Nisida

Nisida

lunedì 30 maggio 2005

HONKY TONKY TRAIN BLUES


E’ bello viaggiare a prezzo di Intercity a velocità di tradotta militare.
Comincia bene il mio viaggio verso il relax: 30 minuti di ritardo da Napoli Centrale e deviazione via Cassino perché a Formia è stato ritrovato un residuato bellico, una bomba insomma. Ma questo lo abbiamo saputo dopo, molto dopo.
Allora prendo l’Intercity per Verona, almeno parte prima e parte sicuro. Hanno sospeso persino l’Eurostar. Nessuno è in grado pero’ di dirci quando arriveremo ad Orte. Era previsto per le 19,30.
Ho quasi finito Alzaia di Erri de Luca ma almeno ho un lettore mp3 stracolmo di canzoni, ce n’è per tutti i gusti. Nello scompartimento c’è un ragazzo croato, si è tolto le scarpe e tiene i piedi sulla poltrona davanti; legge Fango di Nicolo’ Ammaniti. Ogni tanto sorride per quello che legge e mi avverte ogni volta che suona il cell, perché l’ho abbassato per non dare fastidio e non lo sento. Lo speaker ci rompe i timpani ripetutamente per dirci quello che già ha detto almeno una decina di volte. Me la prendo con pazienza, mi guardo il panorama e prendo appunto sul quablok.
Quando viaggio in treno mi piace guardare fuori dal finestrino e questo tratto è nuovo, non ricordo di aver viaggiato sulla tratta di Cassino finora. Ci sono sterminati campi di papaveri degni di Van Gogh e per un pezzo ci fa compagnia la TAV, la linea ad alta velocità. Mi ha colpito una strana cosa, un ponte con una protezione antivento a rete costellata di rondini metalliche. Mi ha dato l’idea di uno stormo schiantatosi nella rete. Sarà che io quella linea veloce la odio e servirà a ben poco che ci metta un’ora per fare Napoli Roma, se poi per raggiungere la stazione di Afragola ci vorrà un’altra ora, tra traffico e raccordi.
Il ritardo è arrivato a 140 minuti, sono le 20,30 e Roma è ancora lontana. Ci avvisano che c’è una fermata straordinaria a Ciampino, forse qualcuno si è rotto le palle e ha deciso di prendere l’aereo, dato che l’arrivo a Verona è previsto a notte fonda. L’aria condizionata raggiunge la temperatura del freezer ed ho i piedi gelati. Il cell squilla in continuazione, mi aspettavano alla stazione di Orte e neanche lì sanno quando il treno transiterà. Altro che cassandra crossing. E’ bastata una bomba per mandare in tilt tutta Trenitalia in tutta l’Italia. La scoperta piu’ bella l’ho fatta all’arrivo. Trenitalia non rimborsa il ritardo in quanto non dipende da loro. E mi hanno pure fatto un favore, perché via Cassino è piu’ lunga e magari dovevo pagare pure il supplemento. Certo se avessero dovuto pagare il ritardo a tutti i viaggiatori avrebbero fatto bancarotta.
Arrivati a Roma il croato è sceso e sono rimasta sola in tutto lo scompartimento. Hanno spento treno e luci ed è morta là, pure lo speaker. Siamo ripartiti dopo circa mezz'ora, senza che nessuno dicesse niente.
Per i prossimi viaggi prenderò solo treni interregionali, l’intercity è una truffa, il ritardo è garantito. Sto ancora aspettando un rimborso di 3 mesi fa.
Alle 22 come Dio ha voluto sono arrivata ad Orte. Ero affamata e allucinata, perché nel frattempo era sparito pure il carrettino delle bibite e ovviamente non c’era nulla da mangiare. Ero preparata ad un viaggio di 3 ore e ce ne sono volute 6.
A proposito, la bomba è ancora là, la faranno esplodere domani mattina.

martedì 24 maggio 2005

VACANZA (nel senso di vuoto)


Staro' per un po' fuori dai piedi per motivi nevrotici.
Poichè sono arrivata a livelli di guardia (nun me supporto cchiu' manch'io), vado a passare un breve periodo in campagna e non mi porto neanche il pc. Penna e block notes saranno la mia unità di backup.
E la mia fida fotocamera, s'intende.
Spero solo che non mi appaia la madonna perchè di solito a me in campagna succede dopo 3 giorni circa.
Mi appresto alla parentesi bucolica correndo come al solito come una pazza, rischiando pure di perdere il treno.
Ma tant'è, pare che io riesca a fare le cose solo con il filo dell'acceleratore in mano, come si faceva all'epoca quando si scassava la Vespa.


