passa il governo.
Degli altri candidati non mette conto parlarne. Lo stesso Rossi Doria si è apparentato ad una pletora di fighetti e chiattilli di cui non sto a raccontare.

Circa la cattura di Binnu Provenzano, l’onorevole La Loggia ieri sera a Ballaro’ ha rivendicato all’attuale governo la riuscita della brillante operazione che ha portato all’arresto del capo di Cosa Nostra, stando attento a non nominare neanche per sbaglio la parola “MAFIA”. Non si sa mai.... portasse jella.
Ragazzi, che tempismo!!! E che governo efficiente!!!
Io credo che ci sia ben poco da vantarsi a pubblicizzare e rivendicare la cattura di un latitante da 42 anni e passa, la cui età si aggira credo sui 70 anni, in piena crisi mistica e con tre croci al collo, che viveva in un casolare in condizioni indegne di un essere umano (ammesso che lo sia).
E questo fa pensare che l’organizzazione lo avesse abbondantemente pensionato, se corre voce che già da qualche anno Provenzano voleva consegnarsi. E, cosa ancora piu’ pericolosa, nulla si sa di quello che potrebbe aver preso il posto del Provenzano, e magari mai nulla si saprà, visto che l’invisibilità è la migliore garanzia, e lo ha dimostrato lo stesso Provenzano negli ultimi 40 anni di attività.
E l’Italia rideva e cantava, e parlava di calcio nei bar..........  caro Gaber.


GRAZIE AI CERVELLI IN FUGA



Ci avete fatto nascere nel paese più bello del mondo e ci avete fatto studiare fino alla laurea. Matematici, chimici, biologi, fisici; ci avete detto: voi siete il futuro, voi dovete costruire l’Italia del futuro. Oppure ci avete fatto lavorare in una pizzeria, o in una miniera, o da un parrucchiere.
Ma a tutti un giorno avete detto: andate a fare in culo, non vi vogliamo, quelli come voi se ne vadano all’estero a progettare satelliti, a dirigere l’Hubble Space Telescope, a diventare Nobel.
Avete però fatto un errore: a tre milioni di noi avete chiesto una volta cosa ne pensiamo. E vi abbiamo detto quello che tutto il mondo vi dice da anni: basta con il nano, basta, vi preghiamo. Qualsiasi cosa, Prodi, Casini, D’Alema, Amato, Buttiglione, anche Fini.
Insomma, le elezioni e il vostro futuro lo abbiamo deciso noi. Che era poi il mandato che ci avevate dato quando ci avete fatto nascere.


Grazie a Carletto Darwin, ricercatore in Germania, che ha scritto questa bellissima lettera e grazie a tutti i ragazzi che sono andati via dall'Italia per costruirsi un futuro.
E penso soprattutto al gattosolitario (adesso non più tanto solitario), mio concittadino, sotto il cielo di Svezia.


martedì 11 aprile 2006

ITALIANI, BRAVA GENTE


Dobbiamo ringraziare i nostri amatissimi italiani all’estero per la rimonta dei seggi al senato. 158 dell’Unione contro i 156 della Cdl. E l’indipendente ha promesso di appoggiare l’Unione (e sono 159) ma ben lontani dalla maggioranza. Cossiga ha invitato i senatori a vita ad astenersi e non sappiamo cosa faranno. Insomma una bella partita a tennis, con la Camera che approva le leggi e il Senato che le rimanda.
Quavanta a tventa... pavità... Plooooffffff. Abbiamo proprio fatto una bella cacata.

Almeno grazie alla nuova legge elettorale che passerà alla storia come “LA PORCATA”, abbiamo beccato un casino di seggi alla Camera e con questo la Cdl ha fatto ben 2 autogol. Fanculo!!!!!
E adesso ci tocca friggere il pesce con l’acqua, questo passa il Governo.

Tutto il mondo ci guarda e nessuno ci capisce. Ed è logico, non ci capiamo una mazza neanche noi!
Io poi, cogliona rincoglionita, dopo una notte insonne, ho un diavolo per capello.
Stanotte quei benedetti voti dall’estero non arrivavano, solo alle 11 di questa mattina siamo riusciti a conoscere il risultato. Mi era persino venuto il dubbio che al Viminale si erano persi i files. E pensare che all’estero hanno pure votato prima di noi.
Certo il Viminale qualche spiegazione agli italiani la dovrebbe dare. Il ritardo con cui affluivano i dati, le sezioni che hanno chiuso intorno alle 17 e alle 3 di notte ancora non c’erano i dati. Persino Vespa s’è incazzato.

