Nisida

Nisida

mercoledì 12 aprile 2006


GRAZIE AI CERVELLI IN FUGA



Ci avete fatto nascere nel paese più bello del mondo e ci avete fatto studiare fino alla laurea. Matematici, chimici, biologi, fisici; ci avete detto: voi siete il futuro, voi dovete costruire l’Italia del futuro. Oppure ci avete fatto lavorare in una pizzeria, o in una miniera, o da un parrucchiere.
Ma a tutti un giorno avete detto: andate a fare in culo, non vi vogliamo, quelli come voi se ne vadano all’estero a progettare satelliti, a dirigere l’Hubble Space Telescope, a diventare Nobel.
Avete però fatto un errore: a tre milioni di noi avete chiesto una volta cosa ne pensiamo. E vi abbiamo detto quello che tutto il mondo vi dice da anni: basta con il nano, basta, vi preghiamo. Qualsiasi cosa, Prodi, Casini, D’Alema, Amato, Buttiglione, anche Fini.
Insomma, le elezioni e il vostro futuro lo abbiamo deciso noi. Che era poi il mandato che ci avevate dato quando ci avete fatto nascere.


Grazie a Carletto Darwin, ricercatore in Germania, che ha scritto questa bellissima lettera e grazie a tutti i ragazzi che sono andati via dall'Italia per costruirsi un futuro.
E penso soprattutto al gattosolitario (adesso non più tanto solitario), mio concittadino, sotto il cielo di Svezia.


26 commenti:

  1. eh... lo dicevo io che bisognava emigrare ;o)

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  2. Io no, nun torno...mme ne resto fore

    e resto a faticá pe' tutt quante.

    I', ch'aggio perzo patria, casa e onore,

    i só carne 'e maciello: Só emigrante!



    alla facciaccia del nano malefico e di Apicella

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  3. Bellissima (e verissima) lettera!

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  4. Come ho scritto a casa mia c'è un'Italia che vuole cambiare.

    Anche quella che non abita più qui.

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  5. credo sia il caso di considerare con la dovuta importanza questi "cervelli" che ci siamo lasciati sfuggire.

    Per ora tiriamo un sospiro di sollievo.

    saludos

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  6. però i cervelli non li ha fatti emigrare solo il nano, questo solo per amore di verità.....

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  7. no certo, il nano ha solo accentuato la tendenza. Grazie alla riforma Moratti ha tolto loro ogni speranza di restare.

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  8. ieri mi ha chiamato (ci ha chiamato a casa) una nostra amica spesso in giro per il mondo, ed in quanto in giro e non stabile (india, usa, inghilterra) non votante (se non quando è in italia).

    Si è subito informata e si è subito rassicurata.

    Mi sono sempre chiesto di questo voto degli italiani all'estero: ma non è che sono meno rintontoliti dalla televisione nostrana?

    ciao

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  9. Ieri ho seguito una chat di Severgnini con questi italiani all'estero.

    Intervenivano ricercatori universitari, imprenditori, docenti, e tutti ci tenevano a far risaltare un dato: "non siamo l'Italia pizza e mandolino", ci tenevano a specificare.

    Ecco io credo che Tremaglia e soci abbiano commesso un errore di valutazione nel chiedere con insistenza il voto degli italiani all'estero (al quale io resto molto contrario): hanno creduto che a votare ci sarebbe andata quell'Italia "anema e core", che forse esiste più nello stereotipo che non nella realtà.

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  10. Il fallimento della politica di Tremaglia è esemplificato dalla trombatura della Pavone.

    Si, anche io sono contraria, ma bisogna fare un distinguo.

    Nei casi come quello della Rita nazionale, che all'apice del successo se n'è andata nelle valli svizzere, al riparo dalle ingerenze del fisco italiano.

    E vogliamo considerare pure italiani all'estero quelli che vivono a Montecarlo per i medesimi motivi o alle Caiman?

    Mi rodeva pensare che poi avremmo dovuto pagare anche uno stipendio da senatore a chi furbescamente si era guardato il suo orticello, mantenendo nel contempo un occhietto all'Italia, non si sa mai.


    Anche io ho seguito ieri la chat di Severgnini. Ho posto anche delle domande. A me è sembrata un'ottima iniziativa per venire a contatto con realtà sconosciute ai piu'.

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  11. riflexioni, ovviamente non parliamo delle nostre truppe in missione di "pace" all'estero.

    Maggioranza a destra (68%) e voto agli ultrafascisti.

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  12. avete sentito della paccata di schede votate trovate per strada a Roma? Io davvero non so che pensare.

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  13. 1. In culo a Tremaglia

    2. Secondo me se trovano altre scatole e cominciano a ricontare per bene si scopre che gli exit poll della Nexus avevano ragione.

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  14. Roquetin potresti avere ragione lo sai? Per Tremaglia... che gigantesca soddisfazione!!!

