TEMPI DURI PER I PROFESSORI
Hanno osato bocciare il figlio di Bossi alla maturità. E sembra sia pure la seconda volta.
Il figliolo aveva preparato una tesina su Carlo Cattaneo, che pare non sia stata molto apprezzata, ma che potrebbe costituire titolo preferenziale per conquistare una poltrona in Parlamento.
E per tale onta il Senatur vuole cacciare via dal nord tutti i docenti terroni. Non prima di aver fatto anche un gestaccio verso l'inno di Mameli, offeso dalla frase "schiava di Roma".
Vita dura al Nord e al Sud per i poveri docenti.
I professori della media Carlo Levi di Scampia hanno bocciato all'esame di terza media i ragazzi attori nel film Gomorra, che avevano anche partecipato al laboratorio teatrale "Arrevuoto" del teatro Mercadante.
Sul CorrMezz Roberto Saviano esprime la sua incredulità
Un professore della Carlo Levi di Scampia gli avrebbe confidato: «Hanno bocciato Totò, e questo in una scuola che non dovrebbe più bocciare né promuovere. Una scuola che si è arresa, là dove invece bisognava custodire la speranza».
Ma che segnale avrebbe dato la scuola se avesse promosso questi ragazzi che, a causa delle numerose assenze per le tournee, non hanno raggiunto gli obiettivi previsti?
Che segnale di speranza avrebbero recepito quei ragazzi che hanno sgobbato per tutti i tre anni, che vivono anch'essi in un contesto sociale così difficile?
Certo fa riflettere che, in un paese che distribuisce lauree ad honorem a pioggia, questi professori si permettano il lusso di rifiutare un misero diploma ad honorem.
Ecco chi è Saviano
RispondiElimina"i suoi ragazzi", ma per piacere!
E quando finisce il clamore e si spengono i riflettori che fine fanno?
I velini?
La scuola è anche rispetto delle regole ...
Come hanno imparato la parte...
potevano anche studiare il minimo.
E che c... , basta con il savianismo.
Mo' fa anche il provveditore, il preside ed il prof ...
il bidello no ...non est dignus
Poi la sortita di Bossi mi ricorda tanto gli 'mbrenditori di dove sai che quando gli bocciano i figli (per ciucciaria sia congenita che acquisita) fanno ricorso al TAR...
Il senatur invece vuol cacciare i prof terroni dalla Padania...
PERNACCHIO CON IL SUONO STEREOFONICO IN DIGITALE
Sto pensando di chiedere la cittadinanza tunisina
Ecco chi è Saviano
RispondiElimina"i suoi ragazzi", ma per piacere!
E quando finisce il clamore e si spengono i riflettori che fine fanno?
I velini?
La scuola è anche rispetto delle regole ...
Come hanno imparato la parte...
potevano anche studiare il minimo.
E che c... , basta con il savianismo.
Mo' fa anche il provveditore, il preside ed il prof ...
il bidello no ...non est dignus
Poi la sortita di Bossi mi ricorda tanto gli 'mbrenditori di dove sai che quando gli bocciano i figli (per ciucciaria sia congenita che acquisita) fanno ricorso al TAR...
Il senatur invece vuol cacciare i prof terroni dalla Padania...
PERNACCHIO CON IL SUONO STEREOFONICO IN DIGITALE
Sto pensando di chiedere la cittadinanza tunisina
Bossi junior in Parlamento?
RispondiEliminae ti meravigli
sarebbe in ottima compagnia
la creme de la creme della ciucciaria
Bossi junior in Parlamento?
RispondiEliminae ti meravigli
sarebbe in ottima compagnia
la creme de la creme della ciucciaria
Intanto i bocciati sono dodici, responsabilità non da poco per la scuola dell'obbligo, qualsiasi sia in contesto sociale .
RispondiEliminaHanno praticamente fatto secca la compagnia di Arrevuoto.
Sai com'è..non è che uno a dodici anni si sveglia la mattina e recita Ubu roi di Jarry o Le nuvole di Aristofane, così ...leggendo dal gobbo.
Quanto ai segnali scolastici, l'unico che registro è quello evergreen multidirezionale : se sei un predestinato, non puoi avere un momento di gratificazione nella vita senza che nessuno ti ricordi chi sei e da dove vieni.
Alle volte ti dovessi montare la testa.
Questo in Italia vale per gli svantaggiati e per i giovani. I dodici disgraziatelli appartengono ad entrambe le categorie.
Niente di nuovo, dunque, sul fronte dell'incongruo : la massima carica dello Stato ti elogia e la scuola dello Stato ti boccia.
T'incarti una platea di giornalisti internazionali a Cannes che da te vogliono mandolini e criminalità, deludendo le attese, con risposte corrette ( mica è da tutti) e per le domande degli esaminatori..nisba. Non vai bene.
Don Milani diceva che bocciare nella scuola dell'obbligo è come sparare nel mucchio.
Ma Don Milani quando parlava di merito alludeva ad altro.
Eravamo ad un'idea di formazione lontana anni luce e ad un sentimento di empatia verso chi apprende la cui assenza è ben descritta nella Lettera ad una professoressa.
Speriamo che questi dodici ragazzini, non facciano due più due uguale quattro, leggendo nei segnali di fumo che la scuola gli ha inviati.
Intanto i bocciati sono dodici, responsabilità non da poco per la scuola dell'obbligo, qualsiasi sia in contesto sociale .
RispondiEliminaHanno praticamente fatto secca la compagnia di Arrevuoto.
Sai com'è..non è che uno a dodici anni si sveglia la mattina e recita Ubu roi di Jarry o Le nuvole di Aristofane, così ...leggendo dal gobbo.
Quanto ai segnali scolastici, l'unico che registro è quello evergreen multidirezionale : se sei un predestinato, non puoi avere un momento di gratificazione nella vita senza che nessuno ti ricordi chi sei e da dove vieni.
Alle volte ti dovessi montare la testa.
Questo in Italia vale per gli svantaggiati e per i giovani. I dodici disgraziatelli appartengono ad entrambe le categorie.
Niente di nuovo, dunque, sul fronte dell'incongruo : la massima carica dello Stato ti elogia e la scuola dello Stato ti boccia.
T'incarti una platea di giornalisti internazionali a Cannes che da te vogliono mandolini e criminalità, deludendo le attese, con risposte corrette ( mica è da tutti) e per le domande degli esaminatori..nisba. Non vai bene.
Don Milani diceva che bocciare nella scuola dell'obbligo è come sparare nel mucchio.
Ma Don Milani quando parlava di merito alludeva ad altro.
Eravamo ad un'idea di formazione lontana anni luce e ad un sentimento di empatia verso chi apprende la cui assenza è ben descritta nella Lettera ad una professoressa.
Speriamo che questi dodici ragazzini, non facciano due più due uguale quattro, leggendo nei segnali di fumo che la scuola gli ha inviati.
lasciamo perdere don Milani che qui non ci azzecca:questi divetti si sono presentati agli esami come se fossero maestri di pensiero
RispondiEliminaDon Milani parlava dei ragazzi che non avevano nulla e non avevano speranze
Questi hanno assaggiato i flash dei fotoreporter ...
Ma non ci sono regole sull'uso dei minori negli spettacoli?
Il punto è che i divetti della scuola se ne fottono!
lasciamo perdere don Milani che qui non ci azzecca:questi divetti si sono presentati agli esami come se fossero maestri di pensiero
RispondiEliminaDon Milani parlava dei ragazzi che non avevano nulla e non avevano speranze
Questi hanno assaggiato i flash dei fotoreporter ...
Ma non ci sono regole sull'uso dei minori negli spettacoli?
Il punto è che i divetti della scuola se ne fottono!
una volta, quando stavamo peggio, i bambini e i ragazzi impegnati sui set cinematografici, venivano seguiti da insegnanti che cercavano di non far perdere ai ragazzi la preparazione scolastica.
RispondiEliminaSe il parlamento fa leggi che disciplinano le corrette regole dell'apprendimento, che stabiliscono i giorni massimi di assenza nell'anno scolastico, il numero di interrogazioni e di compiti in classe, mi sembra ben curiosa cosa chiedere poi ai docenti di bypassare tali regole.
Se sono questi i motivi per cui sono stati bocciati, credo che qualcuno ne abbia informati ragazzi e genitori.
La Carlo Levi a Napoli è una realtà abbastanza conosciuta, dove gli insegnanti prima che insegnare devono fare gli assistenti sociali.
una volta, quando stavamo peggio, i bambini e i ragazzi impegnati sui set cinematografici, venivano seguiti da insegnanti che cercavano di non far perdere ai ragazzi la preparazione scolastica.
RispondiEliminaSe il parlamento fa leggi che disciplinano le corrette regole dell'apprendimento, che stabiliscono i giorni massimi di assenza nell'anno scolastico, il numero di interrogazioni e di compiti in classe, mi sembra ben curiosa cosa chiedere poi ai docenti di bypassare tali regole.
Se sono questi i motivi per cui sono stati bocciati, credo che qualcuno ne abbia informati ragazzi e genitori.
La Carlo Levi a Napoli è una realtà abbastanza conosciuta, dove gli insegnanti prima che insegnare devono fare gli assistenti sociali.
Hai detto tutto. E' quello che penso anch'io.
RispondiEliminaVorrei solo sapere qual'è il motivo per cui Don Milani non c'azzecca.
RispondiEliminaE dove nella "lettera ad una professoressa" o in altri testi, è detto che quanto vi si sostiene riguarda certi ragazzi si e certi altri no.
Non credo che le riprese cinematografiche abbiano impegnato più di tanto, il tempo è stato più che altro preso dal laboratorio teatrale.
E magari può essere che nessuno si sia preoccupato d'informare le famiglie che gli allievi potevano essere assistiti negli studi egualmente a spese delle produzioni.
La scuola dell'obbligo è un servizio prima di essere un luogo di insegnamento.Mi meraviglia che rispetto ad un'attività tanto nota ed utile alla collettività come quella di Arrevuoto, nessuno si sia posto il problema dell'eventuale tempo perduto.
