Nisida

Nisida

giovedì 31 luglio 2008

PENNIVENDOLI IN ANSA


A volte mi chiedo se i giornalisti leggono le notizie che scrivono.
Guardate qua l'Ansa che scrive:
AGOSTO, 130 MILIONI DI AUTO SULLE STRADE


Credevo fosse uno scherzo, ma dato che il 1° aprile è passato da un pezzo, non ci siamo.
Facciamo due conti.
Noi italiani siamo 58 milioni, neonati e centenari compresi. Facciamo un'auto a testa. Che sono gli altri 72 milioni di auto che lastricheranno per tutto il mese le autostrade italiane? E soprattutto, 130 milioni di auto dove si mettono in autostrada, una sull'altra in pile da 10?
E meno male che da noi avevamo il turismo in crisi e la benzina alle stelle.
L'articolo sta ancora là (
ANSA)

RISPETTARE LA FILA, PREGO


mercoledì 30 luglio 2008

OOPS ... I DID IT AGAIN


Ci risiamo. Il ministro Scajola, noto gaffeur, costretto ad abbandonare dopo aver dichiarato che Marco Biagi era un "rompicoglioni", ci riprova.
Nel discorso all'inaugurazione della centrale a carbone a Civitavecchia ha detto:
"Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro".
La vita umana per il ministro è solo una materia prima, un costo di esercizio, un contributo dovuto alla tecnologia e all'industrializzazione. Un sacrificio dovuto al dio Moloch.
Chissà quanti morti avrà preventivato per la costruzione delle centrali nucleari.
Vabbè che abbiamo tempo. Pare che la posa della prima pietra avverrà a fine legislatura.
Nel frattempo speriamo che gli italiani aprano un pochino gli occhi e si ricordino di tutto quanto sta facendo questo governo, quando si tornerà a votare, ammesso che resti qualcosa in piedi..

martedì 29 luglio 2008

STORIE DI MARE


Quest'anno ho voglia di mare, di stare sdraiata in spiaggia a leggere e a fare nuotatine. E' da qualche anno che tra me e il mare si sono interrotti i rapporti.
L'ultima estate è quella di Rodi, due anni fa. Ma il mare delle mie parti è da molto che non lo vedo. Sarà anche colpa del sindaco di Bacoli che, per risanare le finanze comunali, ha messo su quell'iniqua tassa d'accesso a Miseno, vietando l'ingresso a moto e motorini. E così, anche mio nipote ha levato la barca a vela e l'ha portata a Procida, e come lui tanti altri.
Da ragazzi si cominciava a San Giuseppe, ci si tuffava facendo finta che l'acqua fosse tiepida, invitando gli altri a fare il bagno. E questi facendo finta di cascarci, lanciavano poi urla belluine piene di stupore: ma è gelata!!!. Teatro di queste prodezze era la spiaggetta di Miseno, dove stavano le barche dei pescatori, di fronte al molo inavvicinabile della Finanza.
D'estate si facevano le corse alla grande boa che stava a metà tra la spiaggia e la Pennata e salirci sopra valeva quanto un'attrazione di Edenlandia. La boa si difendeva come un cavallo al rodeo e ci lasciava i segni sulle gambe con i denti di cane che erano incastonati sotto la linea di galleggiamento.
Una volta la D.M. e i suoi degni compari ricoprirono di bucce il mare circostante dopo aver trascinato a nuoto sulla boa un'immenso cocomero.
Si passava il tempo a parlare coi pescatori, che accompagnavano i bagnanti alla spiaggetta "dell'amore" e tiravano a secco le barche ogni volta che passavano i transatlantici, la Michelangelo e la Raffaello. Le vedevi passare maestosamente e parecchio tempo dopo si alzavano delle onde pazzesche. che arrivavano quasi alla piazzetta antistante la chiesa di San Sossio.
Vincenzo parlava con la cantilena frattese (era quello che diceva: "nun facèsse 'o pataterno manco pe' n'ora) e Antonio aveva perso una mano (gettavano le bombe per pescare, ma lui diceva che era stato per i fuochi d'artificio).
Si tornava a casa con la vecchia Gilera, poi sostituita dalla veneranda Falchetta, ancora bagnati e col vento nei capelli (non c'era l'obbligo del casco).
La spiaggia grande di Miseno, quella degli stabilimenti balneari militari, veniva utilizzata di pomeriggio tardi per le partite di pallone ed è quella dove stavamo quando l'Italia divenne campione del mondo.
Mio figlio aveva tre mesi allora e lo portavamo in acqua a fare il bagno, perchè ho sempre odiato quelle schifose piscinette dove mettono i bambini a lessare e a scartavetrarsi al sole.
Su quella spiaggia si sono consumate parecchie avventure del pargolo, alcune divertenti altre meno.
Come tutti i bambini, adorava acqua e sabbia, preferibilmente lanciate su asciugamani e persone. Aveva un anno e mezzo e schizzò per sbaglio un signore steso al sole, che lo rimproverò. Con aria molto casual il piccolo andò a riva e riempì il secchiello e approfittando della mia distrazione (chiacchieravo col signore), facendo il giro attorno, riversò sulla testa del tizio una secchiata di acqua di mare, allontanandosi poi con aria molto soddisfatta.
Parlava poco ma l'espressione era chiarissima: visto che dovevo prendermi una colpa, tanto valeva che lo facessi seriamente.
Per fortuna il signore la prese sportivamente, riconoscendo che in realtà aveva ragione.
Qualche anno piu' tardi, era novembre, sulla stessa spiaggia si gettò a mare vestito e con le scarpe e noi che non eravamo attrezzati lo infilammo in macchina spogliato e avvolto nel mio giaccone come una salsiccia.
La D.M. dice sempre che è colpa mia, che lui adora l'acqua, che sembra il suo elemento perchè l'ho cacciato in mare a tre mesi e non contenta gli facevo anche la doccia tenendomelo in braccio.
Imparò a nuotare a meno di tre anni sulla spiaggia di Recomone a Nerano, dopo essere stato arravogliato in un'onda, che ce lo restituì sulla riva sputacchiante e per niente sconvolto.

