Nisida

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martedì 8 maggio 2007

Il Vallone di San Rocco da parco a sito di stoccaggio rifiuti


Dichiarato parco naturale con DL 42 del 2004 che lo definisce area di grande pregio paesaggistico, il Vallone di San Rocco è stato indicato come una delle 10 isole ecologiche della città di Napoli.
Servono a stoccare i rifiuti, dividerli e inviarli ai CDR per formare le ecoballe.
Nel caso del Vallone si vorrebbero sfruttare le numerose cavità formatesi dall'estrazione del tufo.
L'assessore alla mmonnezza Gennaro Mola vuole trasformare il Vallone di San Rocco in una discarica, mentre il progetto (sempre comunale) era di riqualificare l'area.
Niente male come contraddizione.
Nel frattempo i cittadini si organizzano in difesa del parco.
Qui un dossier informativo.


18 commenti:

  1. Io abito al terzo piano. Da qualche giorno posso entrare in casa direttamente dal balcone arrampicandomi per la montagna di monnezza che si è creata.

    Mi domando: ma ci sarà qualche sito che proprio non si potrò sottrarre alla triste incombenza?

    Ma nelle altre Regioni come fanno? Possibile che noi produciamo tanta più monnezza degli altri o la nostra còpula e si riproduce?

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  2. allora tenetevi i parchi e pure la monnezza fetida per le strade. non vedo altra soluzione.
    antonio

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  3. Ha ragione Antonio però.

    Effettivamente, con questa mania di riqualificare le aree finora abbiamo una colmata inutilizzata e in prospettiva difficilmente utilizzabile a Bagnoli. Un'area inutilizzata nella zona orientale, un'altra abbandonata a Chiaiano, il vallone San Rocco che di fruibile ha veramente poco (a meno di non voler portare a passeggio i bambini nelle cave) e che oltretutto è relativamente vicino al Parco di Capodimonte.

    Una giunta più coraggiosa avrebbe costruito case a Bagnoli (così anche i poveri si guardano il mare) e buttato giù un po' di quartieri Spagnoli creando finalmente un po' di verde al Centro. Ma queste cose appunto le sanno fare solo gli spagnoli o i francesi.

    Noi abbiamo scoperto la conservazione. E conservando conservando ci conserveremo anche la "monnezza".

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  4. dicono gli inglesi away from my courtyard...

    insomma buttatela dove vi pare ma lontano da me ...

    abbiamo tre soluzioni
    1) troviamo dove "stoccare" la monnezza in attesa di fare il resto...
    2) la lasciamo per strada
    3) la mangiamo

    quando ero assessore alla monnezza al mio paese (tutti sanno quale è) il commissariato straordinario chiese, avendo una piccola isola ecologica , (ferro , plastica e legno) se eravamo disposti a ospitare un centro di compostaggio che doveva servire 100.000 abitanti... sarebbe stato un affare per le casse del comune ... qualcuno rifiutò sempre in base al principio di prima ...

    scommetto che i cittadini a difesa abitano a san rocco e fino ad ora se ne sono fregati del Parco...

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  5. io ci sono andata una volta sola molti anni fa. C'era una delle grotte adibita a coltivazione di funghi. Per il resto ogni volta che ci passo vedo sempre monnezza buttata giu' e sterpaglie che crescono ovunque. Ciclicamente si parla di risanare la zona ma poi non se ne fa niente. Non so cosa si possa fare ma sono sicura che se mettono la spazzatura dentro le cave da là non ne esce piu'. Anzi, visto che c'è Napoli sotterranea, volevo suggerire all'assessore di ficcarla anche lì. Prima che si riempia ne passerà di tempo e nel frattempo magari avremo imparato anche a mangiarla, che altre soluzioni non ne vedo al momento.

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  6. Perché la "monnezza"dovrebbe uscire da lì? quando sono piene si richiude. Del resto fino a 300 anni fa non esistevano. erano piene di tufo.

    Nel frattempo iniziamo la "differenziata" e facciamo 'sti cazzo di termovalorizzatori come ce l'hanno in tutto il resto di Italia e d'Europa.

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  7. l'assessore da quello che ho capito dice che il vallone sarebbe un centro di raccolta per poi dividerla e farne ecoballe. Ma qua di ecoballe se ne sentono tutti i giorni.
    Certo che con tutti i falò che stanno accendendo in città che male vuoi che ci faccia un termovalorizzatore? Anche se producesse diossina e polveri sottili.

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  8. Ma un termovalorizzatore non produce diossina e polveri sottili.

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  9. poi dice che uno emigra....

    El Secretario

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  10. Noi il termovalorizzatore lo abbiamo vicinissimo al centro, produce elettricità e grazie alla raccolta differenziata si fanno andare gli autobus (vanno a biogas), si ricicla il cartone e la carta e con l'organico si concimano i giardini condominiali. Questa lotta contro i termovalorizzatori non l'ho mai capita...

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  11. Vi siete mai chiesto chi va a protestare insieme a tanti acerrani?

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  12. provo a indovinare Roque?
    ma credo sia facile

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  13. Jené, ci vanno anche qualli che hanno interesse a che le discariche (legali e abusive) non chiudano mai.

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  14. Il problema dei "rifiuti" in Campania, adesso capisco cos'è.

    Non si intende per "rifiuto" la monnezza, ma il fatto che tutti "rifiutano" le discariche.

    Scusate, ma chi mi parla di "polveri sottil e diossina" prodotte dai CDR, mi fa sorridere amaramente.

    Ma quelle belle polveroni doppie e spesse, più la diossona (sorella maggiore di quella di Seveso) che ci respiriamo a giorni alterni ogniqualvolta incendiano allegramente i cassonetti? Cosa fa più male?

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  15. Cioè, Roquentin, quelli là, come si chiamano.... i camorristi????

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  16. esatto sorry

    hai vinto una confezione di buste per la differenziata

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  17. Rispondo a marassi...
    Per la precisione le cavità di Napoli sono molto più antiche, molte risalgono ai greci e ai romani e noi le consideriamo un pezzo importante della storia della nostra città e proprio non ci va l'idea di utilizzarle come pattumiera, sarebbe come dire ai romani di riempire il colosseo o il parco di Villa Borghese con i propri rifiuti.
    Poi ci sarebbe da obbiettare che la spazzatura depositata nel sottosuolo, con il percolato che produce, finirebbe di contaminare le falde acquifere sotterranee e non parliamo poi del rischio d'incendi... non so se avete mai visto la difficoltà per spegnere quelli che si sono sviluppati all'aperto, bene... moltiplicate per 1000 e avrete un'idea di quello che succede quando si sviluppa sottoterrra.
    Insomma questa boiata di riempire le cavità con la spazzatura può venire solo agli incompetenti.
    Mi rendo conto che il problema è serio ma proprio per questo motivo bisogna trovare soluzioni altrettanto serie cercando di non rovinare quel poco di verde che ci è rimasto.
    Sono d'accordo che al momento il vallone S. Rocco non si può proprio definire un'oasi ma c'era un progetto per risanare il territorio e questo è quello che si dovrebbe spingere a realizzare.
    Premetto che io non abito da quelle parti e quindi non ho nessun interesse di campanile ma un monnezzaio al posto di un parco proprio non lo capisco.

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