Nisida

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domenica 4 luglio 2010

UOMINI CHE ODIANO LE DONNE?

ROMA - Avere un carattere forte e non lasciarsi intimorire dall'atteggiamento violento del marito potrebbe costare, alle mogli vittime di maltrattamenti, l'assoluzione del consorte. La Cassazione, infatti, ha annullato la condanna a 8 mesi di reclusione nei confronti di un marito accusato di aver maltrattato la moglie per tre anni. Dinanzi alla Suprema Corte l'uomo ha sostenuto con successo che non si trattava di maltrattamenti in quanto la moglie "non era per nulla intimorita" dal comportamento del coniuge, ma solo "scossa, esasperata, molto carica emotivamente".

Una sentenza che, secondo il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, "è un regalo ai violenti"

L'uomo, residente a Livigno, era stato condannato, con la concessione delle attenuanti, sia dal Tribunale di Sondrio che dalla Corte d'Appello di Milano, che avevano accolto le lamentele della moglie. Una condanna percepita come eccessiva dal marito che si è rivolto alla Cassazione, sostenendo che gli stessi giudici di Appello avevano rilevato come la moglie avesse un "carattere forte" e che dunque non era affatto intimorita dal suo atteggiamento. In sostanza, la tesi difensiva si è basata sul fatto che i giudici "hanno scambiato per sopraffazione un semplice clima di tensione" tra coniugi.
La Cassazione - con la sentenza 25138 - ha dato dunque ragione al marito, rilevando che non si può considerare come "condotta vessatoria" l'atteggiamento aggressivo non caratterizzato da "abitualità". I fatti "incriminati" in questa vicenda - prosegue la Cassazione - "appaiono risolversi in alcuni limitati episodi di ingiurie, minacce e percosse nell'arco di tre anni (per i quali la moglie ha rimesso la querela), che non rendono di per sé integrato il connotato di abitualità della condotta di sopraffazione". Così la condanna a 8 mesi è stata annullata "perché il fatto non sussiste".
da Repubblica.it del 2/7/2010

Care signore, bisognerà fare di necessità virtù: fingersi spaventate a morte e tirare calci nelle palle con tutto lo sdegno. E' la Cassazione che lo vuole, no?

3 commenti:

  1. L'unica lezione che si può trarre da questa sentenza è che a sopportare un marito violento per tre anni questo poi succede.Mara Carfagna vuol fare del femminismo con poca spesa?Cominci a immettere soldi nelle case protette invece di sottrarne.I giudici non possono cambiare le leggi. Ne' manovrare i bilanci.Mara Carfagna si.Che aspetta?

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  2. se ho capito bene la signora ha ritirato le querele (come da copione).Il problema è che bisognerebbe insegnare alle donne a difendersi. E non parlo del kung fu. Bisognerebbe imparare a riconoscere un rapporto malato fin dall'inizio e troncarlo. E invece le donne perdonano e tirano avanti, e poi leggiamo sui giornali come va a finire. Uno addirittura ne ha fatte fuori due di ex, pprima di ammazzarsi. E pare che ce ne fosse anche una terza.La Grifagna, prima di riempirsi la bocca di stalking farebbe bene a considerare questo.

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  3. Tutte le scuse sono buone per dare addosso ai giudici o strappare qualche simpatia in territorio nemico con gli affitti negati agli omosessuali.Non ho letto la sentenza e non la voglio leggere. Temo di scoprire che l'avvocato di lui è stato più abile dell'avvocato di lei.I giudici di Cassazione controllano solo la coerenza delle procedure, confrontano quello che è stato fatto alla luce delle leggi vigenti.La Carfagna che è avvocato, tutto questo dovrebbe saperlo.

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