Nisida

Nisida

domenica 30 gennaio 2005

 L’ANGELO DELLA GALLERIA




In effetti gli angeli sono quattro e reggono agli angoli la cupola della Galleria Umberto I a Napoli.
Ogni notte tocca loro fare da arbitro e guardalinee alle interminabili partite di pallone che si svolgono a chiusura dei negozi.
Senza che nessuno muova un dito, squadre di ragazzi si affrontano nella tenzone, tirando pallonate nei negozi di Barbaro, che man mano sta blindando tutte le vetrine dei suoi negozi.
Persino il presepe che veniva installato al centro della Galleria a Natale non viene messo piu’, per non disturbare le partite, forse.
Qualche anno fa, alle legittime ire dei cittadini, che chiedevano una sorveglianza maggiore in zona, un giornalista del Mattino, di cui purtroppo non ricordo il nome, insorse dicendo “ma poi questi ragazzi dove devono andare a giocare?”
Questo purtroppo è un esempio di quanto si è tollerato e si continua a tollerare, in nome di un disagio sociale.

Mesi fa la sindaca in una riunione disse che avrebbero messo le telecamere in Galleria.
Sì, poi magari dopo fanno la convenzione con SKY e trasmettono le partite via satellite.

venerdì 28 gennaio 2005

 'CCA FA NU FRIDDO 'E PAZZ....


Oggi a Napoli c'era la neve.
Oddio non era proprio neve, era grandine, che prima a chicchi piccoli piccoli e poi via via piu' grandi ha imbiancato tutte le strade della città, riducendola ad una mega granita stile grattachecca e  provocando una discreta paralisi.
Le comunicazioni con i Camaldoli sono state abolite, niente autobus, chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori.
Chi andava a piedi se l'è vista brutta, perchè nessuno era equipaggiato con moon boot o scarpe con battistrada tipo Michelin. Si vedevano infatti file di persone deambulare stile vecchietta con bastone e prima di attraversare si faceva un sondaggio agli automobilisti, per capire se si fermavano o no. Un autobus si è pure intraversato sulla salita (mo' si dice intraversato, lo abbiamo sentito a "Viaggiare informati"). Che poi tanto informati non erano, visto che le automobili stanno ancora ferme sulla Salerno Reggio Calabria.
Ma la carognaggine era che si scivolava maggiormente dove la granita di limone non era visibile. Cioè, se per entrare nel portone di casa prendevi la curva con una derapache, finivi lungo disteso come un baccala' secco.
Ma la scena piu' divertente (e mi son mangiata le mani perchè non avevo la fotocamera) è stata la rovinosa caduta di una signorina munita di scarpe a punta all'insu' e tacchettino, che ha illustrato alla perfezione la parola "sciuliamazzo".

Dicesi "sciuliamazzo" una caduta rallenty con definitivo atterraggio sugli airbag posterioni. La persona che lo esegue, nel frattempo, cerca di riequilibrarsi con movimenti delle braccia simulanti il volo, ma il risultato finale è quello. Lo schianto !

Si lo so che non sta bene ridere delle altrui disgrazie, adesso qualche avvocato difensore lo troviamo pure, ma con questo freddo e acqua che ne piove da diversi giorni, uscire con la pancia di fuori e le scarpette da Sherazade, vi sembra una cosa intelligente?
Io indossavo le mie scarpantibus solite, così battezzate dal pargolo e almeno son tornata a casa sana e salva.

mercoledì 26 gennaio 2005

27 GENNAIO - IL DOVERE DELLA MEMORIA DELLA SHOAH



La foto proviene dal sito http://www.evidenceincamera.co.uk  al momento in riassetto.
Milioni di foto scattate da piloti della RAF durante la seconda guerra mondiale che saranno messe a disposizione del pubblico (speriamo).
Sono riuscita a scaricarne alcune quando aprirono il sito, ma ora me le tiene in ostaggio l'HD del mio computer bruciato.
Nella foto, a sinistra si evidenzia il fumo dei crematori di Auschwitz.
Riesce difficile a questo punto credere che non sapessero quello che accadeva.

