Nisida

Nisida

venerdì 26 febbraio 2010

A VOLTE RITORNANO

Qualche anno fa fui contattata via e-mail da un sedicente padre che vive nel lontano Cile, a Valparaiso. Qui il post.
Voleva mie notizie e pensava fossi arrabbiata con lui.
Subito dopo in una nuova e-mail mi diceva che c'era stata un'esplosione che aveva buttato giù parecchi palazzi di Valparaiso e, fatta una rapida ricerca, risultò tutto vero.
Poi in seguito mi scrisse, sempre in spagnolo, che rivoleva indietro i soldi che mi aveva dato.
Risposi con una e-mail che io un padre ce l'avevo già avuto e che attualmente risiedeva nel cimitero di Udine.
Niente da fare, mi rispose anche che non sapevo l'italiano, invitandomi a studiarlo per bene.
Curiosamente mi arrivarono anche altre e-mail, una della moglie (separata) che lo faceva letteralmente una chiavica, invitandolo a lasciarmi in pace (sua figlia, cioè).
Altre e-mail pervennero sempre al mio indirizzo, una era del fiscalista della signora mia omonima, dove scoprii che stava proprio bene a soldi e probabilmente l'affettuoso papà ci stava a provà.
Questo l'antefatto.
Il fatto invece è che il mio presunto padre cileno, che di mestiere fa l'ingegnere elettrico, non demorde. Mi ha chiesto l'amicizia tramite Facebook. Mi sono ovviamente guardata bene dall'accettarla e allora lui mi ha mandato un messaggio, dove dice sempre che non so l'italiano, che ha un cancro all'esofago e che gli devo pagare i debiti retroattivi.
Ho infine scoperto la e-mail della mia omonima: praticamente nel suo indirizzo c'è prima il cognome e poi il nome, a differenza della mia che ha prima il nome e poi il cognome, entrambe separate dal punto, entrambe gmail.
Sinceramente non capisco come sia possibile che io riceva la sua corrispondenza, se qualcuno capisce il meccanismo me lo spiega?
Pensavo anche di fare un bel mazzetto di tutte le e-mail di questa lunga storia e fare un forward alla legittima destinataria, ma sono ancora un po' perplessa. Non so cosa fare.
Vabbuò.... vado a studiare l'italiano, và

giovedì 25 febbraio 2010

STORIE DI CANI (a lieto fine)

Questa cagnetta si chiama Sharon e l'altro ieri sera si è persa.
Tranquilli, questo non è un appello, la cagnetta è stata ritrovata ieri dal servizio Veterinario della Asl. E' uno dei cani dei miei cognati e assieme all'altra, Sissi e a Nigra, il cane di mio nipote, ci ha allietati l'estate sorianese.
Questo cane ha una storia un po' strana. E' stato nel suo passato prossimo un cane randagio, sterilizzato e microchippato dalla ASL.
Circa un anno fa questa cagnetta si è presentata davanti al portone di mio cognato e quando lui è arrivato gli si è messo alle costole, infilandosi prima nell'androne e poi in casa, da dove non ne è più uscito.
Ma fin qua non ci sarebbe nulla di strano.
I miei cognati avevano un altro cane, Sheila, che qualche mese prima era deceduta dopo alcuni mesi di sofferenze per un tumore al cervello, lasciando l'intera famiglia nello sconforto.
Sharon è identica a Sheila. La stessa misura, lo stesso colore, praticamente uguale, tanto che quando la cognata la sera è tornata a casa e l'ha vista ha esclamato, fuori di testa: Sheila, è tornata.
Vi lascio immaginare cosa sia accaduto quando la cagnetta è sparita. Mobilitazione generale, affissione di manifesti nei negozi della zona, telefonate a tutti i servizi Veterinari, due segnalazione su Facebook.
Alla fine il cognato che si era recato al Frullone, al servizio Veterinario, l'ha vista scendere dal furgone dei veterinari. L'avevano appena trovata alla Sanità.
Ora sta a stecchetto, dopo tutte le schifezze che ha mangiato. Conoscendola, avrà spazzolato tutti i bidoni che ha incontrato.

mercoledì 24 febbraio 2010

EMERGENZA LAMBRO

"Sono decine gli animali ripescati senza vita. In allerta il centro di recupero animali selvatici Wwf a vanzago, dove già ieri sono stati portati i primi germani reali interamente coperti di gasolio che verranno curati dai veterinari del centro. Purtroppo, spiegano gli esperti, i danni di questo sversamento si ripercuoteranno su tutta la catena alimentare, con conseguenze che dureranno nel tempo, e si registrano già gravissime conseguenze sul settore agricolo che gravita intorno al sistema fluviale".

