Nisida

Nisida

martedì 31 gennaio 2006

L'AMORE E' ........


Pero’ orsù, son tempi grami questi e non viene facilmente da sorridere, ma internare il fratacchione agli arresti domiciliari nel convento di San Valentino non è stato carino nei confronti del protettore degli innamorati.
Eccheccavolo, un po’ di rispetto !!!

E ora dicono che non gli funziona più a causa della prostata. Seeeeee........
(fonte Corsera)














HARLEY DAVIDSON



Avevo adocchiato tempo fa a Via Scarlatti questa Harley Davidson celeste, parcheggiata vicino all’edicola, di un kitch folgorante, ma non avevo la fotocamera e mi mangiai le mani.
La scorsa settimana invece ce l’avevo, passavo di là e ho fatto qualche foto al mostro.
Tutta celeste, con la testa di un serpente a sonagli vicino alla targa e un’indiana sul volano.

Ce n’è pure un’altra che gira per il Vomero, tutta in viola e con i frangioni appesi ovunque, ma è un po’ che non la vedo.
Mi sono sempre piaciute le Harley Davidson, sono un monumento alla moto, mi ricordano i raduni dei film americani alla Easy Rider e le Buick con le corna sul cofano e di quando da ragazzi facevamo le corse sulle Gilera, coi tacchi che toccavano terra in curva e il vento nei capelli, che allora di caschi conoscevamo solo quelli delle banane e ci sentivamo invincibili.
Se penso a quello cui siamo sopravvissuti mi sento quasi Highlander.

S.B. FA I FIORETTI


Dopo la comunione di stramacchio, ora ha promesso di non fare sesso fino al 9 aprile.
Ancora una volta è giusto il detto napoletano: 'o cummannà è meglio d'o ffòttere...
Veronica ringrazia. (notizie sui Reuters.co.uk)

lunedì 30 gennaio 2006

IL NODO DEI SAVOIA

Papà e mamma Savoia hanno fatto sapere che appoggeranno S.B. nella campagna elettorale.
Il figliolo Emanuele Filiberto ha fondato un movimento.


Il simbolo di "Valori e Futuro".

La descrizione tratta dal sito internet dell'associazione:
"Il blu della trasparenza e del rigore morale, il verde della natura intatta, il rosso della passione che anima l’arte e la cultura: sono i colori dell’Italia che vorremmo, racchiusi in un nodo semplice e sicuro, che simboleggia l’intensità del dialogo, dei legami importanti, dell’amore per questo grande Paese".

"Dobbiamo sfidare le forze politiche ad impegnarsi con concretezza a risolvere i problemi delle famiglie, dei giovani e a trovare soluzioni per la sicurezza – scrive l’erede dei Savoia - non possiamo stare a guardare lo sfacelo sociale a cui va incontro la Patria".

Ma quando rientrarono nel 2002 non dissero che non avrebbero fatto politica, che volevano vivere in patria come normali cittadini?
Ma si sa, questo è il paese di Pinocchio ed ha la memoria corta.

CONDONO PAPALE

Dopo le polemiche per la pubblicazione sul settimanale Oggi della foto di S.B. che fa la comunione nel 2002 a Tunisi al funerale di Craxi, il Corsera ha pubblicato un articolo a firma di Bruno Bartoloni (qui) dove si parla dell’incontro del Papa (qui il testo del discorso) con i prelati della Sacra Rota, ricevuti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
A luglio scorso Ratzinger ne parlò con i parroci della Val d’Aosta per risolvere

“la situazione di quanti erano sposati in chiesa, ma non erano veramente credenti e lo hanno fatto per tradizione, e poi trovandosi in un nuovo matrimonio non valido si convertono, trovano la fede e si sentono esclusi dal sacramento”.



Ma ci sono difficoltà per trovare la formula giusta per sanare l’ennesimo conflitto di interessi.

Vi spiace lo sfondo del mio template rosso DS ?


Che è pure il colore del peperoncino, dei curnicielli di corallo a forte valenza apotropaica.
E come diceva Eduardo: non è vero ma ci credo.

domenica 29 gennaio 2006

IN MINIERA

S.B. in Sardegna, durante un incontro con una delegazione dei sindacati sardi e dei lavoratori delle aziende in crisi del nuorese e del Sulcis Iglesiente, ha informato della sua fortuna un cassaintegrato.
Gli ha detto infatti che è fortunato ad avere un sussidio, a differenza di chi non ha un lavoro.
Chissà quanti fortunati ci sono in Italia attualmente. E chissà quanti altri lo diventeranno tra poco. Altro che Lotteria nazionale.
Certo è un bel concetto alla Catalano (Quelli della notte).
Massimo Catalano avrebbe detto: meglio avere un lavoro che non avercelo per niente. Stiamo là.
Simili perle ed altre si possono leggere qui.

Mi ritorna in mente una vecchia storiella che si raccontava in giro.
Un uomo inerpicandosi su un sentiero di montagna cadde su un ramo e si cecò un occhio.
Si rialzò sanguinante e disse: mammamia, come sono fortunato, pensa se quel ramo fosse stato a forma di forcella.

sabato 28 gennaio 2006

Vanno, vengono, ogni tanto si fermano ...




Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

LE NUVOLE (Fabrizio de Andrè e Mauro Pagani)

PER CHI APPREZZA LE NUVOLE


Culzean Castle Scotland



L’ho già detto altre volte che mi piacciono le nuvole. E amo i cieli del Nord, dove le nuvole ci sono quasi sempre e dove assumono colori incredibili, mai visti alle nostre latitudini.
Ma non disdegno le nuvole nostrane e appena le vedo comparire all’orizzonte, corro a fotografarle con molta soddisfazione.
Credevo di essere la sola a interessarmi di questo fenomeno e invece ho scoperto oggi su Repubblica che c’è un sito con un club per chi apprezza le nuvole, allo scopo specifico di contrastare la "dittatura del cieloazzurro pensiero":
www.cloudappreciationsociety.com viene visitato da sette milioni di persone al mese ed è stato appena nominato il sito "più originale e meraviglioso" di Internet in un sondaggio del motore di ricerca Yahoo.
Il Times ha dedicato una pagina a questo eccentrico signore, Gavin Pretor-Pinney: "Da piccolo m'incantavo a guardare le nubi", racconta, "e come tutti i bambini le vedevo trasformarsi in figure di animali, volti umani, mostri o fate. Una volta cresciuto ho continuato a guardarle e mi è parso un peccato perdere il modo poetico di guardarle dell'infanzia. Così ho creato un club e ho scoperto di non essere solo a coltivare questa passione".


venerdì 27 gennaio 2006

I 13 COLPI
Parafrasando Truffaut


Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli: "Non credo che il signore in questione abbia sparato in considerazione del fatto che c'era la nuova legge sulla legittima difesa. Si è trovato assalito da un delinquente e si è difeso. Fortunatamente c'è questa legge che interverrà in suo favore tra pochi giorni quando, come auspico, verrà promulgata e pubblicata in Gazzetta".


Tredici colpi ha sparato. E meno male che non c'aveva una mitraglietta, sarebbero stati 400, come il film.
E Castelli prospetta l'impunità. Di bene in meglio.
Eminenza, lei cosa ne pensa?

