SENZA VERGOGNA
(AGI) - Roma, 29 ago - "Non siamo preoccupati perche' la gente compra meno alimenti, lo eravamo quando ne comprava in sovrappiu', preoccupati per l'obesita' sempre piu' diffusa, per i rischi derivanti da un'alimentazione tropppo ricca. Oggi questa austerita' obbligata ci ritorna tutta in salute!"
A commentare cosi' i dati sull'inflazione e sul calo delle vendite al dettaglio e' il presidente dell'Istituto per la Nutrizione, Carlo Cannella, che osserva: "purtroppo i macellai non si lamentano della scarsita' delle vendite. Consiglierei agli italiani di tornare alle nostre antiche tradizioni, riso, polenta, un buon piatto di fagioli, ricordando - aggiunge Cannella - il vecchio adagio che vieta di dire al contadino "quanto e' buono il formaggio con le pere".
Cannella punta il dito invece sulle speculazioni che hanno causato il rialzo dei prezzi facendo osservare che anche i bovini mangiano mais o comunque pastoni di cereali ma il prezzo della carne, al contrario di quello su pasta e pane, non e' aumentato. Ci vuole piu' sorveglianza - conclude - piu' sorveglinza sulle speculazioni".
Questo professore emerito forse pensa che la dieta ideale sia quella consigliata dal Terzo Reich. E abbiamo visto che funziona. Ue', non ce n'era uno obeso a cercarlo col lanternino.
Mi piacerebbe sapere che ne pensa del presidente Cannella l'uomo che ho visto frugare tra la frutta marcia, di cui ho parlato qualche giorno fa nel post Povertà.