Vorrei inoltre conoscere quali le leggi che disciplinano l'apprendimento nella scuola dell'obbligo.
Altro non so ne' m'interessa, speriamo solo che si iscrivano nuovamente.
Tuttavia sarebbe bene che i messaggi indirizzati ai giovani fossero congrui e non contraddittori.
Pena la perdita di credibilità
Proprio non me la sento, visti questi ed altri risultati, di unirmi alla difesa della scuola dell'obbligo di questo paese: poi ci saranno insegnanti fantasmagoriche, strutture mirabolanti e presidi efficienti che lavorano ad esperienze didattiche rimarchevoli . Ma non sono la norma.
Vorrei solo sapere qual'è il motivo per cui Don Milani non c'azzecca.
RispondiEliminaE dove nella "lettera ad una professoressa" o in altri testi, è detto che quanto vi si sostiene riguarda certi ragazzi si e certi altri no.
Non credo che le riprese cinematografiche abbiano impegnato più di tanto, il tempo è stato più che altro preso dal laboratorio teatrale.
E magari può essere che nessuno si sia preoccupato d'informare le famiglie che gli allievi potevano essere assistiti negli studi egualmente a spese delle produzioni.
La scuola dell'obbligo è un servizio prima di essere un luogo di insegnamento.Mi meraviglia che rispetto ad un'attività tanto nota ed utile alla collettività come quella di Arrevuoto, nessuno si sia posto il problema dell'eventuale tempo perduto.
Vorrei inoltre conoscere quali le leggi che disciplinano l'apprendimento nella scuola dell'obbligo.
Altro non so ne' m'interessa, speriamo solo che si iscrivano nuovamente.
Tuttavia sarebbe bene che i messaggi indirizzati ai giovani fossero congrui e non contraddittori.
Pena la perdita di credibilità
Proprio non me la sento, visti questi ed altri risultati, di unirmi alla difesa della scuola dell'obbligo di questo paese: poi ci saranno insegnanti fantasmagoriche, strutture mirabolanti e presidi efficienti che lavorano ad esperienze didattiche rimarchevoli . Ma non sono la norma.
io vorrei solo capire perchè tutte queste domande ce le poniamo dopo, quando tutto è già accaduto.
RispondiEliminaSe la scuola italiana sta diventando un immane bordello, dobbiamo ringraziare tutte le riforme che vengono apportate anno per anno, facendo impazzire tutti. Ci sono docenti che se ne vanno in pensione per disperazione, perchè non riescono a tenere dietro alle innovazioni.
E poi i debiti, i crediti, i ragazzi che latitano (anche senza Arrevuoto), le famiglie che se ne fottono (e non solo a Scampia), i ricorsi al TAR e i giornalisti e gli scrittori che parlano dopo, solo per i crucifige.
La classe docenti italiana non sarà al top come quella finlandese, ma quante volte tocca loro friggere il pesce con l'acqua?
io vorrei solo capire perchè tutte queste domande ce le poniamo dopo, quando tutto è già accaduto.
RispondiEliminaSe la scuola italiana sta diventando un immane bordello, dobbiamo ringraziare tutte le riforme che vengono apportate anno per anno, facendo impazzire tutti. Ci sono docenti che se ne vanno in pensione per disperazione, perchè non riescono a tenere dietro alle innovazioni.
E poi i debiti, i crediti, i ragazzi che latitano (anche senza Arrevuoto), le famiglie che se ne fottono (e non solo a Scampia), i ricorsi al TAR e i giornalisti e gli scrittori che parlano dopo, solo per i crucifige.
La classe docenti italiana non sarà al top come quella finlandese, ma quante volte tocca loro friggere il pesce con l'acqua?
Intanto distingui la scuola dell'obbligo dal resto.
RispondiEliminaE' importante, altrimenti qui si parla come se questi dodici ragazzi frequentassero la facoltà di medicina.
L'obbligo segue, per ovvi motivi, percorsi differenti. Non è il liceo. Avrei convenuto in tal caso.
La scuola dell'obbligo ha come primo dovere l'accoglienza.Tant'è che noi iscriviamo i bambini senza formalità particolari ( e i migranti senza documenti ).Bocciare è un provvedimento serio in un tale contesto che importa motivazioni , ufficiali, circostanziate che saranno esaminate dal provveditore. Non è mica un fatto normale una bocciatura alle medie.
Ma poi perchè ce la dobbiamo prendere con i dodicenni?
Quali sono queste verifiche alle quali non hanno saputo rispondere?
Non si poteva prevenire?
Sono sempre interessata alle leggi sull'apprendimento,davvero non le conosco.
Intanto distingui la scuola dell'obbligo dal resto.
RispondiEliminaE' importante, altrimenti qui si parla come se questi dodici ragazzi frequentassero la facoltà di medicina.
L'obbligo segue, per ovvi motivi, percorsi differenti. Non è il liceo. Avrei convenuto in tal caso.
La scuola dell'obbligo ha come primo dovere l'accoglienza.Tant'è che noi iscriviamo i bambini senza formalità particolari ( e i migranti senza documenti ).Bocciare è un provvedimento serio in un tale contesto che importa motivazioni , ufficiali, circostanziate che saranno esaminate dal provveditore. Non è mica un fatto normale una bocciatura alle medie.
Ma poi perchè ce la dobbiamo prendere con i dodicenni?
Quali sono queste verifiche alle quali non hanno saputo rispondere?
Non si poteva prevenire?
Sono sempre interessata alle leggi sull'apprendimento,davvero non le conosco.
mi informo e riferisco. Neanche io faccio l'insegnante
RispondiEliminaNon so da dove sia venuto fuori il numero dodici. Ieri, sul "Corriere del Mezzogiorno", la preside della Levi diceva che i bocciati del gruppo a cui fa riferimento lo scrittore Saviano (che parla di tre bocciati) sono solo due.
RispondiEliminaForse dodici si riferisce ai bocciati di tutta la scuola, tra l'altro una delle più attive delle periferie napoletane in didattica non tradizionale.
A Scampia c'è una forte evasione scolastica. E dodici bocciati in una media dalla platea, immagino, molto vasta e in un contesto molto problematico, non mi sembrano una cifra alta.
Non sono molto addentro alle valutazioni scolastiche, ma mi stupirei molto se un mio figlio molto bravo a recitare Jarry e Aristofane non sapesse fare le moltiplicazioni o non sapesse rispondere a semplici domande di storia, geografia, scienza. O facesse troppe assenze. Vorrei essere informato e se consenziente (alle assenze) non protestare a posteriori. Dopo l'estemporaneo (e gratuito) intervento dell'autore di "Gomorra", temo il classico ricorso al Tar.
E ancora, per quanto ne so, i ragazzi di Arrevuoto non sono tutti della Levi. A vederli a teatro mi sono sembrati abbastanza cresciuti, in maggioranza: 17, 18 e anche 19 anni. Se fossero ancora alle prese con la licenza media sarebbe davvero preoccupante.
Un ultima nota e tolgo il distubo: lasciamo stare don Milani dove sta. Grande onore e grandi meriti. Ma usare la sua Lettera come un Vangelo, a quasi cinquant'anni dalla sua scrittura, mi sembra disconoscere che la società italiana, non solo la scuola, si è molto trasformata. Quello straordinario spirito missionario, civile e, lasciatemelo dire, rivoluzionario, non tiene conto del suo futuro (e non poteva, don Milani non era un profeta), un futuro che è il nostro passato.
Raffaele
Non so da dove sia venuto fuori il numero dodici. Ieri, sul "Corriere del Mezzogiorno", la preside della Levi diceva che i bocciati del gruppo a cui fa riferimento lo scrittore Saviano (che parla di tre bocciati) sono solo due.
RispondiEliminaForse dodici si riferisce ai bocciati di tutta la scuola, tra l'altro una delle più attive delle periferie napoletane in didattica non tradizionale.
A Scampia c'è una forte evasione scolastica. E dodici bocciati in una media dalla platea, immagino, molto vasta e in un contesto molto problematico, non mi sembrano una cifra alta.
Non sono molto addentro alle valutazioni scolastiche, ma mi stupirei molto se un mio figlio molto bravo a recitare Jarry e Aristofane non sapesse fare le moltiplicazioni o non sapesse rispondere a semplici domande di storia, geografia, scienza. O facesse troppe assenze. Vorrei essere informato e se consenziente (alle assenze) non protestare a posteriori. Dopo l'estemporaneo (e gratuito) intervento dell'autore di "Gomorra", temo il classico ricorso al Tar.
E ancora, per quanto ne so, i ragazzi di Arrevuoto non sono tutti della Levi. A vederli a teatro mi sono sembrati abbastanza cresciuti, in maggioranza: 17, 18 e anche 19 anni. Se fossero ancora alle prese con la licenza media sarebbe davvero preoccupante.
Un ultima nota e tolgo il distubo: lasciamo stare don Milani dove sta. Grande onore e grandi meriti. Ma usare la sua Lettera come un Vangelo, a quasi cinquant'anni dalla sua scrittura, mi sembra disconoscere che la società italiana, non solo la scuola, si è molto trasformata. Quello straordinario spirito missionario, civile e, lasciatemelo dire, rivoluzionario, non tiene conto del suo futuro (e non poteva, don Milani non era un profeta), un futuro che è il nostro passato.
Raffaele
Io ho avuto dei docenti del Sud mitici, fra cui anche il compianto Scaglione, di filosofia, siciliano e cugino del magistrato Scaglione ucciso dalla mafia..
RispondiEliminaAlcune prof. del nord, soprattutto insegnanti di lettere, invece erano dei disastri...
Dirò di più: le peggiori erano quelle che bocciavano in base al cognome, e di fatto al cognome meridionale...
Quindi proprio Bossi farebbe bene a stare zitto.