APPREZZAMENTI


Circa la legge che trasforma il nostro paese nel Far West, dove è consentito l'uso delle armi in difesa della proprietà privata, vorrei segnalare la proposta che l'assessore regionale del PRC Corrado Gabriele ha fatto alla giunta regionale, affinchè discuta nella prossima seduta di venerdi la richiesta urgente di un referendum abrogativo, utilizzando lo strumento della richiesta presentata da cinque regioni.
E adesso aspettiamo per sapere la Giunta regionale cosa intende fare.
Non sarà difficile trovare 5 regioni che lo ritengano opportuno.

giovedì 26 gennaio 2006

HO VINTO LA LOTTERIA

Me lo hanno comunicato poco fa con una e-mail


DNL-GH
Department of National Lottery
28-30 February Road Accra Ghana
P. O Box 1139 Accra Ghana

We are pleased to inform you of the result of the Lottery Winners
International programs held on the 02/12/2005. Your
e-mail address attached to ticket number :310878GH655BE which
consequently won in the 1st category, you have
therefore been approved for a lump sum pay out of US$2,000,000.00 (Two
Million United States dollars).


Sono stata scelta tra 60 milioni di indirizzi e-mail e questa è la terza volta che vinco una lotteria, sempre dai paesi africani.
Non ho mai capito il senso di questa cosa ma credo che qualche Vanna Marchi around the world voglia dei soldi da me per poter accedere all'incasso della vincita.
Stanno freschi!!!!
Rispondo come la Santanchè. Tiè.

I WILL SURVIVE


Visti i tempi, facciamoci due risate blasfeme.
Qui il link al video

NULLA DIE SINE .... STULTITIA

Il PresDelCons ha scoperto il latino e ne fa uso a profusione.
Ieri parlava di intervenire nei confronti degli scioperanti Alitalia MANU MILITARI.
Oggi a Sky TG24, dando per assodato che Ciampi gli conceda i tempi supplementari, precisava che PACTA SUNT SERVANDA, che si era già impegnato per il voto il 9 aprile.


Sarà merito del latinorum se è riuscito a convincere i Savoia, ricevuti a Palazzo Chigi, ad appoggiare la sua campagna elettorale?
Avanti Savoia !!!

mercoledì 25 gennaio 2006

LA MOSSA DEL CAVILLO


Scacco matto a Michele Santoro.
La CDL ha votato un emendamento che impedisce di condurre trasmissioni a chi ha occupato un ruolo politico nell'ultimo anno. Bloccato il reintegro con abile mossa.

Inoltre adesso, grazie ad un altro provvedimento, si puo' impunemente sputare sulla bandiera.
Non si va piu' in galera ma si paga una multa. Ma solo se lo si fa in una cerimonia pubblica.
Anche questa era una richiesta della Lega.
Vediamo che succede nei prossimi tredici giorni.

martedì 24 gennaio 2006

SIGNORI, BENVENUTI NEL FAR WEST


Come cambia la legge sulla legittima difesa

1) All'articolo 52 del codice penale sono aggiunti i seguenti commi:
«Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:

a) la propria o altrui incolumità;
b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione.

La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale».


La modifica è stata voluta fortemente dalla Lega, in difesa di Abele e della roba.


A questo link tutti i commenti gaudiosi di leghisti e forzitalioti.
Altre due settimane e voteranno per il ripristino della pena di morte?

FIBONACCI E SECTIO AUREA

Un paragrafo del Codice da Vinci di Dan Brown parla del numero phi, della serie di Fibonacci (una serie di numeri nella quale ognuno di essi è la somma dei due numeri precedenti 0,1,1,2,3,5,8,13,21…). e della sezione aurea.
Il numero phi è 1.618. Nel libro il prof Langdon (che nel film sarà interpretato da Tom Hanks) spiega il concetto di bellezza e della proporzione divina nella natura e nell’arte.
La natura ama il bello e utilizza il numero phi, dando a chi guarda una sensazione di geometrica armonia.


        


                                                                      


 che ci ricorda la conchiglia del Nautilus



la disposizione dei semi del girasole



i rami spiraliformi del cavolfiore     



Nell’architettura e nell’arte

la scala a forma di spirale logaritmica



 



 






 


il quadro di Mondrian




la Venere di Botticelli





Leonardo, L'uomo di Vitruvio





In Informatica
I numeri di Fibonacci sono utilizzati anche nel sistema informatico di molti computer.
In particolare vi è un complesso meccanismo basato su tali numeri, detto "Fibonacci heap" che viene utilizzato nel processore Pentium della Intel per la risoluzione degli algoritmi.


La sezione aurea la troviamo anche nelle fotografie che rispettano la regola dei terzi.


lunedì 23 gennaio 2006

L'ODORE DEI SOLDI

«Sottoposti a copyright tutti gli scritti, i discorsi e le allocuzioni del Papa. Sia di quello regnante che dei predecessori, fino a 50 anni addietro»

CITTA’ DEL VATICANO - Le parole e gli scritti del papa da ora in poi sono merci a pagamento: le più care quelle scritte solennemente nelle encicliche, le meno costose quelle pronunciate nei discorsi (Angelus, catechesi del mercoledì, allocuzioni varie). Qualunque testo che ha per autore il Papa o un qualsiasi dicastero della Santa Sede d’ora in poi è protetto da un rigido copyright e può essere pubblicato solo dalla Libreria Editrice Vaticana (Lev). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

(AGI) - 21 gen. - La Santa Sede si e' riservata tutti i diritti sulla prima Enciclica di Benedetto XVI e su tutte quelle che il nuovo Papa firmera' in futuro. Il copyright sara' esercitato dalla Libreria Editrice Vaticana. Qualunque altro editore volesse pubblicare un enciclica, o un'esortazione apostolica, o un discorso dovrebbe presentare un progetto di edizione alla Lev. Il rapporto fra testo dell'enciclica e commento dovrebbe essere di 1 a 2 (1/3 del volume occupato dal documento e 2/3 dal commento teologico/filosofico). La Lev concedera' l'approvazione e determinera' i tempi di uscita del commento-enciclica. Ma, rivela oggi La Stampa, l'editore dovra' pagare: l'accordo, dal punto di vista economico, oscillera' tra il 3 e il 5 per cento del prezzo di copertina, con anticipo da concordare caso per caso in base alla tiratura (ad esempio.: encicliche 5 per cento, altri documenti 4 per cento, raccolte di discorsi 3 per cento)'. E sara' necessario chiedere l'autorizzazione anche per pubblicare piccoli stralci, in commenti, guide, o antologie.

Mi chiedo, ci toccherà pagare la LEV (che somiglia tanto alla SIAE) anche se diciamo il Confiteor durante la messa?

domenica 22 gennaio 2006

SENILITA'
ovvero vediamo chi la spara piu' grossa


Ricomincia Sanremo e ricomincia il solito bla bla bla.
Giulio Rapetti, in arte Mogol ci fa sapere che secondo lui Gigi D'Alessio è il nuovo Lucio Battisti della canzone italiana.
D'Alessio si ringalluzzisce e dice: “Mogol è un autore che parla a tutti e io credo di essere in grado di cantarlo. Ho trovato con lui un grande feeling musicale. Ha la mia stessa velocità nel creare le canzoni, abbiamo gli stessi pensieri”.
Conosciamo tutti la modestia che caratterizza il giovanotto.
Alcuni ritengono l'accostamento quantomeno azzardato.
Franz Di Cioccio della Pfm trova “quasi blasfemo” l’accostamento, mentre Michele Senati, da sempre attento studioso di Battisti, definisce “improponibile” il paragone.
Più diplomatico il giudizio dell’attore Carlo Verdone: “Sono due personaggi molto diversi. Faccio fatica a comprendere qualsiasi accostamento. D’Alessio è legato alla tradizione napoletana riveduta e corretta, ma mi sembra piuttosto un nuovo Peppino Di Capri. Battisti resta, come dire, un pezzo unico, che esprime un contesto storico preciso.
E' stato per l'talia quello che sono stati i Beatles per la Gran Bretagna".
(BOOOOOOOOM!!!!).
Peppino di Capri neanche sembrava tanto contento e ha detto che ci si risente tra 20 anni (chi c'è c'è) per vedere se la gente canta ancora le canzoni di D'Alessio.
Non ho mai amato molto le canzoni di Battisti, salvo quando ero giovane e incosciente, perchè erano le uniche canzoni che tutti conoscevano, per cantarle le sere d'estate con la chitarra e l'armonica davanti ai falo' sulla spiaggia.