lunedì 28 luglio 2008

DI PACCHI E DI ALTRE SCIOCCHEZZE

Su Liberazione da una settimana infuria la bufera. Vladimir Luxuria ha deciso di partecipare al reality L'isola dei famosi.
In verità nei giorni scorsi la notizia non mi aveva granchè turbata. Pensavo che la brava e simpatica Luxuria, smessi i panni di parlamentare transgender, fosse tornata al suo ruolo di soubrette sui generis, ai tempi della Mucca Assassina.
Ma con il crescere della protesta e dei commenti dei rifondaroli e soprattutto leggendo l'intervento della stessa Luxuria, in prima pagina venerdì su Liberazione, ho dovuto ricredermi.
E per dirla alla Di Pietro, ma che c'azzacca Shakespeare con quei quattro sfigati relegati sull'isola?
E ancora, ma davvero Luxuria pensa di poter introdurre i temi a lei tanto cari della politica e del sociale in un reality, dove la Ventura svolge il ruolo del pitbull?
E non pensa invece che attirerà la curiosità morbosa di chi, come ha lasciato intendere Maurizia Paradiso, guarderà la trasmissione sbirciandole il pacco?
Ho l'infelice sospetto che il pacco lo abbiamo preso noialtri cui, rifondaroli o meno, era piaciuto il modo di argomentare della deputata.
Che poi, alla fine della storia, se le motivazioni sono sempre le stesse (il vile denaro), che c'è di male? Bastava dirlo, no?

Qui la lettera di Luxuria
Qui la polemica del Collettivo Italia Centro America

ROBIN HOOD PRINCE OF THIEVES


La baia di Robin Hood - Yorkshire England

Io credo che questo governo ci stia a coglionare, pensando che gli italiani, avendolo votato, siano così boccaloni da bersi tutto.
Tremonti sceriffo di Nottingham, sentendosi Robin Hood voleva far pagare le tasse ai ricchi.
Vediamo come.

Tolto l'assegno sociale a 36 mila persone. Per percepirlo occorre avere 10 anni di contribuzione. E la Lega, nella foga di non dare soldi agli immigrati, ha segato pure le casalinghe.

Anche i precari hanno avuto la loro parte. Il giudice non potrà reintegrarli nel posto di lavoro, al massimo potrà condannare l'azienda a risarcire l'ex dipendente da 2,5 a 6 mensilità al massimo.
Confindustria commossa ringrazia.



Il PresDelCons invece dichiara in giro che fa politiche di sinistra e vorrebbe frustare chi butta rifiuti per strada.
Politiche da emirato, altro che Giovanni re fasullo d'Inghilterra.

L'on Brunetta, noto assenteista al Parlamento Europeo, novello Padre Pio, ha fatto 'o miracolo.
E' riuscito a guarire di colpo gli statali assenteisti. In due mesi, ridotte le malattie del 15% e spera di arrivare al 30-40%. Altro che Lourdes, tra poco gli storpi ,gettando le stampelle si iscriveranno alla maratona e i centralinisti non vedenti si specializzeranno in fotografia. E via di seguito, verrà sanato anche il buco della Sanità (ma Bonanni non ci crede).
Manca solo la moltiplicazione dei pani e dei pesci e facciamo contenta anche l'Europa.
Nel frattempo i fannulloni si stanno organizzando. 


UPDATE:
In merito alla norma antiprecari, guardate qua quanta gente ci si è messa per partorire questo aborto.


domenica 27 luglio 2008

EMERGENZA NAZIONALE



 


Ma questo stato di emergenza è così strano che non ne sapeva niente neanche il Presidente Napolitano.
Uno stato d'emergenza per pochi intimi.

giovedì 24 luglio 2008

LOSING MY RELIGION



Si doveva tenere nell'Arena Flegrea il concerto dei REM ieri sera, ma già dalla prevendita si era capito che non ci sarebbe stato posto sufficiente per i diecimila che ieri sera hanno affollato la mostra d'Oltremare.
Il palco è stato montato davanti al teatro Mediterraneo, che è diventato in pratica il backstage delle band.
Gli Editors, il gruppo di spalla e i These New Puritans, si sono esibiti prima, e alle 21 in punto hanno iniziato a suonare i REM.
Alcuni brani del nuovo cd, Accelerate, spinto al massimo col piede sull'acceleratore e poi i vecchi successi in scaletta.
Michael Stipe sempre lo stesso, un po' funambolo e un po' gigione, adorato dal pubblico in visibilio.
Una foresta di mani alzate, il maxischermo alle spalle che moltiplicava le immagini di Stipe, Buck e Mills e una folla di diecimila persone che riempiva i prati e i viali della mostra. Lancio di peluche e magliette, regolamentare.
Che quasi certamente erano ben piu' di diecimila, visto che hanno aperto i cancelli alle 17 e molti sono entrati senza annullare i biglietti (opportunamente riciclati vista la cospicua presenza di bagarini).
Anche le transenne poste in tutto il perimetro del concerto facevano parecchio acqua e lasciavano filtrare un bel po' di portoghesi.
L'atmosfera piu' che da concerto rock era da rave party. Si annusava in giro la mariagiovanna, ma la birra l'ha fatta da padrona.
Due imbriachi a torso nudo, reggendosi e barcollando uno addosso all'altro, hanno tentato di dare fastidio a qualche ragazza, prima a quella della Coca Cola Zero vicino al duepiani e poi ad un'altra che era accompagnata. Stava scoppiando una bella rissa. Non so com'è finita, Jene è una cacasotto, schifa a morte gli ubriachi e fugge come il vento quando sente aria di mazzate.
E così io e la D.M. ci siamo imbucati sulla terrazza dei Vip, dove si magnava e sbevazzava aggratis e da dove si facevano foto decenti con vista sul popolo del rock.
Una meraviglia di concerto ed io aspettavo la mia canzone preferita, Losing my religion, che puntualmente è arrivata.
Stipe non ha rinunciato al solito bagno di folla, è sceso dal palco ed ha cantato in mezzo ad un mare di gente. Veramente emozionante.
Anche il contorno è risultato accettabile.
All'ingresso un nugolo di ragazzi marcati Autan (uno degli sponsor), spruzzava chi entrava con spray antizanzara.
I cestini erano clamorosamente sottodimensionati per cui alla fine le montagne di lattine e bottiglie di plastica si sono sparse ovunque portate dal vento.
Tutt'attorno erano piazzate bancarelle varie tipo mercato orientale e si respirava ovunque odore di panini alla piastra e pizza napoletana.