martedì 25 gennaio 2005

JACK THE RIPPER E IL TRADUTTORE AUTOMATICO

Non avevo mai copiato un DVD fino ad oggi.
Poichè sono una curiosona, ho cercato di documentarmi sul web su come condurre l'operazione e sono venuta a sapere che si ha bisogno di alcuni programmi.
Cerco il programma che mi hanno indicato e mi accingo a capirne il funzionamento, sicura che prima di imparare dovro' "appicciare" una serie di DVD vergini. Ma è il prezzo che si paga, è obbligatorio.
Il programma è :


Easy DVD Copy 2.4.0 - Shareware

L'indirizzo del sito è il seguente  http://www.serbi.info/specialedivx.htm
Leggo al punto dove si illustra il programma e capisco subito che hanno usato un traduttore automatico, che tanti casini combina a chi non capisce una parola di inglese.
Ora ci traducono anche i libretti di istruzioni degli elettromestici e la versione italiana non diventa piu' comprensibile di quella coreana.


Ecco la traduzione:


Voglia giocare i Suoi film di DVD senza un conducente di DVD o dividerlo coi Suoi amici?
Voglia a di riserva i Suoi film di DVD a VCD/SVCD?
Solo provi adesso DVD Copy Facile! Nessun bisogno di alcuna conoscenza tecnica, Lei ha bisogno di fare solamente molto cliccando lacerare o di riserva i Suoi film di DVD.!

Copia di DVD facile è un molto facile usare squartatore di DVD e DVD software di riserva con immagine eccellente e qualità di suono. Lacera DVD a VCD (Mpeg1 archivia), SVCD (Mpeg2 archivia) o DivX (AVI archivia), così Lei può giocarlo senza una passeggiata di DVD.
Inscatola anche DVD di riserva a VCD/SVCD e lo scotta a CD-R o CD-RW il disco. Il processo intero può essere finito in 1-2-3 passo!

DVD Copy facile le caratteristiche:

1. Copi i film di DVD a VCD (Mpeg1 archivia)
2. Copi i film di DVD a SVCD (Mpeg2 archivia)
3. Copi i film di DVD a DivX (AVI archivia).
4. Film di DVD di riserva a VCD/SVCD
5. Così facile usare, solamente 1-2-3 passo!
6. Molti setting avanzati per utenti professionali per aggiustare il processo che lacera
7. Sostenga diviso lacerando così Lei può lacerare DVD a non solo un solo archivio, ma anche molti archivi
8. Immagine eccellente e qualità di suono 

Lacerare e squartatore stanno per ripper, che è l'operazione di estrazione del DVD.
Scotta sta per masterizza.
1-2-3 passo, non è un plotone in marcia ma il numero di passaggi (step) occorrenti.
Non essendoci la versione in inglese non sono riuscita a capire cos'è la passeggiata di DVD e l'inscatola. Se ci arrivate me lo dite?


Vabbè, ridete pure, io mi sono sbellicata a pensare che potevo lacerare non un solo archivio, ma tanti.

lunedì 24 gennaio 2005

CELESTINO QUINTO

Antonio D'amato rinuncia alla candidatura di Governatore della Regione Campania.
Le motivazioni in una lettera a Berlusconi: «Sento innanzitutto la responsabilità di dedicarmi al mio dovere di industriale».
 


PAURA, EH?   

domenica 23 gennaio 2005

LE MIE RADICI


MadSad mi ha chiesto: tutto questo orgoglio nell’essere napoletani da dove esce?

Provo a rispondere.
Esce dalle mie radici, saldamente piantate nel terreno, infiltrate nel basalto, come questo Ficus Magnolioides che sta lì nel giardino della Biblioteca Nazionale di Napoli fin dal 1843.
Dal riconoscermi e dal confrontarmi ogni giorno con questa mia città martoriata, a cui sono legata in modo viscerale, ma anche con la mia parte razionale, ai canti, ai suoni, agli odori che me la rendono unica e ineguagliabile.
Alle sue albe e ai suoi tramonti, che incendiano il cielo della sera a strisce rosa su fondo azzurro, come ieri.
Alle persone che incontro nell’autobus, agli occhi dei vecchi e dei bambini che cercano i miei, ai gatti che hanno colonizzato il viale e che mi seguono in una lunga fila quando arrivo con l’auto e parcheggio.
All’antica lingua, che è veloce come i gesti. Siamo gente che ha fretta.

