Nisida

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mercoledì 10 giugno 2020

Alfredino

Era il 10 giugno del 1981. Eravamo tutti nelle case a vedere in tv tutti i disperati tentativi di salvare Altredino Rampi, finito in un pozzo. Nessuno riuscì a tirarlo fuori,  e anche Angelo Licheri non ci riuscì. Ancora oggi vive nel rimpianto di non avercela fatta e sogna di essere ancora in quel pozzo.
Cominciò la lunga diretta tv, forse sperando di trasmettere  un lieto fine agli italiani che lo aspettavano e in realtà cominciò così la triste esperienza della tv del dolore cui assistiamo oggi continuamente. Anche Pertini andò, a fare coraggio alla povera madre.
Io ricordo che ad un certo punto non resistetti e uscii da casa, cercando di non pensare e invece lungo la via, da tutte le finestre, veniva fuori la voce del giornalista che spiegava minuto per minuto quello che stava accadendo. Feci molta strada quel giorno e al ritorno seppi che Alfredino era ancora in quel pozzo da cui non era uscito vivo.
Dopo pochi giorni seppi che aspettavo un bambino e spesso da allora ho pensato ad Alfredino.
Ci penso ancora quando passo per Vermicino che si trova sulla strada che faccio per andare a casa di mio figlio.

lunedì 1 giugno 2020

Stargate domestico

Ora lo so, sono sicura. In casa mia c’è uno Stargate e sta sul mezzanino. Di tanto in tanto ricordo di averci messo qualcosa tentando di recuperarlo ma niente, non lo trovo più.
Oggi cercavo un tritatutto Moulinex, archiviato perché ne avevo preso uno più nuovo ma come tutte le altre cose nuove, si è rivelato un mezzo bidone. Ho cercato il vecchio ma si deve essere offeso a morte, ha infilato lo Stargate e chi s’è visto s’è visto. Ha raggiunto ed è andato a fare compagnia al servizio di piatti blu, comprato a Laveno e messo via in attesa di tempi migliori, un servizio di bicchieri a calice multicolore abbinato e tanti altri ammennicoli da tavola e cucina mai più visti.
Ma la cosa più triste riguarda una piccola valigia che conteneva indumenti e vestitini da neonato, appartenuti a mio figlio che volevo tirare fuori per il nipotino Andrea.
C’erano tante cose che avevo fatto io durante il lungo periodo della gravidanza e mi faceva piacere rivederle, anche se forse li avrei ritrovati tutti mangiucchiati dalle tarme. All’epoca si usava la pura lana.
Oggi ho detto alla D.M. Che forse bisognava tirare giù tutto e fare una severa disamina di tutta quella Monnezza che ci intasa il mezzanino, che non ci serve a niente e che ci procurerà infinite jastemme da chi resta e che dovrà ripulire casa che come tutte le case dei vecchi è piena di ricordi che sono e restano solo loro.
Ma come al solito il marito è diventato furibondo come sempre, quando si parla di buttare. Lui si affeziona pure alle scarpe vecchie ed ora che sta sempre qui non posso neanche più fare quelle escursioni di contrabbando che andavano a rimpinguare il cassonetto sotto casa.
Ciao Stargate e qualche volta lascia la porta aperta in modo che qualcosa possa di tanto in tanto tornare.