Nisida

Nisida

mercoledì 31 gennaio 2007

UN CALCIO IN CULO

“Il lettore non sia così ingenuo da aspettarsi da me un qualunque buonismo. Io sono fra quelli che lamentano la sindacalizzazione degli artisti che ormai non puoi più contestare perché divenuti squallidi ‘lavoratori dello spettacolo’ e come tali inattaccabili: non si fanno pernacchi ai lavoratori, come il vitellone Sordi un tempo dimostrò…
Non sarà dunque fine parlare male dei colleghi, ma quando una si rifiuta di lavorare con te perché ‘l’oroscopo è infausto’, ammetterete che una bella pedata nel culo è quel che ci vuole! Ecco come nasce il ‘Progetto Patty Pravo’.
Fu così che stabilimmo, io e Dio, quando scopersi mister Parkinson installato nell’attico: io avrei accettato il disturbo, ma avrei avuto da Lui la licenza di colpire la diva nel suo orrendo deretano, alla prima occasione. Per ora non s’è
ancora presentata, ma conto sulla serietà della controparte.
Se posso permettermi di sognare vorrei che l’evento si verificasse in qualche località della pianura padana, dalle parti di Viadana, lei che cammina lungo la mezzeria della provinciale sotto un sole calcinante recando un fascio di fiori di campo tra le braccia, io dietro di lei di soli cinque passi, silenzioso come un coguaro, pronto a colpire…
Improvvisamente le cadrà un fiore e lei si chinerà a raccoglierlo, ma sarà troppo rapida per le mie povere gambe. Sarà per un’altra volta”.

“Anni fa, quando nacque Il Giornale, il grande Montanelli mi chiamò per propormi di scrivere un libro sulla mia esperienza di cantautore ‘non di sinistra’, anzi a questo proposito mi chiese se ero in grado di spiegare in un articolo perché gli artisti erano per la gran parte ‘contro’. Facile.
Scrissi: ‘Secoli di pregiudizi della borghesia nei confronti degli artisti hanno portato gli artisti ad avere pregiudizi nei confronti della borghesia’, e maliziosamente terminai l’articolo con una provocazione: ‘D’altra parte, dareste vostra figlia a un chitarrista?’.


Così scriveva Bruno Lauzi, musicista, cantautore, poeta e tante altre cose ancora.
Tanto domani mi sveglio, autobiografia in controcanto, Gammarò editori, Sestri Levante 2006.

lunedì 29 gennaio 2007

BORAT FINISCE NEI CESSI (la giusta location?)


Ormai avvezzi a pubblicità trash e no limits, non ultima quella del piccione in bocca, guardiamoci pure questa.
Uscirà il 2 marzo, in ritardo notevole rispetto al resto del mondo, Borat, sottotitolo “'Lezioni di cultura americana a favore della gloriosa nazione del Kazakistan”, un film di cui si parla da mesi, il fenomeno dell’anno.
Per lanciare il prodotto, i distributori del nostro paese, hanno deciso di riempire i bagni dei cinema con “particolari locandine” attaccate alla parete giusto sopra i sanitari.
Farla con la faccia di Borat che ti shignazza davanti è un’idea decisamente trash ed in linea col film, ma non so quanto aiuti all'espletamento della funzione.

PER I SIGNORI 



PER LE SIGNORE

SBAGLIANDO S'IMPARA... O NO?

Se fosse vero questo detto saremmo dei geni.
Il meglio dei fuochi d’artificio noi (il pargolo ed io) li diamo nel campo dell’informatica. Una strana forma di sinergia.
Ai nostri computer accade di tutto e quando ci riusciamo, ci vogliono mesi per capire cosa è accaduto.
Dopo che il mio pc è andato a fuoco, è toccato a quello del figlio.
All’accensione si è sentito un crack e da quel momento non siamo piu’ riusciti ad entrare, neanche con l’installazione daccapo di winzozz (originale).
In sostanza era andata così. Durante l’accensione del pc è mancata la corrente. Iniziata la procedura di caricamento, si è cancellata la FAT (File Allocation Table) e via.
Precisiamo che senza la FAT il computer non sa piu' chi è, dove abita e che ci faceva in giro a quell'ora e proprio per quello ce ne sono due copie, se la prima schiatta resta la seconda.
Tornata la corrente mio figlio ha riacceso il pc, è rimancata la corrente e si è appicciata la seconda copia della FAT ed è morto lì.
Siamo stati costretti a formattare l’HD dal BIOS.
Miracolosamente si è salvata la partizione su cui erano archiviati tutti i dati, altrimenti il pargolo era pronto per il suicidio.
La lezione è servita a farci comperare due gruppi di continuità per i due pc, che ti danno la possibilità, in caso di blackout, di salvare il salvabile, comprese le due copie della FAT.

domenica 28 gennaio 2007

HANNO DETTO COSI'


Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri.
(Renato Fucini, 1878)


E sul muro di una stradina di Amalfi leggiamo queste parole, scritte da Salvatore Quasimodo.


E speriamo che provvedano a rimettere presto in situ quella "P" caduta.

sabato 27 gennaio 2007

L'INSULA CHE C'E'

Uno studio ha scoperto che c'è un'area del cervello, un'insula, grande quanto una moneta, che controlla la voglia di fumare.
Ricercatori della University of Southern California e della University of Iowa, hanno dimostrato che se questa zona cerebrale viene danneggiata, è più facile abbandonare il vizio, perché si perde il bisogno irrefrenabile di accendersi una sigaretta.
L’attenzione degli studiosi è stata attratta dal caso di un paziente che, dopo aver subito un danno a livello dell’insula a causa di un ictus, ha smesso di fumare da un giorno all’altro le sue 40 sigarette quotidiane.
Lo studio è proseguito su 69 pazienti di cui 19 avevano un danno all'insula citata e di questi19, 13 hanno smesso facilmente di fumare, anche quelli che fumavano 40 sigarette al giorno.
Questa ricerca apre nuove possibilità a cure specifiche nella lotta alle tossicodipendenze.

