
No, non sono deiezioni di alani e mastini perchè ci hanno informato che si chiamano "coproliti", cioè cacate di dinosauri. Ve la ricordate la biologa di Jurassic Park con le mani infilate fino al gomito nella cacca del triceratops ammalato?
Stèveme scarze. Già dobbiamo fare lo slalom sui marciapiedi e imbatterci in questo mucchio selvaggio non ci rassicura di certo.
Alla fine si viene a sapere che queste immensa cagata serve a pubblicizzare il ciclo Jurassic Park, una serie di documentari che vanno in onda dal 16 dicembre su National Geographic Channel.
E non bastava la mmonnezza, pure la merda, che per quanto finta, fa schifo lo stesso.
Io mi domando:ma come le pensano queste pensate e soprattutto :ma veramente pagano qualcuno per partorire(anche se il termine appropriato sarebbe un altro)simili amenità?Ma voi abitanti non vi potreste ribellare?Troppe domande lo so,ma sono rimasta sconvolta mi devo riprendere e poi sto smaltendo la bronchite,ancora non connetto.Ciao.ORECCHIO ASSOLUTO
RispondiEliminaqueste pensate sono un nuovo (mica tanto) sistema di pubblicità, definito "virale", perchè si allarga e si diffonde come un virus. In effetti anche io ho svolto questa funzione parlandone e adesso molte persone sono al corrente di questa campagna virale. Target raggiunto.
RispondiEliminaDove andremo a finire...centri commerciali col buco,coprofilia primordiale..
RispondiEliminaEcco.
RispondiEliminaProprio mò che la D.M. torna due giorni a Napoli per la convention...avrà un argomento in più per suffragare la scelta del trasferimento: non bastava la monnezza vera, pure le mega-cacche sintetiche...
Dovre andremo a finire...siamo..lo sai fratello!
RispondiEliminaeva
questi la merda l'hanno in testa
RispondiEliminaproprio un merdone eh? nemmeno una "bovascia" (cacca delle mucche in bergamasco).
RispondiEliminaCarolina
stamattina sono ripassata, il cacatone non c'era. Asportato nottetempo o rimosso dai proprietari? mah ....
RispondiEliminaSi saranno dotati di paletta e sacchettino
RispondiEliminaMarassi....
RispondiEliminapalettone e sacchettone quello nero grande per la monnezza
Ad ognuno la sua, purtroppo...guardate qui che roba :D
RispondiEliminahttp://www.splinder.com/mediablog/giani/media/15044833?context=album
@polly, a parte il contesto, come si fa a paragonare le due cose! Bella trasmissione, l'albero azzurro. E' il caso di dire, perchè noi grandi dobbiamo "sporcare" sempre! (senza malanimo, ma il tuo "purtroppo...che roba" mi è sembrato quanto meno "inopportuno", sorry)
RispondiEliminaange
mio figlio c'è cresciuto con l'albero azzurro e il Dodo, ma non ricordavo un simile capolavoro. Credo che se avessi sentito il mio bambino canterellare la canzoncina, sarei rimasta un po' attonita.
RispondiEliminaNon si puo' definire una cosa di gran buon gusto, anche se non raggiunge in dimensioni il cacatone del dinosauro.
Il sangue del mio sangue non ha mai conosciuto questo Dodo e quest'albero.Però un problema piuttosto serio con la cacca in termini di controllo o meno,sdrammatizzazione,visione negativa del fenomeno, è tutto interno alla psicologia dell'infanzia.E non è un fatto da poco.
RispondiEliminaNon vorrei che questa storia del buon gusto sottacesse molti " dove andremo a finire"
ma no... ci siamo già finiti.
RispondiEliminaaltra illusione..
RispondiEliminaillusione? dici che c'è ancora il doppio fondo, eh?
RispondiEliminaNo, dico che lo sento ripetere più o meno da sempre e più o meno da persone che raggiunto un certo traguardo della propria esistenza si avvalgono della facoltà...e allora mi punge vaghezza di un qualcosa di strutturale.E siccome la memoria non mi fa difetto..
RispondiEliminaInfine, National Geographic nel panorama televisivo svolge un compito meritorio,se ha fatto divertire qualche ragazzino con le megacacche...glissons non credo abbia turbato equilibri estetici o piani regolatori.O si?
ma no, non credo che a Napoli ci siano ancora equilibri da turbare. Credo che se le piazzavano a Treviso o a San Gimignano magari avevano un impatto diverso. A Napoli si confondevano con i cumuli di monnezza e con le vere cacche di cani. Tutto qua. E poi lo sai, noi napoletani siamo oltremodo tolleranti, anche quando non dovremmo esserlo.
RispondiEliminavedo la stele di un cartello di cui non ci hai parlato e poi non credere che nelle altre città se la passino meglio.Preferisco il disordine alla xenofobia, e in questo essere evoluti rispetto alle cittadelle, una medaglia d'oro ve la potete appuntare.
RispondiEliminail cartello spiegava cosa sono i coproliti e la ricerca che stanno facendo su questi reperti.
RispondiEliminaDa qualche anno son venuti in auge questi reperti. Io ne sentii parlare la prima volta a Pietraroia, dove hanno trovato Ciro e dove c'è un intero giacimento di fossili e grandi pesci.
Quando mia figlia era piccola le regalai un libro a disegni. Si intitolava "Chi me l'ha fatta in testa?".
RispondiEliminaEra la storia di una talpa che uscendo dalla tana si era ritrovata una "cacchetta" in testa. Cominciava allora un'indagine tra gli animali del circondario confrontando la cacca che aveva in testa con quella di questi ultimi, per identificare il responsabile del misfatto.
Si andava da quella enorme della mucca ( e la talpa si rallegrava che il colpevole non fosse lei) a quelle microscopiche degli insetti.
Il libro era ben fatto e mia figlia si divertiva moltissimo.
Del resto a noi fa schifo, ma per i bambini, al di là dei problemi connessi al controllo delle proprie funzioni, la cacca e anche la pipì rappresentano una delle ragioni principali del loro rapporto con gli adulti (non hanno ancora l'Ipod, il navigatore satellitare, l'ipertensione e il commercialista).
Tutto questo per dire che nella circostanza, l'arrivo del libro a casa, fu salutato dall'aria disgustata della baby sitter.
Che si lascio scappare un "dove andremo a finire!"
E' la metafora dell'amore incondizionato : "io ti do la mia cacca e tu mi sorridi affettuosamente " interiorizzano i bambini fortunati.
RispondiEliminaConsiderato il problema che si crea quando un piccolo non è regolare...
Non solo esperti di diritto, non solo psichiatri da salotto ma addirittura pedagoghi (reichiani suppongo).
RispondiEliminaBasta una figlia per diventare esperti! (ahahaha)
bau bau
Basta la garanzia data dall'anonimato per diventare coglioni
RispondiEliminaI figli magari sono tre e comunque indipendentemente dal numero è sempre bene darsi una regolata, vero anonimo? Quando si diventa genitori si assumono responsabilità.
RispondiEliminaParlane con i tuoi.Vedrai che conferme.
E anche per il reichianesimo...qui s'è già dato e s'è passato oltre...ma non ti farebbe male una botta di vita.
Suvvia.. vai fuori a cercare quel che ti serve e non star qui col nasino schiacciato contro il vetro in contemplazione dei salotti...quella proprio non è materia tua.Inutile che insisti.
Anonimo a parte, trovo lo sviluppo nei commenti di questo post davvero interessante. Marassi, l'autore o la casa editrice del libro te li ricordi?
RispondiElimina