Nisida

Nisida

domenica 31 dicembre 2006

BUON ANNO NUOVO

Questo è un post scacciapost.
Nel senso che serve a scaraventare in basso uno degli avvenimenti piu' indecenti di questo anno che sta finendo. Non mi andava di chiudere così.
L'anno scorso mi auguravo che non ce ne rifilassero uno usato.
Non l'avessi mai detto, altro che usato! Non tengo neanche il coraggio di fare un riepilogo.
Vabbè, non dico niente stavolta, per scaramanzia.
Al vostro buon cuore e speriamo bene.

sabato 30 dicembre 2006

VENDETTA E' FATTA

«Parmi un assurdo che le leggi, che sono l´espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l´omicidio, ne commettano uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall´assassinio, ordinino un pubblico assassinio»
da «Dei delitti e delle pene» di Cesare Beccaria

"La condanna a morte per impiccagione di Saddam Hussein è legalmente giusta e giusto è che essa sia stata pronunciata. Sarebbe, però, un gravissimo errore politico eseguirla. Uccidere Saddam ne farebbe forse un eroe tra gli arabi ma soprattutto per i sunniti di tutto il mondo, e aggraverebbe la guerra civile in atto tra gli sciiti che egli ha perseguitato e i sunniti che sotto la sua guida governavano l'Iraq".

Francesco Cossiga
presidente emerito della Repubblica - novembre 2006

Poche ore dopo l´esecuzione dell´ex rais una bomba esplode nel mercato della cittadina di Kufa, a sud della capitale irachena. I morti sono almeno 34 e una sessantina i feriti.
Alcuni osservatori hanno visto già in questo attentato una sorta di "vendetta" sunnita all´uccisione dell´ex rais.

venerdì 29 dicembre 2006

BUTTARE SPAGHETTI


(ANSA) - TIRANA, 28 Dicembre
E' addobbato tutto di spaghetti il singolare albero di Natale che i proprietari di un ristorante a Tirana hanno messo nel loro cortile.
L'idea di questa 'invenzione' natalizia e' legata all'amore per la pasta italiana, la specialita' della loro cucina insieme ai prodotti di mare.
Non a caso il ristorante porta il nome, sempre in italiano, 'Gambero rosso'.
Per costruire l'albero, alto 16 metri, e' stata creata una struttura metallica con cerchietti sui quali sono appesi 800 kg di spaghetti.

Proprio una bella idea! Avevano finito la paglia? Somiglia a quelle costruzioni di Foglianise infatti.
Non mi pare che in Albania stiano messi così bene da permettersi il lusso di buttare 800 kg di spaghetti.
In realtà sarebbe criminale in qualsiasi nazione lo si faccia. Pensavo a quanti pranzi di Natale avrebbero potuto fare per homeless ed extracomunitari invece di uno stupido albero.

L'ALBERO DEI DESIDERI



Ogni Natale nella Galleria Umberto viene allestito un albero dove le persone appiccicano foglietti con i loro desideri per l'anno successivo.
Ci sono le solite Samanta e Jessica che chiedono un principe azzurrro, fa niente che al posto del cavallo bianco cavalchino uno scooterone.
Poi ci sono quelli che anno dopo anno chiedono la pace nel mondo e, come possiamo verificare, anno dopo anno questa richiesta viene disattesa.
Ma aldilà delle nobili richieste, mi ha colpito questo foglietto.

mercoledì 27 dicembre 2006

POST MORTEM


Welby è morto senza i giornali. E' mancata quindi l'amplificazione e la tv non ne ha parlato molto. Tra l'altro è Natale e non bisogna turbare il grande circo. Ora pero' stanno recuperando e si fa un gran parlare della politica divisa tra: funerali sì, funerali no.
Io preferirei che si discutesse di eutanasia, di suicidio assistito, di buona morte e bene farebbero i politici a discuterne in tempi brevi, per dare una risposta a tanta gente che soffre e che aspetta solo di morire.
Circa il funerale religioso io non so che significato possa avere per un non credente. Welby si è piu' volte professato
 laico, anche sua moglie si era espressa in tal senso. E allora mi chiedo, per chi sono questi funerali religiosi, visto che agli interessati non interessava?
Io non sono credente e non mi importa che ne faranno del mio corpo. Per quanto mi riguarda possono anche gettarlo in un fossato o seppellirlo sotto una pietra miliare.
Molto spesso pero' ci si sposa in chiesa perchè così vogliono i genitori, almeno una volta accadeva di frequente e si finisce col fare onoranze religiose a persone che avevano espresso il loro rifiuto in vita.
Un mio amico, deceduto in ospedale dopo una lunga e penosa agonia, aveva rifiutato i conforti della fede ma è stato assistito dal prete chiamato dai parenti e accompagnato da musiche sacre e prediche stile "il signore dà il signore toglie" fino alla sala mortuaria.
Ovviamente ne è seguito un solenne funerale religioso in chiesa con relativa sepoltura (aveva chiesto di essere cremato). Il tutto in stile pirandelliano.
Insomma, mi chiedo, anche nel caso di Piergiorgio Welby, per chi erano i funerali?


Tutto questo senza voler polemizzare con il Vicariato e la Santa Sede che hanno concesso i funerali al fior fiore degli assassini senza batter ciglio, a tutti i camorristi morti ammazzati e last but non least ad Augusto Pinochet.


Questa è la vignetta apparsa su Le Monde per Welby


e questo è uno stralcio della e-mail di Vitaliano Della Sala a Radio Radicale.


Lo ricorderò e pregherò per Piergiorgio durante la Messa di Natale: il Cristo Liberatore lo accolga nel Regno dei giusti e doni la consolazione che viene dalla fede, ai suoi familiari e amici. Possa ora Piergiorgio trovare finalmente quella pace e quella serenità che nella vita terrena ha tanto desiderato.

sabato 23 dicembre 2006

E PER NON DIMENTICARE ......

