Nisida

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giovedì 29 maggio 2008

SE QUESTA E' VITA

Un tribunale decide che un neonato deve vivere e per fare ciò toglie la patria potestà ai genitori.
Un bambino, Davide, nato a Foggia il mese scorso senza reni, affetto dalla sindrome di Potter, viene sottoposto quotidianmente a dialisi, della durata di 12 ore.
In attesa che cresca e che possa venire sottoposto a trapianto di reni.
Il piccolo, un esserino di scarsi 2 chili, viene collegato al dializzatore attraverso l'arteria ombelicale e quella inguinale, resta solo la giugulare ed è finita. Tutti sappiamo quanto sia difficile utilizzare vene e arterie per i lungodegenti, figuriamoci per un neonato pretermine.
Il comitato etico dell'ospedale di Bari, esaminate le carte, ha dichiarato che non si tratta di accanimento terapeutico. E infatti questa è TORTURA.

I genitori avevano espresso solo perplessità su quella che sarebbe stata la vita del loro bambino. Le stesse perplessità che avrei avuto anche io, sapendo che la diagnosi per tale sindrome è infausta.
Alla fine della storia, vorrei sapere quante pubblicazioni saranno scritte sulla pelle di questa povera creatura.

UPDATE: Oggi 31 maggio Davide è stato restituito ai genitori, a condizione che "prestino la massima collaborazione nei confronti dei sanitari aderendo a tutte le indicazioni che saranno loro impartite, con l'avvertenza che in caso di inottemperanza potranno essere adottati nuovamente nei loro confronti provvedimenti limitativi della potestà genitoriale". repubblica.it
E' come avere una pistola puntata.

1 commento:

  1. Mamma mia che orrore, questa mi era sfuggita. Comunque mi sa che le pubblicazioni ci escono eccome, i genitori dovrebbero poterle fermare peró, ti faccio vedere come poi la smettono subito.

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