L'unica cosa che direi ai docenti non di Milano (anche di Pavia, Trento, Udine e Vercelli) è che sarebbe meglio conoscessero un po' la città. Avremmo tanti meno problemi se la gente sviluppasse un po' di occhio clinico per questo catorcione di città scassato un po' dalla guerra e un po' dalla speculazione edilizia, e forse voteremmo perfino meglio.. :-)
Carolina
Io ho avuto dei docenti del Sud mitici, fra cui anche il compianto Scaglione, di filosofia, siciliano e cugino del magistrato Scaglione ucciso dalla mafia..
RispondiEliminaAlcune prof. del nord, soprattutto insegnanti di lettere, invece erano dei disastri...
Dirò di più: le peggiori erano quelle che bocciavano in base al cognome, e di fatto al cognome meridionale...
Quindi proprio Bossi farebbe bene a stare zitto.
L'unica cosa che direi ai docenti non di Milano (anche di Pavia, Trento, Udine e Vercelli) è che sarebbe meglio conoscessero un po' la città. Avremmo tanti meno problemi se la gente sviluppasse un po' di occhio clinico per questo catorcione di città scassato un po' dalla guerra e un po' dalla speculazione edilizia, e forse voteremmo perfino meglio.. :-)
Carolina
Anche io potrei essere bocciato alla licenza media per un errore da matita blu che mi è sfuggito all'inizio dell'ultimo capoverso: "un'ultima nota" e non "un ultima nota".
RispondiEliminaRaffaele
Anche io potrei essere bocciato alla licenza media per un errore da matita blu che mi è sfuggito all'inizio dell'ultimo capoverso: "un'ultima nota" e non "un ultima nota".
RispondiEliminaRaffaele
devo dire che questo articolo di Saviano non mi è proprio piaciuto.
RispondiEliminahttp://espresso.repubblica.it/dettaglio//2033802
non l'ho trovato su Internet quello di ieri dove parlava la preside della Levi. Lì in effetti parlavano di 2 ragazzi.
devo dire che questo articolo di Saviano non mi è proprio piaciuto.
RispondiEliminahttp://espresso.repubblica.it/dettaglio//2033802
non l'ho trovato su Internet quello di ieri dove parlava la preside della Levi. Lì in effetti parlavano di 2 ragazzi.
I bocciati sono 12 appartengono a due distinte scuole ( non m'interessa quali, ne' le ho citate) di due quartieri popolari.
RispondiEliminaUna parte di costoro peraltro ha storie disastrate. Fanno tutti parte della compagnia di Arrevuoto.
Che è un laboratorio teatrale, in cui non ci si limita a imparare una parte ma si apprende, si studia, altrimenti, come accade per tutti gli attori, è un po' difficile riuscire ad interpretare un ruolo.
Altra agenzia educativa dunque. E nemmeno delle più scadenti. Di questo spesso si parla nei programmi scolastici...di esperienze, di territorio, di aperture....meno di storia e di geografia.
Mi pare che qui si abbia un'idea dell'obbligo scolastico in termini di apprendimento meramente nozionistico, differente dalle intenzioni del legislatore.
Quanto a Don Milani che sarebbe un reperto archeologico, mi si dovrebbe spiegare il perchè alla luce di argomenti. Pertanto mi piacerebbe ci si confrontasse sul tema dei poveri, della discriminazione, sul principio di equità espresso nei suoi scritti in termini avveniristici ( noi ci siamo arrivati da poco) e sulla violenza che lo Stato esercita sulle classi più deboli.
Altrimenti il discorso del "vecchio" vale per qualsiasi scuola di pensiero che ha più di trent'anni.
Io poi per sovrapprezzo ci metterei anche Pasolini, che i metodi della scuola dell'obbligo detestava.
Così la galleria degli antenati è al completo.
I bocciati sono 12 appartengono a due distinte scuole ( non m'interessa quali, ne' le ho citate) di due quartieri popolari.
RispondiEliminaUna parte di costoro peraltro ha storie disastrate. Fanno tutti parte della compagnia di Arrevuoto.
Che è un laboratorio teatrale, in cui non ci si limita a imparare una parte ma si apprende, si studia, altrimenti, come accade per tutti gli attori, è un po' difficile riuscire ad interpretare un ruolo.
Altra agenzia educativa dunque. E nemmeno delle più scadenti. Di questo spesso si parla nei programmi scolastici...di esperienze, di territorio, di aperture....meno di storia e di geografia.
Mi pare che qui si abbia un'idea dell'obbligo scolastico in termini di apprendimento meramente nozionistico, differente dalle intenzioni del legislatore.
Quanto a Don Milani che sarebbe un reperto archeologico, mi si dovrebbe spiegare il perchè alla luce di argomenti. Pertanto mi piacerebbe ci si confrontasse sul tema dei poveri, della discriminazione, sul principio di equità espresso nei suoi scritti in termini avveniristici ( noi ci siamo arrivati da poco) e sulla violenza che lo Stato esercita sulle classi più deboli.
Altrimenti il discorso del "vecchio" vale per qualsiasi scuola di pensiero che ha più di trent'anni.
Io poi per sovrapprezzo ci metterei anche Pasolini, che i metodi della scuola dell'obbligo detestava.
Così la galleria degli antenati è al completo.
Jenè anche tu hai imparato l'arte del proclama?
RispondiEliminaAlmeno di' perchè non ti è piaciuto
Jenè anche tu hai imparato l'arte del proclama?
RispondiEliminaAlmeno di' perchè non ti è piaciuto
tu lo hai letto? E ti sembra giusto scrivere in tal modo del ragazzino che fuma in aereo? Quasi ad esaltarne la bravata.
RispondiEliminaQua si sta davvero perdendo la tramontana.
Io capisco che l'Espresso gli stia addosso per spremerlo finchè la barca va, ma trovo quell'articolo davvero puerile.
tu lo hai letto? E ti sembra giusto scrivere in tal modo del ragazzino che fuma in aereo? Quasi ad esaltarne la bravata.
RispondiEliminaQua si sta davvero perdendo la tramontana.
Io capisco che l'Espresso gli stia addosso per spremerlo finchè la barca va, ma trovo quell'articolo davvero puerile.
i metodi della scuola dell'obbligo ci derivano dalle leggi che abbiamo in tema di pubblica istruzione. Se fanno schifo non è certo colpa del singolo, ma anche dei governi che si sono succeduti, che lungi dal mettere ordine, hanno soltanto incasinato la materia.
RispondiEliminaPenso che qualora avessero dato il diploma ad honorem, il problema si sarebbe ripresentato l'anno prossimo, visto che la scuola dell'obbligo va avanti fino ai 16 anni.
i metodi della scuola dell'obbligo ci derivano dalle leggi che abbiamo in tema di pubblica istruzione. Se fanno schifo non è certo colpa del singolo, ma anche dei governi che si sono succeduti, che lungi dal mettere ordine, hanno soltanto incasinato la materia.
RispondiEliminaPenso che qualora avessero dato il diploma ad honorem, il problema si sarebbe ripresentato l'anno prossimo, visto che la scuola dell'obbligo va avanti fino ai 16 anni.
Si l'avevo letto sabato...e devo dire che era passato sin inosservato,nel senso che ovviamente mi dispiaceva per i ragazzi...Arrevuoto è passato in televisione e mi è piaciuto molto.
RispondiEliminaOltretutto Saviano fa una cronaca esasperata di Cannes che non è precisamente come lui la descrive...non mi sembra però che neghi quanto parte di quei ragazzi siano difficili
Ma non mi pare che esalti il fumo in aereo...più che altro mi è sembrato un pezzo di colore. E poi Saviano con Gomorra film, c'entra poco.
Si l'avevo letto sabato...e devo dire che era passato sin inosservato,nel senso che ovviamente mi dispiaceva per i ragazzi...Arrevuoto è passato in televisione e mi è piaciuto molto.
RispondiEliminaOltretutto Saviano fa una cronaca esasperata di Cannes che non è precisamente come lui la descrive...non mi sembra però che neghi quanto parte di quei ragazzi siano difficili
Ma non mi pare che esalti il fumo in aereo...più che altro mi è sembrato un pezzo di colore. E poi Saviano con Gomorra film, c'entra poco.
infatti non condivido i pezzi di colore. Ne abbiamo anche troppo.
RispondiEliminacome c'entra poco? Non ha curato la sceneggiatura assieme a Braucci?
RispondiEliminaJenè per carità. Ti ricordo che in Italia c'è la libertà d'insegnamento, quindi anche di metodo, dunque già che ci sei, non cercare nemmeno leggi sull'apprendimento che ovviamente non esistono. Io ho solo detto che non era il caso di bocciare quei ragazzini vista la situazione. Te dici che è stato giusto...e va bene a te piacciono le maniere forti e a me no...ma non allarghiamo oltre... ai governi,alle lauree ad honorem e chissà a cos'altro.
RispondiEliminaTanto quei dodici, sono abituati a prendersela in saccoccia, come diciamo da noi.
Una più...una meno..
Jenè per carità. Ti ricordo che in Italia c'è la libertà d'insegnamento, quindi anche di metodo, dunque già che ci sei, non cercare nemmeno leggi sull'apprendimento che ovviamente non esistono. Io ho solo detto che non era il caso di bocciare quei ragazzini vista la situazione. Te dici che è stato giusto...e va bene a te piacciono le maniere forti e a me no...ma non allarghiamo oltre... ai governi,alle lauree ad honorem e chissà a cos'altro.
RispondiEliminaTanto quei dodici, sono abituati a prendersela in saccoccia, come diciamo da noi.
Una più...una meno..
appunto ...un co- sceneggiatore che non è uno sceneggiatore...c'entra poco
RispondiEliminaNon voglio negare il pensiero di Don Milani e ci mancherebbe ...
RispondiEliminama credo qui si stia parlando di altro
Se è stato giusto bocciare i "ragazzi di Saviano"
Giusto ripeto e non opportuno
e quoto Jenè:
"Che segnale di speranza avrebbero recepito quei ragazzi che hanno sgobbato per tutti i tre anni, che vivono anch'essi in un contesto sociale così difficile"
Insomma solo perché sono "savianini" dovrebbero avere un trattamento ad personam?