martedì 22 luglio 2008

'A MARONNA T'ACCUMPAGNA


Nel primo senestre 2008 si è registrato un aumento delle vittime della strada (ADUC).
Per questo motivo la Diocesi di Napoli e l'ACI hanno promosso insieme una campagna di sensibilizzazione:
Collaboreranno insieme per un progetto sulla sicurezza stradale e l’affermazione di una cultura della mobilità sicura e responsabile.
La campagna, intitolata “A Maronna t’accumpagna!”, vedrà il coinvolgimento delle parrocchie chiamate ad un ruolo particolare di informazione e di formazione. Per sensibilizzare le comunità l’arcivescovo di Napoli, card. Crescenzio Sepe, ha inviato una lettera informativa a tutti i parroci che si sono mobilitati per invitare i fedeli ad una guida sicura e responsabile. La campagna è, inoltre, preparata da incontri di riflessione sul territorio e, soprattutto, con il coinvolgimento e l’impegno dei giovani che partecipano ad un concorso sul tema della sicurezza stradale.


Almeno c'è rimasta una speranza. Laddove falliscono governo e polstrada, ci resta sempre la Madonna.

domenica 20 luglio 2008

TEMPI DURI PER I PROFESSORI


Hanno osato bocciare il figlio di Bossi alla maturità. E sembra sia pure la seconda volta.
Il figliolo aveva preparato una tesina su Carlo Cattaneo, che pare non sia stata molto apprezzata, ma che potrebbe costituire titolo preferenziale per conquistare una poltrona in Parlamento.
E per tale onta il Senatur vuole cacciare via dal nord tutti i docenti terroni. Non prima di aver fatto anche un
gestaccio verso l'inno di Mameli, offeso dalla frase "schiava di Roma".

Vita dura al Nord e al Sud per i poveri docenti.
I professori della media Carlo Levi di Scampia hanno bocciato all'esame di terza media i ragazzi attori nel film Gomorra, che avevano anche partecipato al laboratorio teatrale "Arrevuoto" del teatro Mercadante.
Sul CorrMezz Roberto Saviano esprime la sua incredulità
Un professore della Carlo Levi di Scampia gli avrebbe confidato: «Hanno bocciato Totò, e questo in una scuola che non dovrebbe più bocciare né promuovere. Una scuola che si è arresa, là dove invece bisognava custodire la speranza».

Ma che segnale avrebbe dato la scuola se avesse promosso questi ragazzi che, a causa delle numerose assenze per le tournee, non hanno raggiunto gli obiettivi previsti?
Che segnale di speranza avrebbero recepito quei ragazzi che hanno sgobbato per tutti i tre anni, che vivono anch'essi in un contesto sociale così difficile?
Certo fa riflettere che, in un paese che distribuisce lauree ad honorem a pioggia, questi professori si permettano il lusso di rifiutare un misero diploma ad honorem.

55/21


E' il titolo del disco di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Musica nuda.
I numeri nella cabala napoletana significano appunto 55 - Musica e 21 - Nuda.
Era da molto tempo che non mi capitava di ascoltare un bel disco.
In tempi in cui gli artisti riciclano se stessi, una ventata di aria fresca ci vuole proprio.
Petra Magoni è una delle piu' belle voci del jazz, artista eclettica e originale, piu' del marito Stefano Bollani.
Ferruccio Spinetti, ex Avion Travel, bassista di talento, il meglio che abbiamo assieme ad Ares Tavolazzi.
Il doppio CD contiene diverse cover, interpretate con bravura dalla duttile voce di Petra e canzoni originali scritte da loro, alcune con la partecipazione anche di Stefano Bollani.


Qui si può ascoltare una versione molto personale di "Come together"

sabato 19 luglio 2008

IL CSM E' UNA CLOACA?


Così ha parlato a Radio Radicale il leader dei senatori PdL, che forse non conosce il significato della parola "cloaca".
E se lo conosce, ignora che a capo di quella cloaca c'è il presidente Napolitano.
O forse ha solo preso una "botta" di sole, al mare, senza cappellino.
Ovviamente, come è nello stile di Sua Libertà, ha ritrattato.
E pensare prima di parlare mai, eh?

venerdì 18 luglio 2008

UN'ARANCIATA PER FERRARA


Tra le bottiglie di minerale per Eluana, a piazza Duomo è spuntata una bottiglia di aranciata per Ferrara.
Qualche altro spiritosone ha pure messo là in mezzo due grossi panini imbottiti.
E così qualcuno ha degnamente preso per culo l'elefantino, che si era recato anche lui a portare l'obolo della bottiglia.
Da precisare che alla suddetta manifestazione non c'era neanche uno straccio di tonaca, segno che il Giulianone è stato scaricato da oltretevere.
Ma perchè non gli staccano la spina, così finisce di soffrire?