Mi raccomando, non fate i bravi, ci si risente la prossima settimana.
Ah.. dimenticavo, mo' stute pure 'a musica... o' revuar !!!!

lunedì 23 maggio 2005

LA CITTA’ VERTICALE


Napule è tutta rampe, scalinate,
scale, gradune, grare, grariatelle.
sagliute, scese, cupe, calate,
vicule ‘e coppa, ‘e sotto, viculille.
Allero o disperato, tu saglie
Sempre a Napule; fai na rampa,
n’ata, po’ n’ata ancora,
ca te leva ‘o sciato.
Napule a vide crescere
Tra rampa e rampa.



Con questi versi, Carlo Bernari descrisse Napoli come una città verticale e molto tempo dopo Edoardo Bennato rese concreta l’idea, progettando una rete di scale fisse e mobili tra terra e mare, sulla scia di Lamont Young.
La toponomastica è ricca di Gradini, Gradoni, Calate, Discese, Salite, Rampe.
Molte di queste scale sono parallele alle tre Funicolari che dal Vomero raggiungono il centro. Una volta i Vomeresi dicevano: vado a Napoli, inteso come centro.
C’è la Salita del Petraio che mena a S. Martino Vomero e Antignano, come è scritto su un’antica targa, che congiunge San Martino con Via Toledo.
Sempre da San Martino c’è la Pedamentina (ai piedi del monte) che arriva fino alla Pignasecca (Montesanto).
E infine la Calata San Francesco, che tante volte ho disceso di corsa perchè l’autobus non passava ed ero costretta a farmela a piedi, che dalla Via Cilea giunge fino al mare nei pressi del consolato USA.
Una serie di rampe di scale, con scorci bellissimi di panorami mozzafiato.
Di questa zona della città l’architetto Riccardo Dalisi fece un progetto chiamato appunto “Calata San Francesco”, che partendo da Via Cilea, con asse geometrico verso Capri, univa la collina al mare.
Ovviamente di questi progetti nessuno ne sa più nulla, finiti nel dimenticatoio ormai.
E poi c’è una salita a prova d’infarto. Si chiama Gradini Paradiso, si trova nella zona di Montesanto e infatti se non si raggiunge il creatore alla fine della rampa è un vero miracolo. E poi c’è la salita dei Miracoli, chiamata dai napoletani “n’coppa ‘o presepio”, dove si trovano gli Educandati femminili.


           
               Calata San Francesco                                               Gradini Paradiso

Ma la città alta è collegata alla città bassa da migliaia di scalini, buona parte concentrati nella zona dei quartieri spagnoli e una volta dal Vomero veniva giù persino il tram, che piu’ volte, scendendo per la Cesarea,  finiva a fermare la corsa sul piedistallo della statua di Mazzini, nella omonima piazza.


Massimo Ranieri canta Scalinatella, una interpretazione arabeggiante di un classico napoletano.

sabato 21 maggio 2005

LA LEGGENDA DEL PESCE NICCOLO' 


 
Affresco di Renato Guttuso


A Napoli, a Mezzocannone di fronte all’edificio dell’Università, si trova un bassorilievo che tutti dicono raffiguri Niccolo’ Pesce, il Colapesce dell’antica leggenda napoletana che risale al dodicesimo secolo, l’uomo-pesce rimasto sotto il mare a sorreggere la colonna pericolante di Trinacria, quella posta sotto Capo Peloro.

Molti si sono occupati di Pesce Niccolo’, da Gioviano Pontano a Benedetto Croce e anche Raffaele Viviani fa rivivere il nuotatore della leggenda in un "guaglione" che s'immerge e nuota a suo piacimento nelle acque del golfo di Napoli.