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  15. Jenè grazie infinite per quello che scrivi, ma sai che purtroppo non sono riuscito a votare? Spero di poterlo fare ai prossimi referendum... saranno sufficienti 3 mesi per le pratiche? Ma non voglio farmi più il sangue amaro per questo. Almeno la soddisfazione è che ho fatto un pò di campagna elettorale qui tra alcuni "connazionali", è servita a quanto vedo!

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  16. Mi hanno scritto in privato per chiedermi perchè mai gli italiani residenti all'estero non dovrebbero votare, come ho detto sotto.

    Spiego qui come la penso precisando che il mio discorso vale per coloro che sono stabilmente e definitivamente residenti all'estero.

    Bene, come sapete la rivoluzione americana iniziò con una protesta fiscale al grido di "no taxation without rapresentation".

    I coloni, privi di rappresentanza al parlamento inglese, sostenevano che coloro ai quali non viene concessa rappresentanza politica dovevano essere esentati dal pagare i tributi che sovvenzionavano quella stessa politica alla quale essi erano estranei.

    Il concetto a mio parere vale anche se si invertono i termini.

    Insomma "no rapresentation without taxation": chi non paga le tasse in questo paese a mio parere non dovrebbe neppure concorrere alle scelte politiche che spesso quelle tasse determinano e che con quelle tasse si finanziano.

    E' la mia opinione.

    Che almeno nel caso estremo di coloro che, come la Pavone, sono all'estero proprio per non pagare le tasse mi pare difficilmente contestabile.

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  17. *gatto, mi dispiace che tu non abbia potuto votare. So che la procedura è alquanto complicata.


    *conte, se non sbaglio la legge inglese considera fuori titolo i cittadini che si trovano all'estero da piu' di 5 anni.

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  18. Esatto jene.

    Nel mondo anglosassone (dove le tasse sono abituati a pagarle) l'interdipendenza fra diritti e tassazione è molto sentita.

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  19. Oggi e per sempre, dovremo celebrare l’opera del compagno Mirko Terraglia, monumento alla coscienza di classe, eroe del popolo e dell’internazionalismo rivoluzionario, senza il quale nulla di tutto questo sarebbe stato possibile!

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  20. e infatti Formigoni ha paragonato Tremaglia a Comunardo Nicolai, lo stopper del Cagliari, passato alla storia del calcio per gli autogol.


    Anni e anni di viaggi in Argentina, per far vincere la sinistra in zona Cesarini. Onore al merito.

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  21. pero' un doveroso tributo andrebbe anche a Calderoli, per aver scritto e promosso la lagge "porcata", che ha regalato una carrettata di seggi alla Camera al centro sinistra.

    Propongo, vista la sua passione per le t-shirt di inviargli la maglietta "Io sono un coglione" ad honorem.

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  22. Jene questa è bellissima, dai su la maglietta a Calderoli e ringraziamo il "repubblichino" Tremaglia per il bel regalo! Ti dirò che dà una bella soddisfazione essere considerati (noi che siamo andati via) una delle parti "buone" dell'Italia...

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  23. Veramente la cosa dell'inghilterra è inesatta. Mia moglie ha sempre votato dall'Italia. Ha dato la delega per votare alla sorella, quindi secondo me una cosa poco proponibile per l'Italia. E vero che ti cancellano dalle liste dopo cinque anni, ma solo se non dai notizia, ti iscrivono invece in una lista particolare perchè residente all'estero e ti chiedono di rinnovarla ogni tanto.

    Secomdo me la questione degli italiani all'estero è impostata male.

    State appaiando ancora sole e mandolino, ma lo aggiornate con la questione cervelli in fuga.

    Io vedrei invece l'ottica che ormai il mondo si è ristretto, e l'europa ancor di più, abbandonate la questione dell'euro che una parte degli italiani ha fregato un'altra come appare evidente dal fatto che uno su due la casa delle libertà l'ha votata ancora, guardiamo invece che l'europa offre con le sue differenze grandissime opportunità DI SCAMBIO , una fetta di quelli che viaggiano al giorno d'oggi lo fanno perchè imparare in posti diversi E' MEGLIO che non stare abbarbicati al paesello alle falde del vesuvio che se erutta non lascerà scampo a nessuno.


    Pixel

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  24. OK Pixel, diciamo che è giusto che imparare in giro per l'Europa sia meglio, ma non puo' essere un'imposizione. Se tu tagli ogni opportunità con una legge che chiude ai ricercatori, tagliando i fondi e creando dei precari a vita, costringi, ripeto, costringi i giovani ad andarsene, che non è proprio la stessa cosa di fare un Master all'estero.

    Il sole e il mandolino stavano nella mente vecchia di Tremaglia, anche noto per i culattoni.

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  25. Io ti dico che chi come va via lo fa senza speranza di tornare... o sapendo che se tornerà lo farà perchè : 1) è stato mandato dal prof di turno che poi se lo riprende a 1100 euro al mese ; 2) torna perchè lontano da mamma non ci può stare (ne conosco molti); 3) si è scocciato di fare ricerca e vuole un posticino sicuro

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