Mi chiedevo:
e se invece questi poveracci colpiti da ictus tenevano ben altro a che pensare che alle sigarette?
e se tiro una bella martellata in testa alla D.M., così si danneggia l'insula e lui si dimentica le sigarette?
e se funzionasse e passassi a martellare etilisti e strafatti che incrocio per strada?

GIUSTIZIA PER FEDERICA

E' morta Federica Monteleone, la ragazza di Vibo Valentia sottoposta ad appendicectomia  e andata in coma a seguito della mancanza di energia elettrica all'erogatore di ossigeno.
Sembra che la spina dell'apparecchio fosse collegata ad una presa di corrente normale e non ad un gruppo di continuità.
I genitori avevano deciso, nel rispetto della volontà di Federica, di donarne gli organi, ma le indagini in corso per l'accertamento delle responsabilità consentirà la sola donazione delle cornee.
In questo caso ai responsabili dell'assurda morte, dovrebbe essere imputato anche questo.
Quegli organi ora a disposizione dei periti settori avrebbero potuto salvare molte vite, in attesa di trapianto.

venerdì 26 gennaio 2007

L'INFERNO A NAPOLI?

Ieri sera a "Parla con me", ospite di Serena Dandini c'era il professor Vittorio Sermonti, noto per le sue letture pubbliche della Divina Commedia.
Il dantista, dopo aver letto il XXXIII canto dell'Inferno, quello del Conte Ugolino della Gherardesca e dell'Arcivescovo Ruggeri,  ha fatto una pubblica dichiarazione d'amore per la nostra città. Si è offerto per una lettura di Dante in un luogo pubblico a Napoli.
Oggi abbiamo saputo che Antonio Bassolino ha ringraziato per le parole di apprezzamento e si è impegnato per la realizzazione.
Speriamo.

giovedì 25 gennaio 2007

COLOUR LIKE NO OTHER


Sony ha realizzato uno spot televisivo per i televisori Bravia. L'anno scorso ne aveva presentato un altro, Balls, quello delle palline che invadevano le strade di San Francisco.
Tutti pensavano che fosse stato realizzato al computer ma usarono invece palline vere. Lo stesso è accaduto con lo spot Paint. Sembra una follia, ma guardate che pò pò di apparato hanno messu su per farlo.


Alcuni dati sullo spot TV
* Per girare lo spot TV ci sono voluti 10 giorni e 250 persone.
* “Paint” è stato girato a Glasgow (Scozia, Regno Unito) nel luglio 2006.


* Per realizzare lo spot sono serviti 70.000 litri di vernice, l’equivalente necessario per ricoprire:
* 609 volte la Torre del Big Ben (1380 m2)
* 4 volte la Tour Eiffel (200.000 m2)
* 972 volte la Torre di Pisa (864,98 m2)
* 115 volte il Colosseo (7.327,40 m2)
* 8 volte il Palacio Real (100.000 m2)
* La vernice è stata fornita in giganteschi contenitori di plastica da 1.000 litri l’uno.
* È stata impiegata una speciale vernice atossica ad acqua, contenente gli stessi addensanti presenti in alcune zuppe e quindi non dannosa per la salute. La vernice non era nociva per la pelle ed è stata facilmente rimossa al termine delle riprese.
* La troupe era costituita per il 65% da persone provenienti da Glasgow.
* Sul set hanno lavorato 180 operatori, mentre le persone impegnate complessivamente nella realizzazione dello spot sono state 300.
* Per la scena dell’“arcobaleno”, nella quale i barili sono stati fatti esplodere in una cascata ascendente da terra fino alla sommità dell’edificio, sono stati utilizzati 10.000 litri di vernice
Sulla parete c’erano 352 barili contenenti ciascuno 30 litri di vernice.
* Per effettuare le riprese sono state utilizzate 6 telecamere, oltre a 1 macchina da presa Photosonics (alta velocità) e a una Helicam (radiocomandata).
* Per appendere le file di barili pieni di vernice da far esplodere sono state utilizzate 4 gru con una portata di 120 tonnellate ciascuna.
* Sono stati utilizzati 5.000 detonatori (mezzi esplosivi).
* Per realizzare questo spot sono stati utilizzati più mezzi pirotecnici che nei primi 15 minuti del film “Salvate il soldato Ryan”.
* Intorno al set, costituito da edifici di varia altezza, la troupe ha posato il prato, ripristinato le vetrate alle finestre, piantato cespugli, ecc.
* Sono state acquistate 300 coppie di tende di colori, motivi e stili diversi per arredare l'edificio in modo da farlo sembrare abitato.
* Il parco giochi che si vede nello spot è stato allestito appositamente per le riprese.
* Ci sono volute settimane di prove per capire quale fosse il modo migliore per far esplodere i barili di vernice, così da ottenere gli effetti migliori.
* Attrezzatura utilizzata dalla troupe televisiva:
* 100 tute da lavoro
* 300 mantelle
* 250 paia di stivali
* 30 protezioni per viso
* 40 paia di occhiali
* 120 walkie talkie
* 200 elmetti
* 500 guanti in lattice
* 30 protezioni auricolari
* 190 giacche per alta visibilità

LA PIU' BELLA COMETA



E' la cometa McNaught, così definita dagli appassionati di astronomia.
Nell'emisfero settentrionale,  di McNaught è stata visibile solo la coda, ora sta dando spettacolo nei cieli australi dove è visibile senza telescopi 
La cometa doveva distruggersi passando vicino al Sole il 12-13 gennaio, invece è passata indenne ed ora la sua coda è ancora piu' brillante.
A questo sito si possono vedere suggestive foto, scattate da appassionati in Australia e Nuova Zelanda.
http://www.spaceweather.com/comets/gallery_mcnaught.php 

mercoledì 24 gennaio 2007

M.E.R.D.A. - Street Art near M.A.D.R.E.