Il cd Lodo Saviano
Non voglio negare il pensiero di Don Milani e ci mancherebbe ...
RispondiEliminama credo qui si stia parlando di altro
Se è stato giusto bocciare i "ragazzi di Saviano"
Giusto ripeto e non opportuno
e quoto Jenè:
"Che segnale di speranza avrebbero recepito quei ragazzi che hanno sgobbato per tutti i tre anni, che vivono anch'essi in un contesto sociale così difficile"
Insomma solo perché sono "savianini" dovrebbero avere un trattamento ad personam?
Il cd Lodo Saviano
circa la qualifica di co-sceneggiatore
RispondiEliminadovevano pur giustificare in qualche modo i soldi che gli hanno dato...
perché credo che Saviano non ha proprio idea di come si fa una sceneggiatura...
mica può fare copia ed incolla
circa la qualifica di co-sceneggiatore
RispondiEliminadovevano pur giustificare in qualche modo i soldi che gli hanno dato...
perché credo che Saviano non ha proprio idea di come si fa una sceneggiatura...
mica può fare copia ed incolla
Bene, adesso che questi 12 sono stati bocciati e la speranza può finalmente tornare a risplendere (curioso come in una collettività la speranza possa nascere dalle sanzioni ), insisto su Don Milani e pure su Pasolini per avere entrambi messo in evidenza il carattere classista, in particolare della scuola dell'obbligo.
RispondiEliminaI figli della borghesia recitanti Ubu Roi al Mercadante, sarebbero stati portati in trionfo oltre che promossi, nessuno me lo leva dalla testa.
I tempi non sono affatto cambiati, sotto questo aspetto, se lo fossero avremmo una società migliore. Invece abbiamo quel che abbiamo e non vedo perchè dobbiamo schierarci in difesa di una struttura fatiscente ( di chiunque sia la colpa,non m'interessa, tale è ), inadeguata, vecchia, incapace di raccogliere le sfide del mondo che cambia.
Altro che storia e geografia.
Dove niente funziona, non te la puoi prendere con i ragazzi, quantomeno alla scuola spetterebbe, il compito della prevenzione della bocciatura.
E spetta non perchè splendidamente eroica nel contesto del disagio suburbano : è un preciso dovere della scuola dell'obbligo.
Reegistro una smisurata fiducia negli atteggiamenti punitivi e non mi meraviglia. Gente fuori dalle regole ( e questi ragazzi purtroppo lo sono) oramai è destinata a prendere gli schiaffoni nella società che aborre la diversità.
Di Saviano non m'interessa e poi è lui stesso a dire di avere poco a che fare con Gomorra film, immagino che come cittadino possa dire la sua sulle bocciature e chiamare i ragazzini come meglio crede. Però...è sempre sospetta l'animosità che c'è nei suoi confronti.
Alla fine il "mito" lo creano più i detrattori che i celebranti.
E lui è solo uno che ha scritto un buon libro tradotto in 36 paesi.
Vista da qui, la cosa si traduce in un evento di successo come un altro.
Bene, adesso che questi 12 sono stati bocciati e la speranza può finalmente tornare a risplendere (curioso come in una collettività la speranza possa nascere dalle sanzioni ), insisto su Don Milani e pure su Pasolini per avere entrambi messo in evidenza il carattere classista, in particolare della scuola dell'obbligo.
RispondiEliminaI figli della borghesia recitanti Ubu Roi al Mercadante, sarebbero stati portati in trionfo oltre che promossi, nessuno me lo leva dalla testa.
I tempi non sono affatto cambiati, sotto questo aspetto, se lo fossero avremmo una società migliore. Invece abbiamo quel che abbiamo e non vedo perchè dobbiamo schierarci in difesa di una struttura fatiscente ( di chiunque sia la colpa,non m'interessa, tale è ), inadeguata, vecchia, incapace di raccogliere le sfide del mondo che cambia.
Altro che storia e geografia.
Dove niente funziona, non te la puoi prendere con i ragazzi, quantomeno alla scuola spetterebbe, il compito della prevenzione della bocciatura.
E spetta non perchè splendidamente eroica nel contesto del disagio suburbano : è un preciso dovere della scuola dell'obbligo.
Reegistro una smisurata fiducia negli atteggiamenti punitivi e non mi meraviglia. Gente fuori dalle regole ( e questi ragazzi purtroppo lo sono) oramai è destinata a prendere gli schiaffoni nella società che aborre la diversità.
Di Saviano non m'interessa e poi è lui stesso a dire di avere poco a che fare con Gomorra film, immagino che come cittadino possa dire la sua sulle bocciature e chiamare i ragazzini come meglio crede. Però...è sempre sospetta l'animosità che c'è nei suoi confronti.
Alla fine il "mito" lo creano più i detrattori che i celebranti.
E lui è solo uno che ha scritto un buon libro tradotto in 36 paesi.
Vista da qui, la cosa si traduce in un evento di successo come un altro.
ovviamente non ho nulla contro Saviano, anzi ritengo che abbia scritto un gran bel libro. Ma se si dessero tutti una calmata non sarebbe male.
RispondiEliminaCome i giornalisti che hanno intervistato la Betancourt e le hanno fatto dire che approvava la capocciata di Zidane e che avrebbe fatto la stessa cosa al suo posto.
Ma vi pare che la Betancourt non teneva altro a cui pensare? Si doveva proprio occupare di Zidane?
Se l'insegnamento fosse davvero libero (e non soggetto a programmi ministeriali) la Lega non starebbe ancora strillando che tutti conoscono i re di Roma e nessuno i Dogi della Serenissima.
Insegnerebbero tranquillamente storia e geografia dei patri confini padani e fanculo il resto dell'Italia.
ovviamente non ho nulla contro Saviano, anzi ritengo che abbia scritto un gran bel libro. Ma se si dessero tutti una calmata non sarebbe male.
RispondiEliminaCome i giornalisti che hanno intervistato la Betancourt e le hanno fatto dire che approvava la capocciata di Zidane e che avrebbe fatto la stessa cosa al suo posto.
Ma vi pare che la Betancourt non teneva altro a cui pensare? Si doveva proprio occupare di Zidane?
Se l'insegnamento fosse davvero libero (e non soggetto a programmi ministeriali) la Lega non starebbe ancora strillando che tutti conoscono i re di Roma e nessuno i Dogi della Serenissima.
Insegnerebbero tranquillamente storia e geografia dei patri confini padani e fanculo il resto dell'Italia.
Ovviamente ad ogni Libertà corrisponde un congruo numero di assalitori.
RispondiEliminaTuttavia c'è differenza tra i Programmi che in qualche modo sono prestabiliti e i Metodi che invece sono liberi. Bossi reclama più risalto alla Storia della Serenissima ma sbaglia quando la mette in contrapposizione con la storia romana. Più dogi per tutti, potrebbe essere la giusta sintesi.
Ovviamente ad ogni Libertà corrisponde un congruo numero di assalitori.
RispondiEliminaTuttavia c'è differenza tra i Programmi che in qualche modo sono prestabiliti e i Metodi che invece sono liberi. Bossi reclama più risalto alla Storia della Serenissima ma sbaglia quando la mette in contrapposizione con la storia romana. Più dogi per tutti, potrebbe essere la giusta sintesi.
ma siamo tanto sicuri che nelle scuole venete non vi sia una accentuazione della storia locale?
RispondiEliminaNon ho le prove che lo si faccia, ma so come insegna mia figlia la storia, con un occhio attento ai riferimenti locali...
E se lo fa mia figlia non vedo perché non lo debbono fare i prof. terroni di Conegliano Veneto...
Quello che dice bossi della scuola è attendibile solo se si riferisce al portone ed alla targa all'ingresso
Sul resto della discussione resto della mia idea che non è punitiva ma semplicemente "educativa" per il rispetto delle regole
Su Milani e Pasolini che hanno rappresentato il mio bagaglio educativo cerchiamo di non contestualizzarli troppo.
La realtà che descrivevano non è quella di oggi...
Allora c'erano barriere molto alte e che, per fortuna, sono state abbattute.
Le barriere di oggi sono di natura diversa, sono etiche...
E mi fermo non la voglio fare lunga
ma siamo tanto sicuri che nelle scuole venete non vi sia una accentuazione della storia locale?
RispondiEliminaNon ho le prove che lo si faccia, ma so come insegna mia figlia la storia, con un occhio attento ai riferimenti locali...
E se lo fa mia figlia non vedo perché non lo debbono fare i prof. terroni di Conegliano Veneto...
Quello che dice bossi della scuola è attendibile solo se si riferisce al portone ed alla targa all'ingresso
Sul resto della discussione resto della mia idea che non è punitiva ma semplicemente "educativa" per il rispetto delle regole
Su Milani e Pasolini che hanno rappresentato il mio bagaglio educativo cerchiamo di non contestualizzarli troppo.
La realtà che descrivevano non è quella di oggi...
Allora c'erano barriere molto alte e che, per fortuna, sono state abbattute.
Le barriere di oggi sono di natura diversa, sono etiche...
E mi fermo non la voglio fare lunga
a Milano nessuno accentua la storia locale altrimenti dovrebbero vergognarsi tutti da morire, pensando anche solo alle targhe che ricordano i partigiani uccisi.
RispondiEliminaCarolina
a Milano nessuno accentua la storia locale altrimenti dovrebbero vergognarsi tutti da morire, pensando anche solo alle targhe che ricordano i partigiani uccisi.
RispondiEliminaCarolina
E' una questione di lettura della società e poi ...di qualsiasi natura siano divenute le barriere e di qualsiasi segno sia la povertà, io ne continuo ad auspicare l'abbattimento.
RispondiEliminaSe Pasolini e Don Milani non vengono fatti rivivere divenendo una chiave per "visione del mondo" tedescamente intesa, finiranno con l'essere due occupanti gli scaffali della biblioteca di casa, un argomento di conversazione come un altro. Un esercizio pseudointellettuale sterile, di nessuna utilità.
