Nisida

Nisida

giovedì 17 maggio 2012

B.R.A.

Quest'anno per svariati motivi, tra cui la salute, non siamo più andati in campagna e come succede con Maometto che non va alla montagna, la montagna va da Maometto.
E così la D.M. si sta costruendo un succedaneo dell'orto in terrazza. Ha piantato basilico e pomodori e sta costruendo un megaimpianto di innaffiamento che neanche il ministero delle acque.
Ha piazzato un bidone enorme, ha installato tubicini tipo flebo ed ha messo un timer per innaffiare automaticamente in caso di assenza. E di sicuro i pomodori spunteranno quando saremo in vacanza questa estate, con nostra soddisfazione.
Nel frattempo, anche il mio avocado idroponico, che ha messo un casino di foglie tanto che somiglia ad un palmizio, è stato opportunamente trasferito in vaso e speriamo bene.
Anche il pargolo si è scoperto il pollice verde e sul terrazzo romano ha piantato pomodori e peperoncini verdi, che a Roma sono pressochè introvabili. Infatti le piantine le ha importate da Napoli, coerente con la tradizione da emigrante di famiglia. Lo zio infatti, da 40 anni a Roma, continua a fare i viaggi della memoria, portando da Napoli salsicce, friarielli, pastiere e sfogliatelle. La globalizzazione gli fa un baffo a lui, sebbene Sedlex racconti delle amiche londinesi che sfornano casatielli, trovando persino la sugna nel regno di sua Maestà.
Comunque, sarà la crisi, sarà che i prezzi dal verdumaio lievitano più delle pagnotte, gli orti sui terrazzi stanno vivendo nuovi splendori.
Bisogna solo fare molta attenzione agli insetti, perché qui son peggio delle cavallette, si magnarono tutti i gerani parigini, fiori e foglie. E non ci furono pesticidi che potessero rimediare.

7 commenti:

  1. Hehehehehehe...

    BENTROVATA, carissima Parteopea!!!

    Mi sono scompisciata dalle risate nel leggere della D.M e del Figlio, ed ancor più dello zio...
    Un racconto realista ed ironico, come tradizione napoletana conviene...

    Per quanto riguarda gli 'orti sui terrazzi', credimi, qui in padania (???) sarebbero impossibili visto il clima continentale e poco assolato...

    Vabbèh, però abbiamo la razza Bossi! grrrrrrr

    Un salutone, ciaooooo
    Angela

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  2. ciao Angela, che piacere rileggerti. Ci sei anche tu :-D

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  3. Bello, io ho sempre voluto fare una cosa del genere, e ci ero molto vicino quando avevo il balcone ad Uppsala :)

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  4. si mi ricordo le foto del balcone di Uppsala, e il nido dei merli :-D

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  5. Io mi rifiuto.Lacrime sudore e sangue per una vista sul barocco, per fare cosa poi? Piantarci i broccoli?
    La crisi non avrà ragione del mio senso estetico,dell'effimero e dell'utilità delle cose inutili.Piante ornamentali per sempre e per un giorno ancora.

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  6. Io mi rifiuto.Lacrime sudore e sangue per una vista sul barocco, per fare cosa poi? Piantarci i broccoli?
    La crisi non avrà ragione del mio senso estetico,dell'effimero e dell'utilità delle cose inutili.Piante ornamentali per sempre e per un giorno ancora.

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  7. ma infatti anche io e la D.M. la pensiamo esattamente al contrario. Io non ho barocco qui ma piantare pomodori è quanto di più effimero si possa fare. Al mercatino te li danno per un euro a kilo e qui spunteranno (forse) quando non ci saremo. Sai che soddisfazione.

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