Vaco ‘e presse… persino un bar, a piazza Dante, si chiama così.

Napule è mille culure, non potrei rassegnarmi mai ad una vita in bianco e nero.  

sabato 22 gennaio 2005

 CARTELLI IN FUMO


Questo cartello era esposto all'ingresso del Bar della Metropolitana.
Sono dispiaciutissimi per Salvatore, ma se ne faranno presto una ragione.

venerdì 21 gennaio 2005

ERA LA MIA CITTA'



Era la mia città, la città vuota
all'alba, piena di un mio desiderio.
Ma il mio canto d'amore, il mio più vero
era per gli altri una canzone ignota.


Sandro Penna

giovedì 20 gennaio 2005

L'ACQUAFRESCAIO


L’acquafrescaio è un’antica tradizione napoletana.
Questo si trova a Piazza Trieste e Trento ed è uno dei pochi rimasti e si possono notare le contaminazioni.
Una volta ce n’erano sparsi in molti angoli della città. Anche al Vomero ce n’era uno ad Antignano che ora è diventato un baretto.
Erano addobbati con grappoli di limoni e arance e servivano limonate con una punta di bicarbonato.
La leva dello spremilimoni si alzava e poi veniva abbassata e il succo del frutto cadeva nel bicchiere.
Guardando questo spremilimoni ho pensato a quel bellissimo oggetto disegnato da Philippe Stark, a forma di ragno, elegante e slanciato ma che non serve a niente, perché lascia cadere i semi nel bicchiere. 

mercoledì 19 gennaio 2005

VIA NUOVA PER LA LOTTA ALLA DROGA

Alla ASL Napoli 2 Ospedale di Giugliano, per la prima volta in Italia in una struttura pubblica, stanno sperimentando una via nuova per la lotta alla droga.
Ad un giovane di 26 anni, eroinomane da 10, sottopostosi volontariamente alla cura, è stato indotto il coma farmacologico.
Il trattamento, in terapia intensiva, dovrebbe avere la durata di 30 ore e serve a sopportare le crisi di astinenza che si scatenano a seguito della cura.
La scelta delle persone candidate avviene solo dopo visita psichiatrica e colloqui con psicologi, che garantiscono la volontà a sottoporsi alle cure per uscire dalla dipendenza.
Al risveglio il giovane verrà affidato ai servizi sociali per il recupero completo.
Ci sono già diverse richieste di tossicodipendenti intenzionati a seguire la sperimentazione, che finora veniva effettuata al Nord solo in centri privati, con un costo di 20 mila euro e una possibilità di successo del 60%. 
 

SIPARIETTO


Oggi la D.M. (dolce metà) si è svegliato idraulico e ha deciso di riparare il rubinetto del bidet che sgocciola da secoli, dando vita a concrezioni calcaree che fanno invidia alle grotte di Castellana.
Ha preso lo sgabello (mai visto un idraulico con lo sgabello, giuro) ed ha iniziato:

Rieeeeen, portami il cacciavite col manico gialloooooooo !!

Con la faccia rassegnata di quella della pubblicità del canone RAI, gli ho portato il cacciavite, con l’aria di consegnarli i calzini.

Rieeeeen (n’ata vota) mi porti la pinzaaaaaa ?

Presa la pinza dal cassetto, consegnata all’idraulico, non sono riuscita a frenarmi.

Gli ho detto: e la cravattaaaaaa ???

Mi ha guardata senza capire. Essi’, la D.M. in epoca di banda larga, viaggia ancora a 56 K.
Ci ha messo un po’ ma poi ha capito, si è incazzato come da copione ed è partita una litigata furibonda che ha fatto ridere a crepapelle il figlio.
Per vendetta non pagherò il canone quest’anno, così imparano quegli sfasciafamiglie.
Tra l’altro il bidet sgocciola ancora…….

martedì 18 gennaio 2005

L'ATTESA


Oggi 18 gennaio uno sparuto gruppo di manifestanti davanti alla Prefettura mostrava uno striscione.

“E.D.N. – Euro disoccupati napoletani”.

