Nisida

Nisida

mercoledì 19 luglio 2006

BUTTARE IL SANGUE... senza metafore


Oggi come tante volte ormai (ci sono abituata) sono stata alla ASL a fare i prelievi. Mi tocca, ogni paio di mesi, da tempo immemore.
Di solito trovo la mia infermiera preferita, con cui scambio quattro chiacchiere mentre lei svolge il suo compito: appizzarmi la farfallina nella vena, chiudi pugno, apri pugno e via con il mio cerotto.
Oggi niente di tutto questo. Al posto della mia infermiera che era in ferie trovo Dracula il Vampiro.
Inizia col chiedere quale braccio preferisco, il destro. Mette il laccio, appizza la farfallina con il tubicino, lo collega al vacuum e al momento che la pompa inizia a tirare, si impiccia nel tubicino e me lo strappa dalla vena.
Un macello, il sangue usciva a fiotti e la vampira era visibilmente spaventata.
Acchiappo al volo un pezzo di ovatta e piego il gomito, dimenticandomi di svenire. La disgraziata ha chiesto piu' volte scusa, sì, scusa un cavolo.
La cosa tragica è stata quella di ricominciare, il prelievo andava comunque fatto.
E pensavo che in fondo mi è pure andata bene, e' già assai che non mi ha morsicata sul collo. Ora sono conciata come una che si fa di eroina.
La prossima volta guardo da fuori la porta chi c'è e se ritrovo Dracula me la filo all'inglese.

20 commenti:

  1. a te è stato il prelievo venoso ...io nella saga al pliclinico Umberto I ...ho raccontato quello arterioso ...e na cosa che fa murì ...
    ma pecchè nun 'nce 'mparano a tirà o sanghe ...dovrebbe essere la prima cosa da fare per gli infermieri ...

    ricordo tanti anni fa c'era una infermiera "domiciliare" faceva a domicilio prelievi, "appuntava e spuntava" lavaggi, faceva piccole medicazioni , faceva punture con mano leggerissima... e si dice che fornisse anche altri servizi domiciliari (ma non so confermare ...ero troppo uaglione ..ma la signora era 'na bella femmene )

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  2. 'na cosa alla Edvige Fenech, insomma ;-)

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  3. somigliava a Yvonne Sanson ...quella dei film con Amedeo Nazzari che faceva sempre la parte della zoccolona che lo riempiva di corne ma poi si pentiva in punto di morte

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  4. dai polpastrelli delle dita o dal dorso della mano. io ho le vene che "non si vedono" (secondo elementi analoghi alla Draculessa di qui sopra almeno), quindi o attraggo quei personaggi o mi tocca prepararmi con immersioni delle braccia in acqua calda e cose varie!
    da quando l'ho capito costringo a prelevare solo da quei punti che ho detto e va meglio, semmai prova a chiederlo.
    Carolina

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  5. e proprio perchè quello era il puinto facile facile che stavo tranquilla. Quel prelievo me lo puo' fare pure un non vedente. E' l'unico punto dove si vede una vena.

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  6. Quando ho lavorato in laboratorio ho imparato a fare le endovena. Prima ai conigli (nelle orecchie) che la prendevano bene, poi ai colleghi che mi dicevano che avevo la mano "leggerissima". Qualche volta ho fatto anche dei prelievi a persone che conoscevo (ma ovviamente è vietato). Io non credo di essermi applicato più di tanto, ma non mi è parso che fosse una cosa particolarmente difficile, anche se in generale la manualità mi è congeniale (l'ultimo post di Roq tin tin non c'entra niente e non fate battutacce).
    In seguito mi sono convinto di due cose.
    La prima è che le vene si cercano al tatto e non a vista. La seconda è che, data la facilità dell'operazione, se uno fa questo di mestiere e non riesce a imparare a farlo decentemente vuol dire che se ne frega completamente del paziente. Insomma non ci credo all'incapacità.

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  7. ma la tizia in questione non era incapace, anche perchè la vena si vedeva bene, era solo imbranata, si è mossa e si è tirata tutto dietro. Una cosa che non avevo mai visto, lo giuro.

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  8. Jenè,
    forse la tipa era alle prime armi..però condivido ciò che dice Marassi...a volte c'è gente incapace ebbbasta.

    asietta

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  9. Veramente dicevo il contrario, ma mi fa piacere che tu sia d'accordo :-D :-D :-D

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  10. sono d'accordo anche stavolta con Marassi...lui diceva il contrario ed io non so più cosa volevo dire :)))

    asietta

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  11. è che ho sempre la testa altrove,Jenè :)

    asietta d'accordo per default con jenè e marassi

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  12. marassi che fa le siringhe come la infermiera della mia adolescenza non me lo immagino proprio ...

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  13. sta storia finisce cu' pasta e cocozza e capitone, me lo sento.

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  14. io dico solo: siccome non bisogna per forza soffrire e nemmeno contare sulle probabilità di trovare il nostro di fiducia o cmq uno bravo, su quei punti che ho detto va fatta bene comunque e io mi trovo bene a chiedere di prelevare in quei punti. poi del loro curriculum o interessamento alla mia persona me ne sbatto, mi basta solo di non avere segni o sanguinamenti o svenimenti. essendo una paziente e non il loro caposala me ne importa molto poco del perché e del per come e della loro carriera.
    Carolina

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  15. Carolì, e tu fai ascì pazze pure 'e serengare! :-)

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  16. beh, ma son cose normali in realtà. io non mi trovo le braccia da tossicodipendente, e per loro il prelievo da un dito o dal dorso della mano non è che richieda un master in America. poi anche loro vorranno una cosa pulita, veloce e ben fatta (quando ho deciso così non solo la tizia era come quella del post, ma pure un po' peggio perché invece di scusarsi è scappata... e solo dopo un po' ho visto arrivare quella brava!).
    Carolina

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  17. le mie vene sono (cito) "strette e incavate". nonostante io fin dall'inizio alla domanda "quale braccio" risponda "nessuno, prenda la vena sulla mano così non peridiamo tempo", mi devo sempre scontrare con testardi capoccioni che si pensano siringari a 5 stelle! alla fine mi ritrovo con due braccia viola e verdi con almeno due perforazioni cadauna! vulcanica f., noi i ragazzi della floridiana

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  18. io ho la fortuna di avere vene che si trovano sempre, meno fortuna, invece, coi siringari.......incapaci o imbranati o che ne so......ho i lividi che nemmeno un tossico all'ultimo stadio....

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