Proprio quello che in vita si sono impegnati a NON essere.
Non più vivi ma viventi per avere delineato un'idea di società che ancora mi convince e mi vede schierata.
Perchè tanta difficoltà ad essere dalla parte dei poveri, domandava Pasolini all' allora PCI ?
Pensa te quant'è osoleto...qualcuno ancora lo domanda agli eredi ( del PCI)
A me poi quest'idea di educazione delle masse - colpirne dodici per educarne cento - fa rabbrividire. Mi evoca visioni da tregenda e poi credete...col paternalismo non si percorrono chilometri.
Una bocciatura con motivazioni meno didascaliche e più "amministrativamente" degna, sarebbe bastata ai cittadini che spendono soldi perchè a tutti sia data una possibilità, perchè siano rimossi gli svantaggi.
Apprendo che Arrevuoto è diventato un programma quinquennale, spero almeno che questi 12 sacrificati sull'altare della disorganizzazione, diventino un buon motivo per smetterla con i conflitti tra agenzie educative e che si faccia in modo che la mano destra sappia sempre quello che fa la sinistra.
Pagando anche Arrevuoto, non mi sembra una richiesta dell'altro mondo.
E' una questione di lettura della società e poi ...di qualsiasi natura siano divenute le barriere e di qualsiasi segno sia la povertà, io ne continuo ad auspicare l'abbattimento.
RispondiEliminaSe Pasolini e Don Milani non vengono fatti rivivere divenendo una chiave per "visione del mondo" tedescamente intesa, finiranno con l'essere due occupanti gli scaffali della biblioteca di casa, un argomento di conversazione come un altro. Un esercizio pseudointellettuale sterile, di nessuna utilità.
Proprio quello che in vita si sono impegnati a NON essere.
Non più vivi ma viventi per avere delineato un'idea di società che ancora mi convince e mi vede schierata.
Perchè tanta difficoltà ad essere dalla parte dei poveri, domandava Pasolini all' allora PCI ?
Pensa te quant'è osoleto...qualcuno ancora lo domanda agli eredi ( del PCI)
A me poi quest'idea di educazione delle masse - colpirne dodici per educarne cento - fa rabbrividire. Mi evoca visioni da tregenda e poi credete...col paternalismo non si percorrono chilometri.
Una bocciatura con motivazioni meno didascaliche e più "amministrativamente" degna, sarebbe bastata ai cittadini che spendono soldi perchè a tutti sia data una possibilità, perchè siano rimossi gli svantaggi.
Apprendo che Arrevuoto è diventato un programma quinquennale, spero almeno che questi 12 sacrificati sull'altare della disorganizzazione, diventino un buon motivo per smetterla con i conflitti tra agenzie educative e che si faccia in modo che la mano destra sappia sempre quello che fa la sinistra.
Pagando anche Arrevuoto, non mi sembra una richiesta dell'altro mondo.
Penso che il vero riscatto sociale, oggi, (anno 2008, dopo Cristo) passa ancora attraverso l'istruzione, che sono il sapere e la conoscenza a emancipare e che questa cosa qui non la si ottiene per opera e virtù dello spirito santo, ma, richiede impegno, costanza, fatica così come richiesto da qualsiasi pratica sportiva o da qualsiasi esperienza teatrale o cinematografica. Penso che su questo sarebbero d'accordo sia Don Milani che Pasolini.
RispondiEliminaQui i discorsi da farsi sono due: o si investe nella scuola, cambiandola radicalmente e profondamente da cima a fondo, promuovendo la crescita culturale delle risorse umane che vi operano, attrezzando le strutture fatiscenti e dando ad essa tutto il necessario, indispensabile, per fare lezione in modo diverso, meno tradizionale (di cui pure c'è bisogno), diciamo così, meno lezioni frontali per intenderci, più laboratori, più cineforum, più strumenti tecnologici anche alla luce delle recenti ricerche sul nuovo modo di apprendere delle giovani generazioni, ricordo il bel libro di Sartori, "Homo videns" e di Raffaele Simone "La terza fase", oppure, dato che questo è chimerico e avveniristico, occorre adeguarsi a quello che c'è, e caso mai, fare un passo indietro. Nel senso che la scuola deve tornare a bocciare anche nella scuola dell'obbligo se è necessario. Ahimè, mi dispiace, ma è indispensabile se questo significa che nelle scuole superiori, nei primi anni, (anche lì si fa accoglienza, eh, non dimentichiamocelo) per le carenze riscontrate nelle principali discipline (italiano matematica e lingue) si svolge un programma che avrebbe dovuto svolgersi nelle scuole medie, dove invece si fa, spesso, intattenimento, violando lo sviluppo psicologico che ha esigenza, a quell'età, di logica, di ordine ecc. La scuola media inferiore è carente, vero. Ma questo non vuol dire che deve prescindere da criteri fondamentali, quali la verifica che rappresenta oltre che la possibilità per cambiare la programmazione dell'insegnante anche un modo per accertarsi che ci sia stato sviluppo nel processo di crescita dello studente. Ha quindi bisogno di verifiche scritte e orali, di partecipazione all'attività didattica, ma soprattutto di presenza, e nel caso dei ragazzini di Gomorra, credo di capire che questa sia mancata. Come valutarli? Solo in base alla loro esperienza teatrale e/o cinematografica? a me sembra poco e snaturerebbe quella che è una delle funzioni principali della scuola, la valutazione.
Penso che il vero riscatto sociale, oggi, (anno 2008, dopo Cristo) passa ancora attraverso l'istruzione, che sono il sapere e la conoscenza a emancipare e che questa cosa qui non la si ottiene per opera e virtù dello spirito santo, ma, richiede impegno, costanza, fatica così come richiesto da qualsiasi pratica sportiva o da qualsiasi esperienza teatrale o cinematografica. Penso che su questo sarebbero d'accordo sia Don Milani che Pasolini.
RispondiEliminaQui i discorsi da farsi sono due: o si investe nella scuola, cambiandola radicalmente e profondamente da cima a fondo, promuovendo la crescita culturale delle risorse umane che vi operano, attrezzando le strutture fatiscenti e dando ad essa tutto il necessario, indispensabile, per fare lezione in modo diverso, meno tradizionale (di cui pure c'è bisogno), diciamo così, meno lezioni frontali per intenderci, più laboratori, più cineforum, più strumenti tecnologici anche alla luce delle recenti ricerche sul nuovo modo di apprendere delle giovani generazioni, ricordo il bel libro di Sartori, "Homo videns" e di Raffaele Simone "La terza fase", oppure, dato che questo è chimerico e avveniristico, occorre adeguarsi a quello che c'è, e caso mai, fare un passo indietro. Nel senso che la scuola deve tornare a bocciare anche nella scuola dell'obbligo se è necessario. Ahimè, mi dispiace, ma è indispensabile se questo significa che nelle scuole superiori, nei primi anni, (anche lì si fa accoglienza, eh, non dimentichiamocelo) per le carenze riscontrate nelle principali discipline (italiano matematica e lingue) si svolge un programma che avrebbe dovuto svolgersi nelle scuole medie, dove invece si fa, spesso, intattenimento, violando lo sviluppo psicologico che ha esigenza, a quell'età, di logica, di ordine ecc. La scuola media inferiore è carente, vero. Ma questo non vuol dire che deve prescindere da criteri fondamentali, quali la verifica che rappresenta oltre che la possibilità per cambiare la programmazione dell'insegnante anche un modo per accertarsi che ci sia stato sviluppo nel processo di crescita dello studente. Ha quindi bisogno di verifiche scritte e orali, di partecipazione all'attività didattica, ma soprattutto di presenza, e nel caso dei ragazzini di Gomorra, credo di capire che questa sia mancata. Come valutarli? Solo in base alla loro esperienza teatrale e/o cinematografica? a me sembra poco e snaturerebbe quella che è una delle funzioni principali della scuola, la valutazione.
Clap Clap Clap Meriggio
RispondiEliminaClap Clap Clap Meriggio
RispondiEliminaSe nell' 'Obbligo scolastico si deve bocciare applicando i criteri di una qualsiasi altra scuola, occorre la revisione intera del Progetto. Poichè ciò significherebbe che lo spirito originario che soprintende l'intero impianto della scuola dell'obbligo è cambiato.
RispondiEliminaConseguente dovrebbe essere una nuova regolazione.
Quanto al resto mi attengo ai fatti :
Un progetto pubblico rivolto a ragazzi delle scuole, non può ignorare l'esistenza dell'impegno scolastico. E viceversa.
Il fatto che entrambe le agenzie educative non abbiano trovato il modo di connettersi, rimuovendo gl'impedimenti, non è una cosa da poco e la dice tutta su quanto siano tenute in nessun conto rispettivamente, l'esigenza di un progetto volto a togliere i ragazzi dalla strada e quella della scuola con le sue richieste di presenza e raggiungimento degli obiettivi vari.
Rispetto a questa sconnessione che poi è sintomo di due mentalità in cui la scuola ondivaga e si dibatte, di quali investimenti per mirabolanti progetti parliamo?
I progetti bisogna saperli gestire sotto i diversi aspetti : da quello didattico a quello amministrativo.
Altrimenti sono soldi buttati al vento.
Come dimostra la nostra storia.
Se alla fine della fiera per i guasti di una mala conduzione devono essere i ragazzi a pagare...lasciamo le cose come stanno.
Credo che la scuola non abbia speranza se si continua a non volerne rivedere radicalmente l'impianto.
Una riforma oggi e un audiovisivo domani , una chiacchiera e un'operazione di maquillage per dopodomani, ci hanno ridotto come siamo.
Ma non si può rivederne l'organizzazione, se non si sottraggono importanti pezzi di questa partita alla Politica che ne ha fatto materia di scontro, con cuci e scuci ignobili.
