Nisida

Nisida

giovedì 30 agosto 2007

ALITALIA SENZA L'APOSTROFO

Si prevede che dal 2008 i biglietti aerei che oggi compriamo in agenzia, quel malloppo di carte che rischiamo sempre di lasciare a casa, non esisteranno più, saranno sostituiti dal biglietto elettronico, come quello che compriamo su Internet con le nostre carte di credito.
Basterà andare al check in con un numero e ci daranno l'imbarco.
Le foreste risparmiate ringraziano.
E a proposito di check in le compagnie piu' importanti stanno diffondendo il check in automatico. Basta recarsi presso un chiosco della compagnia che abbiamo scelto per volare e inserendo la carta di credito che abbiamo adoperato per l'acquisto ci stamperà il tagliando per accedere all'imbarco. Facendo questo si evitano quelle code infami dei check in al banco.
Ma c'è un piccolo problema e lo ha scoperto il pargolo che ultimamente sta volando spesso con Alitalia per motivi di lavoro.
Il database Alitalia non riconosce l'apostrofo come carattere, per cui essendoci discrepanza tra carta di credito (con l'apostrofo) e prenotazione (che logicamente Alitalia stampa senza apostrofo) non è stato abilitato al check in.
E così tutti quelli che hanno un apostrofo nel cognome, come noi, non possono accedere al check in automatico e devono farsi la coda al banco.
Ma da chi se lo sono fatto fare un programma così idiota?
Perchè con AirOne, ad esempio, non c'è problema.

ROGHI

Fa un po' impressione sentire Benedetto XVI condannare i roghi e i piromani.
E vengono in mente altri roghi.

mercoledì 29 agosto 2007

A FIRENZE I LAVAVETRI GETTANO LA SPUGNA


A Firenze un'ordinanza ferma i lavavetri ai semafori. Questione di sicurezza e ordine pubblico, a causa delle minacce nei confronti di donne e anziani.
Anche a Napoli ci sono molti esposti alle municipalità che lamentano un lavaggio aggressivo. Ma in Comune non sono d'accordo con la decisione del sindaco Domenici e c'hanno pure ragione. Se se la pigliano coi lavavetri, che misure dovrebbero prendere contro gli intoccabili parcheggiatori abusivi (quelli sì che sono aggressivi e pure sentinelle della camorra) e i venditori abusivi di fazzoletti e accendini e pazzielle varie ai caselli della tangenziale?
Ad Agnano ce n'è uno che vende di tutto, dalle bolle di sapone alle macchinine acrobatiche, dando ampie dimostrazioni della merce.


Ieri Rosetta ha parlato. Ha detto che a Firenze nun tèneno che penzà.

martedì 28 agosto 2007

CONFERIRE A ISCHIA

Il burocrate colpisce ancora.
Il cartello è stato messo lungo la strada per impedire versamenti di rifiuti.
Una volta il verbo "conferire" riguardava le terrificanti interrogazioni. Il prof, occhialetti sul naso e registro alla mano, chiamava il nostro cognome e diceva: venga a conferire. Un silenzio totale accompagnava la ricerca del disgraziato.
Il conferimento poteva riguardare anche l'assegnazione di un'onorificenza e vederlo finire sulla spazzatura non è proprio un bel vedere.

IL FUOCO



Le fiamme che stanno devastando Italia e Grecia non hanno risparmiato neanche Ponza.
Bruciati su monte Guardia 200 ettari di macchia mediterranea e sfollate 600 persone.
Il nipote skipper, all'ancora nel porto di Ponza con figli e nipoti, ha raccontato uno scenario da guerra in Vietnam.
Canadair ed elicotteri hanno lavorato tutto il giorno senza sosta per spegnere gli incendi che continuavano a riaccendersi. Per allontanarsi dal porto assieme ad altre barche ha dovuto aspettare il via della Capitaneria di porto.

SANTA MARIA IN COSMEDIN

Meglio nota per la Bocca della Verità, dove ognuno infila la mano, che se è bugiardo gliela tronca. Sarebbe divertente, fa venire in mente il film Flash Gordon.

Insomma coda kilometrica lungo la chiesa, un mare di giapponesi a coppia, entravano, si piazzavano uno di fianco e l'altro con la mano nella bocca (di solito la donna, chissà perchè), click foto e via, avanti un altro.
Io credevo che fosse la fila per visitare la chiesa e invece no, lì non c'era gente e i resti di San Valentino non se li è filati nessuno.


E pensare che di Santa Maria in Cosmedin ne ha parlato anche Matilde Asensi nell'Ultimo Catone.

domenica 26 agosto 2007

CATENACCI A PONTE MILVIO

Rispetto alla prima volta c'è stata un'evoluzione.
Dopo il crollo del lampione qui in foto e relativa reinstallazione, il sindaco di Roma ha fatto installare delle ringhiere con catene a cui i deficienti, romani e non, continuano ad attaccare catenacci.
  
L'altra novità è che non devono fare fatica a cercarsi i catenacci, ci sono diversi pakistani con banchetto (ce n'erano 4) che li vendono sul posto e danno pure il pennarello per scriverci sopra.
  
L'ulteriore fatto nuovo è che adesso stanno attaccando catenacci pure sul lampioni di ponte Sant'Angelo.
  
Non mi meraviglio piu' di niente ma devo dire che mi ha fatto una profonda pena vedere Ponte Milvio ridotto in quel modo, uno dei ponti piu' antichi di Roma. 
E davvero non capisco perchè il sindaco accetti questo sconcio e non metta invece un paio di guardie municipali con il compito di prendere a calci in culo chi attacca i catenacci e chi li vende.
E già che c'è ne darei anche un paio a Federico Moccia, lui sa perchè.

venerdì 24 agosto 2007

CULINARIA VENETA

Alcuni siti che si occupano di prenotazioni alberghiere(tipo Expedia) hanno dichiarato Venezia la città più cara d’Europa per gli alberghi, anche più di Oslo. Per i ristoranti vale lo stesso discorso e in più si mangia anche uno schifo. Se non si vuole esser pelati vivi si ricorre a ristorantini con minori pretese: li si riconoscono dalla coda fuori.
Piatti locali molto vantati: polenta e baccalà alla vicentina (in agosto!) e sarde in saor.
Per capire cosa fosse il saor m’è toccato leggere la versione in inglese e alla fine ho scoperto che era la ricetta del capitone, quello avanzato dopo la frittura, condito con aglio, aceto e mentuccia. Al posto del capitone le sarde. Sarde alla scapece con aggiunta di cipolle, tutto qua.

Il baccalà alla vicentina invece è un falso storico: trattasi di stoccafisso, cotto nel latte lentamente per ore, fino a consunzione. E’ buono ma non è il baccalà, quello è salato.
In compenso abbiamo trovato ottimi quasi tutti i gelati che abbiamo assaggiato. Si vendono a palle: 1 palla 1 euro, 2 palle 1,70 euro, 3 palle 2,50. Credo che i gelatai a Venezia facciano qualche corso di addestramento per far stare in equilibrio le palle una sull’altra per evitare che si spiaccichino al suolo.

COMME COCE 'O SOLE

E logicamente tutti in ferie quelli della protezione civile di Palermo, mandati a casa per i contratti in scadenza. Un esercito di precari messi in ferie d'imperio per evitare che alla scadenza del contratto le dovessero pagare.
E la Sicilia intanto brucia.

Fanny Ardant in preda a delirio ferragostano ci fa sapere che Renato Curcio è un eroe che ha combattuto per una scelta di libertà.
Cacciari dice che è da perdonare, è una brava attrice, ha solo fatto pipì fuori dal vaso.

E Tremonti non ha protetto bene la capoccia, forse occorreva una bandana. Si è inventato l'alzabandiera nelle scuole. Se non tutti i giorni almeno una volta a settimana. Come se i presidi non avessero già abbastanza rogne. 

Qua in città siamo a 38°. Speriamo che questa calura diminuisca presto, prima che altri diano i numeri.

giovedì 23 agosto 2007

ARIA DI CASA MIA

In molti vicoletti i veneziani hanno l’abitudine di sciorinare i panni al sole su lunghe corde che ricordano i vicoli di Napoli. Anche a Murano. Ammirate i festoni.

ACCADDE IN AGOSTO

Sentiamo spesso parlare di liste d'attesa. Per l'asilo nido dei nostri pargoli, al collocamento, alla ASL per le visite mediche, per i voli aerei, a teatro per prenotare gli abbonamenti etc.
Ma non avevo mai sentito parlare di liste d'attesa al cimitero, anche perchè i morti di solito non hanno la pazienza di aspettare.
E' capitato al povero parrucchiere di Soccavo, caduto assieme alla terrazza a Conca dei Marini. Non c'era posto per seppellirlo finchè il vicesindaco non ha ordinato ai beccamorti napoletani di scavare un fosso straordinario. E così ha trovato pace.


L'omicidio di Garlasco si avvia a diventare un nuovo caso Cogne. Bruno Vespa che dalla sua barca ci fa avere sul giornale il diario della sua vacanza in Grecia (neanche in ferie ci risparmia), si starà già fregando le mani all'idea di quante trasmissioni riuscirà a cavarne.  I giornali stanno già scrivendo apposita sceneggiatura e tratteggiando i personaggi.


Il Moige, l'orrenda associazione genitori, che sa e sceglie per noi, contesta la messa in video di Eyes wide shut di Kubrick in prima serata, ritenendo che non sia uno spettacolo adatto ai minori. Sono almeno due anni che sento parlare di questa storia, altre volte ce l'hanno spuntata facendolo spostare in seconda serata.
Ma io mi chiedo: questi genitori imbecilli rappresentati dal Moige non possono cambiare canale? O alla peggio spegnere la tv?


In Finlandia hanno ritrovato il chewing gum piu' antico del mondo: un pezzo di resina nerastra masticata cinquemila anni fa.
I ricercatori hanno pattugliato i boschi finlandesi alla ricerca delle masticazioni dell'antenato del poverocristo cui sparano una siringa nel culo per esaminargli i denti.
Ora nessuno avrà il coraggio di dire che si tratta di pubblicità ingannevole: da anni in Finlandia si consumano chewing gum. Magari ora rettificheranno: da migliaia di anni in Finlandia si consumano chewing gum.

martedì 21 agosto 2007

CAROGNATE E BRACCINO CORTO


Ma che gli abbiamo fatto a 'sti preti noi donne, di così imperdonabile, oltrechè averli messi al mondo?
Parlo di Tarcisio Bertone e del suo "no" all'aborto dopo una violenza carnale.
Abbiamo ancora nelle orecchie le parole di Wojtila quando diceva no all'aborto alle suore stuprate in Serbia. Ovviamente nessuno sa com'è finita, quasi certamente col solito sistema ipocrita, si fa ma non si dice.
Ma ci vuole davvero un coraggio indegno a sostenere simili teorie.
Obbligare in nome della religione una donna a mettere al mondo e crescere un figlio, senza pensare che quella donna vedrà ogni giorno negli occhi di suo figlio l'uomo o gli uomini che l'hanno stuprata. Una violenza a vita.
Ma essi si giustificano dicendo che la donna puo' anche mettere al mondo questo bambino (frutto dell'odio e non dell'amore) e poi darlo in adozione, che si sa, gli istituti religiosi che accolgono i neonati abbandonati languono e soffrono per la diminuzione delle nascite.
Ma fino a quando dovremo sentire simili atrocità, dette senza vergogna alcuna?

Ci informano che "il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato, partira' alla volta del Peru' la prossima settimana, per un viaggio da tempo programmato, e potra' cosi' recare, unitamente alla menzionata testimonianza di solidarieta' (un contributo di 148.000 euro ), l'espressione della vicinanza spirituale del Santo Padre e l'assicurazione della Sua preghiera".
Però!!!! 148.000 euro, si sono sprecati, eh?

TORNAVA UNA RONDINE AL TETTO

Un'estate aviaria questa. Una rondine ha fatto il nido nel tetto di copertura del parcheggio.
Per fotografare mi sono sistemata su uno scaletto e nascosta dietro una colonna; per fare qualche scatto interessante ci sono volute svariate ore.
Tanto in campagna che tenevo che ffà? 

  


   
  

lunedì 20 agosto 2007

SAN MARCO E I PICCIONI  (uccelleria varia)

All’ingresso della piazza, appena scesi dal vaporetto, si incoccia subito un bancariello dove una signora vende coppetielli di granone (100 grammi 1 euro). Il pargolo si è lanciato in acrobatici calcoli stechiometrici per assodare quanto guadagna la granoturca.
Analogo calcolo lo ha fatto sui gondolieri (40 minuti 80 euro).
Credo abbia cominciato a desumere che la sua laurea è meno spendibile di gondole e piccioni.

Era inevitabile lo scacazzamento, perché i piccioni, così ipernutriti, sganciano deiezioni a ritmo di mitraglietta. Insomma, a Venezia, non camminate mai sotto i cornicioni.
Per non parlare dei raid aerei che fanno ad altezza di facce dei turisti, una vera piaga. In realtà è difficile capire se a piazza San Marco ci siano più piccioni o più turisti.
Anche il numero di gabbiani è notevole, svolazzano agli approdi dei vaporetti e si piazzano in attesa di cibarie, ognuno su un palo immerso nella laguna.
Qui ce n’è uno che abbiamo battezzato Dallara.

PDS PACE

In questo scatto i DS veneziani sembrano chiedere pace.

Nel mentre De Gregori, amico di vecchia data del sindaco, dice che non voterà Veltroni alle primarie, dice che non è l'uomo nuovo.
Secondo lui lo è Rosi Bindi, che ha ringraziato dicendosi commossa.
E pensare che gli aveva dedicato "Vai in Africa, Celestino".
E' proprio vero, il rincoglionimento non risparmia proprio nessuno.
Ciao, principe.

'O SOLE MIO

La prima impressione che il visitatore ha di Venezia è di un caos pazzesco. Vaporetti che vanno e vengono in tutte le direzioni, arrivano ai pontili galleggianti e ci sbattono dentro e trovare le fermate giuste è un vero rebus. Un vaporetto, arrivato al Lido, ha tranciato la corda di netto e il personale viaggiante è allenato ad afferrare al volo la gente in bilico.
La linea 1 fa uno zig zag incredibile lungo tutto il canal Grande, toccando tutte le fermate. Taxi privati, l’ambulanza ASL, i pompieri e pure la guardia carceraria abbiamo incrociato. Persino Sgarbi è riuscito ad intruppare un vaporetto. Per non parlare delle gondole che si chiamano traghetto quando ti fanno attraversare il Canal Grande da una parte all'altra al misero costo di 0,60 euro a persona e fanno un gran traffico e una caciara inverosimile nelle calli affollate, imbarcando carovane americane e cantando a squarciagola 'O sole mio.
E cosa incredibile, pur non avendo auto, i veneziani possono godere di un inquinamento pari se non superiore alle altre grandi città.

Le strade che hanno dei nomi molto fantasiosi (rio terrà, salizzada, fondamenta ecc.) brulicano di turisti a tutte le ore del giorno.
Giapponesi con gli ombrellini (non amano l’abbronzatura), donne musulmane avvolte in veli neri, turisti americani a mandrie, tedeschi, inglesi e pochi italiani invadono i ponti di attraversamento dei quali non si riescono a vedere gli scalini e si perdono lungo le calli ritrovandosi poi al punto di partenza in uno dei tanti campielli.

Si va come greggi transumanti.


Certo Napoli non sarebbe in grado di reggere flussi turistici del genere, affonderebbe.
E il giorno che siamo arrivati c’erano in porto anche 4 navi da crociera di quelle enormi della Costa e della MSC, che vomitavano a terra l’iradiddio di gente.

CALATRAVA BRIDGE


Arrivati a Venezia ci hanno informati che era sospesa la navigazione del Canal Grande a causa della posa in opera del ponte di Santiago Calatrava che quando sarà finito unirà il piazzale Roma alla stazione Santa Lucia. Praticamente tutti i week end succede questo: trasportano pezzi di ponte sulle zattere lungo il Canale fino a piazzale Roma, dove un giorno ci sarà questo ponte che per ora è formato solo da 2 tronconi ed è ancora senza nome. Poi abbiamo saputo che lo hanno completato a tempo di record e adesso si puo' ammirare così.


I veneziani sono incazzatissimi, ritengono il ponte inutile, è costato uno sproposito e sono otto anni che vanno avanti col quarto ponte e ce l’hanno a morte con Cacciari che spende soldi per il ponte quando ci sono molte cose più necessarie. E poi hanno ragione, il confronto è terribile.


In effetti non è piacevole dover fare il giro attraverso la Giudecca e poi risalire di nuovo. E poi va detto che i veneziani sono parecchio incazzosi, ce l’hanno anche con i turisti che gli affollano i vaporetti quando poi dovrebbero ringraziarli dopo avergli fatto anche un inchino: una corsa della durata di un’ora costa al turista 6 euro (in una sola direzione) mentre loro ne pagano solo uno.

Un biglietto orario di tre giorni ci è costato 30 euro ciascuno, il costo di un abbonamento di un mese a Roma e la stessa cifra la pagano i veneziani.

E pensare che a Londra abbiamo speso 35 euro per un abbonamento settimanale.
Anche i gabinetti pubblici gestiti dal comune sono esosi: una pipì un euro, in tutto il territorio veneziano, e chiudono pure alle 19.
Per il sindaco Cacciari come per Vespasiano pecunia non olet.







 

domenica 19 agosto 2007

VIAGGIO A VENEZIA (28-31/7/2007)

A Napoli di solito quando si va all’aeroporto in taxi si paga sempre una cifra ad capocchiam (che sarebbe "random").
E invece stavolta sia all’andata che al ritorno abbiamo speso 15,50 euro. Hai visto mai che i tassisti napoletani stanno diventando onesti?
All’aeroporto poi abbiamo capito bene cosa vuol dire “Misure di sicurezza per il trasporto di liquidi”. Abbiamo dovuto esibire una busta trasparente in cui abbiamo infilato contenitori max 100 ml ciascuno. Su un banco prima del check in una vera strage di bottiglie, dall’acqua minerale al limoncello e un assortimento di vini, con un addetto che le controllava una per una. Shampoo e bagnoschiuma si iettavano a secchi. Si potrebbe mettere su un supermarket e rivendere il tutto a quelli che arrivano.
Ma un signore non ci stava a mollare lì la sua amata bottiglia e prima del check in se l’è scolata tutta, asserendo che il liquido lo si poteva trasportare nella pancia.
A Capodichino siamo all’avanguardia per i controlli, hanno persino comprato una macchina che analizza le scarpe, somiglia a quelle che le puliscono le scarpe. A Venezia invece le fanno togliere e le ispezionano. Poveretti, sai che puzza d'estate a ispezionare tutti quei turisti globetrotters?
Saliti a bordo dell’aereo e pronti per la partenza il comandante ci informa che non possiamo partire. Mancano 5 persone di cui sono stati imbarcati i relativi bagagli. Aspetta che svuotino la stiva, recuperino le valigie dei 5 disgraziati e passa un’ora. Finalmente si parte e si arriva a Venezia solo con tre quarti d’ora di ritardo, ha recuperato un quarto d’ora. Eravamo tutti così incazzati che manco ci ha sfiorati la paura.
Ormai siamo rassegnati, ogni volta che prendiamo un aereo vanno in onda i siparietti. L’anno scorso in partenza per Rodi tre signori pretendevano i nostri posti. Scoprimmo poi che avevano sbagliato aereo e non si è capito come abbiano fatto.

TORNANDO A CASA


Lungo la strada si facevano alcune riflessioni: di come i Comuni utilizzino sempre piu' spesso l'autovelox per rimpinguare le casse comunali.
Lungo la statale Orte Viterbo (un giorno arriverà a Civitavecchia, abbiate fede) c'è un cartello che avverte che lì ci possono essere piazzati autovelox ma che la Polizia non è obbligata a segnalarceli e fin qua nulla quaestio, sarebbe un deterrente per andare piano.
Ma in varie occasioni abbiamo visto che questi segnalatori, accompagnati da una pattuglia, si spostano qua e là nei vari Comuni lungo la strada e, cosa molto curiosa, vedevamo gli automobilisti che venivano in senso contrario che ci lampeggiavano con molta cura. E così subito dopo vedevamo la pattuglia in attesa dei polli.
Ecco fatto: i Comuni danno la caccia ai Nuvolari e gli automobilisti fanno il passa parola, così tutti rallentano e i Sindaci la prendono in saccoccia.
Ma se lo scopo è quello di ridurre gli incidenti, perchè non piazzano autovelox (magari finti) lungo tutta la strada, segnalandoli? Così chi corre sa che deve andare piano altrimenti finanzierà con le sue multe qualche opera pubblica di uno sperduto paesino della Tuscia e amen.

venerdì 10 agosto 2007

OZI SORIANESI

Pensavo che nella Tuscia non avessero ancora scoperto Internet ma mi sbagliavo: l'unica connessione è presso la Biblioteca comunale ed è ........ GRATIS.  E hanno ben 5 postazioni, ci credo che i privati non ci sono.
Ma adesso che l'ho scoperto chiude per ferie (mannaggia).
Il tempo è un vero schifo e stamattina c'era mercato, c'è stato un vero fuggifuggi.
Si gironzola un po', i dintorni sono splendidi. Siamo stati a Tarquinia e oggi volevamo andare a Bagnaia a vedere Villa Lante (a rivedere), ma il tempo non era adatto alla visita di giardini. Avremmo replicato il singing in the rain delle fonti del Clitunno. La trasferta continua ancora per qualche giorno, poi si torna tutti, pargolo croato compreso.
Buona continuazione a chi lavora (Marassi, hai tutta la mia comprensione) e a chi sta in ferie.

giovedì 2 agosto 2007

DOMANI SI RIPARTE


Oggi è partito il pargolo alla volta della Croazia, inseguito dal padre in motorino. Aveva preso la Lonely Planet di Roma e aveva lasciato sul tavolo quella della Croazia. Solita T.D.C.
Noi andiamo sul Cimino a Soriano, qualche settimana a prender fresco in campagna, poi a Roma ad incontrare qualche amico che resta in città per agosto.
Nel frattempo scriverò le cronache veneziane e sistemerò il macello di foto che ho fatto.
Ci rileggiamo dopo il 20, fate buone ferie.
Un saluto speciale ai neapolitan bloggers ed agli amici che bazzicano questo blog.

mercoledì 1 agosto 2007

ORA BASTA, VERGOGNATEVI


Della "scappatella" del disonorevole Mele si è gia detto tutto, ma vale la pena di aggiungere, tanto per dimostrare quanto tenesse alla famiglia, che risulta cofirmatario tra le altre, delle seguenti proposte di legge:

Disposizioni per il riequilibrio del carico fiscale della famiglia e introduzione del contributo alla genitorialità ( 2608 )
(presentata l'8 maggio 2007, annunziata il 9 maggio 2007)

Norme per la tutela dei padri separati ( 2877 )
(presentata il 6 luglio 2007, annunziata il 9 luglio 2007)


Disposizioni per la pubblicità sull'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope da parte dei parlamentari ( 2356 )
(presentata il 13 marzo 2007, annunziata il 14 marzo 2007)

Il bravuomo ha poi dato le dimissioni dall'UDC, guardandosi bene dal darle dal Parlamento, come si converrebbe. Ed è logico, come farebbe a sbarcare il lunario, visto che i soldi che gli diamo non gli bastano neanche per farsi raggiungere dalla famiglia a Roma?
E' quello che ha detto il disonorevole Cesa, mettendo l'accento sulla solitudine del parlamentare, costretto a stare lontano da casa e famiglia, che fa peggiorare di gran lunga la situazione.
Cesa in sostanza dice che il poveretto, sentendosi solo, ha preso una suite all'hotel Flora in via Veneto, quello della dolce vita, facendosi raggiungere da 2 (due) mignotte e improvvisando un droga-party perchè gli mancava tanto la sua moglie e i figlioletti e forse pure il cane, costretti a restare al paesello come moglie e figlia del conte Mascetti di Amici miei, a mangiare castagne.
Ascoltando quelle parole il pensiero è corso ai nostri operai che emigrarono in Svizzera, dove era loro impedito di farsi raggiungere dalla famiglia, a quelli che lavoravano in Fiat, affittando un letto ad ore e la famiglia la sentivano solo per lettera, che allora le interurbane costavano un occhio.
Ai migranti di oggi che cercano un futuro migliore rischiando di morire in mare e chissà se mai potranno ricongiungersi con le loro famiglie.


E poi osano parlare di disaffezione degli italiani alla politica.