EVENTI IMPREVEDIBILI
Un nubifragio fortissimo si è abbattuto questa mattina nella zona di Vibo Valentia, provocando varie frane.
Una bambina è morta trascinata dalla frana assieme al padre.
Nei pressi di Sant’Onofrio un uomo è stato ucciso da un fulmine e un altro ferito. Uccisi anche capi di bestiame.
Allagamenti e frane anche in Aspromonte nelle Serre, dove i torrenti ingrossati hanno provocato frane e molte frazioni risultano isolate.
Bertolaso parla di evento imprevedibile e pure quando un intero villaggio fu portato via dal fiume in piena a Soverato dissero la stessa cosa.
Conosco bene quelle zone, ci andavo in vacanza ogni estate quando ancora non c’era il pargolo e poi anche alcuni anni dopo la sua nascita. Parecchie volte c’erano stati nubifragi e allagamenti e spesso costruivamo dei canali vicino alle tende per far defluire le acque.
La zona era un villaggio vicino Ricadi a pochi kilometri da Tropea e Capo Vaticano, di fronte allo Stromboli. una delle zone piu’ belle della Calabria.
E proprio in agosto ci fu un episodio che ricordo ancora con paura. Una tromba d’aria devasto’ completamente un campeggio a Baia di Riaci località Formicoli, abbattendo le tende e portando via le tegole dai tetti.
Noi eravamo in mare con la barchetta, a pesca, c’era anche il nipote romano e il mare divento’ piatto come l’olio, il cielo plumbeo e un calore incredibile in mezzo al mare. Io e la D.M. capimmo a volo che c’era qualche problema e ci dirigemmo a riva col motore a manetta.
Nel frattempo il mare comincio’ a crescere e un’onda ci portà direttamente sulla spiaggia mentre io, che non ho mai avuto il piede marino, scendevo a volo dalla barca col nipote in braccio.
Il vento che si alzo’ ci gettava la sabbia negli occhi e fummo costretti ad avvolgerci negli asciugamani come tante odalische. E dal mare cominciammo a vedere la tromba d’aria, nera, stretta in basso e larga a cono in alto che correva veloce verso terra. Una roba impressionante.
Il giorno dopo sapemmo che aveva raso al suolo tutti i campeggi della zona lungo la costa. Il nostro si era salvato in parte perchè si trovava in un’insenatura, protetto dal costone e la tromba d’aria lo aveva appena rasentato.
sulle dichiarazioni di Bertolaso ...potrei fare un florilegio per cui non ho capito cosa ci sta a fare alla protezione civile: l'evento sarà stao anche imprevedibile ma le frane e gli smottamenti conseguenti ...no
RispondiEliminaps
RispondiEliminase permetti di costruire un campeggio nel letto di una fiumara... un poì imbecille (a dir poco) sei l
Bertolaso, da quando è riuscito a gestire la fila per la morte di papa Woytila, si crede il padreterno.....mah
RispondiEliminaLasciatemi spezzare una lancia sulla testa di Bertolaso.
RispondiEliminaIn un paese come il nostro dove la cementificazione è sotto assoluto controllo, la disboscazione pure, l'abuso edilizio idem, il controllo del territorio anche, eventi come questi (che casulamente si verificano ogni anno) sono da annoverarsi indubitabilmente fra gli eventi assolutamente imprevedibili.
E infatti non si pone il problema di prevederli. Basterebbe prevenirli.
Probabilmente Bertolaso indica come imprevedibile l'evento atmosferico, non il fatto di cronaca.
RispondiEliminaE se nessuno segnala il fatto atmosferico nel pieno della sua pericolosità, è logico che la Protezione Civile ha ben poca possibilità di agire.
Paps quello che tu chiami "fatto di cronaca" è costato la vita a quattro persone.
RispondiEliminaChe vanno ad aggiungersi alle decine e decine che sono già morte perchè in questo benedetto paese si continua a permettere di costruire sugli argini dei fiumi, di disboscare selvaggiamente i terreni eccetera, eccetera, eccetera.
E' ovvio che forse non si può prevedere il fatto di cronaca (l'alluvione), ma le conseguenze si; quelle sono certamente prevedibili, specialmente quando si sa di nulla aver fatto perchè non si verificassero.
O no!?
Paps quello che tu chiami "fatto di cronaca" è costato la vita a quattro persone.
RispondiEliminaChe vanno ad aggiungersi alle decine e decine che sono già morte perchè in questo benedetto paese si continua a permettere di costruire sugli argini dei fiumi, di disboscare selvaggiamente i terreni eccetera, eccetera, eccetera.
E' ovvio che forse non si può prevedere il fatto di cronaca (l'alluvione), ma le conseguenze si; quelle sono certamente prevedibili, specialmente quando si sa di nulla aver fatto perchè non si verificassero.
O no!?
vogliamo parlare dei morti di ischia .. o di quei ragazzi nel campeggio nella fiumara ...o dei morti di sarno ... o dei casini che succedono a gennaio sulle autostrade bloccate per il ghiaccio ...
RispondiEliminaprotezione civile mi sembra una presa in giro ... non proteggono nulla e quindi non è civile !
a Palinuro hanno persino deviato il corso del fiume Mingardo per costruirci una serie di palazzine, proprio là dove scorreva il fiume, alla foce. La fortuna finora è stata che il Mingardo è quasi sempre in secca. Dovesse riempirsi si riprenderebbe il suo letto e non è necessario essere geologi per capirlo. E dalla Campania in giu' sai quanti di qesti eventi imprevedibili potrebbero accadere?