...... è Natale anche qui.



E infine una buona notizia.
Ieri sera, 22 dicembre, i pastori rubati nella chiesa di San Nicola alla Carità sono stati ritrovati abbandonati in una campagna nei pressi di Marianella.
Sarà stato l'appello del parroco o quello della Sindaca, sarà che il prete ha fornito foto e descrizioni dei pastori, sarà che la Polizia si è data parecchio da fare, resta il fatto che i pastori son tornati in chiesa prima di Natale. Saranno rimessi al loro posto e potremo di nuovo vederli durante le feste.
IL PRANZO DI NATALE

La fatica piu' grande a Natale nella nostra famiglia è quella di riuscire a far sedere contemporaneamente tutti e tredici i convitati, ce n'è sempre qualcuno che, a turno, ha qualcosa di impellente da fare..
Sì, perchè ogni anno finisce sempre che siamo in tredici a tavola.
Quest'anno c'è anche l'ultima arrivata, Annamaria, un angioletto biondo friccecariello.
Crescita zero in famiglia; qualcuno muore e un altro nasce, in un avvicendarsi costante. Sempre in tredici.
Quest'anno ad esempio i bambini sono cinque, a scalare, da un anno e mezzo a undici. E schizzano da tutte le parti, con la cana Nigra che abbaia da turarsi le orecchie. Lei piu' casino c'è e piu' è felice.
Nella casa di campagna che si trova nella Tuscia gli spazi sono piu' angusti e se piove è una tragedia.
Un anno poi i cani erano tre, uscivano appena si apriva una porta, si infangavano per bene e poi rientravano. Avevamo tappetini sparsi ovunque ma quella pioggia non finiva mai.
Sarebbe meglio la neve, ma quella di solito la becchiamo a Pasqua.
L’anno scorso faceva un freddo da polo nord, ho fotografato un mare di ghiaccio e meno male che arrivo’ subito lo spazzaneve.
Oddio la fotografia, come farò senza la mia Canon?
Ora davanti casa ci sono gli alberi illuminati con le lucette di Natale e il ficodindia col preservativo. Lo stesso anche alla pianta di limoni, altrimenti il freddo li fa secchi.
Poi in campagna c’è il camino dove di solito collochiamo un paio di pigne che spandono il profumo di incenso per tutta la casa, mica come i bastoncini indiani..
Dopo qualcuno deve recuperare i pinoli, un lavoro certosino che non faccio io.
Un sacchetto di caldarroste fa passare il pomeriggio guardando la fiamma che saltella. Qualcuno getta nel fuoco bucce di mandarini e l’odore acre ci ricorda i mandarini di tanti Natali fa.
Ma ci avete fatto caso che i mandarini non hanno piu’ quell’odore penetrante? Rimaneva attaccato alle mani per ore.
Ora poi si usano i mandaranci o clementine e con la scusa che non ci sono i semi (spesso ci sono lo stesso) i mandarini sono quasi scomparsi.
Da qualche anno è comparso un altro strano agrume, il mapo, un coso verde schiacciato ai poli e moscio, un incrocio forse tra mandarino e pompelmo.
Ma io ricordo il Natale di tanti anni fa, con i bambini che rubavano gli struffoli dal vassoio ad ogni passaggio, il nonno che trafficava col presepe e con le luci che si spegnevano sul piu’ bello ed era l’unico a ricordarsi, verso l’una, di mettere il bambino nella mangiatoia, le letterine sotto il piatto del papà e tutte le balle che scrivevamo come promesse e che ci guardavamo bene dal mantenere.
E bastava così poco per sorridere, grandi e piccini.


Un sereno Natale a tutti quelli che leggono.


venerdì 22 dicembre 2006

VIGILIA DELLA VIGILIA

Oggi si spignatta a tutto andare. Il pomeriggio è dedicato agli struffoli, poi bisogna ripulire il tutto.
Nel frattempo intorno casa infuria la bufera. Ambulanze con doppia sirena, traffico bloccato, doppia fila di auto davanti alla pasticceria per le prenotazioni e forse a causa del vento forte hanno spostato anche la linea di atterraggio degli aerei che stanno passando tutti sul mio palazzo con immenso fragore.
Sempre il vento stamattina ha tirato giu' un lampione a via Caracciolo, proprio mentre passava uno scooter: colpito in pieno e la ragazza è morta.
Una cosa molto strana. Ma come fa un lampione a venire giu'?
L'ho visto al TG, al posto del lampione c'era un buco. Probabilmente si era infradiciato di ruggine e nessuno se n'è accorto.
Ora il Comune ha chiesto all'ACEA che gestisce l'illuminazione pubblica di controllare tutti gli altri lampioni.
Ma perchè, i controlli si fanno solo se ci scappa il morto? Non dovrebbe rientrare nella normale manutenzione?
L'altro ieri poi davanti al San Carlo si è spezzato il braccio di una gru che stava collocando una grossa lamiera sul tetto del teatro. Tre feriti.
Ma una volta non si transennava in presenza di carichi sospesi?
Ho l'impressione che i lavori vengano svolti con una grande superficialità, 'a bbona 'e ddio.
E per una volta che ci scappa il morto, chissà quante volte ci è andata bene per culo.