Erano decisamente più numerosi i poliziotti sotto il portone.
Altoparlanti diffondevano nella piazza del Plebiscito musica proveniente dalla mostra "Don Chisciotte e l'utopia possibile" a Palazzo Reale.
Ragazzi facevano discese ardite sulla base della scultura di Luciano Fabro.
All'incirca alla stessa ora a  San Giovanni a Teduccio in un agguao di camorra veniva ferito un uomo. Almeno stavolta non c'è stato il morto.

Poco più in là uno stormo di colombi aspettava invano.


(ma sto cacchio di Splinder quando trova pace? ci ho messo mezz'ora a caricare questo post)

domenica 16 gennaio 2005

VESUVIO E I SUOI FRATELLI



Dal 26 dicembre lo tsunami è sempre nei nostri pensieri e in questi giorni molte trasmissioni televisive si sono occupate del terremoto di Messina del 1908 e conseguente maremoto che provocò la distruzione di Messina e Reggio Calabria.
Inoltre nel Mediterraneo è concentrato un alto numero di vulcani e, a parte quelli che conosciamo, ce ne sono altri sommersi di cui si parla poco.


Sono i 4 fratelli del Vesuvio, sparsi lungo la costa tirrenica tra Napoli e le Eolie.
Palinuro, Vavilov, Marsili e Magnaghi. Tranne il Palinuro, gli altri portano il nome degli scopritori e furono localizzati negli anni '50.
La ricerca, frutto di uno studio strategico del CNR, sostenuto anche dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Gruppo Nazionale di Vulcanologia, ha portato alla conoscenza del piu' grande vulcano d'Europa, il gigantesco vulcano sottomarino Marsili, situato nel Tirreno meridionale, con un'altezza di 3000 metri e una lunghezza di 65 Km.
I fenomeni vulcanici del Marsili, il più interessante, sono tuttora attivi e sui fianchi si stanno sviluppando apparati vulcanici satelliti, molti dei quali delle dimensioni del cratere di Vulcano.
Gli scienziati ci rassicurano: nessun rischio incombente; ma è doveroso perfezionare la rete di sorveglianza geofisica.  


 


      il bacino del Vavilov visto dalla Sardegna  



       il vulcano sottomarino Marsili visto da Nord                                                

 NON CI POSSO CREDERE


Charles Graner è stato condannato a 10 anni di reclusione e congedato con disonore dall'esercito americano.
Graner e' stato giudicato colpevole di aver torturato prigionieri iracheni nel carcere di Abu Ghraib.


Callisto Tanzi ha chiesto scusa a quelli che ha danneggiato.


Un'altra notizia come queste e vado al tappeto per K.O. tecnico.

sabato 15 gennaio 2005

 THE BIG SPUT INTERNESCIONAL


Oggi trascuriamo il panorama nazionale per spostarci all'estero. E' un atto dovuto.


The Big Sput viene assegnato questa settimana alla Intel Corporation, che ha fatto causa ad una piccola azienda  elettronica napoletana, la Sbf.
La causa è  in corso presso il tribunale di Napoli.
Il colosso americano richiede la nullità ad usare il marchio
G Genoa Power Inside, che l’azienda utilizza per i computer assemblati dal 1994, ritenendosi lesa nei propri diritti per il marchio che farebbe confusione.
I legali della Sbf hanno scovato ben 116 marchi registrati a livello comunitario dove è presente la parola “inside”.
Tutta la controversia, quindi, ruota intorno alla parola inglese «Inside». 


Non c’è limite al ridicolo.

QUESTA SERA A TEATRO

'L'opera segreta" – trittico di Mario Martone e Enzo Moscato.
La struttura del trittico si articola in un film d'apertura, intitolato ''Caravaggio, l'ultimo tempo'', ispirato alle tele dell'ultimo periodo dell'artista, seguito dalla messa in scena di ''La citta' involontaria'', riscrittura di Enzo Moscato dell'omonimo racconto di Anna Maria Ortese, e di ''A ginestra e pontone'' tratto da Partitura, affidato all'interpretazione dello stesso Moscato.
 

Questa sera per me Mario Martone è morto…. Amen.
Lo commemoro ricordando i suoi lavori meritevoli: I dieci comandamenti di Raffaele Viviani e la regia del Don Giovanni di Mozart.
 