L'unica speranza per noi è l'Europa, cioè che si studi in quella sede un modello che sia funzionale per tutti gli Stati membri e che soprattutto serva ai cittadini per circolare e lavorare con titoli di studio riconosciuti ovunque.
Finchè il problema sarà stabilire se è più importante la storia o Ubu roi, siamo nemmeno a metà del guado...non siamo nemmeno partiti.
Quanto a Pasolini e Don Milani la loro era un'idea di sapere, conoscenza e riscatto sociale totalmente differente, basata sull'esaltazione della cultura popolare e sul lavoro.
Non si pretende questo.
I loro allievi tuttavia, hanno tutti fatto ottime riuscite : attori, registi sindacalisti, amministratori locali..capi dell'opposizione,consiglieri dei capi dell'opposizione....
Se nell' 'Obbligo scolastico si deve bocciare applicando i criteri di una qualsiasi altra scuola, occorre la revisione intera del Progetto. Poichè ciò significherebbe che lo spirito originario che soprintende l'intero impianto della scuola dell'obbligo è cambiato.
RispondiEliminaConseguente dovrebbe essere una nuova regolazione.
Quanto al resto mi attengo ai fatti :
Un progetto pubblico rivolto a ragazzi delle scuole, non può ignorare l'esistenza dell'impegno scolastico. E viceversa.
Il fatto che entrambe le agenzie educative non abbiano trovato il modo di connettersi, rimuovendo gl'impedimenti, non è una cosa da poco e la dice tutta su quanto siano tenute in nessun conto rispettivamente, l'esigenza di un progetto volto a togliere i ragazzi dalla strada e quella della scuola con le sue richieste di presenza e raggiungimento degli obiettivi vari.
Rispetto a questa sconnessione che poi è sintomo di due mentalità in cui la scuola ondivaga e si dibatte, di quali investimenti per mirabolanti progetti parliamo?
I progetti bisogna saperli gestire sotto i diversi aspetti : da quello didattico a quello amministrativo.
Altrimenti sono soldi buttati al vento.
Come dimostra la nostra storia.
Se alla fine della fiera per i guasti di una mala conduzione devono essere i ragazzi a pagare...lasciamo le cose come stanno.
Credo che la scuola non abbia speranza se si continua a non volerne rivedere radicalmente l'impianto.
Una riforma oggi e un audiovisivo domani , una chiacchiera e un'operazione di maquillage per dopodomani, ci hanno ridotto come siamo.
Ma non si può rivederne l'organizzazione, se non si sottraggono importanti pezzi di questa partita alla Politica che ne ha fatto materia di scontro, con cuci e scuci ignobili.
L'unica speranza per noi è l'Europa, cioè che si studi in quella sede un modello che sia funzionale per tutti gli Stati membri e che soprattutto serva ai cittadini per circolare e lavorare con titoli di studio riconosciuti ovunque.
Finchè il problema sarà stabilire se è più importante la storia o Ubu roi, siamo nemmeno a metà del guado...non siamo nemmeno partiti.
Quanto a Pasolini e Don Milani la loro era un'idea di sapere, conoscenza e riscatto sociale totalmente differente, basata sull'esaltazione della cultura popolare e sul lavoro.
Non si pretende questo.
I loro allievi tuttavia, hanno tutti fatto ottime riuscite : attori, registi sindacalisti, amministratori locali..capi dell'opposizione,consiglieri dei capi dell'opposizione....
anche io sono dalla parte dei poveri...
RispondiEliminama c'è una differenza sostanziale
il povero ignorante resta povero
il ricco ignorante è ricco
La cultura popolare, scolastica e quant'altro è l'unica forma di riscatto sociale ...
non ve ne sono altre
a prescindere dalle bocciature
Il ragazzo di Saviano lo si fa arrivare fino alla scuola dell'obbligo e poi?
Continua a fare l'attore?
Non mi si faccia dire cose che non ho detto:"punirne 10 per educarne 100"
Né sono un intellettuale da salotto : nelle realtà degradate ci ho lavorato e so bene che problemi crea la mancanza di "cultura"...
C'è un dato che fa riflettere (e sono dati ufficiali del censimento)
Grumo Nevano (poco meno di 19.000 abitanti)
CITTADINI CON LICENZA ELEMENTARE 3806
CITTADINI ANALFABETI 1842
totale 5648
più del 31% dei Grumesi concittadini si trovano in una condizione di grave disagio culturale
Va tenuto conto che in questo dato non sono compresi i bambini e ragazzi in età scolare
anche io sono dalla parte dei poveri...
RispondiEliminama c'è una differenza sostanziale
il povero ignorante resta povero
il ricco ignorante è ricco
La cultura popolare, scolastica e quant'altro è l'unica forma di riscatto sociale ...
non ve ne sono altre
a prescindere dalle bocciature
Il ragazzo di Saviano lo si fa arrivare fino alla scuola dell'obbligo e poi?
Continua a fare l'attore?
Non mi si faccia dire cose che non ho detto:"punirne 10 per educarne 100"
Né sono un intellettuale da salotto : nelle realtà degradate ci ho lavorato e so bene che problemi crea la mancanza di "cultura"...
C'è un dato che fa riflettere (e sono dati ufficiali del censimento)
Grumo Nevano (poco meno di 19.000 abitanti)
CITTADINI CON LICENZA ELEMENTARE 3806
CITTADINI ANALFABETI 1842
totale 5648
più del 31% dei Grumesi concittadini si trovano in una condizione di grave disagio culturale
Va tenuto conto che in questo dato non sono compresi i bambini e ragazzi in età scolare
E meno male che la situazione rispetto a cinquant'anni fa è nettamente migliorata.... adesso fossi in te andrei da quei 1842 analfabeti a indagare sui perchè.
RispondiEliminaScherzo anche se sarebbe interessante capire.
Nessuno ha parlato del tuo salotto,tu ti senti sempre tirato in ballo nonostante le mie note tecniche di assalto frontale e mai obliquo.
E meno male che la situazione rispetto a cinquant'anni fa è nettamente migliorata.... adesso fossi in te andrei da quei 1842 analfabeti a indagare sui perchè.
RispondiEliminaScherzo anche se sarebbe interessante capire.
Nessuno ha parlato del tuo salotto,tu ti senti sempre tirato in ballo nonostante le mie note tecniche di assalto frontale e mai obliquo.
hai parlato di salotto tu
RispondiEliminanon io
comunque non importa
era tanto per precisare
non mi interessano gli attacchi né frontali né obliqui
io dico la mia idea
e resto della mia idea
hai parlato di salotto tu
RispondiEliminanon io
comunque non importa
era tanto per precisare
non mi interessano gli attacchi né frontali né obliqui
io dico la mia idea
e resto della mia idea
se ti interessano davvero gli analfabeti
RispondiEliminamolti lo sono di ritorno
se ti interessano davvero gli analfabeti
RispondiEliminamolti lo sono di ritorno
e certo ...per indicare quelle che per me sono conseguenze logiche...
RispondiEliminama che c'entri tu?
e certo ...per indicare quelle che per me sono conseguenze logiche...
RispondiEliminama che c'entri tu?
Prove tecniche di Federalismo : AKA : Prove tecniche di Secessione.
RispondiEliminaItalllllia 1, l'avanposto del MINCULPOP (che non significa più Ministero della Cultura Popolare) stamattina crociava contro la scuola del meridione: a parità di ignorantità mentale, un ragazzo al nord prende 5, la stessa preparazione al sud gli vale un 8!
Altro segnale che si aggiunge a quello dei professori meridionali che "assillano" i poveri ragazzi del nord!
Insomma... Ma una recidiva dell'ictus?
nel senso che all'andata sapevano leggere e al ritorno non più ?
RispondiEliminaUn caso di ammnesia.Capita.
Prove tecniche di Federalismo : AKA : Prove tecniche di Secessione.
RispondiEliminaItalllllia 1, l'avanposto del MINCULPOP (che non significa più Ministero della Cultura Popolare) stamattina crociava contro la scuola del meridione: a parità di ignorantità mentale, un ragazzo al nord prende 5, la stessa preparazione al sud gli vale un 8!
Altro segnale che si aggiunge a quello dei professori meridionali che "assillano" i poveri ragazzi del nord!
Insomma... Ma una recidiva dell'ictus?
nel senso che all'andata sapevano leggere e al ritorno non più ?
RispondiEliminaUn caso di ammnesia.Capita.
Bukaniere, quelle sono le stronzate di quando i leghisti erano agli esordi; ci imbrattavano dei giornalini scolastici e la menavano a tutti, ma a livello d'istituto; figurati se qualcuno pensava che sarebbero mai arrivati al governo! Bleargh.
RispondiEliminaCarolina schifata
Bukaniere, quelle sono le stronzate di quando i leghisti erano agli esordi; ci imbrattavano dei giornalini scolastici e la menavano a tutti, ma a livello d'istituto; figurati se qualcuno pensava che sarebbero mai arrivati al governo! Bleargh.
RispondiEliminaCarolina schifata
come ho detto sopra, i prof. meridionali non assillano nessuno. almeno a Milano. qui sono quelli del nord che si credono le vestali delle buone tradizioni nordiche e tartassano, i meridionali. almeno, nelle scuole medie del centro e quando le ho fatte io funzionava così. tranne se il ragazzino meridionale arrivava a scuola con l'autista perché figlio di uno ricco. allora era uno importante e i criteri usuali saltavano. parlo di eccezioni, rigorosamente fondate sul possesso di denaro da parte della famiglia d'origine.
RispondiEliminaCarolina
come ho detto sopra, i prof. meridionali non assillano nessuno. almeno a Milano. qui sono quelli del nord che si credono le vestali delle buone tradizioni nordiche e tartassano, i meridionali. almeno, nelle scuole medie del centro e quando le ho fatte io funzionava così. tranne se il ragazzino meridionale arrivava a scuola con l'autista perché figlio di uno ricco. allora era uno importante e i criteri usuali saltavano. parlo di eccezioni, rigorosamente fondate sul possesso di denaro da parte della famiglia d'origine.