giovedì 21 dicembre 2006

VOI GENTE PERBENE CHE PACE CERCATE

E finalmente l'ha trovata la pace Piergiorgio Welby, con l'intervento misericordioso di un medico dell'associazione Coscioni.
Stamattina presto c'era solo un annuncio sul Televideo ma piu' tardi si è saputo come era andata.
I radicali hanno tenuto una conferenza stampa assieme al medico che si era incaricato di sedarlo e staccare la spina del respiratore.
Subito è partito il solito circo politico con nani e ballerine indignati perchè una vita era stata spenta. Ammesso che quella di Welby si possa chiamare vita, negli ultimi nove anni.
Ma una voce piu' alta di tutte si è levata; quella di Luca Volontè, quello che aveva consigliato cristianamente a Welby, non molto tempo fa, di suicidarsi..
Ha parlato di assassinio ed ha minacciato di farla pagare a chi ha eseguito l'operazione.
Tra le ultime notizie, l'anestesista Mario Riccio e Marco Cappato dell'associazione Coscioni, sono stati convocati in questura come persone informate sui fatti.
Non so voi, ma io se Volontè mi capitasse a tiro, un bel calcio in culo glielo mollerei proprio volentieri. E' riuscito ad apparire peggio di Giovanardi ed è quanto dire.

mercoledì 20 dicembre 2006

SCIUGLITE 'E CANE

Consiglio circoscrizionale agitato ieri al Vomero.
Una folla di genitori rumoreggianti assisteva alla seduta, dopo aver presentato un documento che richiedeva la riapertura della scuola parificata di proprietà dell'ex assessore comunale all'Istruzione Furfaro.
A luglio furono apposti i sigilli, poi levati, per abuso edilizio. A questo punto l'edificio fu posto sotto sequestro.
La palazzina, di proprietà del Comune di Napoli, prima era sede del Centro di Salute Mentale della ASL.
Sfrattati i malati, che sono stati rinviati ad altri centri tra cui l'ex ospedale Frullone, piuttosto fuori zona, l'edificio è diventato sede della scuola di proprietà della Furfaro e sorella.
Nel frattempo la direzione della scuola ha consentito le iscrizioni, con pagamento anticipato, di alunni che ora, non avendo la sede, vengono smistati tramite pulmini presso altre scuole.
I genitori, stufi di tanto peregrinare, chiedono la riapertura della scuola.
Sì, non se la prendono con la direzione della scuola, chiedono al Comune esplicitamente di chiudere un occhio sugli abusi edilizi al grido:
sono state fatte tante sanatorie, fate pure questa.

E questa è la conseguenza dei condoni tombali che ci hanno accompagnati negli ultimi cinque anni.
QUEL CHE RESTA


La foto.
E' quello che resta della mia Canon reflex 350D, corpo macchina, 3 obiettivi e zaino. C'era anche una Compact Flash da 1 giga.
Tutto sparito, con il vetro infranto del finestrino posteriore di Fo Fo.
Il figliolo l'aveva nascosta nel cofano dell'auto non avendo il coraggio di portarla allo stadio. Perchè uno cerca sempre di scegliere il male minore.
Una leggerezza che è costata assai cara.
Anche il finestrino, chè ora l'auto è in officina per la riparazione.
E c'è anche lo scoperto con franchigia per cui l'assicurazione non rimborserà nulla.
Oggi abbiamo anche fatto la denuncia, per quel che serve.
Immagino già la faccia dell'anonimo celodurista.

martedì 19 dicembre 2006

IL PRESEPE FRICCECARIELLO


L'anno scorso sono stati rubati i pastori del presepe dalla chiesa di Santa Brigida.
Quest'anno sono spariti, rubati la notte scorsa, i pastori del presepe cosiddetto "vivente" che si trova nell'ipogeo della chiesa di San Nicola la Carità.
Questo presepe l'ho visto la prima volta assieme a mio nonno, che era la mia guida nel centro storico di Napoli.
Sempre a Natale facevamo una visita in questa chiesa dove si trovavano i pastori detti "friccecarielli" perchè si muovevano, non erano fissi come tutti gli altri presepi.
Di solito nel periodo di Natale fino all'Epifania la chiesa rimaneva aperta per la visita al presepe.
Quest'anno non potremo piu' farlo grazie ad un furto su commissione che ha spogliato dei suoi pastori uno dei piu' bei presepi di Napoli.

E la Sindaca, mentre si appresta a presenziare all'ennesima piedigrottata a piazza Plebiscito l'ultimo dell'anno, lancia un appello ai ladri affinchè restituiscano il bottino.
Seeee..... domani, 'onna Rosè.
Qua stiamo ancora agli appelli.
RABBRIVIDISCO

In TV questa sera c'è Irene Pivetti che in Tempi moderni su Rete 4, si crede Milena Gabanelli. Ha appena presentato un servizio su come non pagare le multe.
Nel piu' puro stile horror..... da non perdere.

domenica 17 dicembre 2006

CLIMBING SANTA KLAUS

Dalle parti di casa mia è Natale quando cominciano a montare luminarie sui balconi e alberi di natale negli androni. Allora capisci che è arrivato.
Ieri ad esempio sul balcone del palazzo di fronte al mio hanno montato per tutta la lunghezza della ringhiera un tubo di luci che si inseguono per tutta la notte con effetto pubblicità newyorkese.
Subito il vicino, per non essere da meno, ha messo tante lucette che disegnano la facciata e stamattina era comparso pure un Babbonatale appeso ad una scaletta in bilico.
Quest’anno infatti c’è una novità: the Climbing Santa.
Li avevo visti nei paesi nordici, Gran Bretagna e Germania, stavano sui comignoli o appesi alle facciate, con i loro sacchi sulle spalle.
Ora anche qua stanno popolando rapidamente balconi e terrazzi; solo che da noi, vista l’atmosfera, questi babbinatale scavalcanti ringhiere mi danno l’idea di ladri che scappano con il loro bottino nel sacco.
Un'altra tradizione aliena che si insinua nelle nostre usanze.
E' la globalizzazione, bellezza !!!!
IN UN GIORNO DI PIOGGIA

sabato 16 dicembre 2006

QUESTO BUIO FEROCE


Non potrei mai fare uno spettacolo che non si contamini con la mia vita, non ne sarei capace" scriveva Antonin Artaud, il poeta recluso per molti anni in un ospedale psichiatrico.
"Non vedo l'utilità della riservatezza o meglio non vedo l'utilità di affidare una testimonianza alle mani o alla bocca degli altri". Così dice l'introduzione al libro autobiografico di Harold Brodkey che ho incontrato in un scaffale di una piccola libreria in un paese senza libri, lì abbandonato, scritto in italiano, un incontro straordinariamente misterioso. E in quel libro, in quel viaggio, ho ritrovato il mio viaggio, la mia storia. Soprattutto nei paesi occidentali è stato bandito il pensiero della morte. La morte rimane come paura, come perdita, come dolore, raramente come coscienza lucida, profonda , del vivere
Pippo Delbono



