Nisida

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venerdì 9 aprile 2010

COSA RIESCE A PARTORIRE UNA MENTE MALATA

E' incredibile cosa riesce a partorire una mente malata.
Questo individuo s'è inventato addirittura il battesimo al feto nella pancia della madre, destinato a non nascere.
Fino a quando dovremo subire queste ignobili forme di violenza sulle donne, in nome di Dio?


NAPOLI (9 aprile) - Battezzare i bambini nel grembo materno. Soprattutto quelli che non verranno mai al mondo. Quelli destinati agli aborti. È l’idea fissa di padre Giacinto Cataldo - trasferito dal 2008 al convento di San Domenico Maggiore di Napoli dal Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia - e del gruppo di fedeli di cui, come lui stesso ama definirsi, è «assistente ecclesiastico».

Un’idea vecchia di qualche anno, che l’instancabile sacerdote ha prima inutilmente provato di sottoporre ad un referendum popolare, poi sviscerato in libro ricco delle più varie citazioni - sacre scritture, diritto canonico, ma anche pareri di esperti psicologi - ed infine riproposto in occasione di Pasqua. Il Sabato Santo, infatti, don Giacinto e il suo «gruppo laico interdiocesiano del sabato sera» hanno celebrato lo strano rito della «sosta della memoria per il battesimo» per i nascituri «condannati due volte, nella vita del corpo ed in quella dello spirito, a non nascere mai» a causa «dell’aborto e altre manipolazioni tipo la Ru486».

In attesa del sacramento, in onore del nascituro, a conclusione dell’incontro, è stata anche consumata una torta augurale. In quella occasione - fa sapere una nota del gruppo - padre Cataldo e i suoi avrebbero però anche fatto pervenire al vescovo di Nola monsignor Beniamino Depalma una sorta di riflessione «Sulla possibilità-opportunità di impartire il battesimo ai bimbi nel grembo materno che, per ragioni diverse sono destinati a non nascere».

Il fatto che dalla diocesi, finora, non sia giunta alcuna risposta ufficiale, viene interpretato dal sacerdote come un positivo e benevolo silenzio-assenso. Inutile far notare a don Cataldo o a qualcuno dei suoi seguaci che di battesimo per i non nati - che è cosa diversa dalla morte che avviene nei primi istanti di vita - la Chiesa, che pure si è spesa e si spende per la difesa del nascituro fin dai primi istanti del concepimento, non ha mai parlato e che perfino il Limbo, il luogo tradizionalmente ritenuto destinato ad accogliere gli innocenti non battezzati, è stato dichiarato inesistente e addirittura mai esistito.

«Ci sono le condizioni spiega il sacerdote - perché anche nel grembo materno l’embrione e il feto possano ricevere il sacramento più importante per un cristiano». «D’altronde - ribatte se gli si fa notare che i sacramenti sono per i vivi - se il feto è malato non lo si cura somministrando i farmaci alla madre? Lo stesso può accadere per il battesimo: lo si impartisce al bambino attraverso la pancia della madre».

Ma per curare cosa? Padre Cataldo non ha dubbi: «Dal peccato originale, ovviamente. Lo immagini come una malattia genetica che affligge ogni concepito». Il battesimo dunque, spiega il sacerdote, potrebbe essere impartito alla donna anche subito prima dell’interruzione di gravidanza, dal medico o anche da un’ostetrica.

E nel malaugurato caso di un aborto spontaneo e, quindi, non prevedibile? «In quel caso vale il “battesimo di desiderio” da parte della madre spiega il sacerdote, per il quale il gruppo ha già consegnato a chi di dovere alcune formule di preghiera. Fautori di un battesimo «come professione di fede che ci porta nella Biblioteca dei santi», come dichiarano nel loro sito internet, i seguaci del «gruppo del sabato sera» prescrivono il sacramento anche a chi usa la pillola del giorno dopo. Cosa buona e giusta sarebbe farlo sempre, comunque, subito dopo il sospetto dell’avvenuto concepimento. Per «la salute spirituale di tutti i bambini nel grembo materno». Una sorta di ecografia per l’anima.

4 commenti:

  1. secondo un mio amico questo è la prova che i manicomi non hanno chiuso, bensì hanno solo cambiato gestione.Carolina

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  2. si potrebbe mettere un sacerdote sotto il letto e fargli battezzare lo sperma, così facciamo prima, no?

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  3. Carolina, come ha ragione il tuo amico.Io spero solo che il cardinale Sepe, che è uomo di mondo alla Totò, gli faccia qualche allegra pernacchia.Lunetta, c'è la crisi delle vocazioni, mi sa che non bastano  :-D

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