Adesso aspettiamo qualche altra comunicazione dall'aldilà.
Già è accaduto che Battisti gli ha fatto conoscere il suo pensiero, come dettagliatamente raccontato da Mogol nella canzone L'arcobaleno.

sabato 21 gennaio 2006

E ANCORA GASPARAZZO RISULTA ATTUALE



Come si spegne una Fiamma Tricolore.



Chi era Gasparazzo.
1860 - Rivolta di Bronte in Sicilia. Un carbonaio, Calogero Ciraldo Gasparazzo, assieme ad altri si mise alla testa della rivolta e la popolazione si ribello’ ai possidenti. Questi, dopo un processo popolare vennero giustiziati e le loro case saccheggiate.

Dopo circa 100 anni lo ritroviamo operaio alla Fiat, ma non ha dimenticato la ribellione istintiva.
A lui Lotta Continua dedicava una striscia nei primi anni 70. L'autore era Roberto Zamarin che morì subito dopo aver pubblicato il primo libro: Gasparazzo ovvero la nobile arte di fare l'operaio.

venerdì 20 gennaio 2006

CARI AMICI VICINI E LONTANI

Sono diversi mesi che Shinystat dice che ho dei lettori fissi dall’estero. Precisamente dall’Inghilterra, dalla Svezia e dal Messico.
I primi due li conosco, ma del messicano non so nulla. Sono curiosa come una scimmia.
Davvero mi piacerebbe sapere chi è questa persona lontana che mi segue da tanto tempo.
Nel frattempo la saluto con affetto.

giovedì 19 gennaio 2006

INCUBI DA SOVRAESPOSIZIONE
Sua emittenza, in cielo in terra e in ogni luogo

Anche se so che una di queste mattine vedro’ la faccia di Berlusconi pure nello spioncino della porta di casa, che mi saluterà dalla guardiola del portiere, mi guarderà mentre passo al tornello della macchinetta obliteratrice in metropolitana e mi seguirà mentre entro alla Coop dicendomi che sto dando i miei soldi ai comunisti rossi, mai dimentichero’ la risataccia della Finocchiaro a Ballaro’ e le smorfie di Follini che cercava di non ridere, mentre il Cavaliere cazziava Floris che gli chiedeva se era andato a pranzo con Murdoch.
Sempre detto io che i democristi son persone serie. Neanche col solletico sotto i piedi ridono.

mercoledì 18 gennaio 2006

La faggeta di Soriano e il sasso naticarello o rupe tremante

Al termine della strada che conduce alla faggeta di Soriano nel Cimino c'è un piazzale e in fondo una radura dove si trova un grosso masso, chiamato Sasso naticarello o Rupe tremante.



Si tratta di un enorme macigno in trachite di 8 metri di lunghezza, sette di larghezza, che sviluppa un volume di 100 metri cubi e pesa 200 tonnellate. E’ un monolite eruttato dal vulcano Vicano, assieme a tanti altri disseminati nei monti Cimini, poi sprofondato 400 milioni di anni fa, dando origine al lago di Vico.




Si trova su un grande dirupo e inserendo una leva ed esercitando una pressione nel punto indicato alla base, il masso ondeggia e trema (ci son riuscita anch'io).
Tale caratteristica era già nota agli antichi romani e forse anche agli etruschi.
La faggeta, 57 ettari di alberi secolari la cui altezza varia dai 30 a 40 metri e dal tronco di un metro ed oltre di diametro fa da cappello al monte Cimino, 1053 metri sul livello del mare, la vetta piu' alta della Tuscia e si trova nel territorio comunale di Soriano nel Cimino, uno dei centri piu' importanti del Viterbese.




A Soriano si puo’ visitare il Castello Orsini, costruito da papa Nicolo' III come residenza estiva, tra il 1278 e il 1289. Ha forma di parallelepipedo ed è composto dal palazzo principale e da una torre piu' antica appartenuta alla famiglia dei Guastapane. L'intero complesso, fino a pochi anni fa adibito a carcere, è' circondato da possenti mura e sormontato da merli guelfi.
Altro gioiello architettonico di Soriano nel Cimino e' Palazzo Chigi - Albani edificato tra il XVI e XVIII secolo.




Al palazzo e' annessa la fontana di Papacqua, XVI secolo, un complesso scultoreo realizzato quasi totalmente in pietra vulcanica del posto, raffigurante immagini fantastiche e mitologiche.


Nel sito della Contrada di Papacqua si possono trovare utili informazioni sul paese e la sua storia.


LE COSE CHE ABBIAMO IN COMUNE




sono quattromilaottocentocinquanta  (spine)

martedì 17 gennaio 2006

CENTO RAGAZZE PER ME

C’è un episodio di violenza accaduto sabato notte a Napoli che fa discutere molto. Si tratta dello stupro di una donna da parte di un ragazzino neanche quindicenne, avvenuto dopo la rapina ai danni di due ragazze che tornavano a casa. Il luogo è il corso Vittorio Emanuele, a poca distanza dal complesso del Suor Orsola Benincasa.
Senza volersi occupare qui di minorenni, criminalità e altro che lasciamo agli specialisti, inquieta e addolora l’atteggiamento delle famiglie di questi fanciulli.
Nel caso specifico la madre del ragazzo ritiene il figlio innocente dell’accusa di violenza sessuale e motiva così:
La rapina sì, certo ma che scherziamo? Mio figlio non avrebbe mai fatto una cosa simile, altrimenti lo avrei portato io stessa a costituirsi.
E per rendere credibile il discorso dice: Lui è bello, non ha bisogno di fare certe schifezze. Puo’ avere cento ragazze.

Cento ragazze, a 15 anni, altro che canzoni di Battisti, lui si fermava a 10.
Con questa logica i violentatori sono tutti brutti, sporchi e cattivi. Che quelli belli hanno cento ragazze, mica c’hanno bisogno.
E’ sempre il solito copione. Il passo successivo sarà di dire che la donna s’è inventato tutto, magari è sfigata, racchietta e nessuno se la filava e se proprio il fanciullo è colpevole lei di sicuro lo ha provocato.
E ancora una volta da vittima diventerà imputata, come ci ha insegnato il Processo per stupro ai mostri del Circeo, quando la Lagostena Bassi faceva l’avvocato vero.
Che imparino le donne e la smettano di denunciare.

lunedì 16 gennaio 2006

OGGI ALLA FERMATA DEL BUS

C'era un matto.
Lo incontro spesso, vive in una casa di accoglienza non molto distante dall'ospedale.
Spesso esce e intrattiene amabilmente con la sua conversazione le persone in attesa alla fermata.
Parla molto bene ed è ben educato. Una volta mi disse che suo fratello era un giudice e viveva a Milano.
Oggi ha deciso di accompagnarmi ed è salito anche lui sul bus. Non so se lo abbia fatto altre volte, di solito resta a terra, ma io ero preoccupata che magari non riusciva a tornare indietro.
Gli ho detto di non scendere al capolinea e ho chiesto all'autista la cortesia di farlo scendere di nuovo all'ospedale (il bus era una circolare).
Felice del mio interessamento, il matto mi ha chiesto di sposarlo, davanti a circa 20 testimoni.
Era un bel po' che nessuno me lo chiedeva, giusto un matto ci voleva.
E non ridete, eh?