Le contestazioni dei DS a Caserta hanno provocato il riconteggio, perchè la Campania era stata attribuita da Nexus alla Cdl con tanto di premio di maggioranza. Almeno questo scuorno ci è stato risparmiato, anche se la maglia nera è detenuta fieramente da Salerno e Caserta.

Ma resta un interrogativo? Ma chi lo ha votato Berlusconi? Sembra un thriller.
E’ come nel 2001, lo hanno votato in silenzio, vergognandosene, ma lo hanno votato.
E allora che devo pensare?
Che gli elettori di centro destra e in particolare quelli di F.I. ci abbiano guadagnato in questi 5 anni di condoni, promesse e prese per il culo?
Che un tessuto sociale degradato fa vivere meglio batteri e parassiti?

E non parliamo della Nexus che con i suoi exit poll del cazzo ci ha fatto impazzire fino alla fine. E Marco Rizzo che sfotteva: meno male che non guidano aerei e non operano al cervello.
E non parliamo neanche dei nostri politici di sinistra, che hanno cominciato a fare dichiarazioni trionfali da subito, appena usciti i primi exit poll, dimenticandosi della lezione storica ache avrebbe dovuto darci Emilio Fede con le sue bandierine.

Consoliamoci con la cattura di Provenzano, mai avrei pensato che lo avrebbero catturato.
Salvo poi che non si sia fatto prendere di proposito, come accadde a don Lorenzo Nuvoletta, che, malato di cancro, si fece catturare intenzionalmente per curarsi in ospedale.

Almeno una vittoria l’abbiamo raggiunta, anzi due: Ferrara non si è spogliato come promesso.

lunedì 10 aprile 2006

ASPETTANDO.....


Eccomi qua, nella postazione, tra pc e televisore.
HomePage di Repubblica aperta alla pagina delle elezioni. Cell a portata di mano per inviare SMS al pargolo, che sta seguendo il corso all'Università e non puo' informarsi.
Poco fa è' tornato a casa la D.M., aveva appena votato e rideva.
Ha detto che nel seggio c'erano i rappresentanti di lista di tutti i partiti dell'Unione, ma nessuna traccia dei rappresentanti dell'altra coalizione. E non c'erano neanche gli angeli azzurri.
La D.M. si è messo a chiacchierare con i rappresentanti e ha chiesto come mai non si vedevano quelli di destra, di solito c'è sempre uno di A.N. fisso tutte le volte. E il rappresentante dell'Ulivo ha detto che, data la giovane età dei fanciullini forzisti, sono scappati perchè si è sparsa la voce che mangiavano i bambini. Anche gli scrutatori ridevano e dall'aria che avevano sembravano tutti "coglioni".
L'aria era di attesa, allegria con un po' di ansia, ma serena.

E MENTRE NOI ASPETTIAMO .....


che si decida cosa ne sarà del nostro Paese, il presidente francese, Jacques Chirac, ha annunciato oggi che la legge sul Contratto di primo impiego, il cosiddetto (Cpe) contro cui si sono mobilitate le piazze del Paese, sarà «sostituito da un dispositivo per favorire l'inserimento professionale dei giovani in difficoltà nel mondo del lavoro». Chirac, ha ricevuto stamane il suo primo ministro, Dominique de Villepin, che a metà mattina dovrebbe annunciare come il governo intende muoversi per risolvere la crisi provocata dal Contratto di primo impiego (Cpe) e fermare le proteste che scuotono la Francia.



Altri tre giorni di mobilitazione erano stati già fissati a partire dall'11 aprile. 
Li ha decretati il coordinamento nazionale liceale e universitario della Francia, riunito a Lione.

I giovani francesi ci sono riusciti e speriamo che questo sia da auspicio per la revisione delle leggi che regolano i contratti di lavoro e l'occupazione (mi rifiuto di chiamarla legge Biagi). 

sabato 8 aprile 2006

QUESTA PIAZZA E’ LA NOSTRA PIAZZA

E’ stata dura vedere ieri sera piazza Plebiscito invasa da bandiere forziste e cartelli fascisti e sul palco Berlusconi, Fini, Casini e Maroni.
La nostra piazza, quella del Primo Maggio, dei cortei della Triplice, delle lotte operaie, con i caschi gialli dell’Italsider in prima fila e gli operai della Montefibre che poi raggiungevano la Regione a Santa Lucia e li’ via con la Celere in attesa e i lacrimogeni lanciati senza risparmio.