Scioccante ed emozionante Questo buio feroce; si tratta di un vero e proprio pugno nello stomaco, e la sensazione finale assomiglia al sollievo di quando, passato il dolore, si torna a sentirsi vivi.
Delbono mette in scena la "diversità".  I suoi straordinari “attori non attori” reclutati on the road (tra cui un down, un poliomielitico, un barbone, un sordomuto),  le facce segnate dalla sofferenza e dalla vita, i corpi quasi scarnificati eppure pieni di un’energia che si fa movimento e comunicazione con gli spettatori.

Lo spettacolo prende spunto dal libro autobiografico dello scrittore americano Harold Brodkey, che descrive gli ultimi due anni della sua vita stroncata dall’Aids nel 1996, ma comprende anche testi di Emily Dickinson, Antonin Artaud e Pierpaolo Pasolini.
Comincia con la magrezza impressionante di un uomo a terra, sul volto una maschera inquietante;  amnientato in una stanza dalle pareti bianchissime, che diventa di volta in volta sala d’attesa, passerella di moda per sfilate di modelli in costume da Settecento veneziano fra gli sguardi di due Arlecchini, palcoscenico per l’esibizione commovente di un novello Frank Sinatra in My way, camera dello psicanalista per il racconto confessione di una donna italoamericana.

Il pubblico inchiodato alle poltrone ha applaudito per 10 minuti.
Qualche dissenso si è avuto da parte di alcune persone che non ritenevano giusto inserire nell'abbonamento lavori di questo genere.
Ed io mi sono chiesta perchè mai non avevano fatto l'abbonamento all'Augusteo. Ieri sera davano Peter Pan.

giovedì 14 dicembre 2006

PREMIO AI SOSSIO


Abiti a Frattamaggiore?
Stai per avere un bimbo di sesso maschile?
Sappi che se lo chiami Sossio (esisterà pure Sossia?), il nome del Santo Patrono frattese (che pero' era di Miseno, dove esiste tuttora la chiesa a lui dedicata), potrai avere un premio di cinquecento euro. Già sono stati consegnati i buoni postali a cinque famiglie dal parroco della Basilica.
Di questi tempi cinquecento euro fanno comodo, salvo poi beccarsi le maledizioni vita natural durante di tutti i Sossio così battezzati.
E pure di quelli precedenti, che si chiamano Sossio ma non hanno beccato una lira (pardon, un euro).


MUGUGNI


Domani sciopero generale in Campania per la legalità.
Nella stessa giornata sciopero dei trasporti e se oggi la riunione con aziende e sindacati avrà esito negativo, non garantiranno neanche le fasce protette.
Se vogliamo partecipare alla manifestazione è d'uopo "farsela 'a ppère".
E questo è il terzo venerdì di sciopero dei trasporti che becco per andare a teatro nel mio turno. Le altre volte almeno riuscivo a scendere con l'ultima funicolare e al ritorno Dio provvede. Perchè trovare un taxi domani sera sarà come vincere al superenalotto.

Il Comune di Napoli ha provveduto ad aggiornare le paline dei parcheggi: adesso si paga pure di notte, ma si erano dimenticati di dirlo al Bukaniere, che ha beccato 'na bella multa alle undici di sera.

Sempre il Comune di Napoli ha deciso che le abitazioni nei pressi di uscite di tangenziale e stazioni di metropolitane vanno riaccatastate in quanto hanno valore di mercato superiore. Quindi, non si sa quando, hanno rifatto gli accertamenti catastali e ce li stanno comunicando a rate. Non sapendo se siamo o meno coinvolti in codesta lotteria, dobbiamo aspettare il 20 del mese per pagare l'ICI, che se ci arriva l'accertamento dovremo pagare anche la differenza e andare a rifare la fila alla posta o in banca. Questo perchè volevano calare l'ICI.
Ora, non è che uno non vuole pagare le tasse, ma non si potrebbe evitare di tormentare i contribuenti con questi stillicidi e vessazioni continue?


Per dirla con Tullio De Piscopo: ZZACOTTURTAIC

mercoledì 13 dicembre 2006

TAGLIAMO I SEMAFORI


La giornata ventosa e una bella tramontana hanno convinto il pargolo ad accendere il riscaldamento per la prima volta questo autunno.
E' bello rientrare, cioncata di freddo e con una mezza nevralgia del trigemino e trovare la casa tiepida tiepida.
Per strada il venticello freddo non ha scoraggiato le scolaresche in libertà, che starnazzavano in lunghe file su via Scarlatti.
Simpaticamente, non funzionavano i semafori ed ho rischiato di essere arrotata piu' volte perchè neanche gli automobilisti lo avevano capito. Andavano a memoria.
Insomma, tutti i semafori che ho incontrato erano spenti e solo al ritorno a casa ho saputo dal TG3 che erano in sciopero gli addetti che non sono stati pagati.
Hanno così spento i semafori di tutta la città.
Ovviamente non c'era neanche un vigile. Che pretendiamo, che con quel freddo stessero in strada? Ma siamo proprio esseri senza cuore!
Ora, in qualsiasi metropoli che si rispetti, sarebbe accaduto un macello: morti, feriti, tamponamenti a catena.
A Napoli nulla di tutto questo, anzi, quasi nessuno se n'è accorto.
Poverelli gli addetti, hanno fatto autogol. Hanno dimostrato ancora una volta che qui da noi i semafori non servono e quindi che li paghiamo a fare?