Guaglione
D’a pelle abbrunzata
Ca sfile natanno
P’o mare d’o puorto
Padrone
Cumanne ‘a vracciata,
t’avuote sbuffanno,
te miette a ffà ‘o morto.


Poi nel 1986 di Ignazio Buttitta c’è Colapesce



Voli scoli e lu travagghiu
e li casi dignitusi
cu li latri e l'assassini
carzarati e boni chiusi.
Voli i figghi emigrati
chi ritornano o paisi
unni i matri i nutricàru
nni lu ventri novi misilo.





Leonardo Sciascia scrisse anche lui una fiaba.
Infine il Colapesce di Dario Bellezza, un giovane che vive in una città "di sole pulito e di mare cristallino".



Il tempo passava. Si fece sera;
una sera dai tersi colori.
La notte calò senza fretta.
La folla chiusa in un ermetico silenzio
tornò alle proprie case.
Cola, l'anarchico, non riemerse.



Ma tutto questo raccontare serviva per chiedersi se Colapesce ce la farà ancora a reggere la colonna di Capo Peloro, dopo che sarà ulteriormente gravata dal peso delle tonnellate di acciaio e cemento dell’inviso ponte.


La leggenda di Colapesce è cantata da Otello Profazio.

giovedì 19 maggio 2005

PECUNIA NON OLET

Lo diceva Vespasiano, in un contesto del tutto diverso però.
Pare che invece il denaro puzzi e come, specie se falso e per questo motivo la polizia austriaca ha addestrato 4 cani a riconoscere euro, franchi svizzeri e dollari contraffatti.
Forse dipende dagli inchiostri adoperati. Sembra che i cani riescano ad annusare la differenza.
Sarebbe bene che imparassimo anche noi ad annusare l’euro, che già puzza di suo.


E visto che ormai parliamo di vespasiani, in un localino del Vomero, che di giorno fa cucina con ticket per bancari, per sopravvivere al caroaffitti da strozzini che ormai affligge tutta la città, ho visto delle simpatiche scritte.
Per indicare i servizi igienici:


ERNESTO A FORIA


E sulle porte al posto di Signore o Donne vi è scritto
‘A farfalla impazzita

Sulla porta degli Uomini c’è scritto
Mazza e pivezo

Per i non napoletani:  
Ernesto a Foria era la serie di vespasiani nei giardinetti nei pressi della stazione metropolitana, a Foria appunto.

mercoledì 18 maggio 2005

FORSE HO SOGNATO


Ieri sera mentre preparavo una zuppa di cozze in cucina, con l'orecchio al TG che andava in onda dal soggiorno, neanche ricordo che rete era, ho sentito un tizio che parlava di processo di beatificazione per Luigi Calabresi.
Chiedo se era quello del Pinelli e del Sofri e la D.M. mi dice di sì, era proprio lui.


Vi prego, ditemi che era un sogno, perchè altrimenti io rispondo:


CALIPARI SANTO SUBITO !!!!!

lunedì 16 maggio 2005

DISCOGRAFIA COMPLETA - BACK SIDE



Sinceramente Almost, se proprio si deve parlar di culi,
preferisco questi.

domenica 15 maggio 2005

LA VESPUCCI  A NAPOLI


Stamattina ho svegliato all’alba (alle 8) la D.M. e siamo andati un po’ a zonzo con la Canon digitale. Volevo vedere cosa avevano combinato a Piazza Plebiscito e l’ho visto. Sembrava Piazza di Siena sputata, con le tribune protette da orde di protezionisti civili (che mica ho capito ancora chi li paga costoro) e non c’era verso di salire per fare un po’ di foto, ci voleva il biglietto di invito.
Ho insistito e mi sono messa in fila coi bambini ma mi hanno detto che avevano dovuto chiudere perché c’erano stati i disoccupati organizzati, che sono più informati di Dagospia. Sanno perfettamente dove si svolgono gli eventi e sono davvero presenzialisti, non ne mancano uno. Ho fatto il giro della piazza e sono entrata dal gate sorvegliato dalla polizia di stato. Ho fatto un po’ di foto e poi via a vedere la Vespucci al porto.
E’ bellissima quella nave, un tuffo nel passato. Una volta, molti anni fa, la vidi all'isola d'Elba in navigazione, con tutte le vele spiegate, uno spettacolo.
Eccola qua, la Amerigo Vespucci a Napoli. E domani se ne va.