 

CHI SI LODA SI IMBRODA


Domani torna a riunirsi a Napoli il consiglio dei ministri e il PresDelCons ne approfitterà per mandare in onda l'ennesimo spottone, la fine dell'emergenza rifiuti, come promesso e a Napoli già lo vedono come il salvatore della patria.
Già oggi sono circolate le foto di prima e dopo.
Si narra che un elicottero abbia sorvolato e fotografato il lungomare, Castel dell'Ovo e piazza Municipio prima invasi dalla monnezza e poi nettati e luccicanti, pronti al rilancio. Ovviamente l'elicottero ha evitato le strade ancora piene di rifiuti.
E Bassolino che si è fatto la tinta, ha dichiarato al CorrMezz:
"Ho fatto bene a restare al mio posto". E dice che la schiarita sul fronte rifiuti è soprattutto merito del "clima di collaborazione" instaurato tra il governo e le istituzioni campane.
E sempre in clima di collaborazione, si saranno scambiati consigli sul parrucchiere. S.B. trova disdicevole la capigliatura color argento, lo fece notare anche a D'Alema, che invece se n'è fregato.

I MEDICI FISCALI RINGRAZIANO BRUNETTA


Gliel'ha proprio giurata l'on. Brunetta agli statali.
Ora ha deciso che
la visita fiscale va inviata anche per un solo giorno di malattia.

"Le amministrazioni dovranno inoltrare obbligatoriamente la richiesta di visita fiscale anche nel caso di assenza per un solo giorno", si legge nel documento. Dove si spiega che "la decurtazione della retribuzione viene applicata ad ogni evento di malattia, a prescindere dalla durata, e riguarda i primi dieci giorni di assenza".

Un bel risparmio, o no?
Facciamo un po' di conti e guardate quanto costa una visita fiscale (
ASL Milano)
E con i controlli a pioggia (che lasciano il tempo che trovano), non si fa certo tornare la voglia di lavorare ai fannulloni. Sarebbe piu' logico che si trovasse il sistema di razionalizzare gli sprechi e che si smettesse questo sistema persecutorio, che oltretutto danneggia soltanto i lavoratori veramente ammalati.
Il ministro consolida la sua popolarità, castigando gli sfaticati statali e i medici ovviamente ringraziano.

giovedì 17 luglio 2008

VISTO DAL TRAGHETTO


L'Asìa ha distribuito un libretto su come fare la differenziata a Napoli (solo ai Colli Aminei).
Ogni rifiuto al posto giusto.
Chissà se hanno pensato anche a questa busta, che è finita nel suo elemento.


AVREMO UN BAMBINO (ma di chi è?)


Ogni volta che lo spot della TIM passa in TV, io e la D.M. ci guardiamo perplessi e tentiamo di darci una spiegazione a quanto accade sullo schermo.
Una ragazza fa il test di gravidanza e subito dopo invia un SMS che dice: avremo un bambino.
L'SMS viene ricevuto da un giovanotto che sta in una specie di luogo post-terremoto oppure una specie di Woodstock tipo raduno hippie.
Fin qua nulla di strano. Il fatto è che lo stesso SMS viene ricevuto da una folla di ragazzi (persino un poliziotto) che dicono: sarò padre.
E allora io e la D.M. ci siamo chiesti se la fanciulla avesse scopato con 500 giovanotti (tanti sono gli SMS che si possono inviare), tenendo sempre presente il concetto che "mater certa est".
Sembra che dopo la ragazza "pieghevole" Internet che faceva venire in mente carfagnate, la TIM abbia azzeccato un'altra magra.
Infatti le onorevoli destre, Mussolini, Carlucci e Di Centa, hanno destramente preparato una interpellanza alla Camera.
Secondo le tre parlamentari (
qui), il messaggio veicolato dalla pubblicità della compagnia telefonica, che è rivolto «al largo pubblico, specialmente adolescenziale», finisce per «sostenere costumi sessuali promiscui e irresponsabili». 
Al di là della morale, ben difesa dalle deputate suelencate, noi abbiamo invece notato che le aziende di telefonia mobile (TIM, Wind e Vodafone) fanno tutte degli spot pubblicitari allo stesso livello (fanno egualmente cagare). E vorremmo chiedere l'abrogazione per decreto legge di Aldo, Giovanni e Giacomo, non se ne può più.

martedì 15 luglio 2008

GLI AVVOLTOI SON TORNATI


E come per Piergiorgio Welby, si sono buttati sul povero corpo di Eluana Englaro, straziando con i loro artigli il povero padre, che replica.
Cossiga e Quagliariello presentano una mozione al Senato e in
questo articolo ce n'è una bella lista, Bagnasco in testa.
Anche Giulianone, non pago di quei quattro voti raccattati con la lista Pro-life, si è lanciato a tuffo carpiato, organizzando una manifestazione a piazza Duomo a Milano, con una patetica raccolta di bottiglie d'acqua.
Ma al solito brilla su tutti l'on. Luca Volontè, che
dal suo blog ci fa conoscere il sommo pensiero, con parole di raffinato buongusto:

'L'Istituto giuridico della tutela, non puo' prevedere la morte del tutelato. Al padre di Eluana si e' concessa una potesta' di decidere che eccede ogni buon senso giuridico ed umano.
Eluana non e' un bene disponibile, non una auto da rottamare ne' una bicicletta da distruggere, e' una persona viva e vegeta che abbisogna solo di acqua e cibo, non solo la sentenza ideologica non e' conforme alla Costituzione, non lo e' nemmeno sotto il profilo civilistico. Il padre di Eluana non e' proprietario della sua vita, non la puo' uccidere''.

lunedì 14 luglio 2008

LA NEPENTE

La scorsa settimana io e la D.M., a zonzo per il Vomero, vedemmo una strana pianta dal fioraio.
Era una nepente, pianta carnivora, ci incuriosì e così decidemmo di comprarla.
Ma quando è tornato a casa il figliolo, ha guardato la povera pianta con sommo schifo.
E che è? - ha detto - Sembra 'na cosa aliena con lo stomaco di fuori!
E infatti ci ha ragione, è uno stomaco e dentro c'è pure un enzima, pronto a digerire questa schifosa mosca che continua a girare qua attorno. E ci ha pure il coperchio, lo stomaco e glielo chiudo io se la becca.