PORCATE TERZO ATTO E FINALE


Ho parlatoqui e qui del balletto in consiglio comunale di Somma Vesuviana circa il toponimo della piazza principale intitolata a Francesco De Martino.
Sembrava risolta ma oggi ho incontrato la figlia che mi ha detto che la piazza torna ad essere intitolata a Vittorio Emanuele III, su insistenza di Alleanza Nazionale e con l'appoggio della maggioranza.
E abbiamo convenuto che grande onore va al Professore, se anche da morto fa paura a questa gentaglia.
La memoria di un uomo non è legata ad una piazza ma alle opere che ha compiuto in vita. E noi ce lo ricordiamo.



martedì 12 dicembre 2006

La verità che fa male a chi vuole scordarla

Comincia così l'articolo di Marcello Veneziani su Il Napoli, il nuovo quotidiano di Grauso, in una rubrica chiamata Canto libero.
Lo incollo qui sotto perchè non l'ho trovato da linkare.
Penso che ci voglia una gran bel coraggio a scrivere tali cose e Veneziani ci fa comprendere che, col dittatore ancora caldo, è già iniziata l'opera di revisionismo.


Neanche una lacrima hanno versato i giornali occidentali per la morte di Pinochet, il dittatore cileno.
L’umana pietà non si estende ai tiranni, o meglio ad un certo tipo di tiranni; non è ammessa
neanche davanti alla morte. E fino alla fine molti osservatori nostrani hanno scritto che il suo
infarto era solo un’ennesima finzione. Non credo che si possa difendere un dittatore come
Pinochet che ha perseguitato i suoi avversari, né il suo regime. Vorrei però ricordare tre o
quattro cose che mi pare siano state dimenticate nei necrologi dell’Augusto Tiranno. La
prima è che bisognerebbe ricordare cos’era il Cile quando Pinochet fece il golpe. Era un
paese devastato, in ginocchio, con un’economia al collasso ed il disordine per le strade.
Ricordo una famiglia di oriundi italiani che fuggì dal Cile di Allende perché aveva perso
tutto, tra espropri, inflazione e disoccupazione. Con Pinochet il Cile si risollevò, la vita
riprese, molti cileni fuggiti ritornarono in patria. Non ho dati alla mano, ma i rientrati
credo che siano stati più degli esuli. Pinochet ridette vita e sicurezza al paese in cambio
della libertà e del rispetto dei diritti umani. Un baratto inaccettabile, ma bisogna pur
ricordarlo per intero. La seconda cosa è che nessuno si ricorda cos’era il sud America in
quegli anni. Non era preda solo di generali sanguinari e di dittatori nazionalisti. Ma era
in balia di gruppi terroristici che si ispiravano più o meno liberamente al Che Guevara, a
Mao, al comunismo. Vi dicono niente i t u p a m a ro s , i monto n e ro s , Sendero luminoso?
Insomma i paesi sudamericani erano tra la padella e la brace. O colonie americane con
dittatori compiacenti o in balia di estremisti e rivoluzionari sanguinari. La terza cosa che
va detta è che Pinochet ebbe una mano dagli Stati Uniti. Il fatto che lo stesso consigliere
economico della reaganomics, il liberista Milton Friedman, sia stato l’ispiratore della
politica economica cilena, non è un caso. E il fatto che Pinochet nella crisi della Falkland
fosse dalla parte della Thatcher e non dei generali golpisti argentini, lo conferma.
Infine, non bisogna dimenticare che il dittatore Pinochet indisse libere, regolari elezioni
e democraticamente perse e lasciò il governo. A Cuba non si è ancora vista una cosa del
genere. Come Francisco Franco, Pinochet restituì un paese risanato ma violentato alla de-
mocrazia. Tutto questo non cancella le sue colpe, ma restituisce la verità alla storia e
al personaggio. Non so se le stesse cose si possano dire delle altre dittature sanguinarie
nel nome del comunismo, nell’Est, in Asia e nell’America latina. Se non avete pietà dei
morti, abbiate pietà della verità, anche se è nuda e cruda.
Marcello Veneziani, gornalista e scrittore

lunedì 11 dicembre 2006

RADAMES VESTE PRADA


Una serie di fischi, ritenuta eccessiva dal tenore Robert Alagna, ha provocato l'abbandono della scena, subito dopo l'aria Celeste Aida.
La soprano ha duettato da sola e dopo poco è stato buttato in palcoscenico il sostituto, Antonello Palombi, in borghese, vestito di jeans e camicia nera.
Questo accade alla Scala, dopo la serata di trionfo per Zeffirelli e Chailly.
Strani tempi questi, quando un tenore non è in grado di reggere una fischiata di loggione.
Quando per una poltrona si spendono 120 euro, mica bruscolini.
Forse il pubblico della Scala è un tantino di maniera, perchè il bel Radames forse meritava il lancio del famoso gatto morto, a pieno titolo.

domenica 10 dicembre 2006

LA CIOCIARA


Davvero speciale lo spot della TIM per Natale.
Christian De Sica canta finto gospel nel coro della chiesa davanti ad una madre superiora, Sofia Loren, con rossetto rosa e labbroni a canotto.
E schifatissima per la performance musicale, le si buca pure il canotto. Insomma gliela potevano fare meglio l'iniezione di collagene, pendeva tutta da un lato.
De Sica se ne va dicendo che lei non capisce, è ciociara.
Risultato: si sono incazzati i ciociari. Dicono che lo spot li offende e che devono ritirarlo. Anzi, sarebbe opportuno fare una ulteriore precisazione.
Certo che tra la TIM e i ciociari potrebbero giocarsela a briscola a chi sta messo peggio.