 L’operazione di questa sera, condotta in tandem con Enzo Moscato, risulta deludente sia per l’argomento trattato, parecchio superato, sia perché ricalca gli stili, ormai abbandonati, di certa sinistra intellettuale, autoassolutoria,  dei tempi che furono.
Viene fuori l’immagine di una città disperata, descritta dalla Ortese e da Leopardi, abbondantemente riveduta e corretta da Moscato.
Napoli non puo’ piu’ essere quella descritta. La Napoli dei Granili della Ortese non esiste piu’ e non si puo’ stravolgere così Leopardi, che ci è venuto a morire a Napoli.
Il poeta avrà passato la sera a rigirarsi nella tomba come un girarrosto.
Il lungo monologo finale di Moscato nelle vesti di Leopardi è risultato di una noia mortale, completamente decontestualizzato e solo l’educazione mi ha trattenuta dall’alzarmi durante lo spettacolo. Oltretutto non so neanche fischiare, ahime’.
E mi dispiace dire che la coppia in bicicletta Martone-Moscato non merita neanche il Grande Sput.
Sarebbe un immenso spreco.

martedì 11 gennaio 2005

CHE SCOPPI LA PACE IN PALESTINA


  IN MEMORIA DI FABRIZIO


Elena Ledda canta Tre Madri di Fabrizio de Andre'.

 ARTE A NAPOLI


Luciano Fabro espone a Piazza Plebiscito "ITALIA ALL'ASTA"
subito ribattezzata dai napoletani


"ITALIA SOTT' E 'NCOPPA"  ossia Italia capovolta.



a pochi metri di distanza, scavando per il metro' hanno trovato il porto antico, con tanto di barche.



e così per ora abbiamo la "metropo....lontana"

domenica 9 gennaio 2005

 IL GRANDE SPUT DELLA SETTIMANA

va assegnato per acclamazione al Ministro Martino, che ha rilasciato ieri un'intervista al Corriere della Sera , dove afferma il diritto di fumare in barba alla legge votata dal Governo di cui lui stesso fa parte.
Il link sottostante collega al testo dell'intervista.

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=NESE

Il link è stato disattivato, per cui la incollo qua:

«Lasciatemi fumare. Anche alle riunioni di governo»

