Nisida

Nisida

martedì 17 gennaio 2012

Pirati dei Caraibi

Eravamo un popolo di santi, poeti e navigatori.
Con buona pace di costoro, ora siamo un popolo di ladroni, parolai e capitani codardi.


Non per inchiodare l'ennesimo chiodo nella croce su cui tutti lo stanno crocifiggendo, ma perché Schettino  è fuggito dalla nave dopo aver fatto quel po' po' di manovra che probabilmente ha salvato la vita a 4.000 persone? Da eroe a vigliacco il passo è breve.
Su questo sito c'è una ricostruzione dell'incidente abbastanza credibile.


Ma il web e i giornali sono pieni di "piccole storie ignobili".
Questa signora ad esempio, membro dell'equipaggio della Costa Concordia, che dichiara:


"Abbiamo dovuto gestire un branco di pecoroni allo sbaraglio"


dimenticando che se lei ha trovato lavoro lo deve proprio ai pecoroni.

1 commento:

  1. Provo un malessere difficile da descrivere.
    .
    Una tale dose di superficialità è rara da trovare tutta insieme in una "storia".
    .
    Qui è talmente concentrata che può dare dolori alle articolazioni , nausea, cefalea, vomito, dissenteria. Indifferentemente.
    .
    Pare che le cose si siano aggrovigliate a tal punto e così bizzarramente, da dare luogo ad un tripudio di cialtroneria, impudenza, tracotanza. Non ricordo un evento tanto singolare da trasformarsi all'istante in un riassunto così didascalico delle "virtù" del moderno italiota.
    Quello celebrato negli ultimi 20 anni dagli immancabili e puntualissimi cinepanettoni.
    Pare una sceneggiatura in cui da un momento all'altro vedrai sbucare fuori un Boldi, un De Sica, un Panariello o un Pieraccioni qualsiasi!

    Pensiamoci, se non è proprio così. Cosa abbiamo esaltato per tanti anni? il culto della furbizia, della menzogna, del "tanto capisco tutto io per cui te lo metto in quel posto".
    .
    Il mare è il contrario di tutto questo micidiale impasto di ingredienti velenosi. Il mare esige dignità. Esige il coraggio dell'umiltà.
    Si perchè ci vuole il coraggio di rispettarlo il mare. Ci vuole il coraggio eroico di rinunciare al proprio Ego smisurato per accostarsi al mare
    Il mare non ammette assenze. Non consente negligenze. Il mare è una scuola alla vita.C'è chi lo impara e chi pensa di stare al luna-park. Di poter scherzare. Di poter contare sulla impunità totale. Nessuna regola, nessun senso del dovere, nemmeno l'ombra di una coscienza.
    .
    Questo registriamo.
    S'è estinta in molti, in tanti, la coscienza.
    Quell'autorità più alta di una qualsiasi Capitaneria, di qualsiasi ordine impartito, di qualsiasi decreto governativo. E' deceduta dopo venti e più anni di malattia berlusconiana. L'epidemia ora s'è estesa a tutti i livelli della popolazione.
    L'estinzione della coscienza segna una disgrazia antropologica. Noi siamo qui a registrarne il decesso, in questo duemiladodici già funesto anche senza la tanto annunciata "FINE DEL MONDO".
    .
    Come potrebbero all'estero non compatirci?

    RispondiElimina