Nisida

Nisida

venerdì 6 maggio 2011


MA LE POSTE NO

Tempo di versamenti. Ho traccheggiato finora per pagare la TARSU, aumentata vertiginosamente come i cumuli di rifiuti per strada. Siamo il popolo che paga la monnezza più cara del mondo, pur continuando a tenerla sotto casa.
Ho pagato jastemmando perchè temo le persecuzioni di Equitalia che è arrivata persino a prendersi i soldi direttamente dal conto corrente degli inadempienti.
Così ho raccolto un po' di roba varia e sono andata alle Poste.
Fila come di default ma quando è arrivato il mio turno l'impiegato allo sportello mi ha fatto ciao ciao con la manina. Pensavo mi avesse riconosciuta e mi salutasse, mica avevo capito che mi stava dicendo di andarmene che ci vedevamo un altro giorno.
Infatti mi ha annunciato che il terminale si era inchiantato e che non funzionava più niente causa blackout informatico.
Nel frattempo è uscita dal suo gabbiotto anche la consulente finanziaria annunciando che pure da lei non funzionava più nulla. Tutti le hanno chiesto come mai e perchè e lei ha risposto: magari lo sapessi, non sarei qui.
Si, ho detto, starebbe in tv a fare la maga di "ci devi credere".
Sono tornata dopo circa due ore e nel frattempo il blackout è rientrato, mi sono trovata persino in tempo per il vecchio numero che avevo preso.
Alla fermata del bus ho trovato una signora che arringava i passanti circa l'ultima uscita del "passerotto" che vorrebbe venire venerdi prossimo a rendere civile la città di Napoli.
La signora, con un eloquio degno dei peggiori postriboli, inanellava maleparole di cui di molte, lo confesso, ignoravo il significato. Sembrava la scena delle ingiurie della Gatta Cenerentola.
Si potrebbe suggerire al CEPU di assumere la signora come tutor per tenere un corso di aggiornamento. Hai visto mai che incontri il "passerottino svolazzante".

1 commento:

  1.  Rien - i tuoi spaccati arriccreano- e tu lo sai
    lucrezia

    RispondiElimina