Nisida

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sabato 17 novembre 2012

Gramellini e le prenotazioni


Non dice dove è avvenuto quanto racconta ma qui da noi accade da tempo immemorabile.
Se devi fare una ecografia e la vuoi fare in convenzione pagando il ticket i tempi sono lunghissimi, perché mi hanno spiegato che la ASL non permette di farne più di tante al mese.
Se la fai privatamente anche il giorno stesso.
Dalla fine di settembre la regione Campania ha finito i soldi per i rimborsi ai convenzionati per cui se fai una prenotazione ti chiedono se sei esente. Se lo sei devi attendere almeno a gennaio perché in quella data la regione riapre i cordoni della borsa, altrimenti ti offrono di farla privatamente al costo del ticket o poco più.
Consideriamo inoltre che noi qui abbiamo un ticket maggiore di 10 euro rispetto alle altre regioni e anche gli esenti e i malati cronici pagano 5 euro.

MASSIMO GRAMELLINI
Una signora affetta da sinusite acuta telefona al solito ambulatorio per prenotare una visita specialistica. Ma la segretaria le rivolge una domanda nuova: esente da ticket? La signora dice di sì e la segretaria fissa l’appuntamento per il 16 aprile 2013, quando la sinusite sarà guarita oppure da acuta sarà diventata cronica. Moderatamente furibonda, la signora si confida con il fratello, che telefona allo stesso ambulatorio per fissare la stessa visita, ma alla domanda sull’esenzione risponde di non averne diritto. La stessa segretaria gli prenota la visita per il 3 dicembre 2012.  

Al lettore che mi ha segnalato questa storia di ordinaria ingiustizia ricordo che indignarsi scioglie i grumi del cuore e fa bene (persino alla sinusite). Ma non serve ad anticipare le visite degli esenti da ticket, che restano fissate al futuro remoto perché lo Stato paga tardi gli ambulatori o non li paga proprio. Non li paga perché, da quando gli hanno impedito di continuare a indebitarsi, non ha più soldi. E non ha più soldi, nonostante le tasse, per una serie di concause: le ruberie dei politici, gli sprechi degli amministratori, l’eccesso di servizi richiesti alla sanità pubblica da medici pigri e malati immaginari. Adesso il tempo è scaduto: per tutti, anche se come sempre i primi ad andarci di mezzo sono stati i più deboli. Eppure c’è un’alternativa al lamento. Esistono programmi sanitari che consentono di prenotare visite gratuite in ambulatori meno congestionati, ancorché più lontani da casa. Bisogna informarsi, muoversi, industriarsi. L’era dello Stato Mamma è finita. Anche per i ladri e i furbi, però. 

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