SIPARIETTI DI CASA RIEN


Ieri sera il pargolo ha schiattato un altro jeans.
Stavolta è saltato il bottone principale e buonanotte.
Questo jeans pero' era il suo preferito, non lo toglierebbe neanche quando va a dormire.
La D.M,. molto volenteroso (di solito se ne impipa), decide di tentare una riparazione e mi chiede se da qualche parte ci sta un bottone di ricambio di quelli metallici. Una serie di circostanze favorevoli, tipo congiunzione astrale, fa sì che alle 21,30 di sera io peschi un bottone di ricambio e che questo sia adatto al jeans in questione.
Armato di martello la D.M. si accinge a pestare il bottone, che diventa subito un tutt’uno, sopra e sotto.
Felice e contento porta il jeans nella stanza del pargolo e se ne va al lavoro.
Il pargolo torna a casa, esamina il jeans e viene di corsa a mostrarmi il capolavoro: il bottone era stato applicato al contrario.
Da noi si dice che ‘a jatta pe ‘gghì ‘e pressa facètte ‘e figlie cecàte, ovvero la gatta per partorire in fretta fece nascere i piccoli ciechi.
Armato di pinze e tenaglie il pargolo decide di ritogliere il bottone, ma questo si è difeso molto bene.
E il figlio degenere ha dileggiato anche me, quando ho provato ad estrarlo, riuscendoci.
Non solo. Ho recuperato il vecchio bottone, l’ho spalmato di attack, ho raddrizzato la vite storta e l’ho infilata.
Ho riportato il jeans come nuovo al pargolo che quasi non credeva ai suoi occhi.
Ovviamente alla D.M. non è stato detto niente. Lasciamolo cullare nella sua illusione di acconcia jeans.

domenica 15 gennaio 2006

USCIAMO DAL SILENZIO


Ieri sera a Primopiano c’erano Buttiglione e Livia Turco. Un Buttiglione isterico, tradito dal tono della voce stridula, riaffermava tutte le idiozie che snocciola appena gli si dà la parola, da Strasburgo in poi, dimostrando la sua inadeguatezza a sostenere un dibattito.
Molto ben riuscita la manifestazione a giudicare dai filmati mandati in onda dal TG3. Le stime sono di 150 mila partecipanti ma come al solito la Questura di Milano dice 50 mila. Chissà, forse usano il contaglobuli applicato al monitor.
Ottavia Piccolo citando le parole di Fellini ha detto:
«Non voglio dimostrare niente ,  voglio mostrare. Ed è quello che siamo qui a fare oggi».
Sul palco un melograno, simbolo della fertilità, e un cartellone con la scritta «Siamo uscite dal silenzio».
Ci sono donne di tutte le età, molte con i capelli bianchi. Nonne, madri e nipoti in piazza per difendere una legge conquistata e adesso rimessa in discussione, con la connivenza di politici asserviti.
Ora dopo la manifestazione tutti giurano di non voler cambiare la legge. Io dico solo
“NON FIDIAMOCI”.
Prossimo appuntamento a Napoli l’11 febbraio, la data dei Patti Lateranensi.
Ci saremo.

CURIOSITA’


Sul sito della KAYA che commercializza materiale ottico, ho trovato questa lente, che puo’ essere usata per guardare attraverso i vestiti.
Nulla di simile a quegli occhiali che vendevano sui giornalini, questa non sembra una bufala.
Interessanti le applicazioni, tipo quella di recuperare un testo su cui si è versato dell’inchiostro.
Non è un prodotto molto economico. Il prezzo si aggira intorno ai 150 euro.

sabato 14 gennaio 2006

LA DONNA DEL MARE


Stasera a teatro ho visto La donna del mare di Henrik Ibsen con Elisabetta Pozzi (bravissima), messa in scena dal Teatro Stabile di Torino.
Il lavoro presentato al Mercadante fa parte del ciclo di manifestazioni dedicate all'autore norvegese nel centenario della morte.
Avevo letto il libro molti anni fa ed ho quindi apprezzato lo spettacolo che ne ha rispettato le atmosfere nordiche.
Ho trovato anche molte analogie con un altro lavoro visto qualche anno fa, Le variazioni enigmatiche di Schmitt con Glauco Mauri.
Si parla spesso di giornate estive, di sole ma anche di lunghe notti invernali, del sole di mezzanotte, dei fiordi e degli stretti chiusi. E la vita dei personaggi è paragonata alle carpe dello stagno della loro casa. Nelle opere di Ibsen è frequente questa ansia di libertà, del volersi liberare delle catene per andare verso il mare aperto.
Pensavo ai post che scrive gattosolitario dalla Svezia e a quello che dice Ellida, la protagonista.
La gente è allegra durante le giornate estive ma dentro ha la malinconia per il buio e le giornate tristi che sa che torneranno sempre.
Alla fine del primo atto ci hanno letto il solito comunicato contro i tagli al FUS.


Discesa e risalita in taxi, stasera faceva troppo freddo ed ero anche piuttosto stanca.
Ovviamente grande chiacchierata col tassista, giovane e preoccupato.
Ieri sera hanno fatto una manifestazione nei pressi della Questura perchè ci sono state diverse rapine ai tassisti in questi giorni. Il loro è un lavoro a rischio e adesso è diventato pericoloso non solo di notte ma anche nel pomeriggio.
Al ritorno abbiamo beccato il primo camion della 'mmonnezza alla Salute e abbiamo partecipato allo svuotamento di tutti i cassonetti di Via Imbriani.
Per fortuna e dopo solo una buona mezz'ora a piazza De Leva si è spostato e siamo passati, per incocciare subito dopo la scopa lavastrade su via Giacinto Gigante.
Poi un altro compattatore che il nostro autista ha superato con manovra da formula uno nei pressi di Piazza Arenella.
L'ultimo lo abbiamo salutato a Via Altamura e dulcis in fundo, mentre scrivo, ce n'è un'altro sotto casa che sta facendo un casino della madonna.
Stasera di tutto di piu', peggio che la RAI.
Dalla Norvegia di Ibsen al compattatore di C'era una volta in America.
Mancava solo il dolce sorriso di "Noodles" Bob De Niro. 

venerdì 13 gennaio 2006

PACS VOBISCUM

Non mi va di commentare le parole del Papa, così come ritengo inutile commentare l’operato di S.B.
Sia lui che il Papa fanno il loro mestiere, ciascuno per le proprie competenze.
Di Ratzinger e del suo pensiero, che non perde occasione di farci conoscere, non posso dire nulla, non è il mio capo dello stato. Stigmatizzo solo le ingerenze, quando lo fa alla presenza delle nostre istituzioni.
Di S.B. spero che si tolga presto dai coglioni così finisce questo squallido vaudeville alla Feydeau.
Ma una cosa va detta. Il Papa, Ruini e quelli come loro credono che le donne siano delle handicappate, che non possono decidere da sole, che ci deve essere sempre qualcuno che amministri le loro decisioni e il loro futuro.
Credono che l’aborto, per le donne, sia qualcosa che si possa curare come un mal di testa, una pillola e via e non guardano (o fanno finta di ignorare) quello che sta dietro ad una decisione così difficile e sofferta.
Benedetto XVI ha ricevuto ieri in udienza gli amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma e ha criticato nuovamente i Pacs e la pillola abortiva.
Di fronte al sindaco Walter Veltroni, e ai presidenti Enrico Gasbarra e Piero Marrazzo, il Papa non ha rinunciato a elencare le sue preoccupazioni:

“evitare di introdurre farmaci che nascondano in qualche modo la gravità dell'aborto”
“è un grave errore oscurare il valore della famiglia legittima fondata sul matrimonio, attribuendo ad altre forme di unione «impropri riconoscimenti giuridici»”

Come si vede la Chiesa è ancora al “tu partorirai con dolore” e di questo passo arriveranno presto in sala parto a vietare anestesie e epidurali, in qualità di garanti della maledizione contro la donna, dopo la cacciata dall’Eden.
Stesso discorso per i Pacs, che nulla tolgono alla famiglia tradizionale, anzi aggiungono norme civili che rispettano le persone anche nelle loro diversità.

