Nisida

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giovedì 7 agosto 2008

IL MARE, NON C'E' PARAGONE

E dai fasti di Sant'Angelo siamo passati ai fusti sorianesi. No, non intendevo i palestrati, non pensate male, mi riferivo ai noccioleti che si vedono dalle mie finestre, anche se il contadino che si occupa del tutto possiede qualche muscoletto di tutto rispetto.
Per dirla col regista Tartaglia, nulla equivale il mare, non c'è proprio paragone, specialmente quel mare, che si vede in foto nel post precedente, che abbiamo frequentato in questi giorni.
Quello che accomuna le due località è il caldo infernale, da graticola. Ai Maronti ci si abbrustoliva e si cercava scampo a mare, ma anche l'acqua era calda. Qui la piscina sembra un brodo e se aggiungiamo un po' di sedano, ci lessiamo.
Appena arrivati ai Maronti, la D.M. aveva un appuntamento che non ha potuto rinviare. Ha beccato l'unica medusa del Mediterraneo in servizio su quelle coste ed è uscito con una bella scottatura da tentacoli, subito lenita dal gestore del ristorante soprastante, con una pomata a base di calendula.Chiaramente nessuno più si è gettato in acqua, ma camminavamo sul bagnasciuga, io e il pargolo, alla ricerca di meduse veleggianti.
Ovviamente la suddetta medusa, esaurito il suo compito, avrà preso il largo immantinente. Nei giorni successivi il TG dichiarava svariati avvistamenti, ma tutti rigorosamente in altre acque.
Ma la D.M. non si è fermata qui. A tavola ha scaraventato al suolo una bottiglietta di extravergine, facendo esclamare alla signora proprietaria:
"L'uoglio è 'mbruoglio".
Alle scuse presentate dal consorte la signora ha in pratica risposto che dell'olio non gliene fregava niente ma quel che ne conseguiva (dalla perdita dell'olio) erano cavoli della D.M.
Insomma far cadere olio porta male e forse il motivo è legato al fatto che un tempo l'olio era prezioso, si comprava a misurini, non a bottiglie come ora.
Io ricordo il contadino da cui andavamo a comprarlo nel beneventano che metteva le bottiglie capovolte a gocciolare tutta la notte per recuperare quel poco olio rimasto.
Per fortuna gli altri giorni sono passati lisci (come l'olio, appunto) per cui abbiamo potuto sfatare la leggenda, mentre la D.M. veniva messo in croce dall'allegra signorina che ci serviva a tavola.

1 commento:

  1. Scusa gli errori devo prendere l'abitudine di rileggere con cura quello che scrivo.
    Nella prima frase volevo dire un bel blog.... e se ci sono altri errori cerca di interpretare .
    A volte scrivo troppo in fretta
    A trsto
    Grazia

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