sabato 12 luglio 2008

UN BLACKOUT DAL PASSATO


Ieri ci hanno recapitato una raccomandata, pervenuta all'indirizzo dove abitava mio suocero e dove molti anni fa abitavamo anche noi.
E' l'Enel che scrive a mio suocero, tramite un tale avv. Tucci, che ha ricevuto il mandato di procedere giudizialmente contro di lui.
Vogliono 140 euro e invitano a chiamare il numero verde per concordare le modalità di pagamento dell'importo dovuto.
Informano anche che "la presente vale quale formale diffida ad adempiere ed atto interruttivo della prescrizione e ad ogni altro effetto di legge" (ma dopo quanti anni si intende prescritto un debito?)
Chiamo il numero verde, informo che il suocero è deceduto nel 2000 e chiedo di che cavolo si tratta.
La risposta mi viene fornita, si tratta di una bolletta non pagata del novembre 1993.
Faccio presente che tutte le bollette, regolarmente pagate, portavano la dicitura: i pagamenti risultano regolari. E allora la signorina mi invita a produrre copia della bolletta stessa.
Ovviamente è una cosa del tutto impossibile. Una bolletta di 15 anni fa? Dopo che è stata smantellata la casa di una persona deceduta 8 anni fa? Ma com'è possibile? Io una volta ho rischiato di avere il distacco di corrente perchè non era arrivata la bolletta e mi ero distratta e questi aspettano 15 anni per chiedere i soldi a un morto? Neanche la data di nascita hanno guardato.
E adesso se non pago che fanno, gli staccano la luce sul loculo al cimitero?

venerdì 11 luglio 2008

NECROFILI E NECROFORI

Oggi L'avvenire in prima pagina titolava così:


RADICALI DUBBI SULLA CORTE
UNA SENTENZA DI MORTE DAI GIUDICI. MA SI PUÒ?
FRANCESCO D’AGOSTINO
Eluana Englaro, in coma da anni e anni, è viva. Si può uscire da un simile coma? Potrebbe risvegliarsi Eluana? È molto im­probabile, ma la scienza non ha criteri per e­scluderlo: la sua situazione, infatti, come quella di tutti i malati come lei, è definita di coma 'persistente', non di coma 'irreversi­bile'.
È sottoposta ad accanimento terapeutico, da parte delle suore che la accudiscono, la po­vera Eluana? La sua vita non è forse una tor­tura? La risposta è no. Eluana, come tutti i malati in coma, non soffre. Non è sottoposta ad alcun accanimento. Viene semplicemen­te alimentata e dissetata. Prendersi cura dei malati, dare loro da mangiare e da bere, an­che quando sono privi di coscienza vigile, non sono pratiche mediche, ma atti essen­ziali, minimali, umanissimi di prossimità u­mana, portatori di un valore simbolico altis­simo. Al contrario, far morire di inedia un malato, sospendendogli alimentazione e i­dratazione, è intuitivamente atroce, non per­ché il malato soffra, ma per la valenza di fred­do distacco da lui che è implicita nella so­spensione delle cure. Nessun sedativo che – si suggerisce – possa essere somministrato a Eluana può camuffare una simile atrocità.
Come definire la sua vita? Qualificarla come 'tragica' è dir poco. Qualificarla come 'arti­ficiale' è insultante per la medicina, che con mille preziosissimi artifici aiuta tanti malati a sopravvivere. La si può qualificare come carente di dignità? Può farlo solo chi sosten­ga che la dignità non sia intrinseca alla vita umana, ma sia una sorta di qualità che si possa acquisire e si possa perdere (e magari vendere o comprare). Chi ritiene, ad esem­pio, che non abbia dignità una vita in quan­to gravemente malata, o la vita di un porta­tore di un gravissimo handicap, o la vita di un demente, o la vita di un criminale – e che quindi tutte queste vite non meritino tutela piena ed assoluta, ma possano essere ragio­nevolmente soppresse – potrà certamente aggiungere a questo novero la vita di un ma­lato in coma. L’esito di queste posizioni, co­munque, è chiaro: prima o poi si dovrà pur arrivare a determinare chi debba essere l’in­sindacabile giudice della 'qualità della vita'. Per quanto sgradevole e conturbante, que­sto esito (con le conseguenze che vengono in mente a tutti, anche perché l’esperienza storica ci dovrebbe pure aprire gli occhi!) è i­neludibile.
Ma non è forse doveroso far sì che ognuno sia giudice della qualità della propria vita? Non abbiamo forse il dovere di rispettare la volontà di Eluana di non essere sottoposta a cure coercitive? Certamente, dobbiamo tut­ti avere un assoluto rispetto per la volontà dei malati, ma a due condizioni, che nel no­stro caso appaiono entrambe irrealizzate. La prima è che il trattamento cui Eluana è sot­toposta (cioè l’alimentazione), e che in ipo­tesi essi rifiuterebbero, sia davvero da ritenere un cura medica: il che, come abbiamo det­to, non è. La seconda, ancora più importan­te, è che si abbia la certezza assoluta, al di là di ogni ragionevole dubbio, che comunque tale sia o sia stata davvero la volontà di E­luana. Ma noi non abbiamo nessuna prova certa al riguardo, se non testimonianze che, se fossero portate in tribunale contro un im­putato, verrebbero demolite in pochi minu­ti dalla difesa. Non sarebbe ragionevole e­stendere alla difesa della vita le medesime rigorose cautele che sovrintendono alla tra­smissione dei patrimoni attraverso il nor­male strumento testamentario?
In breve, la vicenda della povera Eluana En­glaro è terribilmente intricata, umanamen­te tragica, giuridicamente complessa. I bioe­ticisti discutono di vicende di questo tenore da anni ed anni e sono ben lontani dall’es­sere giunti a risposte condivise ai tragici di­lemmi che suscita la vita dei malati in coma. Ma ai giudici non spetta discutere; essi de­vono decidere. Di fronte a questioni laceranti i giudici adottano in genere la decisione più benevola: se nutrono fondati dubbi sulla col­pevolezza, assolvono; se non sono certi di a­vere le prove definitiva dell’incapacità di un soggetto, si guardano bene dal togliergli la capacità di agire e di sottoporlo a tutela. Nel caso di Eluana hanno invece adottato la de­cisione più cruda, quella che apre le porte alla morte e le chiude alla vita. Una decisio­ne – ne saranno stati consapevoli i nostri buo­ni giudici? – obiettivamente necrofila.