RispondiEliminaCarolina
guarda sedlex quella sull'analfabetismo di ritorno, non era una battuta di spirito
RispondiEliminaCredo che tu sappia cosa significa e fai dello "spirito" che oltretutto non fa ridere ...
Come prendo come una battuta quando disgiungi me dalla logica.
Come, ad ogni buon fine, se non conosci il significato: Si definisce "analfabeta di ritorno" chi, pur avendo imparato a leggere e scrivere, per poca o nulla pratica ha dimenticato ciò che ha appreso nel passato.
Ah tanto per ricambiare il tuo giudizio di alogicità, posso dire che le tue argomentazioni le trovo di una noia mortale.
Leggerti è un succedaneo del più potente sonnifero...
E poi non dismetti mai la tua abituale albagia!
guarda sedlex quella sull'analfabetismo di ritorno, non era una battuta di spirito
RispondiEliminaCredo che tu sappia cosa significa e fai dello "spirito" che oltretutto non fa ridere ...
Come prendo come una battuta quando disgiungi me dalla logica.
Come, ad ogni buon fine, se non conosci il significato: Si definisce "analfabeta di ritorno" chi, pur avendo imparato a leggere e scrivere, per poca o nulla pratica ha dimenticato ciò che ha appreso nel passato.
Ah tanto per ricambiare il tuo giudizio di alogicità, posso dire che le tue argomentazioni le trovo di una noia mortale.
Leggerti è un succedaneo del più potente sonnifero...
E poi non dismetti mai la tua abituale albagia!
Quante storie : e io che ho detto? Ammnesia.
RispondiEliminaSe ti annoio fai presto : non mi leggere.
Quante storie : e io che ho detto? Ammnesia.
RispondiEliminaSe ti annoio fai presto : non mi leggere.
difatti non visito il tuo blog
RispondiEliminama nei commenti in quelli altrui
per forza di cose uno sguardo veloce devo darlo...
siamo nati per soffrire
difatti non visito il tuo blog
RispondiEliminama nei commenti in quelli altrui
per forza di cose uno sguardo veloce devo darlo...
siamo nati per soffrire
qualche anno fa un preside ci disse che all ' ultimo esame di stato un solo ragazzo sapeva della seconda guerra mondiale giusto perchè gli era capitato di vedere ilfilm "Schindler list". Questo piccolo aneddoto offre qualche spunto di riflessione: effettivamente non si sa più dove deve andare quella barca scordata della scuola italiana. tirata di qua e di là manca, da anni di una coralità di pensiero ed azione. A memoria mia non ricordo mai un ministro che si sia disitnto. Lo confesso, ho solo letto di sfuggita i vostri numerosi interventi ma ne converrete che in ognuno di noi regna un caos indescrivibile. Il problema è che la scuola è e rimane uno strumento straordinario per la crescita di un paese. Non a caso in italia ci troviamo con finanziamenti sempre più scarsi mentre all' estero ho visto che tante nazioni emergenti concentrano tantissimo nello sviluppo della scuola. Una ultima riflessione. In oriente è diffusissimo il metodo montessoriano. Quando mi è capitato di dire che in italia la montessori non ha mai avuto vita facile mi avranno preso per matto.
RispondiEliminasalutissimi
carmine
qualche anno fa un preside ci disse che all ' ultimo esame di stato un solo ragazzo sapeva della seconda guerra mondiale giusto perchè gli era capitato di vedere ilfilm "Schindler list". Questo piccolo aneddoto offre qualche spunto di riflessione: effettivamente non si sa più dove deve andare quella barca scordata della scuola italiana. tirata di qua e di là manca, da anni di una coralità di pensiero ed azione. A memoria mia non ricordo mai un ministro che si sia disitnto. Lo confesso, ho solo letto di sfuggita i vostri numerosi interventi ma ne converrete che in ognuno di noi regna un caos indescrivibile. Il problema è che la scuola è e rimane uno strumento straordinario per la crescita di un paese. Non a caso in italia ci troviamo con finanziamenti sempre più scarsi mentre all' estero ho visto che tante nazioni emergenti concentrano tantissimo nello sviluppo della scuola. Una ultima riflessione. In oriente è diffusissimo il metodo montessoriano. Quando mi è capitato di dire che in italia la montessori non ha mai avuto vita facile mi avranno preso per matto.
RispondiEliminasalutissimi
carmine
carmine, tanto per fare un esempio:
RispondiEliminaiscrissi mio figlio ad un asilo montessoriano, credo fosse l'unico a Napoli.
Dai tre ai sei anni è andato tutto bene, c'era una bella atmosfera con musiche e giochi a misura di bambino.
Quando è andato in prima elementare l'insegnante si lamentò che il bambino non era scolarizzato.
Credo intendesse dire che non se ne stava cioncato nel banco, infatti cercava sempre di alzarsi come era abituato a fare.
La cosa venne fuori per un piccolo incidente: il bambino per costringersi a stare fermo si era legato alla sedia con la cinghia dello zainetto, ma si era alzato lo stesso, non aveva resistito, e si era trascinato sedia e zainetto, tra le risate di tutta la classe.
carmine, tanto per fare un esempio:
RispondiEliminaiscrissi mio figlio ad un asilo montessoriano, credo fosse l'unico a Napoli.
Dai tre ai sei anni è andato tutto bene, c'era una bella atmosfera con musiche e giochi a misura di bambino.
Quando è andato in prima elementare l'insegnante si lamentò che il bambino non era scolarizzato.
Credo intendesse dire che non se ne stava cioncato nel banco, infatti cercava sempre di alzarsi come era abituato a fare.
La cosa venne fuori per un piccolo incidente: il bambino per costringersi a stare fermo si era legato alla sedia con la cinghia dello zainetto, ma si era alzato lo stesso, non aveva resistito, e si era trascinato sedia e zainetto, tra le risate di tutta la classe.
La sconnessione che si diceva prima.Usciti dalle elementari i professori delle medie non riconoscono i metodi delle maestre e chiedono ai ragazzi di sottoporsi a verifiche alle quali quelli poveretti, non sanno rispondere,non perchè siano ignoranti ma perchè hanno fatto altro,con altri metodi.
RispondiEliminaLo stesso capita ad ogni passaggio scolastico...
La confusione probabilmente non è in noi ma in un modo di procedere schizofrenico.
Che investimenti vuoi fare se il problema nasce altrove?
La sconnessione che si diceva prima.Usciti dalle elementari i professori delle medie non riconoscono i metodi delle maestre e chiedono ai ragazzi di sottoporsi a verifiche alle quali quelli poveretti, non sanno rispondere,non perchè siano ignoranti ma perchè hanno fatto altro,con altri metodi.
RispondiEliminaLo stesso capita ad ogni passaggio scolastico...
La confusione probabilmente non è in noi ma in un modo di procedere schizofrenico.
Che investimenti vuoi fare se il problema nasce altrove?
si je...... questo episodio da te raccontato fa capire come tutto il percorso scolastico sia slegato e sconnesso. come ho più volte detto io faccio l' insegnante di sostegno: ebbene in giro ci sono ancora colleghi ( neanche anziani peraltro) che non hanno ancora capito cosa deve fare o non fare un docente di sostegno. insomma si lavora sul particolare ( ad esempio la propria materia) senza avere idea del generale.
RispondiEliminasaluti
carmine
si je...... questo episodio da te raccontato fa capire come tutto il percorso scolastico sia slegato e sconnesso. come ho più volte detto io faccio l' insegnante di sostegno: ebbene in giro ci sono ancora colleghi ( neanche anziani peraltro) che non hanno ancora capito cosa deve fare o non fare un docente di sostegno. insomma si lavora sul particolare ( ad esempio la propria materia) senza avere idea del generale.
RispondiEliminasaluti
carmine
Appunto... figurati in questo contesto se Arrevuoto chiamava Scampia o viceversa...
RispondiEliminagià, carmine... gli insegnanti di sostegno, che ogni governo ne sega un po'. Nel taglio di spese rappresenterebbero un lusso che non ci possiamo permettere.
RispondiEliminaIo devo aver avuto "fortuna": ho sempre avuto insegnanti eccellenti, persino i supplenti. Le "mezze cartucce" per fortuna, sono state solo un'eccezione.
RispondiEliminaE' all'università che ho trovato proprio il "de profundis" della cultura ed ho imparato una sola cosa: la preparazione serve, sì, per il 10%! :|
Io devo aver avuto "fortuna": ho sempre avuto insegnanti eccellenti, persino i supplenti. Le "mezze cartucce" per fortuna, sono state solo un'eccezione.
RispondiEliminaE' all'università che ho trovato proprio il "de profundis" della cultura ed ho imparato una sola cosa: la preparazione serve, sì, per il 10%! :|
Ma voi conoscete cosa è accaduto e accade in quella scuola? Mi riferisco alla Carlo Levi di Scampia, dove ora "comanda" una preside psicopatica che mi ha tormentato per un anno intero. Andate lì a vedere, ora scrive pure sui giornali, non aspettava altro che il suo momento di gloria. Che orrore! So che non mi crederete, ma la tale Rotondo è un esempio che la scuola pubblica oggi è un terno a lotto, ci arriva una così, si ammanta di aura da santa e tutti zitti i miei ex colleghi, per quieto vivere. Quella avrebbe bisogno di un esame psichiatrico. E' morbosa coi i ragazzi, sono oggetti di sua proprietà, odia quelli che hanno osato dimostrare che a scuola non riescono e in progetti esterni sì. Ci sarà qualcosa che non va, dovrebbe chiedersi, e invece no, lei e i suoi complici li hanno bocciati. Io già non c'ero più ma conosco la situazione. Saviano ha fatto bene a parlarne, spero che qualcuno faccia luce su questa storia, in quella scuola, situata in un quartiere così difficile, serve gente preparata e seria, non una matta, piena di rabbia e convinta di essere Santa Rita da Cascia. Informatevi per piacere se non mi credete, 200 bambini sono nelle sue mani, bambini con grosse difficoltà familiari che subiscono il suo strapotere, le sue urla da forsennata. Durante i consigli, mentre un docente le stava parlando di un caso particolare quella si metteva a dire "Allora, la mettiamo la stella cometa sul portone d'ingresso?" e cose così. Quelli di voi che vogliono difendere lei e i suoi complici, per piacere si informino, leggendo dietro le righe e i proclami che decantano quella scuola. Io ci salverei solo i ragazzi e qualche ex collega, il resto andrebbe interdetto. Perchè le scuole di periferia devono fare così schifo e non ci devono essere controlli sull'operato dei docenti? E' sempre e solo colpa dei ragazzi? Possibile? Plausibile? E' questa la scuola pubblica? Dev'essere questa? Purtroppo non sono pochi i casi così. Tanto non cambierà mai niente, almeno però Saviano gliene ha cantate quattro.
