Nisida

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giovedì 26 ottobre 2006

TORNA TOM WAITS


Road to peace, la canzone in ascolto, fa parte dell’ultimo lavoro del cantautore californiano, Orphans: Brawlers, Bawlers and Bastards, un set di tre cd per un totale di 54 canzoni, di cui trenta inedite, in uscita il 17 novembre p.v.
Road to peace racconta una storia realmente accaduta.

11 giugno 2003. E' sera a Gerusalemme. Il bus 14/a arriva puntuale alla fermata di Jaffa street. Nel via vai di passeggeri, un ragazzo vestito alla maniera degli ebrei ortodossi. La corsa prosegue verso Mahane Yehuda, il più grande mercato all'aperto della città. Il ragazzo viene da Hebron, è uno studente di appena 18 anni e si chiama Abdel Madi Shabneh. Il bus è ormai prossimo alla fermata di Mahane Yehuda, quando Abdel, gridando Dio è grande e Dio è giusto, si fa saltare in aria. L'esplosione provocherà 17 morti e circa 100 feriti.
Da parte israeliana l’attentato suicida viene visto come una risposta all’attacco del giorno precedente ad Abdel Aziz Rantisi, uno dei maggiori esponenti di Hamas, attacco che uccide cinque palestinesi, ma non Rantisi, che se la cava solo con ferite lievi.

Morte genera morte sulla strada per la pace. A un attentato palestinese corrisponde una rappresaglia israeliana, in una spirale di morte che sembra non arrestarsi mai. Un Tom Waits indignato va oltre e si chiede dove siano Abu Mazen e Sharon, persi sulla strada per la pace, dove sia George W. Bush, signore dello scacchiere mondiale del potere, che gioca a scacchi, lontano diecimila miglia dalla strada per la pace. Ma se Dio è grande e Dio è giusto, dice Waits, con qualsiasi nome lo si voglia chiamare, forse anche lui è in viaggio, si è perso e ha bisogno di tutto il nostro aiuto, sulla strada per la pace.
(da peace reporter)

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