UNA DECISIONE NECROFILA!!!!
Ma che voleva dire? Ma questo signore lo conosce l'italiano? O succede che, presi dal sacro fuoco, ci si lascia prendere la mano e si sconfina in terreni accidentati?


Dice De Mauro - Paravia
necròfilo
agg., s.m.
psic., che, chi è affetto da necrofilia


necrofilìa
s.f.
TS psic., perversione sessuale consistente nel provare attrazione per i cadaveri


E poi sembra davvero curioso, da parte di chi ha il culto del prepuzio di Gesù e che in tempi recenti ha pure imbellettato la salma di Padre Pio, accusare i giudici di tali nefandezze.
Non sarebbe il caso di presentare le scuse ai giudici (e di farsi dare nel contempo qualche buona lezione di italiano)?

giovedì 10 luglio 2008

LIFE IS A CABARET


Chi ha sentito le parole di Sabina Guzzanti ieri sera è rimasto allibito. Almeno a me hanno fatto questo effetto.
Ovviamente non condivido questo stile, così come non condivido gli attacchi a Napolitano, che ormai è diventato l'ultimo baluardo della nostra democrazia, una sorta di deserto dei tartari.
Sia ben chiaro, questo non vuol dire che io esprima solidarietà a Mara Carfagna, perchè da noi si usa dire: chi va per mare questi pesci piglia.
Lasciamo che la difenda l'onorevole Bocchino, un nome, un programma (ma come si fa a non ridere?)..
Devo però far notare che pure lei si è difesa piuttosto male perchè ha querelato la Guzzanti citandola come "la figlia del parlamentare di Forza Italia Paolo Guzzanti", riuscendo in un colpo solo a far incazzare anche il senatore, che si è pure affrettato a solidarizzare con la figlia.

Questo l'annuncio della querela:
"In riferimento alle parole volgari e fantasiose della comica Sabina Guzzanti, il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna ha dato mandato all'avvocato di Roma Federica Mondani per adire le vie legali nei confronti della figlia del parlamentare di Forza Italia Paolo Guzzanti". Lo si legge in una nota dell'ufficio stampa del ministero delle Pari opportunità.

Per saperne di più, l'ottimo articolo di Filippo Ceccarelli su
Repubblica.
Qui Andrea Camilleri legge le 5 poesie incivili.

LICENZIATELI TUTTI

A volte penso che siamo ad un punto di non ritorno. Mi capita quando sento parlare "l'uomo della strada" ed i concetti che esprime.
Oggi ad esempio ero in coda a pagare il ticket per una visita alla ASL.
Eravamo in 5 persone, un solo sportello aperto. Per un po' siamo stati lì, sempre la stessa persona davanti allo sportello. Chi come me conosce l'andamento, sa che i terminali sono lentissimi per i programmi vetusti e una scassatissima rete Intranet e prima che il computer ti stampi la ricevuta ci vogliono svariati minuti, che fanno puntualmente andare in bestia le persone in coda.
E' arrivata una signora anziana che si è messa anche lei ad aspettare e ci ha subito informato che questo succede perchè vicino alla ASL c'è un mercatino e quindi il personale, anzichè lavorare va in giro per spese.
Nel caso in questione, un discorso assolutamente ingiusto, lì c'è un mucchio di gente che lavora seriamente. E c'è anche personale molto preparato.
Non si preoccupi signora, le ho detto, adesso arriva Brunetta e li licenzia tutti questi nullafacenti.
Non so se ha capito che la sfottevo, ma si è taciuta immediatamente.
Io volevo solo vedere il livello di gradimento del ministro, ma la coda non ha dato segni di entusiasmo.

mercoledì 9 luglio 2008

RICOMINCIAAAAAMO


(AGI) - Napoli, 8 lug. - La commissione, istituita con decreto firmato il 2 luglio scorso, ha esaminato le varie criticita’ del sito, dal rischio sismico ai fenomeni deformativi derivati dal bradisismo fino al rischio vulcanico e “i problemi di funzionalita’ connessi con l’estensione dell’area e al rischio industriale”. Per quanto riguarda il rischio terremoti e il bradisismo, questi “non costituirebbero un ostacolo alla realizzazione dell’impianto”; nessun problema anche per quanto concerne l’estensione dell’area, “mentre l’esposizione a eventuali fenomeni eruttivi potrebbe rappresentare elemento di criticita’”. “La valutazione della collocazione dell’impianto in una zona complessa dal punto di vista della configurazione orografica e della direzione dei venti che interessano la zona - si legge nella nota - ha invece evidenziato il rischio di ‘confinamento’ delle emissioni dell’impianto che non si verificherebbero nel caso di una zona pianeggiante e meglio areata”. Una criticita’ risolvibile solo con un maxi camino “che si estenda al di sopra della cavita’ che caratterizza l’area di Agnano”. “Pertanto - conclude - l’impatto del termovalorizzatore nel sito indicato, in relazione alle caratteristiche morfologiche dell’area sotto il profilo della dispersione delle emissioni, ha indotto la commissione a esprimere in modo unanime parere non favorevole alla realizzazione dell’impianto”. Il sottosegretario Bertolaso, “preso atto del rispetto dei tempi e dell’impegno anche di carattere tecnico nell’individuazione dell’area garantiti dal Comune di Napoli”, conferma anche di essere disponibile a un esame congiunto di possibili alternative ad Agnano. (AGI)


Eggià, lo avevamo anche detto qua, che ci voleva un maxi camino (200 metri), che sarebbe andato a buttare il fumo in faccia agli avieri dell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli.
E invece Rosetta proprio non c'era arrivata e adesso, bocciata questa ipotesi, le tocca farsi venire un'altra idea. E che Dio ce la mandi buona.

