Nisida

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sabato 21 novembre 2020

Zona rossa, anzi Rosè

 Come dice il nostro ineffabile presidente De Luca.

Chiunque pensi a situazioni simili a marzo/aprile sappia che si sbaglia. Napoletani in giro ce  ne sono, certo di meno e controlli ne ho visti pochi, almeno quelle poche volte che esco. Ad esempio ho accompagnato in auto il marito dal cardiologo per controllo ( gli hanno impiantato un defibrillatore) e abbiamo incrociato ben tre posti di blocco. Non ci hanno fermati perché già impegnati a verbalizzare. A piedi non lo so, visto che siamo giudiziosamente ai domiciliari, unica eccezione spesa settimanale.

Intanto si stanno ammalando amici e conoscenti, qualcuno anche gravemente e non sono tutti vecchi e con patologie pregresse. Il figlio di un’amica, dopo essere rimasto a casa per dieci giorni con febbre crescente è finito in ospedale, anzi in clinica visto che trovare posto è ormai come una lotteria. Aggravatosi causa una brutta polmonite ha rifiutato di farsi intubare è così lo hanno riportato in clinica. Ora non ho più notizie. Un altro amico manda appelli dal Cotugno, per carità state attenti e mostra un video con lui nel CPAP, il casco respiratorio, come un pesce nella boccia. Anche la descrizione è spaventosa eppure c’è chi continua a negare l‘esistenza del Coronavirus, tanto che si mettono a inseguire ambulanze e fare video per dimostrare che girano a vuoto e non contenti le prendono anche a calci.

Ed io che mi scandalizzavo per i terrapiattisti ! Chissà cosa dovremo aspettarci ancora da questo annus horribilis.


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