Nisida

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lunedì 3 ottobre 2011

MEDICINA DEL PASSATO

Visitando il bazar egiziano a Istanbul, quello delle spezie, c'è tutto un settore dedicato agli animali ed ai loro mangimi. Tra le tante curiosità c'era un grosso vaso e guardandolo bene ho visto che conteneva delle sanguisughe. C'era anche un cartello che ne illustrava l'uso sul viso di una ragazza. Avevo pensato a qualche inusuale trattamento di bellezza, che dopo il botulino ormai possiamo immaginare di tutto.
Confesso che ogni volta che mi trovavo lì giravo al largo, tanto è lo schifo che mi suscitano le cosiddette mignatte.
Ricordo che molti anni fa venivano usate come cura per la pressione alta e le applicavano i barbieri.
E invece qualche giorno fa leggo sul Corriere che le sanguisughe sono state utilizzate all'ospedale di Malmoe per la ricostruzione del viso di una donna sfigurata dal proprio cane, durante un intervento, per prevenire la stagnazione del sangue.
E sembra che anche in Italia vengano utilizzate nel campo della chirurgia plastica. Va a sapè.


E forse un giorno scoprirò che anche questa specie di cetrioli colorati, chiamati "melone amaro", messi in infusione nei barattoli e venduti per curare malattie gastriche, vengono usati per curare l'ulcera.


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