Siamo tornati di corsa a casa per il pranzo. Il pargolo si era appena svegliato dopo i bagordi del sabato sera.
“Ciao, siamo stati a vedere la Vespucci”
Dov’era?
"A Via Scarlatti", ho risposto.
Non ha fatto una piega.
La D.M. si è buttato via dal ridere, mentre io con la faccia seria riflettevo sul fatto che i figli quando parli non ascoltano mai.
Non nel senso che non ti danno retta.
Non ti sentono proprio!!


Dimenticavo di spiegare. Via Scarlatti si trova al centro del Vomero, parecchio distante dal mare, eh.

venerdì 13 maggio 2005

SIMM' TUTT' PURTUALLE
Favola con parabola .... senza decoder


Dipinto di Luciano Ventrone


Arancia di Luciano Ventrone


Un autocarro a pieno carico transitava per una strada provinciale e sbagliando la curva rovesciò il suo carico di arance nella cunetta laterale.
Come lo spot delle banane di qualche tempo fa, ma senza musica.
Cadendo, le arance (che da noi si definiscono “purtualle”) finirono addosso ad un bel quantitativo di stronzi (escrementi), ivi scaricati forse nel medesimo modo e, democraticamente, vi si mescolarono.
Gli agrumi nobilmente storsero il naso e si lagnarono della fine fatta.
Gli stronzi invece videro subito il lato positivo e levando alte grida di gioia esclamarono:
“simme tutte purtualle”.
E veniamo alla parabola. Questa triste istoria è stata da me narrata durante una riunione di lavoro, dove alla fine si sa, siamo tutti eguali, strunz’ e purtualle.
And thanksgiving it’s Friday, bloody Friday.

LEGGENDO QUA E LA'


English Stallion
In un’intervista al tabloid Sun, Tony Blair avrebbe dichiarato di riuscire a far l’amore con la moglie anche cinque volte al giorno. Dove troverà il tempo di governare la Gran Bretagna?
E Berlusconi? ….. No, ma ci chiediamo lo stesso come fa a governare l’Italia.

Imbianchini
Jennifer Lopez se diventasse presidente degli Stati Uniti come prima cosa ridipingerebbe la facciata della Casa Bianca (non ha detto il colore). In effetti se ne sente proprio il bisogno.

Contrappasso
In Nuova Zelanda un magistrato ha condannato un uomo, colpevole di aver dato del maiale ad alcuni poliziotti, a trascorrere un giorno in un porcile. Complimenti al giudice per la fantasia.

Tutti al mare … a galleggiare
La commissione europea ha stabilito i nuovi requisiti minimi di sicurezza per ciambelle, braccioli e materassini galleggianti da mare.
I prodotti, divisi in classi (dalla A alla E), dovranno essere progettati per galleggiare (!).
A parte che non si capisce a cosa potrebbero servire di altro, uno che ci fa con la ciambella, ci va a dormire?
E ‘e strunz ? Saranno certificati anch’essi? E a quale classe apparterranno?

Spaccare il capello in due
Un gruppo di esperti di chirurgia plastica dell'università di Roma La Sapienza sta sperimentando con successo una nuova tecnica contro la calvizie: dividere ogni capello in due.
In questo modo si raddoppia la massa di capelli, con percentuali di successo del tutto simili ai normali trapianti (85-90% di crescita). C'è solo uno svantaggio: il tempo di crescita dei mezzi capelli è un po' più lungo e può arrivare a 5-6 mesi.
Resta solo da capire come fanno a dividerli. Se funziona potranno poi passare a spaccarlo in quattro: sai che chioma?

E da capello a cappello…
Avete presente il cappellone nero che indossano le guardie della Regina d'Inghilterra? E’ fatto di pelo d’orso canadese e gli animalisti gli stanno facendo guerra (al cappello, s’intende).
Ora stanno sperimentando un nuovo materiale sintetico. I precedenti tentativi non erano ritenuti validi perché con la pioggia il pelo si afflosciava. Le guardie della Regina mica potevano avere un aspetto da pulcino bagnato.