La piazza piena per le manifestazioni contro la strage di Brescia e quella di Milano.
La piazza degli scioperi degli autoferrotranvieri, che portarono sotto la Prefettura centinaia di pulman stracolmi di cubetti di porfido, pronti alla rivolta.
La piazza dove si accorreva per le manifestazioni sindacali, che veniva riempita fino all’inverosimile.
E non c’era bisogno di far avanzare il palco, come hanno fatto ieri, per dare un’illusione di piazza piena. Era solo metà piazza, riempita con i deportati delle altre regioni, venuti con i pulman a fare scena, comparse di una recita senza fine, riempita anche con ragazzi pagati 30 Euro per consegnare manifestini.
La piazza dove hanno parlato tutti, da De Gasperi a Togliatti, a Berlinguer.
No, questa non la perdono ai DS, a Bassolino e alla Iervolino.
Non dovevano consentire questo scempio. 



VEDO LE STELLE


Non so perchè, ma quando Berlusconi, come lo zio Sam, punta il dito verso la telecamera, mi aspetto di vedere la stellina, come quella delle annunciatrici su RAI 1 e RAI 2. E sento pure il plink.....
                                                               


Si, lo so, sto nu' poco esaurita, c'aggia fà.....

venerdì 7 aprile 2006

IL COGLIONE NELLA LETTERATURA

Dal Gargantua e Pantagruele di Rabelais, nella traduzione di Gildo Passini, Edipem, Novara, 1974. Libro terzo, capitolo XXVI

"Ascolta,
coglion vezzoso, coglion monachino, coglion rinomato, coglione pasticciato, coglione intrecciato, coglion piombato, coglion lattato, coglion feltrato, coglion calafatato, coglion maculato, coglion rilevato, coglion di stucco, coglion grottesco, coglione arabesco, coglion d'acciaio, coglion conciato alla levriera, coglione assicurato, coglion garantito, coglion calandrato, coglion ricamato, coglion diasprato, coglion stagnato, coglion martellato, coglion lardellato, coglion giurato, coglion borghese, coglion granato, coglione d'esca, coglione arrabbiato, coglione incatramato, coglione intabarrato, coglione appostato, coglione incappucciato, coglion desiderato, coglion verniciato, coglione d'ebano, coglion di brasile, coglion di bosco, coglion di passo, coglione a gancio, coglione a stocco, coglion sfrenato, coglion forsennato, coglion affettato, coglione ammucchiato, coglione compassato, coglion farcito, coglion paffuto, coglion forbito, coglion grazioso, coglion polverizzato, coglione intero, coglion gerundivo, coglion genitivo, coglione attivo, coglion da giganti, coglion vitale, coglion ovale, coglion magistrale, coglion claustrale, coglion monacale, coglion virile, coglion sottile, coglion di rispetto, coglion di ricambio, coglion di soggiorno, coglion d'audacia, coglion massiccio, coglion lascivo, coglion manuale, coglion goloso, coglione assoluto, coglion risoluto, coglion cappuccio, coglion gemello, coglion cortese, coglion turchese, coglion fecondo, coglion brillante, coglion fischiante, coglion strigliante, coglion gentile, coglione urgente, coglion banale, coglion lucente, coglion decente, coglion bruschetto, coglione pronto, coglione impulsivo, coglion fortunato, coglion gracchiane, coglion manzalino, coglione usuale, coglion d'alto liccio, coglion squisito, coglion richiesto, coglion fanale, coglion culetto, coglion vinoso, coglione guelfo, coglion di graspo, coglione orsino, coglion patronimico, coglion poppino, coglion vespino, coglion alidatato, coglion amalgamato, coglione algebrato, coglion robusto, coglion venusto, coglion d'appetito, coglione insuperabile, coglion soccorrevole, coglion gradevole, coglion memorabile, coglion notabile, coglion palpabile, coglion muscoloso, coglion bardabile, coglione sussidiario, coglione tragico, coglion satirico, coglion trasportino, coglion ripercussivo, coglion digestivo, coglion convulsivo, coglione incarnativi, coglion ristorativi, coglion sigillativi, coglion mascolinante, coglione ronzinante, coglion rifatto, coglione fulminante, coglion tonante, coglione scintillante, coglione arietante, coglion stridente, coglione aromatizzante, coglione diaspermatizzante, coglione timpanante, coglion sgargiante, coglion russante, coglion gagliardo, coglion gagliardo, coglione dondolante, coglione sovrapposto, coglion scappellottante, coglion frugante, coglion chiavante, coglion capovolgente, mio coglione archibugiante, coglione culettante..."


