Nisida

Nisida

giovedì 4 giugno 2009

SPERIAMO CHE SIA FEMMINA? NO

Ci pensavo stasera: meno male che non ho avuto figlie femmine.
Un tempo a Napoli c'erano le "signorine", descritte da Malaparte ne La Pelle. Donne che si prostituivano con gli americani venuti a salvarci dai tedeschi. Lo facevano per fame, per sopravvivere agli stenti, c'era la guerra.
Ma adesso le ragazze perchè lo fanno? Quale fame sconvolge le loro menti o le loro viscere?
Perchè una ragazza dichiara ad un giornale di essere vergine, dopo che è stata la protagonista della "piccante" storiella di cui abbiamo visto gli sviluppi su tutti i giornali? Come avrebbe raccontato Malaparte le signorine di oggi?
Perchè non si considera più un valore impegnarsi nello studio, preferendo la selezione per essere ammessi ad un reality?
Perchè si passano le proprie giornate tra parrucchieri e unghie laccate, pose dai fotografi per il book e conseguenti photoscioppate?
Investire tutto sulll'aspetto fisico e nulla sull'anima, collezionando fasce da miss e sognando un futuro da meteorina o al peggio un seggio in Parlamento.
Come avrei fatto a convincere mia figlia a studiare, a farsi il culo, col risultato di ottenere al più un posto da precario, un contratto a progetto, spiegandole che tanto nessuno muore di fame, anche se c'è la crisi?
Son tempi questi che è meglio avere figli maschi, per noi poveri genitori. Sperando che non ambiscano a fare i tronisti.

12 commenti:

  1. Le cose non sono così tragiche
    Quelle ragazze, salvo eccezioni, vengono da contesti ben definiti, una volta si sarebbe detto piccolo borghesi con pretese di arrampicata sociale.
    Ma attenzione una simile inclinazione esiste anche in chi aspira ad arrancare vette solo apparentemente meno futili.
    Insomma chi avrebbe mai detto che a Casoria ( sottolineo Casoria) potessero esistere locali per debuttanti e presidenti del consiglio.
    Lasciamo riposare in pace Malaparte.
    Anche se la messa in vendita per certi versi c'è, è l'arroganza del compratore che è differente.
    Personalmente nel vasto campionario che mi propongono i miei figli con i loro amici o i miei conoscenti o le persone con le quali ho contatti di natura varia, non registro fenomeni velinistici di tale consistenza d destare preoccupazione sociale.
    Al contrario vedo molte ragazze alla ricerca difficoltosa di una loro strada nel mondo del lavoro.
    Ma al solito, di quelle non si parla mai.
    Il problema è sempre cosa ci fanno vedere e come ce la raccontano.
    ( e suggerisco un tour a Casoria per chi non conoscesse....davvero la location mi ha spiazzata più di tutto il resto)

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  2. Ecco sedlex ha ragione: visitate Casoria, Portici dove abita la famiglia di Noemi e Secondigliano il luogo di origine della famiglia.
    E' una visita istruttiva, anche il "ristorante" dove si è tenuta la festa...un luogoo davvero ameno.
    Altro che villa Certosa.
    Tutto mi sarei immaginato tranne che vederlo frequentato da SB.
    Sarà anche un uomo vicino al popolo...ma è troppo.

    le veline/i tronisti non sono la maggioranza, tanti ragazze e ragazzi si fanno il culo sui libri, cercano di migliorare, sono la nostra speranza.
    Ci voglio credere.

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  3. La verità è proprio quella: stare troppo tempo sedute a studiare, rovina l'attributo b-side ;)

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  4. Beh, io sono una figlia femmina e non mi lamento di essere stata educata per indagare e servire soprattutto l'interiorità. Una cosa, anzi, che trovo bisognerebbe continuare a insegnare. Difficile? Credo meno dove ci sono affetti e presenza forte dei genitori, il problema mi sembra come sempre legato a situazioni disagiate per lo meno culturalmente.
    Carolina

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  5. il fatto è che guardandomi intorno, nella figliolanza femminile di amici e colleghi, sono davvero preoccupata. Il velinismo, la ricerca di qualcosa che ti dia i soldi senza il sudore della fronte, gli interventi chirurgici al seno a 18 anni, liposuzioni e varie a 20 anni.... è tristissimo tutto questo.
    Una figlia ha ricattato la madre, togliendole i risparmi per l'intervento, minacciando di andare a fare la puttana per guadagnarseli non è certo la normalità. E non sto parlando di situazioni disagiate.
    Credetemi, so di cosa parlo e davvero mi sento avvilita.

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  6. Non mi sento di giudicare altrui sistemi educativi.
    Chissà i disastri che ho combinato con i miei, quindi taccio.
    Però una simile diatriba madre - figlia, mi pare denoti un rapporto sconclusionato a prescindere dai tempi e dall'insistenza del chirurgo plastico nelle nostre vite.
    Se non esistesse la liposuzione, se ne sarebbe inventata un'altra questa ragazzotta, pur di dar filo da torcere a mammà.

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  7. sed, quella là si è fatta operare due volte al seno, la terza non le bastava, voleva una quarta, sebbene il chirurgo lo avesse sconsigliato.
    Ti assicuro che è la verità, tanto che suggerii alla madre di farle montare una chiusura lampo.
    Non si tratta di giudicare, questo sembra davvero il teatro dell'assurdo.

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  8. E' pazzesco! Oltretutto perché non è che se io facessi la puttana il problema prioritario sarebbe di mia madre, sarebbe mio!!! Non capisco.. Queste ragazze si vede che non si rendono conto che certi mondi sono violenti oltre che privi di valori...
    Carolina

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  9. Sono contraria alle visioni apocalittiche ove non ce ne sia stretta necessità.
    Come ripeto non voglio giudicare nessuno ma a me sembra che cambiati alcuni particolari del tutto marginali, di rapporti nevrotici e squilibrati è piena la letteratura dai secoli dei secoli.
    L'eventuale "guasto" sta tra madre e figlia, il motivo scatenante non conta, cento anni fa poteva essere per un guardaroba o per una dote fuori della portata della famiglia.Che sarebbe cambiato?
    Ma poi che vuol dire faccio la puttana?
    Con la concorrenza che c'è, non è la strada più agevole, dunque nemmeno quella più redditizia.

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  10. io conosco bene la madre, sed, è una gran brava persona e la figlia se ne approfitta e la ricatta.
    Le avevo consigliato di parlare entrambe con uno psicologo, ho avuto l'impressione che ne avessero bisogno, o al limite un consulente familiare, ma non ha voluto. C'è molta diffidenza verso questo tipo di professionista.

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  11. Una brava persona certamente ma assai debole e oserei dire, piuttosto ricattabile.
    Certi disastri non si combinano mai da soli, ho paura che lo psicologo non basti a sbrogliare una simile matassa.

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  12. tanto più che non ci vanno.
    Ma poi devo anche sentirmi dire che io sono stata fortunata. Vedi che vuol dire il figlio maschio? ;-)

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