E chissà come stanno le anatre mandarine (le loro discendenti) che fotografai anni fa proprio sul Lambro.
E adesso la chiazza nera è arrivata al Po.


domenica 21 febbraio 2010

IL SILENZIO (Fuori Ordinanza)

Questa mattina, dando prova di notevole umorismo, il gruppetto sparuto di fujenti che ci delizia fino a Pasqua tutte le domeniche mattina, ha iniziato suonando "Il silenzio", con un assolo di tromba niente male.
Sarà stata la risposta a chi sta protestando da anni, chè la domenica mattina desidererebbe dormire?
Sarà stato merito della banda dei Carabinieri, che ieri sera a Sanremo ha suonato "Starwars"?
Eh.... saperlo.
Subito dopo però hanno iniziato il loro solito repertorio: Noi vogliam Dio, a colpi di grancassa.

venerdì 19 febbraio 2010

TELEGIORNALE AI TEMPI DI SANREMO



In Italia, ogni sera, circa 7 milioni di persone guardano il tg1.... molte di loro pensano sia un telegiornale....
(dalla bacheca Facebook di Gavagnin Marco)

Ci si riferisce a questo: l'editoriale che "as usual" Minzolini elargisce durante il TG1, spiegando al popolo la via, la verità e la vita.

Colpisce (ma forse mica tanto) l'opinione del duo Rondolino&Velardi, che sul loro sito The Frontpage, difendono il Minzolini suddetto offrendogli solidarietà, definendolo "compagno Minzolini", contro quelli brutti sporchi e cattivi della sinistra che osano criticarlo (giornalisti compresi).

mercoledì 17 febbraio 2010

CARNEVALATE?

Ho sperato per un po' che avessero hackerato la pagina, ma pare sia proprio quella vera. La si trova sul sito del Partito Democratico a questo link.
Ora, la mia domanda ai vertici del PD e in particolare a Pierluigi Bersani, è:
Ma è proprio necessario livellarci al basso?
Con questi chiari di luna, con una tangentopoli incombente, con il banana che ne dice almeno una al giorno, è proprio necessario dichiarare a destra e a manca che noi no, noi non siamo spocchiosi, noi siamo popolari?
e P.Q.M.
facciamo i telesondaggi, i televoti, accoppiando politici e cantanti, così, a cazzo di cane, manco non tenessimo a che penzà.

Riapro il cascione e consegno il premio The Big Sput al PD, che erano anni che non ne assegnavo.

martedì 16 febbraio 2010

LXXXVIII E.F.

ovvero: ottantottesimo anno dell'Era Fascista.
Questa data la si trova sul calendario storico 2010 che l´ex capogruppo di An alla Pisana a Roma, Luigi Celori, in corsa per un terzo mandato, dà in omaggio come gentile cadeau ai suoi elettori.
Ad ogni mese del calendario corrisponde uno slogan fascista: «I lavoratori devono amare la Patria. Come amate vostra madre...». «Molti nemici molto onore». «Credere, obbedire, combattere».
E i giorni vengono scanditi da avvenimenti del ventennio.
Renata Polverini, che lo ha in lista, non si pronuncia, mentre il sindaco Alemanno ha detto che non gli risulta.
I deliri nostalgici non finiranno qui, certo, ma un segnale andrebbe anche dato, per spiegare a costoro che esiste il reato di apologia del fascismo e che siamo nel 2010 e l'era fascista è morta e seppellita (almeno lo spero).

venerdì 12 febbraio 2010

PRIME PAGINE

Se devo ricordare una prima pagina di giornale, nella mia memoria c'è sempre quella del Mattino di Napoli all'indomani del terremoto del 1980.


Ora se ne aggiunge un'altra, a ricordare il sommo schifo che abbiamo provato in questi giorni e riguarda un'altro terremoto, quello dell'Abruzzo.
(Il Fatto Quotidiano)

giovedì 11 febbraio 2010

PROTEZIONE (IN)CIVILE

"Ma è mai possibile, o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttaaaaaane?"


Noi si rabbrividisce (e non per il freddo) per quanto venuto fuori oggi sugli appalti: il terremoto, la protezione civile, le escort, il Bertolaso (quello che fa la morale agli americani ad Haiti) che, nel mentre, vuole fare la ripassata a Francesca, gli imprenditori che alle tre e mezza ridono nel loro letto, pregustando gli affari che gli procurerà il terremoto, mentre gli aquilani muoiono sotto le macerie.
Che Paese è questo, che ci consente di non indignarci, di non scendere per le strade coi forconi? Tutti anestetizzati siamo?
Condivido le parole del sindaco Cialente: sciacalli, fanno schifo, ribrezzo.
Ma ancora più schifo e ribrezzo fanno coloro che hanno consentito tutto questo.
Ora, delle due una. O Bertolaso è al corrente e che dimissioni siano, o se l'è fatta fare sotto il naso ed io uno così non lo farei di certo ministro, altro che standing ovation in Parlamento. Barile di pece e piume.
Attendiamo fiduciosi che si faccia luce, sperando di conoscere anche quanto è stato combinato con i rifiuti di Napoli.

PANDORA ESISTE  (e si chiama Niyamgiri)


Infatti i nativi della regione indiana di Orissa, i Dongria Kondh, hanno chiesto aiuto proprio al regista di Avatar, James Cameron, attraverso l'associazione Survival International, perchè una multinazionale inglese, la Vedanta Resources, vorrebbe distruggere la loro montagna sacra che è ricca di bauxite.