Che ciascuno si riconosca per il coglione qual è.

CHI LO HA DETTO?


«Ho l'orgoglio di dire che il mio governo ha incrementato l'aspettativa di vita degli italiani da 78 a 80 anni, e per le donne da 81 a 83 anni». Ma è solo il primo passo verso il traguardo: spegnere tutti 100 candeline. E grazie alle novità che sta «introducendo nel campo della ricerca e terapia oncologica», è ottimista: «Abbiamo più probabilità di prima d'arrivare a cento anni».


«Dare con rilievo e commentare il comunicato sull'aumento di statura in Italia, dimostrando come detto aumento sia il risultato di sedici anni di politica razziale, manifestatasi attraverso le provvidenze per la maternità e l'infanzia, l'incremento dato dal Fascismo alla vita sportiva e alla ginnastica, le colonie marine e montane, il miglioramento della nutrizione...».


(Sempre G.A. Stella)

giovedì 6 aprile 2006

E DOMANI


S'E' 'NCANTATO 'O DISCO


E’ assurdo che mentre questa persona lavori notte e giorno, ci siano funzionari, dipendenti dello stato pagati dai cittadini 


CHE TRAMINO..... CHE TRAMINO..... CHE TRAMINO....


contro il Presidente del Consiglio.


E' una infamità

Denuncia che faccio indignato nel profondo 

DE TESTICULA

In giro c’è un’aria piuttosto goliardica. Anche nel mio palazzo ci si incontra e si saluta con un semplice “ciao coglione”. E nessuno piu' pensa all’ICI.
La signora del piano di sopra dice che non è esatto dire coglione alle donne e ci siamo messe a discettare se fosse meglio coglionessa o “uàllera” che è il coglione napoletano ed è di genere femminile.
Ridendo abbiamo fatto un’indegna gazzarra nell’androne.
Nel frattempo gli elettori italiani dall’estero hanno già votato e rivendicano il diritto di coglione retroattivo.
Essi hanno votato ignorando di essere coglioni: da qui la presa di coscienza.
"Budget" Bozzo dice che coglione è comunque una parolaccia. Meglio tradurla “con elettori che sbagliano”.
Cercando su Google Immagini con la parola “coglione”, il primo coglione che compare è Bossi, altresì detto Goffredo da Coglione
Il blog www.sonouncoglione.splinder.com ha raggiunto quota 280 mila accessi in una sola giornata.
Hanno anche organizzato manifestazioni di piazza in molte città e poichè la sede dell’azienda dove studiano gli autori del blog si trova a palazzo Grazioli (coinquilini del Cavaliere Mascarato), hanno anche ricevuto la visita dei Carabinieri, che si sono informati su chi avesse organizzato tutto questo.
L’onda anomala dei coglioni ha tracimato ed ha invaso l’Italia e all’estero i giornali, in grande imbarazzo, non sanno come tradurre. Molti hanno scelto di lasciare l’italico coglione.
Tutti questi Casini per un coglione, che ha spazzato via in un colpo l'effetto ICI, coniglio dal cilindro estratto fuori tempo massimo da S.B.
E pensare che Ferrara ha cercato in tutti i modi, con le sue lezioni di wording, di spiegargli l’utilità dell’uso di parole appropriate.


Apprendiamo ora che il PresDelCons ha precisato che "coglione"  per lui è appellativo affettuoso. Ha detto che se avesse voluto offendere la sinistra avrebbe usato ben altre parole.
Mi chiedo quali. Per ora siamo coglioni "pro tempore" in attesa di diversa definizione.

mercoledì 5 aprile 2006

VIVA RADIO 2



S.B. annuncia:
nonostante tutto vincero' le elezioni, e scusate se mentre lo dico mi gratto i comunisti!!!


 


 


 


 


 


 


Pippo Baudo, intervistato da Fiorello, sprona gli ascoltatori ad "andare a votare come tanti coglioni".
Grandi Fiorello&Baldini .... Viva Radio 2


ALLORA E' FATTA



E' matematico: i coglioni sono sempre il doppio delle teste di cazzo.

