Settembre, andiamo, è tempo di migrare. E per noi è tempo di tornare a casa, a beccarci le prime piogge per strada, vista l'inveterata abitudine di lasciare ombrelli ovunque tranne che dove servono.
Tornare nella città ancora sonnolenta, incontrare i primi fetienti, restare svegli per i cani scatenati che abbaiano tutta notte e i ragazzini sguinzagliati in bande di unni che tutto distruggono, auto in sosta comprese e gli allarmi che non smettono di suonare.
Bentornati a Napoli, il comitato di accoglienza in grande spolvero ci riceve per farci sentire come se non ce ne fossimo mai andati. Un classico, come le canzoni.
http://www.youtube.com/watch?v=wte1uk4A5eU
http://www.youtube.com/watch?v=6dmovs2Vya0
Mi pare che sia le vacanze che i rientri contengano quel tanto di apocalisse che ben figurerebbe in una rassegna cinematografica contemporanea.L'anno prossimo vi seguo con piccola troupe, a lavorare bene si sarebbe giusto in tempo per partecipare a qualche sezione tipo Orizzonti (perduti)
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RispondiEliminaE ancora non sai tutto. Appena capisco dove scriverti ti mando una mail. Ciao
RispondiEliminaTi ho inviato l'indirizzo (che poi è il solito)
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