Ieri sul giornale leggevo l'annuncio di una esposizione di arte e sono rimasta per un po' a ridere perchè mi ha ricordato un post di Marassi sulla cultura e l'arte moderna a Napoli.


"Il 3 febbraio vi aspettiamo al M.E.R.D.A., museo aperto della rivolta estetica che i napoletani Cyop e Kaf , artisti di strada, inaugureranno in via Settembrini nei pressi del M.A.D.R.E., "struttura miliardaria, in un contesto iracheno, con palazzi che cadono a pezzi, topi, siringhe".
Il vernissage avrà luogo in strada

Non è una critica gratuita al museo diretto da Cycelin, dicono Cyop e Kaf, quanto un modo per "evidenziare il fatto che gli spazi per fare arte a Napoli non te li da nessuno, soprattutto se lanci messaggi spiacevoli alle istituzioni".
Il M.E.R.D.A. ovviamente resterà aperto al pubblico tutti i giorni e tutte le notti.

martedì 23 gennaio 2007

LA MEGLIO GIOVENTU' QUESTA SERA AL MERCADANTE


Walter Veltroni ha tenuto una conferenza su "Che cos'è la politica".
Brevi commenti e molti filmati tratti da film celebri come Il dittatore, con il discorso del barbiere Chaplin, scritto prima che l'orrore si impadronisse dell'Europa.
E poi il discorso di Martin Luther King, quello di Gandhi, di Nelson Mandela, John Kennedy, Rigoberta Manchu, Ingrid Betancur, sequestrata dal FARC in Colombia da anni.

Molti filmati dell'istituto Luce e delle Teche Rai, De Gasperi, il figlio di Bachelet al funerale del padre, Benigno Zaccagnini e Berlinguer con il suo ultimo discorso prima di morire.
Quel filmato mi fa stare male ogni volta che lo vedo. C'è lo sforzo di una persona che non ce la fa ma che vuole finire il suo discorso, per portare a termine un impegno preso con la piazza. E la piazza lo sostiene gridando il suo nome.
Dopo poche ore morirà.
E la dichiarazione di Craxi nel 1985 a Sigonella che rifiuta di consegnare al presidente Reagan i colpevoli dell'omicidio dell'americano sulla Achille Lauro. Una dichiarazione motivata e precisa, da parte del presidente del consiglio di un'Italia conscia del suo valore. Mentre oggi concediamo un'altra base americana a Vicenza, non possiamo dire di no, ci sono impegni presi dal precedente governo.
Tutti esauriti i 550 posti del teatro (molti erano destinati agli accrediti) ed è stato allestito uno schermo nel ridotto del teatro, dove siamo finiti seduti per terra sui cuscini. Spesso nel corso della mia vita politica mi sono ritrovata seduta per terra e non solo metaforicamente.
L'altro schermo era in strada di fronte all'ingresso del teatro.
C'erano molti giovani seduti per terra vicino a noi e ci chiedevano chi fossero i personaggi nei filmati.
E' passato tanto tempo ormai e chi ne parla piu' di Bachelet o di Zaccagnini?


Al termine della conferenza c'era l'ultima parte del film "Bobby", in visione nelle sale e mentre il pubblico sciamava via in silenzio dal teatro risuonavano le note di Whiter shade of pale dei Procol Harum.
Scendendo le scale, le note della canzone evocavano altri film come I cento passi e La meglio gioventù e la nostra stessa gioventù che anch'essa era la meglio, solo che noi allora non lo sapevamo.
Grazie Walter, per questi ricordi senza prezzo.

domenica 21 gennaio 2007

SCARICAMENTI

La Cassazione ha sentenziato che scaricare contenuti da Internet non è reato, se fatto senza scopo di lucro.
Vanno così assolti i due studenti torinesi precedentemente condannati.
Resta da capire cosa succederà dopo questa sentenza, in quanto ci sono stati molti casi in cui gli imputati hanno patteggiato la pena e pagato. Anche alla luce del fatto che nel frattempo è andata in vigore (e lo è tuttora)  la legge Urbani.

Intanto alcuni artisti hanno iniziato a mettere canzoni free sui loro siti.
Daniele Sepe ad esempio ha inserito un intero CD, Conosci Victor Jara?
Lo si puo' scaricare, compresa la copertina, a questo indirizzo.

