Nisida

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domenica 18 settembre 2011


QUESTA NON PUO' PROPRIO PASSARE

Perchè ci vuole veramente tanto tanto pelo sullo stomaco per paragonare l'Avanti! di Lavitola a quello di Pertini.



L'autore di questa vergognosa pagina è Marcello Veneziani, da tempo considerato l'intellettuale di destra (ne avevano solo uno?)
Ma a noi piace ricordarlo così, come colui che piagnucolava sul Corriere perchè dopo aver lasciato la moglie per una più appetibile squinzia, costei per dispetto gli bruciava i libri a rate.



E questo, diciamocelo, per un intellettuale è veramente un colpo al cuore (ad avercelo un cuore).

 

7 commenti:

  1. Ma guarda che vanno a tirare fuori...la commemorazione funebre del 1953.
    Sessant'anni fa non era mica solo Pertini a ritenere Stalin  un uomo politico   dotato di "immensa statura". Non fosse altro perchè dall'Unione Sovietica poco trapelava...
    Questa è la solita malafede , non c'è nemmeno di che richiamare l'intellettuale organico a un minimo di senso storico.
    Ha ragione sua moglie : visti i risultati, tanto vale bruciargli la biblioteca.

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  2. eheheheh... magari gli ha lasciato solo la collezione dei Topolino, và

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  3. Lo stesso 'minimo di senso storico' di chi cita il capo del ventennio con intenti denigratori, dimenticando che il 98% del popolo gli aveva dato il suo consenso..... o no?

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  4. Di Pertini, anche durante il settennato, il Movimento sociale diceva che era un boia, un assassino. Niente di nuovo, quindi. Neanche i tragici errori di valutazione dei socialisti italiani sull'Urss, che portarono alla scissione di Palazzo Barberini, ai decenni di sudditanza al Pci, all'incapacità di farsi simile ai partiti socialisti europei.

    All'amico anonimo, con umiltà, consiglierei di consultare un manuale di storia o l'archivio dei risultati elettorali. Neanche attraverso l'alleanza coi liberali di Giolitti e Vittorio Emanuele Orlando, il cosiddetto 'listone', condizione che fu necessaria affinché Mussolini - minoritario come il suo partito - arrivasse alla presidenza del Consiglio, il Pnf ha mai raggiunto il 98% dei consensi.

    Sejo

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  5. Normalmente le dittature hanno consensi incommensurabili nel senso proprio della parola.

    E, atteso che nessun consenso ,quantunque  misurato dagli strumenti classici della democrazia,, potrebbe giustificare il crimine, il senso storico non è propriamente un'invenzione per assolvere qualsiasi cosa.

    La contestualizzazione serve a capire meglio, laddove capire dovrebbe essere il passaggio necessario ad evitare il ripetersi di errori.

    Non c'è esame del contesto comunque, che possa  avallare le leggi razziali, la guerra e le sofferenze che il fascismo ha arrecato al popolo italiano.

    E' triste vedere come  intellettuali della destra moderna si pieghino a mettere in piedi artifici quali il confronto tra un uomo politico e un faccendiere, pur di salvare la faccia al presidente del consiglio.

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  6. purtroppo il discorso è sempre lo stesso: l'ignoranza voluta e costruita perchè si perdesse il senso della storia, la memoria di quanto ci è accaduto, facendo strani paralleli come quello dell'amico anonimo sul consenso. Anche di S.B. si parlava e si parla ancora di consensi bulgari.
    L'altra sera al tg quando hanno mostrato le immagini di Bossi a Venezia c'era gente che è andata a manifestare indossando una bandiera italiana e a cui è stato dato del provocatore, sebbene rispondessero che quella era anche la bandiera dei cucuzzielli padani. Dove ci è toccato sentire un cerebroleso ministro della repubblica che invocava la Padania come alternativa ad uno Stato che non ha più democrazia e che fa il paio con l'altro tristo figuro che dichiara l'Italia stessa "paese di merda". Meditate, anonimi, meditate.

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  7. per completezza, ecco l'articolo:

    http://www.ilgiornale.it/rubrica_cucu/pertini_allavanti_fece_peggio_lavitola/18-09-2011/articolo-id=546535-page=0-comments=1

    certo che l'intellettuale organico del PdL è Veneziani, non ci dobbiamo preoccupare... questo "attacco" sarebbe disgustoso se non fosse così patetico e grottesco

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