Nisida

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giovedì 15 settembre 2011

VIAGGIO IN TURCHIA - 5

Fra le tante attrazioni c’era pure la gita in caicco e così io e la D.M. ci siamo imbarcati sul caicco turco, seduti sul cassero su grandi cuscini alla turca, con musica turca che andava a gogò che pareva un vascio navigante. Esperienza decisamente traumatizzante una lambada in salsa turca.

Lo staff della barca faceva di tutto per far divertire i turisti. C’è stata persino una danza orientale en travestì. Ho anche assistito al bagno di alcune ragazze rigorosamente vestite di nero dalla testa ai piedi che si tuffavano a cufaniello.

Ci hanno poi sbarcati sulla Camel Beach dove tutti hanno fatto le foto ricordo con i cammelli. Abbiamo anche provato il brivido di un controllo della Polizia marina che ci ha tenuti sotto il sole per una buona oretta, scusandosi in un inglese tremendo. Nel frattempo i giovanotti hanno rimediato un bel verbale.

Arrivati al martedì, stavamo passeggiando sulla megaterrazza, ammirando il tramonto dietro le isole quando, non vedendo un bassissimo scalino, sono atterrata a volo d’angelo sul pavimento marmoreo. E non mi sarei fatta niente se non fossi cascata sul MacBook che stava nella mia borsa, che per vendetta si è appizzato nelle costole. Lui non si è fatto niente, io sì. Al momento non sembrava nulla di grave, mi sono rialzata e camminavo bene, ma ora mentre scrivo sto ancora acciaccata, dovendo far ricorso ad antidolorifici per dormire almeno un po’ la notte. Pare che sarà una cosa lunga.

In realtà la cosa lunga è risultata più grave del previsto, merito della mia alta soglia del dolore, a quanto pare: quattro costole fratturate. Unica cura: riposo in branda. E così abbiamo finito di vagabondare.
 

2 commenti:

  1. purtroppo no, gatto. La situazione è peggiorata perchè mi sono strapazzata. Ora riposo assoluto e poi si vede.

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