L'artista motiva così questa sua decisione:
"E lo so che vi piace a scaricà da internèt, io niente ho in contrario, su Emule ci trovate tutta la discografia. Ho fatto 17 cd e quindi non mi offendo se qualcuno ve lo pippate dalla rete, però vi faccio i cd a poco prezzo quindi se poi la musica vi piace andatevela a accattà che mi date 'na mano a me, al "manifesto" e alle altre etichette indipendenti che mi supportano...e po' i libretti so' sempre ricchi e belli di foto e 'nformazioni".
I

sabato 20 gennaio 2007

RAI: DI TUTTO, DI PIU'


Alla fine del mese scade il tempo utile per il pagamento del canone Rai, che come tutti sanno è stato elevato a 104 euro.
La novità di quest'anno è che, anche se non avete il televisore ma avete un computer, anche vecchio, anche senza connessione ad Internet, dovete pagare lo stesso il canone.
Il regio decreto del 1938 dice che deve pagare la tassa chi ha in casa "uno o piu' apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive".
Basta quindi una scheda sintonizzatrice (ora ci sono anche quelle col digitale terrestre) inserita nella porta USB, a trasformare il nostro computer in televisore.
Non è necessario possederla, il pc è considerato comunque "adattabile".
Questa è l'interpretazione dell'Ufficio Abbonamenti della Rai, che nel frattempo si è fatto piu' aggressivo e nelle lettere agli utenti minaccia di mandare la Finanza.
Si richiede quindi una tassa addirittura per un potenziale televisore. E dire che nel 1938 neanche immaginavano cosa fosse un computer.
Ma bisogna capirli in Rai, hanno bisogno di soldi per pagare la multa per Meocci.

giovedì 18 gennaio 2007

DALLE STELLE ALLE STALLE

Margherita Hack ha scritto una canzone e va bene.
Poi l'ha presentata a Sanremo ed è stata bocciata e va bene pure questo.
Ma, cara Margherita, cosa ti ha spinto a scendere dalle stelle ed entrare nella stalla a discutere e litigare col Pippone nazionalpopolare?
E così anche tu hai meritato gli onori di BLOB.
Vero è che i pensionati, dopo una vita di lavoro, qualcosa devono pur fare.
Hack, Sanguineti e Merini hanno pensato di scrivere canzoni. Sgalambro lo fa da tempo con Battiato e le canta pure.
Noialtri invece ai giardinetti, a giocare a tressette.

mercoledì 17 gennaio 2007

LA MORTE E IL DIRITTO ALLA DIGNITA'

E' da poco calato il silenzio sulla morte di Piergiorgio Welby e sulla battaglia civile da lui intraprese assieme ai radicali sull'accanimento terapeutico e la necessità di una legge.che tuteli la volontà dell'individuo che dalla Svezia si leva un'altra voce, quella di Ellen Bergman, seconda moglie del regista:

«Decidere della propria morte nella Svezia odierna viene considerato come qualcosa di vergognoso e di criminale. I medici hanno paura. Perché dobbiamo ucciderci soffrendo? La morte invece dovrebbe avere una bella fine»

Dopo alcuni anni di sopportazione la donna dice basta. Scrive lettere al governo e al re per chiedere una «sedazione terminale», e cioè che un medico ponga fine ai terribili dolori quotidiani, che non le danno requie.

Visto che nessuno le ha finora risposto di sì, Ellen Bergman, che ha 87 anni, ha deciso di fare da sola. Nel suo caso non vuol dire interrompere alcuna cura, perché non viene curata con terapie o macchinari particolari, ma semplicemente smettere di mangiare. Dal primo gennaio è in sciopero della fame, va avanti a base di morfina per non avvertire dolore e si sta lasciando morire così.

Alcuni sondaggi compiuti alla fine del 2005 rivelano che otto svedesi su dieci sarebbero favorevoli all'eutanasia. Ma i politici sono molto più divisi.
Commentando il caso Bergman il ministro Maria Larsson ha detto di sentirsi profondamente toccata, ma contraria ad accettare un modo legale di assistere il suicidio. «Anziché utilizzare questo metodo vorrei puntare a migliorare i sistemi per lenire i dolori e garantire una maggiore cura».

Chissà perchè le parole di questa ministra mi ricordano la senatrice Binetti, che si è barcamenata durante la vicenda Welby, non riuscendo a dissimulare una buona dose di ipocrisia.
Nella stessa maniera con cui ultimamente si sta dedicando ad ostacolare i PACS.

lunedì 15 gennaio 2007

LOTTERIA PERICOLOSA


Chi non ha mai desiderato di essere il vincitore di una lotteria?
E ci siamo anche soffermati a pensare a cosa avremmo fatto per incassare il premio, a quali precauzioni avremmo ricorso: il notaio, l'avvocato, la banca, ma credo che nessuno possa realmente prevedere le proprie reazioni in quel frangente.
Il pizzaiolo napoletano che ha vinto i 5 milioni di euro non è stato capace di conservare il segreto e, oltre ad averlo detto alla famiglia, ne ha informato anche un collega. Dopo poche ore si è trovato gli esattori alla porta. La camorra richiedeva la metà della vincita.
Ora il pizzaiolo è stato trasferito altrove assieme alla sua famiglia e speriamo che non lo trovino mai.
Gli hanno avvelenato il momento piu' bello della sua vita.
E come ulteriore conseguenza, tutte le rivendite di biglietti di lotto e lotterie ora non affiggono piu' il manifestino dove dichiaravano i premi vinti nel loro esercizio, per non allertare ulteriormente la camorra.
E per dirla alla Giorgio Bocca, qui si è sfortunati anche nella fortuna.

domenica 14 gennaio 2007

ALLIUM SATIVUM



La Bbc ha trasmesso un documentario che illustra le proprietà dell'aglio nel trattamento delle disfunzioni dell'erezione, al punto di "sostituire il Viagra senza farlo rimpiangere".
Secondo una ricerca basterebbero quattro spicchi di aglio al giorno per tre mesi a risolvere il problema di cui soffrono molti uomini avanti con l'eta' per colpa del colesterolo alto.


Il "Daily Express" scrive che le vendite di aglio nei supermercati sono aumentate del 32 per cento da quando la Bbc ha publicizzato la trasmissione.  Ed esultano anche i produttori italiani, che esportano molto aglio verso il Regno Unito e altri paesi.


La stessa Coldiretti raccomanda anche cipolla, scalogno e peperoncino come afrodisiaci naturali e precisa che una recente ricerca sembra riscontrare anche nella cipolla rossa di Tropea l’ossido nitroso, il principio attivo del Viagra e lo scalogno di Romagna Igp, che ha ottenuto il riconoscimento europeo forse anche perchè indicato come afrodisiaco già dai poeti latini Marziale ed Ovidio, fini cantori del rapporto amoroso.



Dell'aglio si conoscono da sempre alcune proprietà che sono state anche dimostrate scientificamente:

· Attività  ipocolesterolemizzante ed antiaterogena
· Attività a livello cardiovascolare
· Attività antitumorale
· Attività antibiotica
· Attività antiossidante e di protezione contro gli effetti tossici di diverse sostanze


Se ne deduce che migliaia di uomini siano piu' che pronti a sopportare il caratteristico odore di aglio e cipolla in cambio di una migliore vita sessuale.
Anche perchè ci sono state diverse morti sospette di persone che avevano assunto Viagra, che ormai si vende senza problemi su Internet (vedi spam nelle e-mail).
Con l'aglio al massimo si puzza, ma si resta vivi. Non risultano morti sospette a causa di spaghettate aglio e olio.


sabato 13 gennaio 2007

VIVA LA RAI


Ieri io e il pargolo discettavamo del piu' e del meno, guardando in tv la pubblicità del canone.
Ci chiedevamo a che serve (oltre che a creare qualche posto di lavoro a progetto) fare pubblicità chiedendo alla gente di pagare il canone televisivo.
E' come se Padoa-Schioppa andasse a fare uno spot chiedendoci di pagare le tasse, è la stessa cosa.
E continuando nel discorso per absurdum, ci chiedevamo quanto ci perde la RAI, mettendo in onda i propri spot al posto di pubblicità di inserzionisti, notoriamente ben pagata.
Senza considerare che non sappiamo se questi spot sono a loro volta pagati come inserzioni qualsiasi.
Doppio affare, pensavamo.

Stesso discorso lo facemmo tempo fa a proposito della pubblicità di Trenitalia.
A che cappero serve pubblicizzare il treno? E' là (quando non ritarda), se vuoi prenoti il biglietto e vai. Quei soldi li potrebbero spendere per togliere pulci e zecche, pulire vetri e sedili, tanto per un esempio. Sarebbe un'ottima pubblicità e pure gratis.
Ora che si parla di treni passeggeri non pubblici che potranno viaggiare sulla rete italiana entro il 2010, forse quella pubblicità avrà un senso.
Ma quella della RAI ancora no.

ATTACCHINI DEL 21° SECOLO


O dell'evoluzione delle professioni.
Avete presente quei giovanotti vestiti come schiattamuorti di Bellomunno, completo scuro e cravatta, che girano con borse 24 ore, dipendenti di agenzie immobiliari?
Stamattina ne ho incontrati due che, tirati fuori dalla borsa dei cartelli per la vendita di appartamenti, li appiccicavano al muro perimetrale di un parco.
E se avete in mente il secchio di colla di farina col pennello di cui erano forniti gli attacchini di una volta, scordatevelo.
I nostri giovanotti avevano una potente spillatrice con cui pinzavano i cartelli al muro.

venerdì 12 gennaio 2007

Per prevedere tutto bisogna essere poeti


Milano d'autunno - scultura di Herbert PaganiMilano d'autunno - scultura di Herbert Pagani


Si chiamava Herbert Avraham Haggiag Pagani, era nato a Tripoli nel 1944 e morì di leucemia a Palm Beach nel 1988.
Ormai pochi lo ricordano, è difficile reperire materiale ma è stato una figura importante per la canzone italiana. Anche in Francia era molto conosciuto ma finora nessuno, nè in Italia nè in Francia ha ristampato i suoi lavori.
E’ curioso che in un mondo che non nega un album tributo neanche all’ultimo sfigato, nessuno si azzardi a ricordare Pagani.
Scrisse alcune canzoni di successo, Ahi le Hawaii e Cin Cin con gli occhiali, assieme a Edoardo Bennato, opere teatrali, Megalopolis, ispirata dal libro di Roberto Vacca "Medioevo prossimo venturo", musica per cartoon, Vip, mio fratello superuomo di Bruno Bozzetto.
Tradusse anche canzoni francesi di Brel, Lombardia e Testamento all’italiana, un 45 giri di cui disegnò anche la copertina, Brassens, Gainsbourg e lanciò Michel Polnareff diventato famoso con La bambolina che fa no no no.

Fu anche la voce guida della prima radio libera, Radio Montecarlo, con il suo programma Fumorama.
Fu anche attore di successo nello sceneggiato Marco Visconti.
Ma il suo nome è legato soprattutto ad Albergo a ore, resa poi famosa da Paoli. Siamo negli anni ’70 e la canzone viene censurata per il riferimento al suicidio. E pensare che Edith Piaf, nella versione francese originale, Les amants d’un jour, la cantava senza problemi negli anni quaranta.
Poi inizio’ il suo impegno politico a favore della convivenza fra israeliani e palestinesi per cui tenne nel 1987 al palazzo delle Nazioni Unite un lungo discorso. Scrisse anche Arringa per la mia terra e Lettera al colonello (Gheddafi).
Pittore e scultore, si occupò di ecologia e ambiente e militò nel Partito Radicale, Diceva che i veri nemici da abbattere sono la solitudine e l’angoscia della non comunicazione.

Signori Presidenti
H. Pagani - A. Limentani - M. Totaro

Per quella schiuma bianca che copre i nostri fiumi
Per tutti i nostri pesci che vanno a pancia in su
E per la primavera che cede i suoi profumi
Al superdetersivo con i granelli blu.

E per i panni sporchi lavati troppo tardi
In certe lavatrici intorno al Quirinale
Che puzzano d'inganni di sangue e di miliardi
Mentre la lira scende ed il terrore sale.

Per tutta la violenza che scende nelle case
Dai cieli crocefissi da antenne di tivù
Quando non è di turno tra Cirio e Belpaese
Il papa che consiglia: votate per Gesù.

Per l'urlo del pallone che vomita la radio
Coprendo altre urla nei vostri mattatoi
Prima che ci stendiate sull'erba di uno stadio
Signori Presidenti grazie da tutti noi.

E bravi per le belle centrali nucleari
Che tutti già paghiamo e che nessuno vuole
E che circonderete di mille militari
Finché non metterete un contatore al sole.

Bravi per la giustizia, che se non tace, giace
Per la rivoluzione che ha i piedi gonfi e siede
E per aver ridotto la libertà e la pace
A tristi prostitute che fanno il marciapiede

Bravi per le colombe costrette a fare i falchi
Perché vendete armi al meglio compratore
E per i vostri amori imposti ai rotocalchi
Perché la gente creda che voi c'avete un cuore

io vi ringrazio ancora e me ne vado adesso
La musica era bella e le parole no
Ma il mondo è bello e voi ne avete fatto un cesso
E finché ci sarete, così io canterò.

giovedì 11 gennaio 2007

BESTIAME VARIO

Al Vecchio Policlinico di Napoli ci sono i topi nei sotterranei.
Nei sotterranei del San Carlo di Milano invece ci sono i gatti, che lasciano anche in giro i loro ricordini.
Tutto sommato secondo i NAS e dalle dichiarazioni del ministro Turco, la Sanità non sta poi così male.
Cosa vuoi che sia qualche gatto o qualche topo? Magari con un adeguato import-export si potrebbero risolvere entrambi i problemi.
Ma quello che mi dà da pensare è come mai, con tutti questi carabinieri in giro e tutti i controlli allertati, con i giornali che parlano di ospedali tutti i giorni, come mai dicevo, c'è gente che continua a farsi beccare fuori dal posto di lavoro col cartellino della presenza marcato?
E per uno che viene pizzicato in flagranza, quanti invece la fanno franca?

mercoledì 10 gennaio 2007

CARTOONS

Persa in partenza la guerra degli scatoloni.
Ogni volta che si compra un arnese tecnologico bisogna conservare la scatola, altrimenti non è valida la garanzia.
Io non so chi l’ha inventata sta leggenda metropolitana. So soltanto che dovrei  affittare un garage per ricoverare tutte le scatole, complete di pezzi di polistirolo, per poter mandare a riparare qualche maledettissimo aggeggio, che alla fine nessuno sarà in grado di riparare.
E passi finché si tratta di un lettore MP3, ma le scatole tipo televisore o microonde io le ho buttate, a quel che succede.
Ieri a casa di un’amica che ha comprato un nuovo televisore al plasma, c’era uno scatolone delle dimensioni di un tavolo per 18 persone. Non ho capito ancora che ne farà.
Io vorrei telefonare all’Associazione consumatori per chiedere chi l’ha inventata questa storia della garanzia che scade, senza l’imballo originale.
Non credo sia una faccenda legale, mica mi devono riparare lo scatolone.
Altrimenti qui rischiamo di vivere circondati dagli scatoloni, come tanti homeless brasiliani.

Ma ho scoperto che il Codacons ha messo su un call center a pagamento con l’892, alla tariffa di soli 1,80 euro al minuto, dopo che le associazioni hanno fatto una lotta contro le linee a pagamento.
E si sono giustificati dicendo che i soldi li incassa la società del call center che prende gli appuntamenti con i consulenti.
Bravi, complimenti.
RIFLESSIONE

martedì 9 gennaio 2007

SE L'ARCIVESCOVO DI VARSAVIA SI DEARCIVESCOVIZZASSE....

La notizia è di ieri: si è dearcivescovizzato Wielgus, l'arcivescovo polacco che aveva ammesso di aver collaborato con i servizi segreti comunisti.
Adesso aspettiamo i trentatre trentini che entrarono trottando ....... in Vaticano.

lunedì 8 gennaio 2007

L’AUTOCRITICA DEL CRITICO

Tullio Kezich si fa una domanda: perchè i critici sono antipatici?
Io pure mi faccio una domanda: ma ci servono proprio i critici?
Perchè a leggere quanto scritto da Kezich, che io ricordavo come uno attento ma anche spietato nelle sue recensioni, sembra non essercene alcuna necessità.

“Perchè liquidare con sdegno un “vedi e getta” di De Sica o Boldi se ha svolto il compito di farti fare quattro risate? E’ proprio vero che per godere il cinema (e magari la vita) bisognerebbe essere il meno critici possibile”.

Vero è che il cinema è in crisi, ma non mi sembra proprio il caso di consigliare di vedere i “panettoni” di Natale e quindi implicitamente assolvere filmazzi del genere Giovannonacoscialunga o la lunga serie Banfi-Fenech-Vitali, con la scusa che ci strappano qualche risata.
Quest’anno ce ne sono ben tre, che piu’ che panettoni definirei “casatielli”, per effetto della scissione Boldi-De Sica. Il terzo è Bonolis che fa finta di niente.
Questa sorta di autocritica del critico, stanco di essere antipatico, con filosofia di buonismo annessa, fa pensare che molti vorrebbero il cinema ridotto a modello televisione: piu’ risatacce, piu’ culi in mostra e divertimenti pecorecci, come si possono ammirare ormai su tutti i canali tv, Mediaset e Rai.
O forse, piu' semplicemente, sono gli anni che avanzano. Ormai il nostro critico va per gli ottanta e qualche defaillance bisognerà perdonarla.

domenica 7 gennaio 2007

ARIDATECE IL PANETTONE

Di recente mi sono occupata in un post dei babbinatali appesi ai terrazzi e scopro ora che è nato un movimento per la liberazione dei Babbo Natale da terrazzo.
Sullo stile del Malag, il Movimento autonomo per la liberazione delle anime da giardino, il gruppo che ha lanciato in Italia la campagna per la liberazione dei nanetti, il nuovo movimento ha “salvato” i babbinatale dai terrazzi di Bergamo, collocandoli sugli alberi di un boschetto vicino.
Sui terrazzi è stato lasciato un volantino di rivendicazione, come fanno tutti i movimenti di rispetto.
«Sei stato colpito dal M.L.B.N.T. (Movimento di liberazione dei Babbi Natale da terrazzo) e il Babbo Natale che avevi legato ora è libero e felice. Noi membri del movimento vogliamo che cessi la moda di appendere il Babbo Natale ai terrazzi, perchè lui è uno spirito libero che visita le case delle persone buone. Nessuno può legarlo al terrazzo obbligandolo a fare visita alla propria abitazione. Babbo Natale compare dalle nostre parti solo nella notte di Natale, la sua casa è in Lapponia e non vive ai terrazzi o alle finestre dove sembra un impiccato».
Ora, nulla in contrario alla liberazione di qualsivoglia cosa o persona, ma non sarebbe il caso di creare un movimento per far tornare canditi e uvetta nei panettoni? Facciamo un reset e torniamo alle impostazioni predefinite.
Il M.P.R.T.P. - Movimento per il ripristino della tradizione nel panettone.
Ormai prima, durante e dopo il periodo natalizio, pile di panettoni invadono le nostre strade. Ce ne sono al cioccolato di tutti i colori, alla frutta (quello ai mirtilli che fotografati sull’involucro sembrano mele annurche), ai liquori piu’ eterogenei (schifosissimo quello al limoncello), alla crema pasticcera e lastricato di mandorle come una colomba pasquale, quella che nessuno se la fila a casa mia, uguale uguale al pandoro.
Ma il grido di dolore “aridàtece il panettone” viene fuori dall’ultimo insulto.
Il panettone “Le tre Marie”, quello che per una vita ci hanno detto che era basso, si ma non basso perchè poco cresciuto, è che gli tagliavano la parte di sotto.
A parte il fatto che questa cosa che gli tagliavano le parti basse non mi ha mai convinta, mi faceva pure un poco impressione, ma poi che ne facevano di questa amputazione? La davano ai polli o ci impastavano altri panettoni? Non è dato sapere.
Adesso è ancora peggio. E’ rimasto basso, ma lo hanno impiastricciato con una crema all’ananas e ricoperto di cioccolato gianduia. Sta ancora chiuso nel suo scatolo, guardato con sommo schifo da tutti i componenti la famiglia e non abbiamo avuto neanche il coraggio di alienarlo.
Qualcuno mi spieghi se puo’, che cappero c’azzecca l’ananas col cioccolato.
 E NON SI SALVA NEANCHE LA CROCE ROSSA

La relazione ispettiva del ministero delle Finanze dedicata agli anni della gestione Scelli parla di «prassi illegittime», «equilibrio finanziario insussistente», «deresponsabilizzazione diffusa».
Il presidente Massimo Barra che alla fine del 2005 ha trovato tale situazione, ha un bilancio da 500 milioni di euro da «moralizzare».
(L'Unità - 07-01-07)


sabato 6 gennaio 2007

NEWTON A NAPOLI

Devono esserci problemi con la forza di gravità ultimamente a Napoli, altrimenti non si capisce come mai stia venendo giu' di tutto.
Prima il lampione di via Caracciolo, poi quello di Lepanto, poi un semaforo tranciato in due mentre ancora funzionava ed ieri è venuto giu' anche il basamento di una statua del Duomo e due lastre di marmo.
Newton se la sarebbe vista brutta a Napoli, altro che mela.
Per fortuna era cattivo tempo e sul sagrato della cattedrale non c'era nessuno.
Vediamo se pure questa volta daranno la colpa al vento.
E per completare, nella foto, possiamo ammirare una statua della facciata del Duomo, decapitata da una pallonata.

venerdì 5 gennaio 2007

APOCALYPTO E IRAQI FREEDOM

"Il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli è intervenuto sulle polemiche che hanno investito il film di Mel Gibson sulla caduta dell' impero Maya  'Apocalypto', passato in censura senza alcun divieto nonostante le numerose scene di estrema violenza, ed ha fatto sapere di aver chiesto al distributore italiano, la Eagle Pictures, di invitare gli esercenti a "sconsigliare e scoraggiare" l'ingresso ai minori non accompagnati nelle sale dove il film verrà proiettato. L' amministratore delegato della Eagle Stefano Dammicco ha accolto l' invito del ministro così come lo hanno accolto le due grandi associazioni di esercenti Anem e Anec".

E riecco che si parla di nuovo di censura. Quasi certamente tutto questo starnazzare servirà a pubblicizzare il film e Mel Gibson e le case di distribuzione ringraziano anche il ministro Rutelli.
Ora ci scandalizziamo perchè c'è il rischio che i ragazzini vadano al cinema da soli a vedere questa bassa macelleria come del resto era anche Passion.
Ma non ci si sofferma a pensare che in tv passano a tutte le ore i trailer di questo ed altri film con scene di violenza raccapriccianti.
Per non parlare del filmato dell'impiccagione di Saddam che è passato a tutte le ore in tutti i TG, in tutti i programmi di approfondimenti, dove ci azzeccava e dove no e nessuno parla, neanche il Codacons.
E quello non era un videogame o un film, lo sapevano tutti che era realtà vera.


giovedì 4 gennaio 2007

IL MONDO E' SALVO

L'inquinamento influisce sulla dimensione del pene. Lo dice una ricerca.
E allora diffondiamo la notizia: forse il pericolo per la prestanza virile ci convincerà finalmente a salvare il mondo.

Umberto Eco - L'Espresso
PIOVONO LAMPIONI

Ora che è venuto giu’ il secondo lampione, a Napoli stanno procedendo alla mappatura dei lampioni fatiscenti.
Danno la colpa al vento e al maltempo, ma se fosse così, a Trieste, con la bora, ci sarebbe un’ecatombe tutto l’anno e non mi risulta che accada.
La zona dove abito io è quella che vanta il maggio numero di lampioni in condizioni critiche (sei), we are the champions.
E non è consigliabile camminare col naso per aria, perchè si finirebbe in una delle tante buche che costellano come un firmamento l’intera via.
E pensare che l’anno scorso hanno rifatto tutte le strade del quartiere. E’ in corso anche un’inchiesta sui materiali adoperati.
COMM'E' BELLA 'A MUNTAGNA

Questo pomeriggio il Vesuvio meritava una foto.
Ma non ce l'ho piu' la macchina fotografica e quindi provo a raccontarlo.
Eravamo sulla salita del Gigante, via Cesario Console e il Vesuvio si stagliava netto e illuminato dalla luce del tramonto. Lo sovrastavano nuvole grigio scuro con riflessi color porpora e i paesi costieri erano tutti illuminati dalla luce del sole, con i vetri che rverberavano riflessi di luce.
Sulla sinistra una grande luna piena sorgeva olre i monti e oltre le cime degli alberi si intravvedeva una grossa nave da crociera nella stazione marittima, aldilà del molo Beverello e il Molosiglio era affollato di alberi di barche a vela.
Scendendo verso il mare, io e la mia amica romana, siamo arrivate alla fontana e poi agli alberghi del lungomare, mentre lei trascinava una enorme borsa alla Mary Poppins, da slogarsi un polso.
Tirava un vento gelido ma avevamo bevuto una bella cioccolata calda al Gambrinus che ci aveva riscaldate, servite da un cameriere spilungone che era in servizio da soli due giorni (in corso di formazione) e che ogni tanto veniva chiamato dal maitre che gli dava istruzioni, ma a noi è sembrato che gli facesse delle gran lavate di testa.
Avevamo protestato perchè ci aveva portato la cioccolata nuda e cruda e così sorridendo ci ha portato un piattino di lingue di gatto.
Mi toccherà passarci per controllare se ci sarà ancora e per vedere quanto tempo ci metterà per diventare scostumato come gli altri.

martedì 2 gennaio 2007

RIMBAMBITA

Oggi chiamo la nipote toscana per gli auguri usando per sbaglio la scheda Wind.
La nipote era occupata, riprovo dopo un po', sempre occupata.
Ma quanto cacchio parla questa.
Metto via il cell che dopo una decina di minuti squilla.
La voce della nipote mi fa: Oh, chi 'azzo tu ssei?  (ricordare la "c" aspirata)
Son la tu' zia, stordita !!!!
La mi' zia? Oh, che non aveva il Tim la mi' zia? Hai mica dato retta a quei due e sei passata a Wind pure te?
Vabbè, questa me la sono meritata.

lunedì 1 gennaio 2007

DAS NEUJAHRSKONZERT

Parcheggiamo a piazza Municipio, strida di gabbiani sopra di noi.
La mia amica E. sbaglia il grattino alla macchinetta e ci fermiamo a chiedere cosa fare ad alcuni "ganasciatori" in servizio nella piazza.
Ci rassicurano (a Napoli quando vedono due donne imbranate sono sempre gentili) e ci avviamo al teatro San Carlo per il Concerto di Capodanno.
Si, ce l'abbiamo pure noi, mica solo a Vienna, e questa è già la terza edizione.
E' ormai buio, la stazione marittima è colorata di viola e si staglia sullo sfondo del Vesuvio. Ci fermiamo al Gambrinus a prendere un caffè, un casino di gente, ci danno il caffè ma abbiamo dovuto spolmonarci per avere due bicchieri d'acqua. La maleducazione dei camerieri del Gambrinus è ormai leggendaria, ma a noi piacciono molto le sale del locale, con gli arredi d'epoca e i lampadari di cristallo, percio' ci andiamo lo stesso..
Diamo un'occhiata alle scritte luminose sulla facciata di Palazzo Salerno, sono cubitali ma si leggono male, una frase in inglese.
Entriamo nel teatro in direzione contraria ad una lunga carovana di turisti, guidati dalla solita tipa con ombrellino, due torpedoni fermi all'ingresso della Biblioteca Nazionale.
Inizia il concerto con il direttore Jeffrey Tate e l'orchestra del San Carlo.
La soprano Anja Kampe canta due Lied di Korngold e subito dopo Summertime di Gershwin. Seguono vari brani degli Strauss fino al Kaiser Walzer di Johann Strauss. Il bis è La marcia di Radetsky, sottolineato dal pubblico con battute di mani, uguale uguale al concerto di Capodanno che vediamo in tv.
Per un momento ci è sembrato di essere a Vienna, anche se mancavano i bellissimi fiori dell'addobbo. E mancava anche Il bel Danubio blu.