Martino: ho cominciato a 18 anni, è un mio sacrosanto diritto. Con i divieti stiamo esagerando «Le scritte sui pacchetti? Non le leggo: infilo le sigarette in una custodia di pelle con su scritto: il tabacco provoca straordinarie prestazioni»
L' INTERVISTA.
PARLA IL MINISTRO DELLA DIFESA, UNA PASSIONE IRRIDUCIBILE
"Non dico che riempirsi i polmoni sia una cosa raccomandabile, ma ne faccio una questione di libertà Basta la buona educazione"
«Io a tavola voglio fumare. Se il ristorante non vuole il mio fumo, non avrà neppure me».
Al telefono dall' Oman, dov' è in visita al suo collega Al-Busaidi, il ministro della Difesa Antonio Martino conferma la fama di fumatore irriducibile. Non si è arreso un paio di anni fa, quando il presidente Ciampi lanciò un appello a piantarla col fumo. E anche adesso che il ministro Sirchia mette divieti, lui vuole continuare ad accendersi la sigaretta quando gli pare.
«Mi sembra che stiamo esagerando. Oltretutto credo che proibire il fumo nei ristoranti violi il diritto di proprietà privata. Non si può costringere».
Nelle riunioni di governo lei accende la sigaretta?
«Sì, ma anche altri fumano».
Berlusconi però non fuma.
«Lui no. Ma è un non fumatore tollerante. Non manifesta segni di fastidio. Quando l' ho conosciuto, un suo zelante collaboratore mi ha visto con la sigaretta fra le labbra e si è premurato di avvertirmi: "Guardi che il Cavaliere non sopporta il fumo".
Poi ho chiesto a lui se era vero e mi ha detto che non ci faceva caso».
E nelle riunioni all' estero?
«A un vertice dei ministri della Difesa della Nato ho creato il club dei ministri fumatori. Ho tirato fuori le sigarette. Quando mi ha visto, il canadese si è fatto coraggio e mi ha imitato. Con un cenno d' intesa mi ha guardato lo spagnolo, poi il portoghese, tutti grati perché avevo rotto il ghiaccio».
In America però sono molto severi coi fumatori.
«Sì, c' è una crociata antifumo, ma io vado sempre a cercarmi un angolino tranquillo. Ricordo una cerimonia a Washington in onore dell' economista Friedman. C' erano vari ministri. Mi sono appartato in corridoio e ho acceso la sigaretta. Quando mi hanno scoperto se la sono cavata con una battuta di spirito: "Il ministro fuma, lo arrestiamo?"».
Il suo collega americano Donald Rumsfeld fuma?
«Per carità. È un antifumo accanito. Voleva convincere anche me a smettere. Sai, mi ha detto, mia figlia ha smesso. Gli ho risposto: mica sono tuo figlio, io».
Mai avuto problemi al ristorante?
«In Italia no. Anche perché cerco di farmi dare sempre un tavolo appartato. In America invece mi ha fatto storie una signora. Stavamo seduti intorno a un grande tavolo circolare. Lei era di fronte, ad almeno due metri di distanza. Quando ho acceso la sigaretta si è alzata dicendo che le dava fastidio. Tutta scena perché alle sue spalle c' era uno che fumava il sigaro e lei manco se n' era accorta».
Sua moglie è americana. Non è infastidita?
«No. Anche se lei e i miei figli non fumano».
Quando prende il pacchetto e legge la scritta «Il fumo uccide» non le viene per un attimo la voglia di smettere?
«Ma io non la leggo. Il pacchetto lo infilo in una custodia di pelle sulla quale c' è una scritta ben diversa». Cosa c' è scritto?
«C' è scritto: "Il fumo provoca straordinarie prestazioni". Me l' ha regalata una signora».
A che età ha cominciato a sbuffare fumo?
«Verso i 18 anni. Mio padre era contrario. Ho cominciato con un pacchetto di Astor da 10. Poi sono andato in America e sono passato alle Winston. Le fumo ancora adesso. Però il pacchetto non era più da 10, ma da 20. E così mi sono abituato a superare di poco le 10 al giorno. Ne consumo 12. A volte mi gusto anche un bel sigaro».
Sta parlando con un non fumatore.
«Ma io sono tollerante con i non fumatori. Non mi danno alcun fastidio. La trovata più simpatica mi è capitato di vederla in un ristorante di Londra. All' ingresso c' era un cartello con la scritta: Non-smokers are tolerated».
Lei reclama il diritto di aspirare fumo in nome della libertà individuale. Ma anche il non fumatore vorrebbe essere libero di respirare aria pulita.
«Sono d' accordo. Ma è un problema da risolvere con la buona educazione. Non coi divieti. Non si possono proibire quelli che ci danno fastidio. Poniamo che mi diano fastidio gli obesi, che faccio, gli ordino di mettersi a dieta? A me danno molto fastidio quelli che non si lavano. Ma non mi sogno di spingerli sotto la doccia».
Qui però è un problema di danno alla salute.
«Che senso ha vivere come se fossi malato per essere sano al momento del trapasso?».
A un giovane incerto se cominciare a fumare lei cosa consiglierebbe?
«Lo sconsiglierei. Non dico che riempirsi i polmoni di fumo sia una cosa raccomandabile. Ne faccio una questione di libertà. È un mio sacrosanto diritto decidere se accendere la sigaretta o no. Per esempio, imporre il casco a chi va in motorino non mi è sembrato carino. Portare il casco è giusto e prudente, ma dev' essere una libera scelta. Bisogna educare!».
Lei fa parte dell' associazione internazionale Forces, che si batte contro il divieto di fumo.
«Mi sono associato nel 1998, quando venne impedito a un condannato a morte in Colorado di fumare l' ultima sigaretta prima di morire. Una crudeltà inutile».
Ha perfino scritto la prefazione a un libro dell' americano Steven Milloy intitolato «Fuma pure. Manuale per difendersi dagli scienziati allarmisti».
«Dove dico che dopo il nazismo e il fascismo, è crollato il comunismo. Gli statalisti sembravano aver subìto una sonora, definitiva sconfitta. E invece no. Sconfitti in campo economico, i nemici della libertà hanno cominciato a cercare la rivincita in altri settori».