A Sirchia hanno ciulato l’idea
Il Sindaco di Detroit ha varato una tassa del 2% sugli hamburger e sulle patatine. Conta così di ridurre il problema del sovrappeso e allo stesso tempo riempire le casse pubbliche. In varie città sono state proposte tasse anche su merendine e spot televisivi.
Sirchia fu un antesignano allora, con la storia delle mezze porzioni al ristorante.

Sesso veloce….
Qualche giorno fa, un rumeno provocò un incidente stradale perchè la sua compagna gli stava praticando del sesso orale mentre guidava.
Le autorità gli hanno sospeso la patente per 90 giorni e dovrà inoltre pagare tutti i danni del sinistro.
Si è scusato dicendo che non è riuscito a fermarsi.

giovedì 12 maggio 2005

CI HAI STUFATI, BRIDGET JONES


Ieri, pomeriggio di sole donne.
Marito e figlio si sono messi in salvo e una squadra di leggiadre signore ha invaso la mia cucina.
Casa mia sembrava uno di quei MacDonald’s Party che organizzavo con la banda di amici del pargolo, onde evitare che finissero a mangiare schifezze farcite di colibatteri come il Big Mac, ma poi mi ritrovavo le patate fritte anche sotto i cuscini del divano e il gatto con il pelo dritto a spazzola neanche avesse messo il gel.
Cenetta arrangiata dunque e due dvd due di Bridget Jones da vedere.
Io lo sapevo che se me li ero persi entrambi i film una ragione ci doveva essere. Nulla accade per caso. Per non parlare del libro che mai avrei comperato.
Insomma per circa 3 ore in totale, abbiamo assistito alle gesta di una idiota integrale che sembra la caricatura di una donna. E non vi dico i commenti che siamo riuscite ad esprimere, in assenza di platea maschile.
Una che, a voler essere proprio buoni, definiresti gaffeur a tempo pieno, mica co.co.co.
Ma quello che non riuscirò mai a digerire in film del genere è il lieto fine.
Ma come, quella ce la mette tutta per farsi schifare da tutti gli uomini del Regno Unito e (cos’ e pazz… nel senso di cosa estremamente improbabile) due bonazzi come Hugh Grant e Colin Firth le corrono dietro tutto il tempo, dandosele pure di santa ragione e … udite udite… lei sceglie un improbabile Firth, serio serio (nel senso che non ride mai e poveraccio c’è da comprenderlo), scartando il canaglione Grant.
Ma che gusti sta’ tipa.
Ovvio che avrei preferito il canaglione.
No, non quello di Sanremo però, quello era la controfigura, chiamato apposta per non far fare la figura dello scamorzone a Bonolis.
E a proposito di Bonolis, sapete che il 22% dei bambini crede che in paradiso s’abboffano di caffè?
Urge tavola rotonda sul ruolo diseducativo di Bonolis & Lavazza associati.


Finita la serata al cinema, abbiamo preso appuntamento per la prossima volta.
In visione "Ti presento i miei" e Mi presenti i tuoi?"
Che Dio ce la mandi buona.

A VOLTE RITORNANO


Ve ne siete accorti? Sono tornate le espadrillas, quelle assurde scarpe di pezza con tanto di spaghi attorno al collo del piede adatte a fermare la circolazione del sangue, che ci trasformavano tutte in orride vedove di campagna.
Le hanno ricoperte di pajettes e di lustrini per giustificare il prezzo indecente (45 euro) ma sempre loro sono.
Ne ho viste addirittura un paio a punta.

