Nisida

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venerdì 11 dicembre 2020

Quando i servizi ti lasciano

 Sotto casa stanno facendo da anni un’opera monumentale: sistemare l’impianto fognario e noi qui abbiamo l’impressione che stiano costruendo il centro direzionale a rovescio, tipo l’immagine del Purgatorio di Dorè. Camion vanno e vengono, hanno lavorato anche di notte e con la pioggia,  betoniere che versano calcestruzzo e fanno pensare che tutto il mondo cadrá ma resterà in piedi solo quella roba lì.

La scorsa settimana ci siamo svegliati senza una goccia di acqua nei rubinetti e visto che non veniva ci siamo lavati con la Ferrarelle, si, anche il bidet, freddo e frizzante. Nel frattempo in tutto il circondario sono sparite dai negozi tutte le confezioni di acqua e quindi ho chiamato l’acquedotto per sapere cosa era successo e che speranze avevamo di rivedere l’acqua. E così ho saputo che, causa pioggia a diluvio, è stato uno smottamento all’interno del fognone a cielo aperto a spaccare in due la condotta e che potevo richiamare per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori, visto che al momento non sapevano quando si poteva ripristinare l’erogazione. Nel frattempo provate un po’ a sopravvivere chiusi in casa senz’acqua.

A tarda sera i rubinetti hanno cominciato a sputacchiare e così è finita la dura giornata.

Ieri sera invece, all’improvviso è andata via la luce e all’improvviso siamo andati indietro alle candele. Tutti gli allarmi a suonare, il mio ha cominciato a mandare sms, e-mail e non ha telefonato, non c’era la corrente. Con la torcia del cell sono andata a controllare il salvavita,il contatore e la luce nelle scale. Tutto buio. Rassegnata, sono andata a dormire ma non ci riuscivo e mi sono messa a leggere con la pila.

Le luci che avevo logicamente lasciate accese si sono illuminate nel cuore della notte, la vigliacca era tornata e stava resettando tutto.

Il giorno dopo abbiamo saputo cosa era accaduto. Sempre il fognone. Si è rotto un cavo, ci è piovuto sopra e sono dovuti correre i pompieri. Non l’ho visto ma doveva essere suggestivo un incendio sotto la pioggia.

Ora è rimasto solo il gas, che Dio ce la mandi buona.

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