Ottomila persone rischiano di perdere la loro terra e l'appello invita il regista a vedere i filmati che si trovano sul sito dell'associazione.


Anche qui (fatte le debite proporzioni), è accaduto qualcosa di analogo. Gli operai di Termini Imerese hanno fatto appello a Fiorello perchè smetta di fare pubblicità alla Fiat (se... se... domani).



venerdì 5 febbraio 2010

UNA VOCE DAL PALEOZOICO

Oggi al Tg3 ho sentito Paolo Ferrero che, a seguito delle ben note vicende Fiat - Termini Imerese, chiedeva la nazionalizzazione dell'industria dell'auto.
Non sono più da tempo fanciulla di primo pelo, ma non mi pare di aver mai sentito qualcosa di simile nemmeno quando frequentavo la FIGC.
Ma Ferrero dove dorme?
Gliela regaliamo una DeLorean per facilitargli Il Ritorno al Futuro?

giovedì 4 febbraio 2010

ANNUNCIAZIONE .... ANNUNCIAZIONE

Avviso al signore anonimo fissato col Viagra.
La invito a piantarla di scrivere commenti deliranti e inneggianti al Viagra od altro, sul mio blog.
Sappia che saranno inesorabilmente cancellati, anzi, ci passo pure una mano di candeggina.
Do you understand?  (ce simm' capite?)
CHI L'HA VISTO?


"Non me ne sono accorto in quanto stavo prendendo appunti sulle cose che avrei dovuto dire al presidente. So di deluderla - ha replicato ad un giornalista che gli chiedeva le sue impressioni sul muro protetto da filo spinato e telecamere - e me ne scuso, stavo riordinando le idee per l'incontro con Abu Mazen".

Questa la dichiarazione di Berlusconi. Un muro alto otto metri, che ha dovuto superare attraversando un checkpoint blindato per raggiungere Betlemme da Gerusalemme (come i Re Magi), non lo ha visto.
Speriamo che non lo lascino guidare da quelle parti, potrebbe farsi molto male.

(La vignetta è qui)

mercoledì 3 febbraio 2010

....E STORIE SVEDESI

Eh si, ora tocca a Ikea, la casa che produce la Billy, la libreria ultracomponibile, che ha dato il nome anche alla rubrica di libri su RaiUno (opera del solito Minchiolini).
Infatti tutti si chiedevano che cappero fosse Billy, finchè uno dei conduttori lo ha spiegato: Billy è lo scaffale, che tutti dovrebbero conoscere, secondo loro.
Davvero geniale, complimentoni. Aldo Grasso, in vena di gentilezze, lo ha definito banale.
Vabbè, torniamo all'Ikea.
Il pargolo nei suoi giri "all around Rome" decide di andare all'Ikea Porta di Roma, alla Bufalotta per intenderci, per comprare un mazzo di doghe per rifarsi la rete del letto. Da opportune ricerche sul sito aveva trovato quanto cercava, si era assicurato che fosse disponibile e via alla volta dell'Ikea.
Ma lì giunto una triste notizia, il mazzo di doghe non c'era più, venduto. Ce n'erano ben otto, precisa al commesso ma niente, lui insiste che sono state vendute. Dopo svariate insistenze controllano sul sito. Le doghe ci sono e sono ancora otto. Un quarto d'ora per chiarire l'arcano: le doghe sono arrivate, sono state immesse in magazzino e da lì caricate sul sito, ma nel negozio non sono mai arrivate e quindi non si possono acquistare.
Che fare, chiede. Risposta del commesso: telefoni al numero verde a pagamento. Ohibò, ma è verde o è a pagamento? Conferma, verde a pagamento. Verde un corno, è un numero 199.
Ritorno a casa con le pive nel sacco e senza doghe, rimuginando il solito soliloquio: e poi dicono che a Napoli non funziona mai niente.
E questi allora?
STORIE DI MELE MORSICATE

Da qualche giorno, dopo la presentazione della nuova pazziella Apple, qua da noi si gioca con le parole, tra iPad e iPack, alludendo al fatto che la nuova tablet sia in realtà un pacco.
Però bisogna riconoscere che la Apple è una casa dotata di una certa serietà.
Il pargolo ha comperato un auricolare bluetooth (il quarantesimo, forse) per il suo iPhone e lo si trovava solo sull'Applestore. Ordinato, pagato, consegnato, provato.
L'ho provato io, per una sera intera, col mio Nokia e pareva funzionasse.
Venuto a casa il pargolo, monta l'auricolare e dice che l'altoparlante gracchia. Contatta l'Applestore e gli dicono che lo sostituiscono in 48 ore, con relativa riconsegna del malfunzionante.
Ma c'è un errore, l'auricolare non è in giacenza, arriva il 3 di marzo. Subito lo informano che può richiedere il rimborso di quanto pagato, anzi loro lo consigliano proprio.
Puntuale stasera arriva il corriere, ritira e se ne va. E' la prima volta che capita, una ditta che ritira gratis presso il domicilio dell'utente. Bravi, Apple.