Nisida

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domenica 12 ottobre 2008

SE QUESTO E' UN GATTO


Oscar è un gatto adottato dall'Ospedale Steere House Nursing and Rehabilitation Center di Providence, che fin dall'età di 6 mesi ha iniziato a svolgere un particolare compito: riconoscere ed assistere persone che di lì a qualche ora serebbero morte. Ormai lo sanno tutti e il personale dell'ospedale quando il gatto si sistema accanto al letto del paziente, chiama i familiari e il prete per il viatico.
Finora nessuno è riuscito a capire come fa il gatto a riconoscere la morte, a sapere che proprio per quel paziente è arrivata l'ultima ora.
Sono state fatte varie ipotesi ma nessuna ha trovato un riscontro.
Sembra incredibile, ma persino
The New England Journal of Medicine gli ha dedicato un articolo a firma del Dr. Dosa, un geriatra del Rhode Island Hospital.
Non so voi, ma io non vorrei incontrarlo questo gatto, è agghiacciante pensare che conosce il nostro destino.

21 commenti:

  1. spesso il demonio si incarna nei gatti...
    forse è così ed arriva prima del prete

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  2. spesso il demonio si incarna nei gatti...
    forse è così ed arriva prima del prete

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  3. hai mica idea di come si potrebbero paracadutare su Montecitorio una tonnellata di confezioni di "Whiskas"? ;)

    una buona domenica

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  4. hai mica idea di come si potrebbero paracadutare su Montecitorio una tonnellata di confezioni di "Whiskas"? ;)

    una buona domenica

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  5. riccardo, non ci sono speranze. Il gatto schizzerebbe fuori dal Parlamento, grattandosi i maroni
    :-D

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  6. riccardo, non ci sono speranze. Il gatto schizzerebbe fuori dal Parlamento, grattandosi i maroni
    :-D

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  7. E se invece fosse un angelo?
    Mi piace pensare che sia così.. =)

    Ilaria

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  8. E se invece fosse un angelo?
    Mi piace pensare che sia così.. =)

    Ilaria

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  9. Oscar non è un angelo né un demonio. E' un gatto, cioé una creatura che vive in un mondo che non è il nostro. Non vede i colori come noi, ma vede nel buio della notte. Sente frequenze che per noi esistono solo come diagrammi su un video. Percepisce odori che per noi sono meno di tracce evanescenti. E' un predatore dei boschi con una riserva di intelligenza inespressa in natura, che si è adattato all'ambiente umano in maniera diversa da qualunque altro animale. Non è nemmeno domestico, perlomeno nel senso in cui lo sono i cani. Per quanto siamo abituati a vederlo e magari a soddisfare certe sue necessità elementari, visto che non può andare a caccia come i suoi antenati, la sua logica rimane profondamente aliena.

    Oscar ha una inconsueta forma di empatia con i pazienti dell'ospedale, di chissà quale origine. Probabilmente percepisce certe tracce biochimiche che finora sono sfuggite ai nostri metodi d'indagine. Quello che è insolito è il suo comportamento, che va al di là di quello classico di "adozione" che i piccoli felini mostrano spesso nei confronti degli umani. Oltretutto è un maschio, e questo rende la cosa ancora più singolare (anche se so per esperienza diretta che anche i maschi possono avere un comportamento "materno" nei confronti dei cuccioli, della loro specie o della nostra).

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  10. Oscar non è un angelo né un demonio. E' un gatto, cioé una creatura che vive in un mondo che non è il nostro. Non vede i colori come noi, ma vede nel buio della notte. Sente frequenze che per noi esistono solo come diagrammi su un video. Percepisce odori che per noi sono meno di tracce evanescenti. E' un predatore dei boschi con una riserva di intelligenza inespressa in natura, che si è adattato all'ambiente umano in maniera diversa da qualunque altro animale. Non è nemmeno domestico, perlomeno nel senso in cui lo sono i cani. Per quanto siamo abituati a vederlo e magari a soddisfare certe sue necessità elementari, visto che non può andare a caccia come i suoi antenati, la sua logica rimane profondamente aliena.

    Oscar ha una inconsueta forma di empatia con i pazienti dell'ospedale, di chissà quale origine. Probabilmente percepisce certe tracce biochimiche che finora sono sfuggite ai nostri metodi d'indagine. Quello che è insolito è il suo comportamento, che va al di là di quello classico di "adozione" che i piccoli felini mostrano spesso nei confronti degli umani. Oltretutto è un maschio, e questo rende la cosa ancora più singolare (anche se so per esperienza diretta che anche i maschi possono avere un comportamento "materno" nei confronti dei cuccioli, della loro specie o della nostra).

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  11. l'ultimo gatto che ho avuto, Leo, aveva anche lui strani comportamenti. Capiva se una persona in casa era in ansia o aveva qualche preoccupazione, gli si metteva vicino e non si schiodava piu'.
    Una notte stavo leggendo seduta sul divano e lui era vicino a me, come al solito.
    Eravamo da poco in questa casa. Ad un certo punto ci fu un botto terribile, poi seppi che era una bomba che avevano messo ad una saracinesca (mancato pizzo).
    Beh la cosa strana fu che il gatto saltò via molti secondi prima che la bomba facesse il botto. L'aveva sentita prima?

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  12. l'ultimo gatto che ho avuto, Leo, aveva anche lui strani comportamenti. Capiva se una persona in casa era in ansia o aveva qualche preoccupazione, gli si metteva vicino e non si schiodava piu'.
    Una notte stavo leggendo seduta sul divano e lui era vicino a me, come al solito.
    Eravamo da poco in questa casa. Ad un certo punto ci fu un botto terribile, poi seppi che era una bomba che avevano messo ad una saracinesca (mancato pizzo).
    Beh la cosa strana fu che il gatto saltò via molti secondi prima che la bomba facesse il botto. L'aveva sentita prima?

