Questa immagine rappresenta quello che ho visto stamane sul tavolo: tutti i tasti della tastiera uno per uno, smontati e messi ad asciugare. Ho poi saputo che li aveva pure lavati col Nelsen piatti.Chi? Ma l'ingegnere, chi sennò?
Tutto è iniziato perchè io ho cambiato la tastiera. Le lettere non si vedevano più, pigiavo a caso.
Mio figlio ha pensato bene di utilizzarla, ma prima ha deciso di lavarla e sterilizzarla, staccando i tasti uno per uno e mettendoli a mollo in una bacinella. Lo scheletro della tastiera è stato poi appositamente trattato con la pennellessa. E questa mattina, al risveglio, la D.M. ha creduto che io stessi preparando le melanzane a funghetti.
Ma il bello è ancora da venire. Sia io che la D.M. ci chiedevamo quanto ci avrebbe messo a risistemare i tasti al loro posto e al ritorno a casa c'erano sul tavolo due tastiere, la mia e la smontata, più tutti i tasti di contorno.
L'ing stava usando la mia come guida, come si fa col coperchio di un puzzle e con aria assorta stava cristonando a tutto andare perchè a suo dire c'erano dei doppioni.
E pensare che, nella mia paranoia, mai mi sarebbe venuto in mente di fare questo. Al massimo in ufficio passavo sui tasti il fazzolettino di Citrosil.
Se continua così, va a disinfettare pure la pagina di Facebook.
Aiutatemi!!!!


«Ieri mattina, saranno state le sette, ho deciso di comprarmi un fucile per sparare ai negri. Ma prima avevo voglia di una spremuta d'arancia. Suina o no, la vitamina C non è mai troppa. Solo che in cucina le arance erano finite. «Peru!», ho chiamato. Zero. Ho cercato la domestica peruviana dappertutto, anche nel sottoscala dove la teniamo. Niente. Mi sono chiesto: che Paola le abbia dato un altro giorno di libertà, dopo quello dello scorso anno? Ma mia moglie dormiva. Non volevo disturbarla. Allora ho deciso di far colazione al caffè. Tanto, mi sono detto, devo andare a comprarmi il fucile. E poi il mercato è dietro l'angolo, prendo pure le arance. Così sono sceso.
fa un pò senso, vero?