Marco Nese
(da sottolineare che il Ministro non approva neppure l'imposizione del casco... sic)

venerdì 7 gennaio 2005

MARLENE E IL PROFESSORE









Sto leggendo l'ultimo libro di Umberto Eco: La misteriosa fiamma della regina Loana.
Me lo hanno regalato a Natale; forse non l'avrei comprato perchè il Professore ultimamente mi ha non poco delusa.  










Ma sia perchè parla di fumetti dei suoi tempi, Flash Gordon e Mandrake e la Regina Loana e tanti altri, e canzoncine tipo "Se potessi avere mille lire al mese" e "Pippo non lo sa", sia perchè la storia è interessante, perché racconta di un uomo che a causa di una lesione cerebrale ha conservato solo la memoria “semantica”, sia perchè è ben illustrato e fa piacere a chi a quei tempi non c'era ancora (io), mi sta piacendo e in alcuni punti mi ha fatto divertire.
Un esempio è la versione in latino della famosa Lili' Marleen..... da morire. 



Duae umbrae nobis
una facta sunt,
infra laternam stabimus,
olim Lili Marleen 
olim Lili Marleen

mercoledì 5 gennaio 2005

KILLING TECHNOLOGY

Si parla da qualche anno di killing technology.
Nel campo della telefonia mobile accade continuamente: ad esempio il GSM ha ucciso il Tacs.
In altri campi il CD ha fatto fuori gli LP e il DV nelle videocamere ha mandato in pensione il VHS definitivamente.
Viene in mente la vecchia canzone dei Buggles ... Video killed the radiostar.
E invece no, la TV non ha ucciso la radio che è sempre viva e vegeta e anche le altre tecnologie non stanno tanto male.
Molti musicisti oltre al CD immettono sul mercato anche il vecchio e glorioso LP, come se fosse una preziosità e nastri vecchissimi registrati con la buonanima del Geloso sono ancora ascoltabili, cosa che non posso dire dei CD.
Qualche tempo fa un CD-ROM su cui erano caricate le mie vecchie foto scandite (si dice scandite, lo afferma l'Accademia della Crusca e non come dicevo io "scannate") ha cominciato a fare strani rumori.
Il lettore sembrava un frullatore e alla fine non sono piu' riuscita a recuperarlo: morto per sempre.
E i negativi sono ancora li' per fortuna.
Nelle vetrine dei negozi di fotografia che tentano riciclaggi vari ci sono cartelli che invitano a riversare i nostri filmini su DVD con la frase: salva per sempre i tuoi ricordi.
Si, per sempre, col cappero. Poi basta un frullatore DVD e si manda tutto a peripatetiche.
Mi sa che prima o poi torneremo al vecchio backup: matita e blocknotes.

lunedì 3 gennaio 2005

Natale con i tuoi e Capodanno con gli amici....ohhhhhh

E' bello preparare un cenone dividendosi il menu' e camminare pieni di cartocci e buste che si rovesciano sul piu' bello.
E' bello apparecchiare una tavola luccicosa e stupida con i sottopiatti di cartone dorato e i bicchieri di plastica.
E mentre noi prepariamo i vassoi con le cose che ci piacciono, fregandocene della tradizione che vorrebbe mangiassimo capitone e baccala' fritto, i nostri ragazzi ciacolano e ridono e si fotografano con la digitale facendo un casino della madonna.
Un'occhiata dal balcone ci informa che nella strada le postazioni per i lanci dei razzi e delle granate sono state approntate e persino le nonne legano i bengala alle ringhiere per non farli scappare via, preparandosi al countdown..
Stasera non voglio pensare, almeno per dieci minuti, se ci riesco.
No, non ci riesco. Passo davanti ai ragazzi improvvisamente silenziosi e vedo che stanno mandando sms a tutto spiano.
Beata gioventu' penso, staranno mandando auguri agli amici; e invece mi sbaglio.
Stanno seduti sul pavimento e inviano a ritmo serrato sms al 48580.
Che belli i ragazzi... io li amo.
Mi commuovo e ho gli occhi lucidi e un po' me ne vergogno.
Ma li abbraccio pensando a chi questo gesto non puo' piu' farlo.