YAHOOOOOOOOOOOO !!!!


Enzo Biagi assunto in diretta su Rai 3 dal direttore generale RAI.
L'annuncio a Fabio Fazio che aveva appena intervistato Biagi.
Ora aspettiamo Daniele Luttazzi.

DIAMOCI UN TAGLIO

La Finanziaria taglia un po’ di miliardi alle industrie farmaceutiche e Farmindustra decide di bloccare le sponsorizzazioni ai corsi di formazione per i medici, dal 1° gennaio 2007.
Vediamo di capire che significa.
I medici che lavorano per la sanità pubblica devono totalizzare nel corso di 5 anni 120 crediti per ECM (educazione continua in medicina), che sarebbe il vecchio aggiornamento professionale.
La partecipazione ad un convegno o ad un seminario dà diritto a 10 crediti, quindi in 5 anni abbiamo 12 giornate.
Ogni anno in Italia si svolgono decine di migliaia di corsi e convegni scientifici proposti da migliaia di enti, che rappresentano il principale strumento di aggiornamento medico, in località piu’ o meno turistiche, a volte persino all’estero.
Finora 7 corsi su 10 sono stati finanziati da case farmaceutiche e di cui si ignora il costo reale; si stima che superi i 300 milioni di euro l’anno. Il turismo scientifico costa caro.
Qualcuno vede in questa decisione un modo di fare finalmente chiarezza, con conseguente zappa sui piedi di Farmindustria, che una volta fatta questa dichiarazione difficilmente potrà ripensarci senza rimetterci la faccia.
La sponsorizzazione in realtà non è una forma occulta di propaganda per le aziende stesse?
Non sarebbe meglio che a provvedere alla formazione dei medici ci pensassero gli enti pubblici, magari con un ticket di partecipazione a carico degli stessi medici?
In questo caso l’aggiornamento si svolgerebbe in ospedale e non tra le nevi di Cortina o Madonna di Campiglio, dove, secondo indiscrezioni, ci sarebbe stato il 5-10% degli iscritti in aula e il restante 90-95% tranquillamente sulle piste da sci, moglie inclusa.
Ho partecipato spesso a convegni scientifici, talvolta ne ho pure organizzati (sempre con gli sponsor) e ricordo sempre la fila di persone alla fine a ritirare gli attestati di partecipazione del convegno a cui avevano partecipato in minima parte o per nulla.. Perchè quasi mai è previsto un esame finale.

sabato 9 dicembre 2006

NON ANDAR VIA


Marco Baldini, partner di Fiorello nella trasmissione radiofonica W Radiodue, dal 1° gennaio condurrà la trasmissione "La fabbrica di stelle", una specie di "Corrida" che prenderà il posto dei "Pacchi".
Un pacco al posto dei pacchi.
Lo ha annunciato Fabrizio Del Noce, che ieri sera alle Invasioni barbariche faceva 'o fareniello con Daria Bignardi, che avendogli chiesto perchè lo prendevano sempre per frocio (non ha detto proprio così, eh) ha risposto facendole la proposta.
Figurella di cacca, frocio o non frocio che dir si voglia e caduta di stile, rimarcata velocemente dalla Bignardi.
Scusate il politically uncorrect, ma quando si tratta di Del Noce proprio non mi riesce di essere correct.
Fiorello logicamente non se n'è stato zitto ed ha lanciato un appello nell'etere a Marco Baldini, dicendogli chiaramente che gli stanno a rifilare una sòla e Mike Bongiorno, contattato a New York ha definito la trasmissione "un suicidio".
In Rai abbiamo davvero dei grandi uomini: per lanciare una trasmissione per ebeti sono disposti anche a scassare un programma radiofonico come W Radiodue che funziona benissimo ed è molto apprezzato.


Appello al Governo: prepensionateli, metteteli a cassa integrazione, dategli pure la buonuscita, basta che se ne vanno ca' nun ce firàmmo cchiù 'e verè.
E al posto di Bruno Vespa mettete Martinelli, che nei "10 minuti" se la cava bene pure nei corpo a corpo.

venerdì 8 dicembre 2006

BOTTA E RISPOSTA


«Non pagare le tasse è peccato. Chi lo fa ruba ai poveri, perché toglie allo Stato risorse da destinare ai più deboli. E nello stesso tempo toglie agli onesti, perché essi devono pagare di più visto che altri non pagano»
lo ha detto Bruno Forte, vescovo di Chieti-Vasto l'11 novembre


«Il ministro dell´Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha detto una frase terribile: "evadere le tasse è un furto". È improvvida: dà l´idea che i cittadini siano dei sudditi dello Stato. Noi liberali abbiamo un´altra concezione delle tasse: dobbiamo tentare di pagarne il meno possibile per avere i servizi che ci spettano in cambio»
lo aveva detto Silvio Berlusconi - la Stampa 9 ottobre

Tutta la stima per monsignor Bruno Forte che mostra di essere d'accordo con Padoa Schioppa. Sarebbe il caso che la Chiesa affrontasse piu' spesso temi del genere e non concentrasse l'attenzione a cio' che attiene la sfera privata dell'individuo.

giovedì 7 dicembre 2006

LOVE



Ho regalato al pargolo Love, il cd dei Beatles appena uscito, una specie di riepilogo generale delle canzoni piu' note.
Ha gradito molto il dono (già ne ha altri) e lo sta consumando da stamattina.
Con le melodie dei Beatles si è diffusa per casa una strana aria di nostalgia, di musica spensierata che rinvia a momenti di relax, di quando stavamo seduti per terra su un tappeto tutti assieme; eravamo troppi per un divano solo.
E immaginavamo gli strawberry fields ed eravamo convinti che All you need is love.
Ed era come se Here comes the sun e poi tutti Come together a cantare The yellow submarine. Tutto immerso in nuvole colorate.