RispondiEliminaquanto puzza di beghe, e, di voglia di denigrare, il commento dell'anonimo!
RispondiEliminaNelle scuole basti che arrivi uno/una con le idee chiare e che remi contro corrente che passa subito per pazzo e psicopatico.
Leggete Ilvo Diamanti su Republica di oggi.
Gabriella
quanto puzza di beghe, e, di voglia di denigrare, il commento dell'anonimo!
RispondiEliminaNelle scuole basti che arrivi uno/una con le idee chiare e che remi contro corrente che passa subito per pazzo e psicopatico.
Leggete Ilvo Diamanti su Republica di oggi.
Gabriella
Eh Gabriella..se il metro di giudizio fossero le beghe e la dietrologia qui ci sarebbe di che rieditare Guerra e Pace.
RispondiEliminaAd ogni buon conto: nessuno conosce quella particolare situazione ma ha assunto informazioni dai giornali e soprattutto, si spera, filtri i giudizi, attraverso la propria esperienza e le proprie conoscenze.
Dopo magari vado a leggere Ilvo Diamanti e poi pure Maria Montessori, ma c'è un dato che ciascuno finge di ignorare o forse addirittura ignora : se mi obblighi a venire a scuola devi mettermi in condizione di vivere quest'esperienza, altrimenti l'obbligo è un pour parler.Anzi è nullo.
Qui,comunque siano andate le cose, c'è stato un evidente scollamento tra progetto svolto all'esterno e istituzione scolastica.
Di chi è la colpa ? Non lo so e non lo voglio sapere.
So solo che hanno pagato ragazzi svantaggiati. E che proprio questo sembra non far più sensazione.
Ognuno si assuma le sue responsabilità.
Eh Gabriella..se il metro di giudizio fossero le beghe e la dietrologia qui ci sarebbe di che rieditare Guerra e Pace.
RispondiEliminaAd ogni buon conto: nessuno conosce quella particolare situazione ma ha assunto informazioni dai giornali e soprattutto, si spera, filtri i giudizi, attraverso la propria esperienza e le proprie conoscenze.
Dopo magari vado a leggere Ilvo Diamanti e poi pure Maria Montessori, ma c'è un dato che ciascuno finge di ignorare o forse addirittura ignora : se mi obblighi a venire a scuola devi mettermi in condizione di vivere quest'esperienza, altrimenti l'obbligo è un pour parler.Anzi è nullo.
Qui,comunque siano andate le cose, c'è stato un evidente scollamento tra progetto svolto all'esterno e istituzione scolastica.
Di chi è la colpa ? Non lo so e non lo voglio sapere.
So solo che hanno pagato ragazzi svantaggiati. E che proprio questo sembra non far più sensazione.
Ognuno si assuma le sue responsabilità.
ho letto l'articolo di Diamanti ed è davvero illuminante.
RispondiEliminaSpiega come una categoria stia scendendo a precipizio la scala sociale.
Non mi stupisce l'intervento dell'anonimo del commento # 54. Anche la sua tipologia è molto diffusa nella scuola. Professori che si lagnano di ogni cosa, che appena possono si fanno trasferire alla scuola sotto casa. Quelle della mia zona poi vengono considerate il cimitero degli elefanti. Tutti prof vecchi alle soglie della pensione, che approdano alle scuole di città senza piu' entusiasmi. E molti provengono dalle scuole di provincia, dove si lavora di piu' e meglio, checchè ne dica l'anonimo.
ho letto l'articolo di Diamanti ed è davvero illuminante.
RispondiEliminaSpiega come una categoria stia scendendo a precipizio la scala sociale.
Non mi stupisce l'intervento dell'anonimo del commento # 54. Anche la sua tipologia è molto diffusa nella scuola. Professori che si lagnano di ogni cosa, che appena possono si fanno trasferire alla scuola sotto casa. Quelle della mia zona poi vengono considerate il cimitero degli elefanti. Tutti prof vecchi alle soglie della pensione, che approdano alle scuole di città senza piu' entusiasmi. E molti provengono dalle scuole di provincia, dove si lavora di piu' e meglio, checchè ne dica l'anonimo.
Mi spiegate che c'entrano i professori?
RispondiEliminaCosì non se n'esce.
Qui parliamo di un problema PO -LI-TI- CO di organizzazione scolastica, non m'interessa se il professore è un genio o una scarpa, non è quello il punto.
Alla fine è vero che la valutazione è stata dei vari insegnanti...ma prima? Eh...prima cosa si è fatto?
Mi spiegate che c'entrano i professori?
RispondiEliminaCosì non se n'esce.
Qui parliamo di un problema PO -LI-TI- CO di organizzazione scolastica, non m'interessa se il professore è un genio o una scarpa, non è quello il punto.
Alla fine è vero che la valutazione è stata dei vari insegnanti...ma prima? Eh...prima cosa si è fatto?
Ma proprio perchè scuola dell'obbligo, credo che si siano fatti tutti gli adempimenti necessari, (avvisare le famiglie, chiamare i carabinieri per l'obbligo della frequenza...) Su questo punto il docente coordinatore, il Consiglio e la stessa preside saranno stati molto attenti. Il lavoro che si fa in questo tipo di scuola è molto cartaceo, molto "formale" per intenderci, proprio per non incorrere in eventuali ricorsi. Poi, la bocciatura scaturisce collegialmente dal Consiglio intero, o anche dalla maggioranza dei docenti.
RispondiEliminaNon lavoro più da anni nella scuola media inferiore, non so quanto sia cambiata l'organizzazione, ma questi principi di cui ho parlato sopra sono alla base del sistema scolastico in una scuola dell'obbligo. Mah!
Gabriella
Ma proprio perchè scuola dell'obbligo, credo che si siano fatti tutti gli adempimenti necessari, (avvisare le famiglie, chiamare i carabinieri per l'obbligo della frequenza...) Su questo punto il docente coordinatore, il Consiglio e la stessa preside saranno stati molto attenti. Il lavoro che si fa in questo tipo di scuola è molto cartaceo, molto "formale" per intenderci, proprio per non incorrere in eventuali ricorsi. Poi, la bocciatura scaturisce collegialmente dal Consiglio intero, o anche dalla maggioranza dei docenti.
RispondiEliminaNon lavoro più da anni nella scuola media inferiore, non so quanto sia cambiata l'organizzazione, ma questi principi di cui ho parlato sopra sono alla base del sistema scolastico in una scuola dell'obbligo. Mah!
Gabriella
Gabriella scusa, io pure presumo tante cose..e guarda ..non voglio nemmeno dar credito all'interpretazione di un professore della scuola che ha parlato di insanabili conflitti tra agenzie educative, anche se con tre figli oramai grandi, di questi qui pro quo, ne ho vissuti a valanghe.
RispondiEliminaQui però ci vorrebbero i fatti ( che noi non conosciamo) e 12 studenti bocciati alla scuola dell'obbligo, non sono un successo per i rispettivi istituti.
Questi ragazzi hanno comunque ricevuto un messaggio contraddittorio tra teatri acclamanti e istituti boccianti.
Tutto questo però non può essere collegato, o peggio funzionare da giustificativo al seppur autentico disagio che vivono gli insegnanti, pena un "conflitto di disagi" che non li vede certo vincenti.
Alla fine della fiera un ragazzo,come pure dici tu, è gestito dall'Istituzione scolastica non dai singoli .Quindi si parli almeno di funzionamento che seppure ci fosse stato, non ha portato a risultati utili.
Questo si può dire spero.
O la colpa è dei dodicenni?
Un fallimento è un fallimento, inutile girarci intorno o alzare le barricate. In difesa di che, alla fine ?
Gabriella scusa, io pure presumo tante cose..e guarda ..non voglio nemmeno dar credito all'interpretazione di un professore della scuola che ha parlato di insanabili conflitti tra agenzie educative, anche se con tre figli oramai grandi, di questi qui pro quo, ne ho vissuti a valanghe.
RispondiEliminaQui però ci vorrebbero i fatti ( che noi non conosciamo) e 12 studenti bocciati alla scuola dell'obbligo, non sono un successo per i rispettivi istituti.
Questi ragazzi hanno comunque ricevuto un messaggio contraddittorio tra teatri acclamanti e istituti boccianti.
Tutto questo però non può essere collegato, o peggio funzionare da giustificativo al seppur autentico disagio che vivono gli insegnanti, pena un "conflitto di disagi" che non li vede certo vincenti.
Alla fine della fiera un ragazzo,come pure dici tu, è gestito dall'Istituzione scolastica non dai singoli .Quindi si parli almeno di funzionamento che seppure ci fosse stato, non ha portato a risultati utili.
Questo si può dire spero.
O la colpa è dei dodicenni?
Un fallimento è un fallimento, inutile girarci intorno o alzare le barricate. In difesa di che, alla fine ?
settimana corta, 7 in condotta e grembiulino.
RispondiEliminaAdesso sì che la scuola funzionerà, era quello che ci voleva.
settimana corta, 7 in condotta e grembiulino.
RispondiEliminaAdesso sì che la scuola funzionerà, era quello che ci voleva.