Domani alle 14 a Milano ci sarà una manifestazione a sostegno della legge 194, “Usciamo dal silenzio”. Una giusta risposta.
Rai 3 ha annunciato un collegamento con piazza Duomo.

giovedì 12 gennaio 2006

Giovedì, 12 gennaio 2006


Con il via libera definitivo del Senato, diventa legge il provvedimento che prevede l'inappellabilità delle sentenze di proscioglimento, per le quali l'accusa potrà ora soltanto ricorrere in Cassazione. Il ddl ha ottenuto il sostegno della sola maggioranza, giudizio nettamente contrario dell'opposizione.
Decisamente inusuale l'intervento del senatore Nando Dalla Chiesa che per spiegare il suo «no» ha pronunciato un discorso in metrica. Corriere.it


"Bentornati Senatori, dalle feste e dai ristori, tutti insieme per votare la gran legge secolare: la più urgente, la più bella; sì, la legge Pecorella". 

Ma quant'é curioso il mondo, nel suo gran girare in tondo, che fa nascere d'incanto una legge che può tanto.

E la scrive un avvocato per salvare il suo imputato, che poi, caso assai moderno, è anche capo del governo; mentre invece l'avvocato è un potente deputato.

Ah, che idea stupefacente, non si trova un precedente.

E' un esempio da manuale di cultura occidentale che sa metter le persone sopra la Costituzione.

E ora è bello, edificante, che di voci ne sian tante - di giuristi, ex magistrati, di causidici avvocati - pronte intrepide a spiegare che la legge è da votare, poiché vuole la dottrina che il diritto su una china più virtuosa scorrerà se la norma si farà.

Ma pensate che bellezza per un reo, l'aver certezza che se il giudice è impaurito o corrotto o scimunito, potrà dar l'assoluzione senza alcuna sconfessione;

che il processo finirà e un macigno calerà sull'accusa dello Stato e su chi subì il reato.

Che trionfo, che tripudio! E per Silvio che preludio a una dolce terza età, l'assoluta impunità.

Bentornati Senatori per la fine dei lavori. Cinque anni incominciati coi tesori detassati, poi vissuti con amore a far leggi di favore - rogatorie, suspicioni, lodi, falsi e prescrizioni - approvate in frenesia e con gran democrazia, che chi c'é non può parlare e chi è assente può votare.

Mentre al pubblico, in diretta, Lui giurava: 'Date retta, se non si combina niente sui problemi della gente colpa e' di opposizioni, parlamento e commissioni!'.

Bravi voi che con tempismo combattete il comunismo, anche se nell'ossessione ce l'avreste una ragione: proprio falsa è quella tesi che lo Stato è dei borghesi; ci insegnaste voi del Polo che lo Stato è... di uno solo".

"Or votando con l'inchino si completi il Gran Bottino delle leggi personali, questo sconcio senza eguali. Del diritto sia mattanza, ma l'Italia ne ha abbastanza".(ANSA).

COMUNICAZIONE
sottotitolo: Fanculo a Fastweb e Altervista

Finalmente ci ho capito qualcosa.
Da un po’ di tempo a questa parte non riesco ad aprire il mio sito su Altervista e quindi non ho accesso neppure alle directory contenenti i miei files e le varie musichette, che uso linkare al mio blog.
Credevo si fosse schiattato Altervista, finchè da un altro pc sono riuscita ad aprire non solo il mio sito ma tutti quanti gli URL di Altervista che da casa mia non ci si riesce piu’.
E invece il problema è di Fastweb, il maledetto, che tramite NAT, assegna lo stesso numero di IP a circa 500 persone. Ora, poichè Altervista ha preso l’abitudine di bannare tutti quelli che usano gli spazi a disposizione per depositarci solo files senza costruire un sito, praticamente se uno di questi ha Fastweb, ci bannano tutti e cinquecento.
Tra e-mail e telefonate ho perso una quantità di tempo senza ricavarci nulla. Devo solo aspettare che Altervista sblocchi il bannato e tutto tornerà come prima. Salvo poi essere di nuovo bannati se ribeccano un altro del club dei 500.
Quindi, a titolo di informazione, se avete Fastweb e non vedete piu’ Altervista o Iobloggo o altri siti che hanno questa graziosa abitudine di bannare, sapete che cosa è accaduto.
Non come me che sono rimasta qua come un’allocca, senza riuscire a vedere le mie foto mentre voi le vedevate regolarmente.

Lo spot per la nuova BMW serie 3 Touring


Dall’auto in movimento si leggono vari messaggi che compaiono per le strade di Buenos Aires:


SEI
RAGGIUNGIBILE
OVUNQUE
SAI SEMPRE
DOVE ANDARE
PUOI
COMUNICARE
CON TUTTI
HAI TUTTE
LE RISPOSTE
HAI IL CONTROLLO DELLA TUA VITA
MA

SEI ANCORA CAPACE DI PERDERTI?

 



Io si! Ci sono riuscita pure col navigatore satellitare!

Scherzi a parte, lo spot è stato diretto da Spike Lee, regista di "Fa' la cosa giusta", "Malcolm X" e "La 25. ora".
Spike Lee ha girato anche lo spot della Nike, quello con Michael Jordan, ha una sua agenzia pubblicitaria e gli piace fare pubblicità intelligente.
Bella la colonna sonora: il pianista Giovanni Allevi suona "Come sei veramente".
Considerazioni: ma Spike Lee stesse diventando nu’ poco chiattillo?


