Nisida

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giovedì 7 novembre 2013

Per pagare la Tares pregasi attaccare la pecetta

Qui non solo devi pagare le tasse ma devi pure jastemmare per pagarle.
Stanno arrivando i bollettini per pagare la TARES, ex Tarsu di cui ancora non conosciamo l'entità, ma che arrivano già scaduti, in data 13 ottobre.
Il Comune di Napoli le sta inviando per posta normale e molti non l'hanno ancora ricevuta.
Chi l'ha ricevuta invece non riesce a pagarla perché le convenzioni con le banche non sono state attivate. Anche il pagamento online non è possibile e non si riesca a capire il motivo, pur avendo Equitalia un sito regolarmente funzionante.
Resta quindi solo l'ufficio postale e tutti si sono precipitati lì, ma il bollettino non passa ed il pagamento non si può effettuare. Finchè qualcuno non ha scoperto l'arcano.
Pare che la ditta cui s'è rivolto il Comune per compilare i bollettini abbia inserito un codice QR che non venendo letto blocca l'apertura per il pagamento.
Ora stanno dicendo che il software delle Poste non è idoneo alla lettura, ma voi Comune perché avete schiaffato questo codice QR che serve solo a combinare casini? Volevate fare i fighi?
E così, azzeccando un pezzetto di carta sul codice, si è scoperto che il bollettino va.

Ora, bontà loro, ci dicono che hanno spostato i termini di pagamento al 30 novembre, senza aggravi nè more.
Equitalia e Comunardi, io vi ricordo sempre nelle mie preghiere, sapevàtelo.

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