TUTTE LE PAROLACCE DEL PRESIDENTE


Qui raccolte certosinamente da Gian Antonio Stella

FARABUTTISMO DIALETTICO

Ancora una volta ripensavo alla confessione 'e Taniello (e chest’ va’ pe cchello) del Marchese di Caccavone e le implicazioni socio-filosofiche che ne sono scaturite..
Si parlava di F.D.A.I. (Farabuttismo Dialettico Adolescenziale Inconscio), una malattia del carattere, una forma di disonestà caratteriale e di comportamento menzognero di cui il soggetto non ha coscienza.

Oggi, per giustificare l’insulto agli italiani (coglioni), S.B. invoca a propria discolpa gli insulti con cui lo avrebbe ricoperto la sinistra (e chest’ va’ pe cchello), sostenuto in questo dall’ingegnere che parla ai cedri. E si considera ancora in credito.
In sostanza un "coglione" che ricambia il "delinquente politico".

Vero e proprio esempio di Farabuttismo Dialettico che ci convince sempre di piu’ che:


s’adda curà


L'appello alla famiglia lanciato da Della Valle non ha avuto seguito e queste sono le conseguenze.


(Come gentilmente richiesto dal dott. Glielmi, inserisco il link che si riferisce all'intervista fatta al dott. Glielmi pubblicata sulla rivista  S.I.P.Re - Società Italiana di Psicoterapia Reichiana)

martedì 4 aprile 2006

SONOUNCOGLIONEPUNTOSPLINDERPUNTOCOM

Ebbene sì, e adesso abbiamo anche un sito dove riunirci e dove coglionare.

www.sonouncoglione.splinder.com



Ovviamente si puo’ coglionare anche per strada, ma è consigliabile camminare a coppia, come tutti i coglioni che si rispettano.
Noi coglioni napoletani stasera si cogliona in piazza dei Martiri, nota location di fighetti, dove ha sede palazzo Partanna, l’Unione degli Industriali. Appuntamento alle 20.
Sia che siate Ernesto, quello destro che Evaristo, quello sinistro, sarete i benvenuti.


 


 


 


 

BELLA GARA

A chi le spara piu’ grosse.
La vasciaiola fascista avanza la propria candidatura per Vicepremier.
(Vuole fare le scarpe a Fini, ma lei non si chiama Della Valle)

GIU' LA MASCHERA


«Ho troppa stima per l'intelligenza degli italiani per credere che ci possono essere in giro tanti coglioni che votano per il proprio disinteresse».
(qui il video del coglione) 
 


Questa frase si commenta da sola e dà la misura di quanto il PresDelCons stimi gli italiani.
Si evince chiaramente la logica dell'interesse privato, a cui sono state ispirate tutte le sue azioni nella legislatura purtroppo ancora in corso. Questo è il liberale che non offende, al massimo fa dell'ironia.


CHI E' IL COGLIONE?



Questa è la copertina del Mucchio Selvaggio che è stata censurata dall'editore.
L'autore è Gianfranco Grieco, autore del "catzillo", un fumetto degli anni '80, qui rivisitato per il giornale, che aveva anche preparato un articolo sui pericoli del voto a F.I.

COLPO DI SCENA

E come tutti i televenditori di pentole, il nostro Roberto da Crema stasera si è voluto rovinare.
Nell’appello finale, oltre ad avere offerto ministeri a iosa alle quote rosa e persino la vicepresidenza ad una donna (ricordate le categorie e le donne a casuccia loro coi maritini?), le carte d’oro ai vecchietti, che invaderanno così i treni piu’ delle cimici e delle zecche e che faranno fare il pienone ai cinema, attualmente in forte crisi, ha chiuso il suo intervento, stupendoci con gli effetti speciali.
”Sissignori, avete capito bene, toglierò l’ICI dalla vostra prima casa”.
Mancava solo la mountain bike.