mercoledì 11 gennaio 2006

CAPODANNO AD AMSTERDAM



Molti anni fa (non c’era ancora il pargolo e i soldi pochi), andammo in agenzia per un viaggetto last minute.
Oddio, allora non c’era Internet e il last minute lo inventammo noi, perchè non ci è mai piaciuto prenotare mesi prima, col rischio di non poter partire. Tanto succedeva sempre qualcosa.
L’impiegato dell’agenzia, che ci conosceva, disse che c’era un pacchetto all inclusive (allora neanche si chiamava così): aereo, hotel, biglietti dei bus, biglietti per i musei e pure la visita alla fabbrica di brillanti. Il tutto per una cifra davvero irrisoria.
Ci buttammo a pesce e due giorni dopo partimmo per Amsterdam. Arrivo a Roma Fiumicino dove conosciamo il resto della comitiva. Non lo sapevamo che era un viaggi organizzato e continuammo ad ignorarlo.
C’erano dei ragazzi come noi e facemmo gruppo tutti assieme.
Volo con la KLM, dove ci rimpinzarono di cioccolato, trasferimento in albergo e conseguente uscita serale, con la guida che insisteva per portarci al quartiere a luci rosse. Che è una cosa davvero squallida, le donne in vetrina e calo della tapparella quando erano impegnate. Moltissimi locali di videogames e macchinette varie dove inserendo un coin si vedeva mezzo film porno.
In un locale dove si esibivano dal vivo c’erano delle cabine con una tenda, che si apriva all’inserimento della moneta.
Entrammo in sei e la tendina era aperta, forse guasta. C’era una donna nuda seduta su un divanetto che lavorava a maglia. Rimanemmo come sei scemi. Ce ne andammo in silenzio pensando alla povera donna che certamente era una casalinga che arrotondava.
A cena in albergo ci dettero una zuppa orribile che puzzava di origano con dei pezzi galleggianti molto sospetti.. L’unica cosa buona era la colazione, dove si trovava di tutto, piu’ di quella inglese. Il latte e lo yoghurt erano squisiti.
La stanza in albergo aveva le dimensioni di una roulotte e l’arredamento era molto simile, niente tapparelle tanto era notte fino alle 10 del mattino.
I biglietti del bus vennero molto comodi perchè ci permisero di girare tutta Amsterdam salendo e scendendo a caso da tutti i mezzi in circolazione, compreso un treno. Dio solo lo sa come non ci perdemmo, visto che leggere i nomi delle strade era mission impossible.
Visitammo il museo Van Gogh e il Riscksmuseum, dove sta la Ronda di notte di Rembrandt e facemmo escursioni in due paesini sul mare, Marken e Volendam e non ricordo quale dei due era deserto perchè stavano tutti in chiesa. Si sentivano i canti e non si vedeva nessuno.
Andammo anche a vedere la diga ed è davvero impressionante vedere il mare in alto.
Comperammo gli zoccoli regolamentari che chissà dove sono finiti e ci portarono pure a visitare una fabbrica di formaggi.... una puzza da non credersi.
Fiori dappertutto, piantati e recisi, pioggia continua leggera e costante, le finestre con le tendine di pizzo e il gatto, ponti, canali e houseboat, papere e biciclette ovunque, un sacco di ‘mbriaghi per strada, di cui uno mi si spalmò letteralmente addosso.
Sempre nel viaggio organizzato era previsto un cenone di Capodanno (da pagarsi a parte) e scoprimmo che costava l’equivalente di tutto il viaggio.
Mimando l’italico gesto come un sol uomo, ci apprestammo a salutare il resto della compagnia e ci aggirammo per la città alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa di commestibile.
Eravamo in dieci e trovammo una pizzeria, dove il pizzaiolo era egiziano e ci fabbrico’ dei calzoni ripieni di ogni ben di dio. Erano curiosi, calzoni in piedi, provvisti di una cresta di pasta ritagliata tipo gallo, ma in compenso erano gustosi. Finita la pizza ricominciammo a vagare e ci infilammo in un tram di quelli col soffietto che era quasi mezzanotte. E li’ scoprimmo che gli olandesi sparano i botti a Capodanno, perchè all’apertura delle porte gettarono nel tram un tracco di quelli col botto finale, come si usa a Napoli, che scoppiò con grande fragore nel tram. L’autista non fece una piega, neanche si fermò, si vede che non era una cosa nuova.
A mezzanotte precisa cominciarono i fuochi d’artificio e ci commuovemmo tutti, sembrava di stare a casa.
Ritorno a casa in aereo sempre KLM, pranzo e solita abbuffata di cioccolato.
Prima però fu necessario scongelare con una specie di big phon le ali dell’aereo.

IL PONTILE NORD EX ILVA DI BAGNOLI

il pontile gremito il giorno dell'Epifania - sullo sfondo Capo Miseno e le isole



Il giorno dell’Epifania io e la mia D.M. siamo andati a vedere la nuova meraviglia di Napoli: il pontile nord di Bagnoli, appena consegnato alla città.
E’ una passeggiata a mare di circa un kilometro, dove attraccavano le navi per caricare i prodotti dell’ILVA.
Quello che non sapevamo, ma lo scoprimmo presto, era che mezza città aveva avuto la stessa idea.
Come la canzone di Celentano: eravamo in centomila allo stadio quel di’.
Non so se eravamo proprio centomila, ma il molo era gremito, tanto che guardando in fondo sembrava di vedere una scogliera e invece erano tutte persone.
Ovviamente il casino a Bagnoli e su via Coroglio era assoluto. Perchè i nostri amministratori hanno aperto al pubblico la passeggiata (ai cani no, per cui grandi proteste all’ingresso) ma si sono dimenticati di preparare un’area per il parcheggio.
Pare che ci sia una contesa con la Capitaneria di Porto perchè l’area appartiene a loro.
Noi ovviamente giriamo sempre in motorone e non è stato difficile mollare il mezzo, ma al ritorno c’era un tale macello che non si riusciva a passare neanche in motorino.
Sul pontile in questione poi ci sono diverse querelle.
La società Bagnoli Futura ritiene che il molo sia una delle opere ex ILVA da salvare, mentre gli ambientalisti ritengono che si debba ripristinare l’antico lungomare e quindi giu’ il pontile.
Al momento ancora non si è capito cosa si farà di tutta l’area, visto che è stata annullata la gara, figuriamoci se si capisce che accadrà al molo. Curioso che siano stati fatti lavori di una certa importanza (pavimentazione, ascensori, ringhiere) prima di conoscere che destino esso avrà nello scenario della futura Bagnoli.

lunedì 9 gennaio 2006

BUROCRATI ALL’OSPEDALE

In fila allo sportello per la richiesta di cartelle cliniche.
Prima di me in coda c’è un signore dall’aria non molto sveglia. Quando arriva il suo turno dice all’impiegato che gli serve la cartella clinica di suo padre. Glielo dice in dialetto.
L’impiegato: il paziente è tuttora degente?
Il signore si guarda intorno, è evidente che non ha capito.
Traduco: ‘o pate vuoste sta ancora ricoverato?
Si, si, dice il signore.
L’impiegato: allora dovete attendere prima le dimissioni, poi potete produrre l’istanza.
Di nuovo non capisce.
Traduco: ‘a cartella clinica l’avìte quanno ‘o pate vuoste ‘o mànnano ‘a casa e po’ facìte ‘a domanda.
Grazie, grazie, signo’ e se ne va sorridendomi.
Al mio turno grande cazziata all’impiegato. Perchè qui usano il burocratichese come arma impropria, per spararsi le pose, per sentirsi superiori ai poveri cristi a cui brucia la fronte..
E pensare che c’è una legge che invita i pubblici dipendenti a parlare come mangiano.

domenica 8 gennaio 2006

A NOI CI HA ROVINATI LA PUBBLICITA'

Roma, 7 gennaio 2006 - Emma Bonino non condivide la proposta, lanciata ieri al Comitato dei radicali da Daniele Capezzone, di una campagna comparativa in vista delle elezioni e tanto meno di esserne la prima testimonial.
La proposta è quella di utilizzare durante la prossima campagna elettorale la pubblicità comparativa contrapponendo l’immagine di Emma Bonino a quella di Daniela Santanchè sotto alle cui foto dovrebbe capeggiare la frase: «Una è in parlamento, l’altra no. Vota la Rosa».

"Apprendo con stupore dalle pagine del Corriere della Sera che per illustrare i presunti meriti di mutuare la cosiddetta pubblicità comparativa dai detersivi alla politica, Daniele Capezzone abbia inteso riferirsi a me e a Daniela Santanché. Non credo affatto che, nel caso specifico, quello di mettere due donne, con due storie completamente diverse, a confronto sia un buon metodo. Non si tratta di convincere su chi lava più bianco, o magari decidere chi è la più bella del reame. Per il 9 di aprile occorre convincere delle ragioni per cui votare la Rosa nel Pugno, offrire un'alternativa concreta al governo di questo paese, aggregando quante più persone possibile sui nostri progetti di laicità e di modernizzazione del paese e le nostre iniziative".

Anche Daniela Santanchè ha giudicato fuori luogo l’idea di Capezzone, «soprattutto nel momento in cui è in corso un grande dibattito per migliorare la democrazia nel nostro paese e fornire una maggiore rappresentanza alle donne».
«Il concetto di Eva contro Eva è estremamente antico
- ha fatto notare la parlamentare di An - Non cado in questa provocazione, piuttosto sono pronta a combattere una battaglia di valori nei quali io credo veramente come la vita contro l’aborto, la battaglia contro la droga libera, l’adozione ai gay e i Pacs».
«Nella provocazione di mettere una donna contro una donna non cadrò mai. Tanto più che questa idea è partita da un uomo».