domenica 2 gennaio 2005

RITORNA LA RUBRICA "THE BIG SPUT"

Se lo aggiudicano ex aequo due compagne:


l'on. Marisa Abbondanzieri dei DS che dichiara: "dove voglio fumare non lo possono decidere i non fumatori".
La sua dichiarazione è dovuta al fatto che un gruppo di deputati ha sollevato il problema che la legge antifumo non viene applicata in Parlamento, dove il Transatlantico si trasforma regolarmente in una fumeria.
La scusa è che il Parlamento non è un luogo pubblico (e questa la dice tutta su come lor signori intendano la cosa pubblica).
Gustavo Selva proponeva di mandarli a fumare in terrazza, come avviene ormai nelle nostre case.


la giornalista Marcella Ciarnelli dell'Unità che si è distinta alla conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio per l'alto livello delle domande riguardanti le assenze del Premier per ritocchini estetici vari.
Si è fatta egregiamente prendere per il culo da Berlusconi che si è offerto di fornirle gli indirizzi.


E' stato difficile scegliere visto l'alto numero di nomination.


Luciano Stella, gestore di sale cinematografiche a Napoli e provincia, che ha organizzato la proiezione del film Nicotina a Capri, giusto il 10 gennaio, data di entrata in vigore della legge antifumo.
La finesse consiste nella visione gratis per i fumatori che si presentino alla cassa con un pacchetto di sigarette.


i miei concittadini, appellati come poco sensibili dal questore Malvano, per avere sparato i fuochi la notte di Capodanno nonostante l'appello e come pronosticato ampiamente in questo blog. E' uno morbido Malvano, lo è stato anche con i sedicenti disoccupati che funestano la città con manifestazioni guerriglia.
Sono riusciti inoltre a produrre 54 feriti, appena 6 in meno rispetto all'anno scorso (senza l'appello).


La Sindaca Rosetta, novella Biancaneve, che avendo annullato i fuochi da Castel dell'Ovo e destinato la cifra di 70 mila euro agli aiuti all'Asia, si è vista richiedere il pagamento come da contratto dalla ditta che si era aggiudicata la manifestazione, la cui installazione era stata regolarmente effettuata.
E ci sono così 70 mila euro da reperire nella scarsella del Comune di Napoli, per onorare la promessa di aiuto.


Maurizio Costanzo che chiama ipocriti quelli che hanno deciso di morigerare le trasmissioni, facendo il suo show dove mescolava abilmente richieste di aiuti e culi brasiliani ondeggianti in piano americano.


il cerotto di Berlusconi ma anche Del Bosco, giovane stupido mantovano.
Avrei preferito il lancio di una torta mimosa, come fece la Marina Ripa di Meana a Costanzo anni fa.
Se non altro una foto da comica alla Stanlio e Ollio avrebbe fatto il giro del mondo come la bandana agostana.


Mario Tozzi, l'unico geologo venuto al mondo con la picozza attaccata alla mano, che nella trasmissione Gaia la ficcava nelle connessioni delle pietre di un nuraghe, mostrando il materiale che le teneva insieme.
Primo cattivo pensiero del 2005: speriamo che il nuraghe gli si disfi sulla zucca. Era bello alto e gli avrebbe garantito degna sepoltura.
E poi vuoi mettere? Bella morte per un geologo, sotto una montagna di pietre.


L'ultimo cattivo pensiero del 2004 era:
visto che qualcuno di lassu' ha messo su quel poco di inferno in Asia, perchè ha fatto tornare Emilio Fede?
Ora ho la risposta: per fargli fare il pistolotto sul capocollo del Premier e dei cavalletti autolancianti, da rete 4, parafrasando quelli di Zelig.
Coraggio, il cabaret non è morto, si è solo spostato.

OPERAZIONE RESTILING


Anno nuovo, blog nuovo.
Proprio nuovo no, mi sono affezionata ai colori, ma lo sto piegando piano piano alle mie esigenze.
Piu' spazio per le chiacchiere e possibilità di inserire foto grandi.
Sto andando a tentativi perchè capisco poco di HTML e diavolerie simili. Quando lo avro' imparato sarà roba da preistoria come il DOS.
Se avete suggerimenti ditemeli che li apprezzo molto.