mercoledì 11 maggio 2005

NOSTALGHIA

Era da tanto che non entravo nel vecchio forum di Negmah, un sito che ho frequentato per diversi anni.
Scrivevo  brevi post, anche lì mettevo delle foto, mi è sempre piaciuto esprimermi con le immagini, sarà il segno dei tempi.
Ho anche fatto battibecchi e litigate furibonde, ma soprattutto mi piaceva leggere la varietà di espressione, argomenti che spaziavano dalla religione alla filosofia fino al cazzeggio puro e semplice.
C’era anche l’impegno politico e quello nel sociale. E c’era la comicità surreale alla Achille Campanile di IdiotPlus, un abitante del Parco, che al calar della notte dormiva su una panchina.
Dicevo che ho letto il forum ieri ed ho trovato un bel post a firma del Guardiano del Cimitero, tale deve essere diventato da ultimo quel luogo.
Era un epitaffio, alla maniera di Edgar Lee Masters, di tutte le persone che avevano lasciato una traccia nella sua memoria, alcuni svaniti per sempre, altri trasmigrati su Splinder, dove, come me, hanno trovato una propria casa.
Nella lista della collina di Spoon River c’ero anch’io, assieme a molti altri di cui ho un ricordo vivo e tanta nostalgia.

“Lasciami girare per il cimitero a guardare le tombe di chi è passato ed ha lasciato una traccia nella mia memoria, una memoria di affetti e di porzione di vita condivisa” scrive l’autore.

E proprio ieri sera,
sul blog di Tortora, c’era un bellissimo post sul pescatore Schroeder e Edgar Lee Masters.

Where are Elmer, Herman, Bert, Tom and Charley,
The weak of will, the strong of arm, the clown, the boozer, the fighter?
All, all, are sleeping on the hill.

martedì 10 maggio 2005

'O TRAMM' D'A TURRETTA



Non è la Chicago anni '20. E' la linea di autobus di Napoli che da Piazza Vittoria, Via Tribunali, portava alla Stazione Centrale (Ferrovia).
Non conosco l'epoca precisa, credo sia attorno agli anni '30.


(Foto strappate all'oblio  "scavanno dint 'o cascione d'o nonno")

lunedì 9 maggio 2005

ACCADE A TREVISO 


Questa sera al tg hanno detto che c’era un asino sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria e mi sono tornati in mente gli asini tosaerba comperati lo scorso dicembre dal presidente della Regione. 6 asini (costo 2.075 euro) da utilizzare come "operatori ecologici" sulle scarpate lungo la strada provinciale.
Sono entrati ufficialmente in servizio, in via sperimentale, il 22 aprile.
Costano meno dei trattori tosaerba, sono meno inquinanti e piu' simpatici.
Non mi è molto chiaro come funzioni un asino tosaerba.
Magari gli piace di piu’ il prato del vicino (si sa che lì l’erba è sempre piu’ verde). 
Ma come ci saranno arrivati sulla SA-RC ?  Sarà un asino trevigiano oppure la regione Calabria ha comperato i tosaerba ecologici?

Sempre a Treviso.
I trevigiani sembra che siano più irruenti di altri negli atti amorosi.
Lo rivela il dottor Giuseppe Anselmo,
dell’unità di Urologia dell’ospedale Ca’ Foncello  (esiste davvero, ho controllato, eh?) di Treviso e lo si desume dal notevole numero di interventi chirurgici a seguito di “frattura del pene” durante rapporti sessuali.
Ovviamente non si tratta di vera e proprio frattura, vista l’assenza di ossa, bensì di “Bent nail syndrome”, ossia sindrome del chiodo piegato.
Sul chiodo piegato c’è poco da ridere, ma sull’ospedale cafoncello non ci potevo credere, credevo fosse una bufala.

sabato 7 maggio 2005


Dal Corriere del Mezzogiorno di martedì 3 maggio.


Il disegno illustra i cambiamenti del flusso di traffico nella zona di Piazza Municipio, a causa dei lavori nei cantieri della Metropolitana.
Da quel momento il caos regna sovrano.
Ma il caos regna sovrano anche nella testa dei redattori, che di toponomastica e storia patria capiscono ben poco.


Come si puo' vedere, nel disegno Depretis e Sanfelice sono stati scritti staccati: De Pretis e San Felice.
Forse per par condicio con De Gasperi? 

venerdì 6 maggio 2005

‘O VI’ LLOCO !!!

