SAVIANEIDE -2
La Stampa pubblica un articolo di Fabrizio Rondolino dal titolo:
Un gadget chiamato Saviano
Rondolino analizza il fenomeno del "supereroe" Roberto Saviano, partendo da Alessandro Magno e arrivando alla polemica di Leonardo Sciascia, sui "professionisti dell'antimafia".
Cita anche un famoso slogan : «Piace alla gente che piace» che lanciò sul mercato la Lancia Y10, prima utilitaria di lusso.
In sintesi, la lotta alla camorra come "moda", attraverso un'operazione mediatica voluta dallo stesso Saviano.
uscita e rientrata- leggo lo sferzante articolo e la tua efficace sintesi-
RispondiEliminalucrè
in effetti non ho preso posizione, ho ancora da capire.
RispondiEliminaMi dispiace che Rondolino, uscito fuori da un coro, sia rientrato in altro coro e che La Stampa riecheggi discorsi uditi altrove.
Magari il giornale è interessato alla quadriglia dei direttori.
Vien da pensare che i nemici di Saviano non siano tanto i camorristi ma i "professionisti" della notizia.
Come dicevo già altrove, Saviano rischia più di morire per "avvelenamento da inchiostro" da parte dei suoi "colleghi" piuttosto che dal piombo delle pistole dei camorristi.
RispondiEliminaBeh sono qui tutta orecchi...quando parla un autore del Grande Fratello e di librini porno ridaroli, ex consulente di D'Alema , non posso fare a meno di prendere nota.
RispondiEliminasappi che ha trasferito tutta la sua scienza infusa su Facebook, dove suscita grandi discussioni con argomentazioni analoghe a quelle dell'articolo (qualcuno gliene dice un po')
RispondiEliminaEbbene si ripristini la compianta rubrica di Cuore : E chissene frega.
RispondiEliminaovviamente il chissenefrega ci sta tutto, è andato ad ingrossare le fila dei detrattori di Saviano.... capirai.
RispondiEliminaPerò nessuno scrive di Di Meo e di come è diventato giornalista.
Ecco un altro che cita, in buona sostanza, Schiavone sr.
RispondiEliminaAnche lui possiamo inserirlo nella rubrica.
RispondiEliminaE poi poteva pure aver preso una laurea ad Harvard in giornalisteria, se non si sa comportare è un cavolo e tutt'uno.
Certo dopo due milioni di copie vendute, il film, la notorietà, Stoccolma, ci mancavano gli scrittori internazionali a tessere gli elogi...il fegato a questo punto potrebbe anche avere seri problemi.
possono dire quello che vogliono. Vedere quella sera Saviano in mezzo ad Auster e Grossman non ha prezzo (senza mastercard).
RispondiEliminaE assieme al fegato se ne va pure la coratella :-D
Ma poi...volendo rispondere seriamente : che c'entrano le carriere di un giudice ed un politico (Borsellino e Orlando) con quella di uno scrittore.
RispondiEliminaSe Sciascia avesse voluto alludere agli scrittori, si sarebbe dovuto includere nel novero lui per primo.