MA PECCHE' ? (Sottotitolo: MARKETTE)


Granita di limone nel bicchierone, stravaccata sulla poltroncina del pc, guardo il concerto di Pino Daniele su Rai1.
Dovevo essere là, se non ci avessero cambiato il concerto sotto il naso (vedi Scartiloffio).
Stanno entrando gli ospiti e finora Pino ha cantato alcuni vecchi successi (je esco pazza per James Senese) e come al solito ci siamo dovuti sorbire gente che va là a dire un po' di stroppole inutili: gli attori di Un posto al sole, tutti, la Carlucci onnipresente, Paolantoni che balbetta di appucundrìa, lo spottone pro Prestigiacomo e Berlusconi, su "sostieni la differenziata".
E ci hanno ficcato dentro pure il direttore del Mattino Mario Orfeo, che da quando è cambiato il governo sta dappertutto, Alessandro Siani e il ricercatore Andrea Ballabio del Tigem. Nisciuno cchiù?
Ma un poco di musica in silenzio nun se po' ffà? Lo stanno riducendo peggio del concerto di Vasco Rossi, dove tutto si sentì tranne le canzoni.
Ma pecchè ci devono sempre scassare i cabbasisi parlandoci sopra?
Vabbuo', jamme annanze. Pronta col telecomando appena intravedo giggidalessio.
Forza, facciamo calare lo share.


Ma la cosa piu' divertente è stata alla fine; quando Pino diceva i nomi dei musicisti, uno ad uno, il cameramen ne avesse azzeccata una: inquadrava sempre un altro. Tanto chi se ne accorge, avrà pensato.


Sempre, la Rai, di tutto, di più.

martedì 8 luglio 2008

TIPI DA SPIAGGIA


Ieri sono andata dal mio medico di famiglia, mi capita spesso ahimè.
Entrando nel parco dove ha lo studio, sulla destra c'è la guardiola del portiere, sulla sinistra, appoggiata al muretto basso, c'era una vecchia signora un po' segaligna, con gli occhiali da presbite e un block notes in mano.
L'avevo già notata altre volte, ma andavo di fretta e non mi ci ero mai soffermata.
Ieri invece ho chiesto al portiere, che non vedeva l'ora di raccontare la sua storia, che ci facesse lì codesta signora.
La signora in questione, una professoressa in pensione, aveva accusato il portiere di infami e turpi maneggi, ritenendo che consentisse l'ingresso ad auto e moto nel parco, dietro compenso, tipo parcheggiatore abusivo.
Non contenta di averlo detto al diretto interessato, si era premurata di informarne con raccomandata l'amministratore del condominio e, in quanto proprietaria, aveva anche preteso svariate assemblee condominiali, senza peraltro giungere a conclusioni.
Insomma, sono tre o quattro anni che va in scena questa operetta: la signora appena può, si piazza in cortile e comincia a segnare su un foglio, che poi spedisce all'amministratore, i numeri di targa di tutti i mezzi che oltrepassano il cancello.
E il poverocristo, nella sua guardiola, assiste impotente ogni giorno a questa sceneggiata.

DOMENICA RELAX


A pranzo con un'arietta fresca su una bellissima terrazza ai Camaldoli, affacciata su Monteruscello e Bacoli, con vista fino a Nisida.
Peccato che il cielo fosse un poco velato dalla cappa di afa che da giorni non ci lascia.



La sera alla ricerca di un poco di frescura siamo andati sulla piazza d'armi del Castel Sant'Elmo, dove si esibivano Antonella Morea e Lino Cannavacciuolo.



Brava la Morea, una splendida voce. Cannavacciuolo è un violinista incredibile. Ieri sera è andata bene, ma di solito il violino non arriva a fine concerto, che si spezza sempre qualche corda.
Musicisti bravissimi, a reggere il ritmo del violino, ma molto bella la voce di Sara Grieco, che riproduceva in contraltare la voce del violino.
I concerti al castello sono sempre magici.


 

domenica 6 luglio 2008

ITALIA, PAESE DEI GAMBERI


Un altro passo indietro.
La manovra economica del governo ha abrogato la legge
188/2007, che rendeva impossibili le dimissioni in bianco ed ha ripristinato la possibilità di licenziare, con un sotterfugio, le lavoratrici ed i lavoratori non graditi.
La legge, approvata a ottobre del 2007 dopo una lunga gestazione, è diventata esecutiva dal marzo di quest'anno. Obbligava a 
firmare le dimissioni in appositi moduli numerati e in presenza di un funzionario dell’ufficio dell’impiego della propria provincia.
Un'altra cortesia a Confindustria.


 