Eccolo!
Storace sui blocchi, pronto alla partenza per surclassare Sirchia.
Non che ci voglia molto, il nostro parte avvantaggiato. E dopo avere sfracellato la Sanità laziale, si accinge all’opera per quella nazionale.
Ha riesumato la cura Di Bella, che tanti casini provocò alla ministra Rosy Bindi e vuole addirittura inserirla in fascia A (gratis), impipandosene altamente dell’opinione dei vari comitati scientifici che dettero parere negativo.
Fu considerata per un periodo una cura palliativa e se ne autorizzò un uso “compassionevole”.
Era un cocktail di somastatina, melatonina, vitamine e alcuni farmaci antitumorali di routine.
Dopo otto anni si sono messi a punto farmaci efficaci nella cura del tumore, ma nessuno studio ha rivalutato la somatostatina.
Storace spera ancora una volta nella reazione degli ammalati, una richiesta di speranza, che però non può venire da fonti non rigorosamente accertate scientificamente.
Altrimenti, come dice Silvio Garattini, la mutua dovrebbe passare anche i maghi.
Il pericolo di simili operazioni è quello semmai di convincere alcuni malati a sottrarsi alle cure tradizionali, che con tutti i limiti e le difficoltà si basano comunque su lunghe sperimentazioni, rischiando la loro vita.
Ricordo che negli anni 97-98 presso gli ospedali oncologici, tra cui la Fondazione Pascale di Napoli, su pressione della destra verso il governo Prodi e su richiesta dei familiari dei malati alla ricerca di una panacea, amplificata dagli organi di informazione, vennero istituiti dei protocolli di cura in cui si arruolavano ammalati di cancro, ma questa ulteriore sperimentazione dette esiti negativi e fu via via abbandonata.
Ed ecco spuntare l’ex Governatore del Lazio che annuncia a “Tempo Medico” la creazione di una commissione che valuti la rimborsabilità della cura.
Magari per compensare, passeranno l'insulina in fascia C. Con tutti i diabetici che ci sono in Italia sai che risparmio?


Penzamm' a salute e stamm'  a vedè.

giovedì 5 maggio 2005

FACCE DI CULO

Ma ci vuole davvero una mente bacata per dire ‘ste cose, supportata da una adeguata faccia di corna:

Martino: voterò quattro si al referendum, perché se rifiutiamo l’inseminazione eterologa allora dobbiamo vietare anche l’adulterio.
Ma che discorsi sono questi? A Napoli si definiscono "a cazzo di cane".
Nel resto della penisola sono noti come "ragionamenti a Pera".

De Michelis: “Onestamente devo ringraziare Bin Laden. Senza l’11 settembre sarei rimasto una non persona, quella costruita da Mani Pulite e scomparsa dai radar. Dopo le Torri Gemelle, anche il cittadino più distratto ha cominciato a sentire di nuovo il bisogno di competenza, a desiderare di sentir ragionare”.
Se questi vi sembrano ragionamenti….  ma si vergogni!!!!


Non si meritano neanche un Big Sput !

mercoledì 4 maggio 2005

L’OMBRELLAIO  ( ‘acconciambrèlle)

Nel censimento della roba da buttare in casa sono uscite fuori cose davvero incredibili: vecchie foto, giornali e riviste d’antan che non ho il coraggio di gettare via.
Ad esempio ci sono una serie di foto che rappresentano gli antichi mestieri di Napoli, come questa.



Poi ho trovato una simpatica poesia di Salvatore Di Giacomo, una piccola presa in giro dell’epoca, che somiglia allo sfottò che usiamo a Napoli:
‘a ro’ vaje senza ‘o mbrello?

Quanno chiove e vuje passate
Sotto sott’ a nu palazzo,
addo’ stanno arreparate
sartulelle in quantità,
si nu ‘mbrelle nun tenite
e facite ‘o fareniello,
giuvino’, comme vulite
na guagliona accumpagnà.

Ride e guarda
‘a gente attuorno..
Nun ‘o tenite
nu poco ‘e scuorno
“Quann’è caro, quann’è bello!
‘o vi lloco, nun porta ‘o mbrello!”

Gilardino è troppo amaro
Venne ‘mbrelle a ll’uso inglese
E nu mbrello costa caro.
Meh, accattàteve nu mbrello
‘e siconda e terza mano.

Gli ombrelli erano carissimi, specialmente quelli di Gilardino. Nel cartello è scritto: riparazione bastoni, ombrelli e coperture. Ora è impensabile, visto che sulle bancarelle se ne vendono per pochi euro, i famosi ombrelli usa e getta, li usi una volta sola e li butti via distrutti.

