Nisida

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sabato 14 aprile 2012

Manca ancora la tassa sul macinato

Mettere nuove gabelle e applicarle nella maniera più fantasiosa e scoprire una forma di sadismo nei confronti dei cittadini che devono sottostare.
Ieri sera a Le invasioni barbariche le Kessler erano stupefatte che in Italia per pagare le tasse ci sia un papiello di 80 pagine da leggere. Negli altri Stati più civili del nostro ti mandano un bollettino di pagamento con l'ammontare di quello che devi e se non sei d'accordo fai reclamo.

Evidentemente lo ritengono ancora insufficiente e allora via all'Imu in 3 tranche, a giugno, a settembre e a dicembre. E si pagherà con l'F24, forse. E si potrà conguagliare con il 730, forse.
Insomma non si capisce niente ancora, tra emendamenti, studi e li mortacci loro.
Si potrebbe interpretare così:
dateci qualcosa di soldi ora, a giugno, che ci servono, poi a settembre ce ne date un altro po' ma non sappiamo ancora quanto e poi alla fine ci date il resto. Quanto lo saprete solo alla fine.
E alla fine capiremo che le 3 tranche servono a spillarci qualche cosarella di più, che divisa per tre la supposta la sentiamo meno.

E ancora: l'accise di 2 centesimi sugli Sms in favore della protezione civile. A spese dei ragazzini.
Altri 5 centesimi sulla benzina, che tanto la paghiamo poco.
Il pasticciaccio degli esodati, dove la Fornero dice che sono 65mila e l'Inps 130mila e i sindacati molto di più. Chissà per la Questura quanti sono.
In effetti pare che abbiano trovato i soldi solo per i 65 mila, così almeno si spiegherebbe. E se non ci sta bene ci minacciano pure che se ne vanno. Ah sì? E gghiatevènne, jà.
E dovevamo fare un governo di tecnici per vedere questo guazzabuglio?
A quando la tassa sul macinato?

4 commenti:

  1. Tanto se fanno una disposizione per gli incentivati all'esodo dovrà valere per tutti quelli che risulteranno.I soldi li trovano.
    Lo sapevo che usciva fuori questa storia. In questo Paese, la prima guerra è sui numeri, ovvero sugli Uffici del lavoro che non funzionano.
    Gli accordi si ratificano lì.
    E anche le aziende...che efficienza...dovrebbero poter trasmettere i dati in pochi giorni.
    La verità è che non funziona niente.Ne' pubblico ne' privato.
    Decine di anni di tecnici ci vorrebbero e una riforma dello stato con ripristino della fustigazione per i duri di comprendonio.

    (Il mio commercialista si rifiuta di ricevere i clienti ansiosi di sapere...
    "Tanto che vieni a ffà? Ancora non si capisce niente")

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  2. Se penso a tutti i denari spesi per l'informatizzazione.... tanto alla fine scopri che non sanno mettere in relazione i dati fra loro. Un esempio a caso: l'anagrafe e la Asl, che continua a pagare i medici di base per i pazienti deceduti da tempo.
    Ha ragione il tuo commercialista, non si sa una mazza e il CAF sotto casa piange all'idea della carica delle migliaia di cittadini che devono fare il 730, pagare l'Ici, conguagliare etc. tutti assieme appassionatamente (che giuraci, non allungheranno certo i termini). Per ora stanno lì a girarsi pollici.

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  3. Il problema è che i computer senza l'essere umano che ne conosca la filosofia e quindi l'utilizzo vero sono come vasche per i pesci rossi.Per anni l'unico modo per ottimizzare il personale è stato l'incentivo all'esodo.Dubito che i dati dei sindacati siano esatti, per quella che è la mia esperienza non tutte le contrattazioni sono passate per le loro mani, mentre gli uffici del lavoro e le imprese dovrebbero saperne di più, al dunque non devono fare le statistiche dai tempi di Cavour ma solo per gli ultimi due anni.Che sarà mai.

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  4. in effeti questa storia è allucinante. Si potrebbe risolvere facendo un appello a chi ha firmato, visto che gli altri interessati fanno gli gnorri. Io ho un'amica a cui stanno rinviando la pensione di anno in anno. Ora pare, ma non è sicuro, che la prenderà dall'ottobre del 2013. Và a capì.

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