Capezzone, incassata la reprimenda della Bonino, continua a ritenere la sua una buona idea, tanto che vorrebbe proporre un manifesto analogo: Pannella – Schifani.
C’è poco da commentare. Se le idee per la campagna elettorale sono queste, direi che siamo giunti alla frutta.
Potrei suggerire mille altri slogan a Capezzone, ma me ne astengo per sopraggiunta nausea.

sabato 7 gennaio 2006

LE NOTTI BRAVE

Il Gip Michele Ciambellini ha disposto la chiusura di tre locali nel quartiere Chiaia, il Farinella, il Sessantasei e Le Chandelier, per disturbo della quiete pubblica.
Luca Esposito, assessore comunale al turismo, si schiera a favore degli imprenditori del by night, tanto da dare la sua adesione alla «Notte in... bianco», organizzata per domani sera nelle strade della movida dal popolo della notte per protestare contro la chiusura dei tre locali.
«Già siamo in ritardo come sistema Italia - continua Esposito - visto che gli imprenditori sono vessati da una moltitudine di leggi severe nel settore, poi se succedono cose come queste, l’immagine della città ne soffre».
Secondo Esposito la posizione dei residenti è estrema e rigetta la critica rivolta al Comune di rilasciare licenze con estrema facilità.

Molto strana la reazione di palazzo San Giacomo nei confronti del giudice.
Chi si è trovato a passare nella zona in orario di apertura dei suddetti locali puo’ essersi fatto un’idea di quanto avviene durante la notte nel quartiere. Gli avventori dei locali escono all’esterno per fumare, portantosi fuori bicchieri e bottiglie e li’ le lasciano. Parlano e vociano in strada e a volte litigano e per i residenti è un vero inferno. Spesso, dopo la chiusura dei locali, il personale è costretto a raccattare bottiglie e bicchieri sparsi per terra.
Quindi secondo l’assessore, gli abitanti del quartiere dovrebbero starsene zitti, senza protestare, in nome dell’immagine della città e per il bene degli imprenditori taglieggiati dalle leggi.
Assessore Esposito, codesta è una posizione alquanto originale p
er un amministratore pubblico, mi consenta. 

venerdì 6 gennaio 2006

AS TIME GOES BY


Si, io ho una serpe in seno. Stamani appena alzato mio figlio è venuto in cucina a baciarmi e mi ha detto:
Auguri, mamma !!!
E' vero che il tempo passa e se ne va, ma se avessi conosciuto prima le sue intenzioni, col cavolo che gli avrei appeso la calza sulla maniglia della porta.
Non bastano le telefonate e i messaggini, anche il sangue del proprio sangue, ora.
Inutile dire che la D.M. sta sghignazzando da questa mattina e non ha ancora intenzione di smettere.


e Diana Krall sta cantando


You must remember this
A kiss is still a kiss
A sigh is just a sigh
The fundamental things apply
As time goes by

giovedì 5 gennaio 2006

AIUTOOOOOO

Splinder è in eterna manutenzione ma Altervista si è proprio schiattato.
Non riesco piu’ ad aprire il mio sito e neanche l’ftp per inviare i file funziona piu’. Nessun segnale di avvertimento, almeno Splinder ce lo segnala.
Questo vuol dire, in soldoni, che si è inghiottito tutti i miei file, compresi quelli di musica e quindi, finchè non trovo il modo, il mio blog sarà muto.
Questo mi ha fatto pensare al Fault Management, che sarebbe tutto l’ambaradan che un portale organizza per mettere in salvo i database nel caso che accada qualcosa.
Di solito c’è un server in un luogo diverso che clona il tutto, oltre al backup continuo su vari HD.
L’esempio piu’ significativo è la scomparsa di Xoom dalla faccia del Web.
Non avevano messo in salvo i dati, per cui quando scoppio’ un incendio nel loro palazzo, svanirono nel nulla come neve al sole. Cancellati completamente.
Speriamo che Altervista non abbia fatto analoga fine.

DONNE IGNUDE


Questa mattina, mentre aspettavo il pulman mi è passata davanti una signora vestita con gonna e giaccone, con ai piedi scarpe decoltè leggere ma senza calze. Eravamo sui 7 gradi e c’era un bel vento gelato. Poi parlando tra amiche, mi hanno detto che adesso è di moda andare d’inverno senza calze.
Senza calze? Io d’inverno ho quelle di filanca come quelle di sotto la tuta da sci e pure i pantaloni da sopra.
Da dove arriva questa moda idiota?
L’anno scorso in Inghilterra a Scarborough, che si trova nel Northumberland, Yorkshire, ho scattato la foto qui sotto.
Era settembre ed io andavo in giro con lo sciarpone burqa e il giaccone da omino Michelin.
Forse anche la percezione del freddo è relativa, come possiamo osservare dall'abbigliamento delle fanciulle.
Quella a destra a gambe ignude calzava le infradito. Pero' non avevano l'ombelico di fuori, come qui da noi.


FESTE IGNOTE


Oggi una conoscente che non vedevo da tempo nel salutarmi mi ha augurato:
Buona Befana!!
Sono molto perplessa. Buona Befana non me l’avevano ancora augurata.
Mi sono ricordata che questa estate mi sono arrivati diversi messaggi di augurio:
Buon Ferragosto!!
E pure Ferragosto. Mi sfugge qualcosa. Ma che festa è ?
Io credevo che quel giorno fosse festa per la madonna Assunta e non mi chiamo Assunta.
Boh !!!

IL GABBIANO

Oggi è accaduto un fatto surreale.
Mio figlio studiava alla sua scrivania con le tende del balcone aperte. All’improvviso ha visto un’ombra che gli copriva il foglio su cui scriveva. Si è voltato e ha visto un grande gabbiano che si è posato sulla ringhiera con le ali ancora semiaperte.
Mi ha chiamata ed ho appena fatto in tempo a vederlo che è volato via. Era una bestia enorme, ricordava l’albatro della ballata del vecchio marinaio di Coleridge. E pensare che di solito lì arrivano solo colombi oppure i tre passeri nostri inquilini. Sembrava un'allucinazione.
Siamo stati li’ a guardare un bel po’, magari ritornava. E ci siamo chiesti che cavolo ci facesse un gabbiano in città così lontano dal mare.
Mi sa che oltre alle balene spiaggiate, pure i gabbiani hanno bisogno di un bel Tom Tom Go.

mercoledì 4 gennaio 2006

EUTANASIE


Le feste natalizie a volte agiscono come uno spartiacque. Dividono il passato dal presente e non sempre questo ci piace.
Ho notato che ogni anno sono sempre io a chiamare amici lontani per gli auguri e finora questo non mi ha pesato. Quest’anno invece facevo delle considerazioni in merito: ma è ancora amicizia quella che mi ostino a tenere in vita prendendomi in cambio un “mi raccomando, sentiamoci, eh?”. Salvo poi che nessuno chiama piu’. Eppure sono persone che hanno rappresentato molto per me, mi erano e mi sono cari tuttora e credevo che il sentimento fosse reciproco.
Non è che voglio fare la lagna, ma forse sono io che sto cambiando, visto che mi pongo il problema.
Forse, piu’ semplicemente, è la vita che ci porta altrove. Nuove strade, nuovi amici, nuovi interessi. E forse noi del sud siamo piu’ sentimentali, chissà.
Per questo credo che chiamero’ ancora per gli auguri. Forse perchè non voglio accettare che mi abbiano dimenticata.

martedì 3 gennaio 2006

Tutto torna alla normalità

Archiviate le luminarie, Ciampi a Napoli elogia la sindaca eroina. E ci ha pure ragione, ha avuto un bel fegato a ricandidarsi.