Piccolo glossario:
fareniello = cascamorto
scuorno = vergogna
siconda e terza mano = usato multiproprietario

martedì 3 maggio 2005

MONDO PAZZO


Fumo, non batto
Capita di vedere sempre più spesso i marciapiedi affollati di persone che fumano, fuori ai ristoranti e molti si stanno attrezzando con posacenere vari per evitare il tappeto di cicche all’ingresso. Ma spesso le signore che fumano sul marciapiedi vengono scambiate per professioniste del sesso e gli automobilisti di passaggio si informano su valore e modalità delle prestazioni.
In un ristorante ligure offrono alle signore fumatrici un giubbotto recante la scritta “Fumo, non batto”.
A pensarci bene è il colmo: fumare in semiclandestinità e farsi anche dare della puttana!

Il frullato di rane
La Polizia peruviana ha sequestrato a Lima oltre 4000 rane. In pratica si va al bar e si ordina un frullato, come da noi, ma l’ingrediente principale non è la fragola o la banana, bensì la rana, scelta tra le tante in bella mostra, spellata e infilata nel bicchiere del frullatore.
Pare che il frullato di rana, molto diffuso in quel paese, sia ritenuto afrodisiaco.
Un Viagra naturale, ma che schifo però. Qua da noi esiste da sempre lo zabaione, almeno è buono.

Litter-Kwitter (cliccare qui)
Proprietari di gatti, gioite! Sta arrivando l’ora del tramonto della maleodorante lettiera.
Il gatto userà il WC come tutti.
Una signora australiana ha inventato un sistema in tre fasi e relativo addestramento (8 settimane) del felino fino a raggiungere le mirabolanti imprese di Mr Jinks, il gatto di De Niro in Mi presenti i tuoi?, che addirittura tirava anche lo scarico.
Deve essere dura però fare il training di 8 settimane al proprio gatto o ripescare dal water il micio scivolato durante l'allenamento..

Disperate Housewife
Chi l’avrebbe mai detto (o forse sì).
Sputtanato pubblicamente dalla consorte, che si definisce “casalinga disperata”, George Dabliu la sera va a letto alle 21, lasciando la povera Laura a guardare la TV.
Eppure pensavo che un Presidente, uno qualunque, non necessariamente il più potente del mondo, avesse parecchie faccende che gli ballano per la testa (Calipari a parte) che gli impedissero di andare a nanna dopo Carosello, come i bambini.
E' evidente che mi sbagliavo.


E last but not least
Sul sito di Zeus News c’è un interessante articolo su come non sia la prima volta che si prendano scivolate del genere “rapporto Calipari”.
Vengono (clicca qui)  riportati alcuni esempi illuminanti.
C'è infatti l'abitudine delle amministrazioni (anche da me) a usare i documenti digitali con gli stessi criteri di quelli cartacei, per cui molti non capiscono che coprire con un pennarello un testo su carta non è la stessa cosa che su un testo elettronico.

lunedì 2 maggio 2005

E POI DICONO CHE ....


gli americani non sono pirloni.
La pochade appena andata in scena riguarda il rapporto USA sulla morte di Nicola Capilari, con gli omissis.
Guardate a questo indirizzo. Ci sono i due documenti, quello con gli omissis e quello senza.
Se aprite il file PDF, quello degli omissis e fate un copia-incolla, per magia spariscono gli omissis.
Non oso pensare all'uso che faranno dei cifrari segreti, altro che codice Cicero.
Secondo me se la meritano e come una pernacchia come quella di De Filippo nell'Oro di Napoli.

domenica 1 maggio 2005

IL GIARDINO INGLESE




Ieri siamo stati alla Reggia di Caserta, residenza voluta da Carlo III di Borbone, con il parco progettato da Luigi Vanvitelli che rivaleggia con Versailles per giardini e giochi d’acqua e cascate.
Bellissimo il Giardino Inglese, costruito per Maria Carolina d’Austria.
Particolarmente suggestivo, come si può vedere dalla foto, è il laghetto con la statua della Venere inginocchiata di Tommaso Solari.

BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI