CONFERIRE A ISCHIAIl burocrate colpisce ancora.
Il cartello è stato messo lungo la strada per impedire versamenti di rifiuti.
Una volta il verbo "conferire" riguardava le terrificanti interrogazioni. Il prof, occhialetti sul naso e registro alla mano, chiamava il nostro cognome e diceva: venga a conferire. Un silenzio totale accompagnava la ricerca del disgraziato.
Il conferimento poteva riguardare anche l'assegnazione di un'onorificenza e vederlo finire sulla spazzatura non è proprio un bel vedere.
Nisida

martedì 28 agosto 2007
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Art. 674 Codice Penale-
RispondiEliminaGetto pericoloso di cose.
Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a lire quattrocentomila.
giusto per dovere di completezza dell'informazione.
comunque io non conferirei mai con un rifiuto nè gli conferirei onoreficenze.
Quando il prof chiamava a "conferire", raccoglieva spesso molti "rifiuti" da parte degli impreparati. Da qui il sillogismo: conferimento = rifiuto :)
RispondiEliminaAbbiamo trasmesso: la puntata n°1 dell'Italiano possibile ma improbabile :D
E dire che a occhio e croce è l'uso etimologicamente più appropriato di conferire (cum+fero= portare tutti in un luogo comune). Come dire, una conferenza di rifiuti biologici, quale se ne ascolta spesso nelle nostre università.
RispondiEliminavuoi dire che quando il prof ci chiamava a conferire in una interrogazione collettiva ci assimilava ai sacchetti? mon dieu :-D
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