RispondiEliminaMa di che stiamo parlando?!
RispondiEliminaCon che faccia parla un signore messo alla guida della Protezione Civile da un governo che ha varato due, dico due, condoni edilizi. (annunciandoli per tempo così che chi voleva costruire potesse farlo senza problemi). Ha modificato in maniera assai meno restrittiva i vincoli per costruire nelle zone costiere. Ha venduto per fare cassa intere zone demaniali, ha cambiato la destinazione d'uso di altre zone demaniali, ha ridotto l'area di due parchi naturali e uno l'ha soppresso? Il capo del governo in questione, inoltre, si è fatto un bell'abuso edilizio in Sardegna con tanto di molo sotterraneo e collina artificiale?
La vera calamità è nata a Arcore nel 1929.
Appena nato era già un porco naturale.
non è difficile dedurre che siamo con le pacche nell'acqua, nel vero senso della parola.
RispondiEliminaPaisà, conosco bene quelle trombe che tu hai egregiamente descritto. Quelle trombe tardo-agostane o settembrine che, dalle colline a picco di Parghelia o di Ricadi o di S. Domenica, si riesce a scorgere in lontananza, piccole piccole, che viene da chiedersi: "é lei o non é lei"; che continui a guardare mentre avvicinandosi si ingrandiscono sempre più fino a toglierti qualsiasi dubbio: "é lei! e dove andrà?". Anche Zia conosce quei luoghi, la loro incomparabile bellezza naturale e selvaggia, molto spesso violentata dall'intervento dell'uomo (diciamo così), che non si crea scrupoli a dissestare quel paradiso e a pisciarci (leggi: scarichi fognari) dentro i colori di questa tua splendida foto. Viva l'Italia!
RispondiEliminaMarassi se parliamo dello stesso porco naturale ...
RispondiEliminaquello degli ulivi importati dalla spagna ....
non è nato nel 1929
a me risulta
Milano, 29 settembre 1936
da qui la canzone della Equipe 84 29 settembre ...
comunque il sacco di italia non è solo colpa sua ..lui ha accentuato ma ci sono dentro un poco tutti
non so se avete visto in TV i primi cittadini dei comuni dell'isola di Iaschia ...da cazzi in faccia ...
ma tanto per ricordare :
a) villaggio coppola 30 anni per demolire le Torri
b) idem a bari ..( ed ha fatto notizia ..quando quei mostri non andavano costruiti)
c) a san marco di castellabate un hotel a 5 stelle su una necropoli romana
d) gli sturci della costiera amalfitana e sorrentina ...ed ogni tanto se ne scende un pezzo di montagna
e) vogliamo parlare del Vesuvio ... meglio di no se no dite che faccio la seccia
e quello dell'albergo di Positano che si stava costruendo pure la seggiovia a mare con tanto di piloni?
RispondiEliminahttp://jeneregretterien.splinder.com/post/7334134
S.B. ha il torto o il merito (secondo i punti di vista) di aver reso visibili tutte le porcate fatte nei decenni precedenti. Ad Ischia poi hanno modificato persino i vincoli paesaggistici con un decreto ad hoc del governo e così gente che si ritrovava una casetta di 2 camere si è fatto la villona, disboscando e risalendo le pendici dell'Epomeo.
RispondiEliminaE grazie che ci sono le frane.
Hai ragione Mianonna, ho confuso il giorno con l'anno.
RispondiEliminaGli avevo appioppato 7 anni, quando invece meriterebbe l'ergastolo
Il porco ispiratore, Bettino Craxi, è invece nato a Messina, a poca distanza di mio nonno Francesco, coetaneo di suo padre. Che era avvocato, mentre mio nonno era magistrato.
RispondiEliminaCarolina
errata corrige 1: non solo ispiratore ma anche legiferatore a suo favore; errata corrige 2: a poca distanza DAlla casa natale di mio nonno.
RispondiEliminaCarolina
zia concetta, io in quei luoghi ci ho lasciato il cuore. Ma un giorno il mio bambino si ricopri' di bolle e dovemmo tornarcene a casa di corsa. Sembrava varricella ma era un'infezione presa sulla spiaggia. E poi dopo si scopri' che a santa domenica, appunto, c'era uno scarico a mare che era pure rotto. Noi non lo sapevamo perchè in quella zona c'erano solo pozzi ad assorbimento. Insomma una fogna ha distrutto quella zona stupenda. Ora non so a che punto sono, non ci sono piu' tornata, ma non credo siano cambiate granchè le cose.
RispondiEliminacarolina, non sapevo che Craxi fosse siculo.
RispondiElimina:-) più che "siculo", era un Italiano nato a Messina. A casa mia date anche le conoscenze diede vita al o almeno rinforzò il seguente proverbio:
RispondiEliminaIl figlio del ricco è scemo.
Il figlio dello scemo è povero.
Il figlio del povero è intelligente.
Il figlio dell'intelligente è ricco. :-)))
Carolina
Abito a Napoli, nel quartiere di Soccavo (piena città quindi). Lì, c'è un garage e delle officine (uffici, depositi, etc) che essendo sotto il livello di una fogna, ogni paio di anni, con piogge straordinarie si alluvionano, ma di brutto! Veri e propri torrenti di fango in piena che travolgono ogni cosa incontrata. Non so come non ci sia scappato il morto fin'ora, fatto sta che si ricostruisce tutto come prima, fino alla prossima!
RispondiEliminaEcco una foto dell'ultimo:
mammamia !!!! e che è?
RispondiEliminama è la Croce di Piperno lì ?