Peccato pero’ che togliendo l’ICI i Comuni (tutti rossi, logicamente) dovranno portare i libri in Tribunale, causa bancarotta.
E indovinate un po’ chi lo prenderà ancora una volta in saccoccia?
Ma il popolo delle zucchine, no?

lunedì 3 aprile 2006

... E’ BELLO LUI

Poichè in questi giorni i politici fanno a gara ad enunciar scemenze, neanche Rocco Buttiglione ha voluto sottrarsi a tale compito. E anzichè darsi da fare per riaprire la Domus Aurea, si è messo a discettare di bellezza.
Ma non della bellezza nell’arte come si converrebbe ad un ministro dei Beni Culturali, bensì della beltà delle deputatesse, arrivando alla conclusione che sono piu’ belle quelle della Cdl e quelle della sinistra son tutte racchione.
E dato che le signore di sinistra “nun l’hanno penzato proprio”, con la sola eccezione di Giovanna Melandri che gli ha riso sul muso, il filosofo della ragion pura ci ha regalato un’altra perla.
Parlando della sua incolpevole sorella Angela ha detto:
mia sorella è notoriamente la migliore giornalista che abbia la Rai.
Spero che la signora gli appioppi un sonoro papagno (schiaffone che rende il colorito rosso papavero), appena lo incontra.
Risulta chiaro che il professore ha un rapporto disturbato con le donne, che siano colleghe o sorelle poco importa.

domenica 2 aprile 2006

SALVIAMO I BAMBINI

Io credo che chi ha avuto la fortuna di essere genitore sia rimasto ferito in misura maggiore rispetto ad altri dalla terribile fine del piccolo Tommaso.
Chi ha tenuto tra le braccia un piccino ora sente quelle braccia vuote e pensa alle braccia di sua madre che non potranno piu’ stringerlo al seno.
Finora non ne avevo parlato perchè nel mio cuore speravo che fosse vivo e che l’orribile vicenda si sarebbe risolta alla fine col ritorno a casa del piccolo Tommy.
Non giova parlare di come le indagini siano state sviate, del ruolo dei media, non ultimo il fatto che i genitori abbiano saputo dalla TV che il loro bambino era stato ucciso.
Una vicenda crudele, un personaggio già sotto processo per stupro e una famiglia che è vissuta un mese sotto la lente di ingrandimento, spiata nel quotidiano altalenante di disperazione e di speranza..
Ora mi auguro che la smettano di battere sulla grancassa, che cessino di strumentalizzare anche a miserabili fini elettorali, la richiesta di punizione esemplare se non addirittura di pena di morte.
Ora è tempo di pensare agli altri bambini, al fratellino di Tommaso, Sebastiano e al piccolo Giuseppe Alessi, figlio del mostro sgangherato, che uccidendo Tommy ha fatto tanto male anche a loro.

SALDI PASQUALI DAL 9 AL 23 APRILE

A tutte le donne pentite che hanno abortito e a chi le ha aiutate, la Chiesa offre l’assoluzione (e pensate che l’alternativa è la scomunica).

Che i preti vogliano fare anche loro il condono, sulla scia del governo attuale, e va bene.
Che fissino dei termini (15 giorni) per tale condono e dopo tutto torna come prima, e va bene.

Non mi vanno bene invece le dichiarazioni di alcuni esponenti della sinistra, tipo questa:
”È un provvedimento che va nella direzione del rispetto della donna e del suo dramma personale”.
Scusate, ma qualcheduno è gghiuto c’a capa ‘nterra?
Rispetto della donna? Dramma personale? Per solo 15 giorni e poi basta?

Ma facìteme ‘o piacere!!!!!!! 
(articolo su corriere.it)

sabato 1 aprile 2006

GNOCCHI ALLA SORRENTINA




‘E strangulapriévete, in lingua napoletana, sono gli gnocchi fatti in casa.
Nella storia della parola, in realtà, il clero non c'entra affatto, se non per l’omofonia.
L’etimologia ci fa risalire al greco antico, anche se qualcuno, in Toscana, lo ha tradotto erroneamente in strozzapreti, dal verbo strozzare, sinonimo di strangolare.
La preparazione consiste nell’impastare acqua, farina, patate lesse e sale, ricavando dei cilindri di pasta di un centimetro di diametro e tagliandoli in piccoli pezzi di un paio di centimetri ciascuno.
I cilindretti vengono poi incavati, facendoli strusciare sul tagliere e tenendoli premuti contro il medesimo col polpastrello o dell'indice o del medio. Questa doppia operazione dell'arrotolamento e dell’incavatura ci rimanda ai verbi greci strangaló, con il significato di arrotolare, torcere, curvare, e prétho con quello di comprimere, incavare.
Lessati e poi conditi con sugo al ragù oppure alla sorrentina, sugo fresco di pomodoro e mozzarella a tocchetti, si servono cosparsi di parmigiano grattugiato.

Buon appetito!!!!