venerdì 4 luglio 2008

THE SECOND LIFE DEI FORMAGGI


Due anni fa la Guardia di Finanza, insospettita dal cattivo odore che proveniva da un camion fermato, ha avviato un'inchiesta a Cremona.
Hanno scoperto così che undicimila tonnellate di formaggi avariati, puzzolenti, ripieni di vermi ed escrementi di topi, venivano lavorati senza neanche scartare le confezioni e rivenduti ad aziende del ramo caseario, che dopo averle mescolate con formaggio "buono", le mettevano in commercio in Italia e all'estero (repubblica.it
qui e qui).
E non si trattava di prodotti da discount, bensì di grandi marche.
Galbani, Granarolo, Cademartori, Brescialat, Medeghini, Igor, Centrale del Latte di Firenze. E ancora: Frescolat, Euroformaggi, Mauri, Prealpi, e altre multinazionali europee, in particolare austriache, tedesche e inglesi.
I formaggi scaduti, sottilette, formaggini, mozzarelle, ritirati dai supermercati, venivano rilavorati per farne uso zootecnico, ma invece venivano rinviati alle aziende che dopo la rilavorazione li rimettevano sul mercato. E via di seguito, senza fine.
Questa dell'uso zootecnico purtroppo è una vecchia truffa.
Molti caseifici campani adoperavano per fare mozzarelle e fiordilatte il latte destinato a consumo animale e i CC dei NAS ne hanno permesso la scoperta.
Qualche anno fa capitò qualcosa di analogo con la pasta, che veniva inviata in Africa e che tornava indietro. Al porto di Napoli, furono trovati interi silos di questa pasta di ritorno, ovviamente con ospiti: farfalle, larve e uova contornate da tele sericee.
Diversi quintali di questa pasta erano stati rivenduti ai pastifici, che la macinavano e mescolavano al grano pulito.
Tutti conosciamo le frodi alimentari e relative truffe, ma le adulterazioni sono cosa ben piu' grave: qui c'è in ballo la salute della gente.
Anche se mi aspetto che dal Ministero ci tranquillizzeranno, che la nostra salute è al sicuro.
E io ci credo. Dentro a questa storia ci sono pure i veterinari dell'ASL e magari nel miscuglio avranno infilato anche un bel po' di lysoformio.
Pensateci quando la sera decidete di farvi un toast con la sottiletta oppure quando vedete sciogliere un formaggino Bel Paese nella minestrina del pupo.
Tutta salute.

Piccolo giallo: qualche ora dopo essere stato pubblicato, il link all'articolo su Repubblica è sparito, restituendo un "pagina non trovata". Oggi pomeriggio è ricomparso, accompagnato da un ulteriore articolo.
Siamo stati informati che la Galbani ha dichiarato di essere completamente estranea ai fatti e che garantisce l'elevato standard dei propri prodotti.


Inutile precisare che senza le intercettazioni telefoniche, di questo schifo non se ne sarebbe mai saputo nulla.
E poi lo vanno trovando dalla mozzarella alla diossina.

CHE CE SIMME PERZE


Il Berluska Neo, a Matrix.
Piu' fascinoso di Keanu Reeves nella Trilogia di Matrix.




IS THE WORLD READY FOR THIS?



Thomas Beatie, l'uomo incinto, ha dato alla luce una bambina, con parto naturale.
Aveva conservato l'apparato riproduttivo femminile.


Aveva partecipato ad uno degli show più seguiti d'America, l'Oprah Winfrey, andato in onda negli Stati Uniti.
Nella trasmissione dal titolo "Is the world ready for this?" ("Il mondo è pronto per questo?"), il 34enne Beatie si è anche sottoposto a una ecografia.


Il mondo non lo so, io no. Non mi scandalizzo ma penso a quella povera creatura. Forse faranno bene, lui e sua moglie, a dirle che è nata sotto un cavolo o che l'ha portata la cicogna.









giovedì 3 luglio 2008

CHISTE SO' GGHIUTE CA' CAPA 'NTERRA


Purtroppo Totò ha fatto scuola.
Tutti ricordano quando in un vecchio film Totò cercava di vendere la Fontana di Trevi.
In tempi non molto lontani un Tremonti ispirato cercò di alienare le patrie spiagge in cambio di pochi spiccioli.
Ma questa è decisamente incredibile, meglio del film.
La proposta è dell'assessore regionale ai Beni culturali della regione Sicilia, Antonello Antinoro.
«Per rendere il più possibile redditizia la gestione dei beni culturali in Sicilia dobbiamo affidare a un privato di qualità il pacchetto completo di un sito turistico per trent'anni. Penso ad esempio alla Valle dei Templi o al teatro greco di Siracusa».
«In cambio i privati dovranno garantirci un canone fisso e alcune opere da realizzare nell'indotto. Penso alle strade o a un certo numero di alberghi. Nel caso della Valle dei Templi potremmo chiedere ai privati di migliorare la Palermo-Agrigento e un eliporto».


Se passa questa vaccata, trovandosi, il governo potrebbe cedere gli scavi di Pompei in cambio di una nuova autostrada?
E il castel dell'Ovo trasformato in un comodo Resort, con la barca attraccata sotto le finestre.

ANCORA UNO SPOT

Ieri ancora S.B. a Napoli. As usual nel pomeriggio si è levata una mezza tempesta: vento e pioggia. Ormai va così.
Ci sono state ben 4 manifestazioni, tra cui una a passo di lumaca sulle strisce pedonali. Intervento e carica della polizia, ma al PresDelCons si è appena appena scompigliata la moquette.
Bertolaso ha anche annunciato l'arrivo di 300 volontari psicologi dal nord, subito ribattezzati "psicologi della monnezza", cui ha fatto seguito rapida retromarcia.
Claudio Zullo, psicologo a capo dei 3.500 iscritti, ha mandato una lettera al sottosegretario ai rifiuti proponendo di utilizzare il potenziale in campo a livello locale, un "patrimonio di risorse e competenze" nei diversi ambiti in cui appare possibile e necessario intervenire: psicologia sociale, psicologia delle emergenze, psicologia clinica.
Tardiva e goffa la marcia indietro di Bertolaso, che ha specificato che "sono benvenute tutte le energie possibili".

Dopo gli alpini sulla monnezza, gli angeli della monnezza, pure la monnezza di psicologi.
Non hanno più chi mandarci.
LIBERAZIONE

Fine dell'incubo. Ingrid Betancourt è stata liberata con un blitz militare assieme ad altri 14 ostaggi. E' in buone condizioni di salute.
Qui la notizia sulla stampa mondiale.
L'ho saputo  mentre ascoltavo l'Inno alla gioia dal concerto in diretta su Raitre da Piazza Plebiscito.
Finale del concerto: 'O sole mio.
Un segno di speranza.

mercoledì 2 luglio 2008

ARMONIE DI FORME E COLORI


Sembrano conchiglie e invece sono dei funghi legnosi cresciuti su un tronco.


martedì 1 luglio 2008

I FIORDALISI


... furono baci furono sorrisi poi furono soltanto i fiordalisi ...