Calderoli ci tiene ai primati, e qui bisognerebbe chiarire che stiamo parlando di record e non di scimmie, anche se il ministro sembra l’anello mancante: è stato il primo a sparare cazzate nel 2006. S’è incazzato perchè Franca Ciampi ha detto che noi del sud siamo piu’ buoni e intelligenti di lui (avrei aggiunto anche piu’ belli).

Rubati nella chiesa di Santa Brigida, a pochi passi da via Toledo, 103 pastori del ‘700, di valore inestimabile. I ladri, nascosti all’interno durante la chiusura del pomeriggio, sono scappati con la refurtiva alla riapertura. Molte opere d’arte conservate nelle chiese di Napoli sono a rischio furto perchè poco sorvegliate. Qualche anno fa rubarono addirittura i cancelli di ferro battuto della chiesa di San Domenico Maggiore.

I Russi ci hanno tagliato il gas. E il petrolio si impenna. Putin congela gli ucraini e questi si vendicano rubando il gas dalle condotte che passano nel loro territorio, come facevano (fanno?) a Marano e a Giugliano con le condotte dell’acqua. Ormai è evidente, siamo un paese alla canna del gas.

Scalpore per le inedite dichiarazioni fatte da Churchill. Voleva che Gandhi morisse di fame e Hitler sulla sedia elettrica prestata dagli americani. A volte i giornalisti sembrano “Pulecenella spaventato da ‘è ‘mmaruzze”. Che ci sarà mai di strano a voler vedere morti i propri nemici? O credevano che Churchill fosse una dama della Croce Rossa?

Continuano le rivelazioni causate da intercettazioni telefoniche. Ma questi so’ proprio fessi? Sanno che li controllano e continuano a parlarsi al cellulare? Tanto varrebbe sedersi a parlare a un tavolino del Gambrinus.

I cinque italiani in Yemen sono ancora nelle mani dei rapitori. Ecco come si fanno le vacanze intelligenti.

Quindici morti nel crollo di un palazzetto dello sport fatiscente in Baviera. Tirato giu’ dal peso della neve. Neanche fossero ai Caraibi che non sanno cos’è la neve.

E per finire: ma che cappero c’è andato a fare Violante in Iraq? Per consentire a Casini di dire che sono tutti d’accordo, governo e opposizione, a che i soldati ci restino?

ISTINTI OMICIDI


Forse sono esaurita, ma stasera ho provato un desiderio folle di uccidere una tipa che citando una frase, ha fatto per aria il gesto delle virgolette, indici e medi che si piegano, con tutte e due le mani.
Stavo alzando anche io le mani per strangolarla seduta stante, ma sono riuscita a frenarmi.
Ma sono rimasta incazzatissima.
Lo so, non si puo' comprendere una simile macroscopica reazione, ma io le odio le persone che fanno quel gesto.


E' DA IDIOTI INTEGRALI

lunedì 2 gennaio 2006

CHRISTMAS GIFTS


I regali di Natale meritano un post.
Poichè ultimamente ho fatto fuori in un colpo solo mouse e tastiera wireless, l babbinatale caserecci hanno avuto pietà di me, che usavo un antico mouse con la palla e col filo e mi hanno portato un fantasmagorico mouse optical laser che non si magna le pile a quattro palmenti come il precedente, ha due tasti per sfogliare i siti avanti e indietro e si puo' addirittura alzare, abbassare e togliere il volume, tutto dal mouse.
E poichè i babbinatale di casa conoscono i loro polli (cioè me), sapendo che avrei chiesto di sicuro con quale tasto si facesse il caffè, mi hanno regalato persino una macchina da caffè espresso e adesso casa mia sembra il Gambrinus.
Chiunque entra viene convinto a viva forza a prendere un caffè per vedere come è buono, vengono creati dei forum su Internet apposta per accertare se sia meglio usare la polvere di caffè o le cialde preconfezionate (io propenderei per le cialde, se non altro non si fa una schifezza tutta la cucina), si dimostrano teoremi circa il preriscaldamento delle tazze.
Perchè non so da voi, ma a casa mia se la componente maschile decide di farsi un caffè, viene interessato alla cosa tutto il piano cucina, con la partecipazione straordinaria del pavimento.
E arrassusìa che qualche volta pulissero.

I GATTI DELLE NEVI - A love story


Cominciamo l'anno con una bella storia d'amore felina



Le foto sono di soulsister, le ho solo appiccicate assieme.
Mi ricordavano i gatti spaiati di Calzino: Calzetta e Ciabatta.

domenica 1 gennaio 2006

INCENDIO AL CASTELLO - BENVENUTO 2006



Ieri sera per la prima volta Capodanno l’abbiamo trascorso a casa nostra.
Prima, quando eravamo in tanti, a casa dei suoceri, poi in seguito sempre a casa di amici, per far stare i pargoli in compagnia.
Poi dopo la mezzanotte i ragazzi escono e noi “vecchietti” si resta a chiacchierare e sbevazzare.
Ieri sera invece, il pargolo ha pensato di andare a fotografare i fuochi a Castel dell’Ovo ed ha cercato invano qualcuno che lo accompagnasse. La pioggia e i botti che continuavano ad esplodere non erano incoraggianti per l’uscita. Ma si sa, cuore di mamma, sempre qua sono. Anche perchè mi sono un po’ rotta di stare chiusa dentro e così verso l’una ci siamo avviati col motorone io e il pargolo, armati di treppiedi e reflex, sotto il fuoco nemico. Quest’anno i miei vicini non si sono risparmiati, hanno cominciato a sparare dalle 20 circa, facendo tremare vetri e suonare antifurti. Un vero inferno.
Abbiamo raggiunto la curva di via Orazio e abbiamo installato la fotocamera, ma l’1,30 è passata e di fuochi neanche l’ombra. Un gruppo di romani accanto a noi che caciaravano parecchio, hanno desistito e se ne sono andati. Un altra coppietta si è chiusa in macchina a fumare, effetto camera a gas.
Erano ormai le 2 e così abbiamo smontato e siamo scesi su via Caracciolo, dove avevano chiuso il traffico a piazza della Repubblica.
Lasciato il motorone dietro il consolato americano, ce la siamo fatta a piedi fino a trovare uno spazio libero in mezzo alla gente che affollava il lungomare.
Finalmente verso le 2,15 un botto sordo ha dato il via alle esplosioni.
Stelle e girandole volavano verso il cielo, fiori che sbocciavano in alto scendendo in una pioggia colorata in una gragnuola di colpi che echeggiavano dalla collina retrostante. Cuori e stelle verdi in una cornice rossa a due dimensioni schizzavano verso l’alto e ad un certo punto c’è stato l’incendio del castello. Una suggestiva fiammata rossa ha avvolto le terrazze e subito dopo i fiori venivano lanciati in alto dalla postazione all’altra estremità del castello.
Uno spettacolo stupendo e i fuochi quest’anno erano davvero belli; i fuochisti hanno lavorato molto bene, da veri artisti quali sono.

Ovviamente le foto sono venute una vera schifezza perchè :
- abbiamo dimenticato a casa il teleobiettivo
- la mia esperienza era con l’analogica e con la digitale è tutt’altra cosa
- con i fuochi bisogna andare a tentativi e a volte un po’ di culo non guasta
- fotografare con cavalletto e digitale sotto l’ombrello sarà anche comico ma è poco funzionale
- alla fine ci si è messo pure il libeccio e buonanotte.
Siamo tornati a casa di corsa, traffico permettendo, scansando la pioggia, alle 3 e 20 circa.
Nel frattempo gli altri erano andati via e la casa era in uno stato davvero pietoso.
Ad occhi chiusi ho sbarrato le porte di soggiorno e cucina e via sotto le coperte.
Stamattina sveglia alle 10 e scenari alla Ridolini. Bisognava preparare un altro pranzo.
A me sarebbe bastato un cappuccino, agli altri no.