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  13. ah dimenticavo
    Circa il comportamento "materno" il micio ha allevato e addestrato cinque gattini che mio figlio aveva trovato in un cassonetto e quando li abbiamo dati via si è disperato per giorni e giorni.

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  14. ah dimenticavo
    Circa il comportamento "materno" il micio ha allevato e addestrato cinque gattini che mio figlio aveva trovato in un cassonetto e quando li abbiamo dati via si è disperato per giorni e giorni.

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  15. Quando uscì fuori questa storia mi sono meravigliata che in un ospedale, luogo necessariamente asettico, ( americano poi) potesse circolare un gatto.In realtà quella struttura è una casa di soggiorno per anziani in cui si prestano anche cure mediche. Gli animali domestici passano la vita a studiare la nostra. Anche a me piace pensare che il mio cane sia in grado di leggere nel pensiero. Invece la sua capacità premonitrice è solo derivata da una osservazione eseguita sulla ripetitività dei miei comportamenti .
    In un posto dove la morte è all'ordine del giorno, è possibile che questa " ripetitività" magari impercettibile, sia stata registrata dal gatto che poi si regola di conseguenza.
    Ditemi che è così, altrimenti tra angeli, diavoli ed esoterismo vario,la mia sensazione da " caduta dell'impero romano" diventa certezza.

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  16. Quando uscì fuori questa storia mi sono meravigliata che in un ospedale, luogo necessariamente asettico, ( americano poi) potesse circolare un gatto.In realtà quella struttura è una casa di soggiorno per anziani in cui si prestano anche cure mediche. Gli animali domestici passano la vita a studiare la nostra. Anche a me piace pensare che il mio cane sia in grado di leggere nel pensiero. Invece la sua capacità premonitrice è solo derivata da una osservazione eseguita sulla ripetitività dei miei comportamenti .
    In un posto dove la morte è all'ordine del giorno, è possibile che questa " ripetitività" magari impercettibile, sia stata registrata dal gatto che poi si regola di conseguenza.
    Ditemi che è così, altrimenti tra angeli, diavoli ed esoterismo vario,la mia sensazione da " caduta dell'impero romano" diventa certezza.

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  17. Il mio vecchio gattone Ginger (quattordici anni) aveva sviluppato attenzioni materne per Lila, che era davvero una cucciola terribile. Erano legatissimi e quando se n'è andato, tre anni dopo, la micia ne ha sofferto moltissimo, tanto da indurmi a cercare subito un'altra gattina. Lila l'ha accolta subito benissimo. Ma Penny (che per molti versi mi ha ricordato proprio Ginger da piccolo) non voleva una mamma adottiva, voleva qualcuno con cui fare a botte. Lila era delusa e offesa. C'è voluto più di un anno (di disastri) perché le due gatte cominciassero ad andare d'accordo.

    Il comportamento "materno" è quello più immediatamente riconoscibile dei gatti. Per altri aspetti la diversità è irriducibile ai nostri schemi, anche se la curiosità è un tratto in comune: per esempio Penny cattura un passero (che si finge morto) e se lo lascia scappare forse perché si chiede "ma come farà a volare questa cosina piumata?" (e poi litiga con Lila che probabilmente le dice "quanto sei scema, l'hai fatto un'altra volta!").

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  18. Il mio vecchio gattone Ginger (quattordici anni) aveva sviluppato attenzioni materne per Lila, che era davvero una cucciola terribile. Erano legatissimi e quando se n'è andato, tre anni dopo, la micia ne ha sofferto moltissimo, tanto da indurmi a cercare subito un'altra gattina. Lila l'ha accolta subito benissimo. Ma Penny (che per molti versi mi ha ricordato proprio Ginger da piccolo) non voleva una mamma adottiva, voleva qualcuno con cui fare a botte. Lila era delusa e offesa. C'è voluto più di un anno (di disastri) perché le due gatte cominciassero ad andare d'accordo.

    Il comportamento "materno" è quello più immediatamente riconoscibile dei gatti. Per altri aspetti la diversità è irriducibile ai nostri schemi, anche se la curiosità è un tratto in comune: per esempio Penny cattura un passero (che si finge morto) e se lo lascia scappare forse perché si chiede "ma come farà a volare questa cosina piumata?" (e poi litiga con Lila che probabilmente le dice "quanto sei scema, l'hai fatto un'altra volta!").

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  19. nell'articolo infatti si dice che il terzo piano dell'ospedale è destinato ad accogliere malati di Alzheimer e Parkinson. Forse ci sono delle ripetitività nei pazienti con queste patologie che danno indicazioni sul loro stato. Il gatto le rileva e il personale sanitario no. Niente angeli o diavoli.
    Il gatto è molto apprezzato perchè a suo modo tiene compagnia a chi è solo.
    Io mi sono molto meravigliata che questo articolo fosse pubblicato su un autorevole giornale medico, destinato a pubblicazioni scientifiche severamente selezionate.

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  20. nell'articolo infatti si dice che il terzo piano dell'ospedale è destinato ad accogliere malati di Alzheimer e Parkinson. Forse ci sono delle ripetitività nei pazienti con queste patologie che danno indicazioni sul loro stato. Il gatto le rileva e il personale sanitario no. Niente angeli o diavoli.
    Il gatto è molto apprezzato perchè a suo modo tiene compagnia a chi è solo.
    Io mi sono molto meravigliata che questo articolo fosse pubblicato su un autorevole giornale medico, destinato a pubblicazioni scientifiche severamente selezionate.

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