Ecco, i Beatles per me sono colore, gioia, un miracolo. Esagerata eh?
Chissà cosa viene in mente al pargolo ascoltando questa musica. Appena torna glielo chiedo.

E pensare che mentre nascevano i Beatles, in Italia avevamo Rita Pavone e Gianni Morandi.


Qui la tracklist


1. Because
2. Get Back
3. Glass Onion
4. Eleanor Rigby - Julia (Transition)
5. I Am the Walrus
6. I Want to Hold Your Hand
7. Drive My Car / The Word / What You?re Doing
8. Gnik Nus
9. Something - Blue Jay Way (Transition)
10. Being for the Benefit of Mr. Kite! / I Want You (She?s So Heavy) / Helter Skelter
11. Help!
12. Blackbird / Yesterday
13. Strawberry Fields Forever
14. Within You Without You / Tomorrow Never Knows
15. Lucy in the Sky With Diamonds
16. Octopus?s Garden
17. Lady Madonna
18. Here Comes the Sun - The Inner Light (Transition)
19. Come Together / Dear Prudence - Cry Baby Cry (Transition)
20. Revolution
21. Back in the U.S.S.R.
22. While My Guitar Gently Weeps
23. A Day in the Life
24. Hey Jude
25. Sgt. Pepper?s Lonely Hearts Club Band (Reprise)
26. All You Need Is Love

mercoledì 6 dicembre 2006

GOSSIPPERIA 2

Lutto in casa Clooney. E' morto Max, il maiale di George.
Il coinquilino e amico di George Clooney, il suo maiale Max, è morto all'età di 18 anni.
Soffriva di artrite e cecità.
"Era il maiale più vecchio che i veterinari avevano mai visto", ha commentato l'attore  "Max è stato gran parte della mia vita".
Il maiale era il regalo di nozze che George aveva fatto alla sua prima moglie Kelly Preston.
Dopo il divorzio, nel 1989, ottenne la custodia di Max e da quel momento non si sono più separati, tanto da arrivare - per ammissione dell'attore - a dividere lo stesso letto.

In realtà nessuno sa con precisione quanto possa campare un maiale, di solito lo si fa fuori molto prima, senza pensarci su.

Ma sono profondamente delusa. Sinceramente è caduto un mito.
E non si fa così!!!!!
Sono anni che lo sogniamo, bello e impossibile e sappiamo solo ora che avremmo corso il rischio di ritrovarci un maiale nel letto? Si, proprio un maiale maiale, di quelli che grugniscono.
George, eddai, dacci un segno, ora che il maiale è morto. E speriamo che non decida nel frattempo di adottare un'anaconda.
GOSSIPPERIA

Ho appena sentito al TG un'intervista a Gabriele Muccino che ha girato un film negli USA, The Pursuit of Happyness.con Will Smith. 
Non ho capito niente di quello che ha detto, si mangia le parole, inciampa nelle frasi e non riesce neanche a balbettare, si impunta e poi scivola..
Insomma, mentre il fratello Silvio è riuscito grazie ad abili logopedisti a liberarsi persino della zeppola, Gabriele è peggiorato come se fosse una osmosi (non mi ricordo se ci vuole l'apostrofo). Forse a causa delle tristi vicende coniugali.
Poarello, è davvero una sofferenza ascoltarlo.

E' SPARITA LA MMONNEZZA


Infatti non se ne sente piu' parlare.
E' sparita pero' solo dalle pagine dei giornali e dai tg, perchè in strada c'è ancora.
Dalle parti di casa mia si possono ammirare cassonetti vuoti e puliti, contornati da mucchi di sacchetti che non si sa chi deve raccogliere.
Stamattina i commessi della farmacia, davanti alla quale si ergono piramidi di sacchetti, li raccoglievano da terra e li gettavano nei cassonetti, sperando così di risolvere l'annoso problema.
Ma in provincia la situazione è davvero disastrosa.
A Monteruscello c'è una strada che è stata letteralmente riempita di spazzatura e gli abitanti quando soffia il vento devono tapparsi in casa per la puzza.
In un paese vicino Nola, è stato destinato a raccolta rifiuti lo stadio fuori servizio. Solo che ora la spazzatura ha superato gli spalti in altezza.
Che fine ha fatto Bertolaso? Sarà il caso di rivolgersi a Chi l'ha visto?

DIVENIRE


Il nuovo disco di Ludovico Einaudi, da cui il titolo del tour.
Questa sera ha suonato al teatro Augusteo, con un ensemble di 6 strumenti a corda ed un ingegnere del suono.
Una novità, l'inserimento dell'elettronica nella musica di Einaudi, che ci ha abituati ai cambiamenti in ogni lavoro nuovo.
Su un tappeto di suoni digitali spiccava il violoncello e nell'atmosfera rarefatta si udivano le cascatelle di note luccicanti del suo pianoforte. Grandi applausi e molti bis, di durata pari se non superiore al concerto.

martedì 5 dicembre 2006

AL SAN PAOLO E' SEMPRE CAPODANNO


uno dei tanti striscioni dedicati a Gianluca, il tifoso in comasempre per GianlucaDopo gli incidenti di Pescara, con un tifoso in coma, colpito pare da un lacrimogeno lanciato ad altezza d'uomo, di cui non si sa nulla di come si siano svolti i fatti, sabato scorso la partita Napoli-Frosinone è stata sospesa due volte per lancio di petardi.
Per tutto il primo tempo le curve non hanno tifato e hanno continuato ad esporre striscioni; un silenzio irreale ha avvolto lo stadio, rotto solo dagli sporadici cori dei tifosi ospiti.
La stampa ha parlato di una caduta dagli spalti, i tifosi espongono con gli striscioni la loro versione dei fatti:

Qui un articolo di Repubblica e qui la cronaca del mio pargolo, tifoso irriducibile, che ogni volta che va allo stadio mi costringe a vedere la finta partita su Canale 9 per la paura che mi prende.
Ecco a cosa si è ridotto il calcio a Napoli, come tante altre cose del resto.

lunedì 4 dicembre 2006

BLOB


Se uno si perde qualcosa durante la settimana fortunatamente c'è Blob che ce lo fa recuperare.
Questa sera, tra i vari giornalisti sguinzagliati tra i duemilionieduecentomila partecipanti alla manifestazione della CdL, monca dell'UDC (pare che la questura abbia detto settecentomila), ce n'era uno che ha incocciato dei giapponesi con bandiera forzista.
Incuriosito, ha fermato il portabandiera, chiedendogli se stava manifestando e il giap ha risposto che no, lui viaggiava e la bandiera gliel'avevano regalata.
Ma quanto sono generosi i forzitalioti!!!
Chissà quanti di questi regali avranno fatto sabato.
E trovandosi, hanno regalato pure quelle dell'UDC, che come tutti sanno, stavano a Palermo a farsi una manifestazione privata.

FELICE CHI E' DIVERSO



Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.

(Sandro Penna)

E il colombo, in accordo con i versi di Penna, sembra voler sottolineare la propria diversità voltandosi dall'altra parte.

domenica 3 dicembre 2006

STORIE DI MACELLERIA


"Prima o poi il figliol prodigo tornerà e ammazzeremo insieme il vitello grasso.."
E' questo il messaggio che Silvio Berlusconi invia a Pier Ferdinando Casini, novello figliol prodigo.
Pero', precisa S.B., che faccia presto. Ovviamente, prima che il vitello diventi bue.
Ci sembra quasi di vederli, entrambi con bandana e grembiulone, armati di coltellacci come i chianchieri, a macellare il povero vitello.

Ma il riottoso figliol prodigo non sembra così ansioso di tornare alla stalla natìa. E queste dichiarazioni che vorrebbero evocare atmosfere da santo Natale con il perdono al reprobo, finiscono col rinviarci soltanto a grandguignoleschi quadretti.
Come da copione.




sabato 2 dicembre 2006

PIU' VELENOSO DI UNA VESPA

Questa sera, attesissimo, Adriano Celentano da Fazio a "Che tempo che fa".
Con tempismo eccezionale, Blob, subito prima dell'inizio della trasmissione, ha mandato in onda un vecchio filmato di Celentano del 2001, dove si difendeva dall'attacco che gli era arrivato da varie parti sull'argomento della donazione degli organi.
Costanzo e Fazio, ciascuno dalla propria trasmissione, lo avevano attaccato e Fazio in particolare, aveva letto un lungo elenco di persone morte per il mancato trapianto.
Adriano nel filmato ne dice di tutti i colori al buon Fazio, tra le altre che è piu' velenoso di una Vespa (di nome Bruno) e che ha usato il potere della sua trasmissione quasi quotidiana per fare il lavaggio del cervello a tutti gli italiani.

Ora son lì che duettano felici e si sono persino abbracciati, facendo un brindisi con acqua minerale.
E l'Italia rideva e cantava... e parlava di calcio nei bar.

E' NATA UNA STELLA


Il senatore Paolo Guzzanti in questi giorni si sta esibendo in una serie di gag nell'affair Mitrokhin, tali da far pensare che stia meditando di darsi alle comiche.
Tre in famiglia non bastavano.
Ora si dice "angosciatissimo" dalle notizie che giungono dalla Gran Bretagna e che riguardano lo Scaramella al polonio.






venerdì 1 dicembre 2006

BOICOTTATE CHI NON VENDE IL PRESEPE

L'invito è rivolto ai "cattolici" e alle "persone di buon senso" e il più agguerrito sostenitore della campagna-contro è Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera:
“L’esclusione della vendita del presepe in Italia, da parte di Ikea, Rinascente, Standa, Oviesse e di altri gruppi multinazionali, è il risultato di una vergognosa colonizzazione messa in atto per sradicare l’identità cristiana e per togliere a un paese cattolico come il nostro un simbolo secolare che rappresenta il natale”.
Secondo l'esponente centrista "siamo di fronte all'ennesima prova di un relativismo laicista che finisce per spianare la strada all'estremismo islamico".
Quindi il monito: "I consumatori sappiano che, insieme ai prodotti a basso costo, da queste aziende si acquista anche l'eutanasia culturale del paese".

Viene da chiedersi cosa si è fumato.
Onorevole Volontè, si faccia un giretto a San Gregorio Armeno. Lì potrà trovare quanti presepi vuole, ci sta pure Cannavaro col pallone d'oro e lo puo' anche avere con lo sconto, ma senza lo scontrino fiscale.

L'ULTIMA CANON


La Canon ha annunciato la prossima uscita del nuovo modello reflex digitale: EOS 40D. 13 milioni di pixel. prezzo contenuto e innumerevoli funzioni innovative, tra cui la nuova ghiera di selezione olografica e il display con risoluzione di 1024 per 768. La casa giapponese ha aggiunto una nuova serie di funzionalità che saranno standard in tutti i nuovi modelli; infatti attivando un particolare selettore la macchina entra in Adam's mode.
Con questa funzione, che affianca i già famosi Portraits, Landscape e Macro, la nuova EOS 40D mette a disposizione 7 funzioni per il collegamento wireless, non solo per il trasferimento foto su pc o mac, ma anche la possibilità di ordinare materiale di consumo, come ad esempio G.I.N. o WiNE (il nuovo collegamento a 100 Mb/s brevetto Sony). Con un apposito modulo, inoltre, è possibile collegare il proprio cellulare alla macchina, una novità in questo settore, che permette di sincronizzare meglio il lavoro.
Si aprono quindi nuovi scenari per le reflex digitali.