VILLA PIGNATELLI-CORTES

Da tempo volevo andare a vedere la mostra a Villa Pignatelli, I colori della Campania: omaggio a Giacinto Gigante.
Faceva caldo ed era piacevole camminare.
Nel giardino della villa c'erano un gran bel numero di studenti delle medie che sono stati lasciati liberi di scorazzare per i prati e un nutrito gruppo era intento ad osservare una violenza carnale di un germano reale su una papera bianca. 
Per convincerla l'energumeno la teneva immersa nell'acqua della vasca. Alcune ragazzine si sono allontanate disgustate.

Con queste premesse sono andata a vedere gli acquerelli di Giacinto Gigante, collocati nel sotterraneo della villa, con una illuminazione abbastanza scadente che provocava notevoli riflessi sui vetri dei quadri.
Molto piu' bella la mostra sul vedutismo vista a Castel Sant'Elmo.

Il padiglione delle carrozze non era visitabile, lavori in corso, non si è capito se alla palazzina o alle carrozze. Si poteva accedere solo alla biblioteca e alla sala da pranzo, sempre oltre il cordone ed era visitabile la sala dei concerti con i bellissimi lampadari di cristallo.
Al piano superiore, molto interessante la mostra permanente delle opere di proprietà del Banco di Napoli, dove sono presenti molti pittori dell'800 napoletano che danno il nome alle strade del Vomero:
Pitloo, Solimena, Migliaro, Giordano, Netti.
All'ingresso un bellissimo quadro di Giacomo Balla, Magnolie che si specchiano.
Molto bella e completa la sala dedicata a Vincenzo Gemito, con disegni, quadri, sculture di terracotta e di bronzo.
All'uscita sono andata a fare due passi nella Villa comunale dove ho sciolto un dubbio che avevo da tempo: ma i carabinieri a cavallo ce l'hanno la paletta e il sacchettino per recuperare i "ricordini" dei cavalli? La risposta è no, non ce l'hanno. Si son portati via i cavalli col furgone e l'hanno lasciata là, in bella vista.
Al ritorno verso casa mi sono arrampicata lungo via Bausan e giunta a piazza Amedeo m'è passato davanti un defender dei carabinieri che emetteva una potente scia bianca tale da avvolgere la piazza e tutta via Crispi dove poi si è diretto. Forse era un fumogeno, non volevano farsi vedere, ma un vigile urbano fermo nella piazza mi ha detto che forse non erano carabinieri ma agenti segreti sotto copertura (di fumo).