Nisida

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lunedì 8 maggio 2006

IL FIORE DEL DESERTO



Così viene chiamata la ginestra perchè le basta poco terreno per crescere. Persino sulla pietra lavica e per questo il Vesuvio ne è pieno.
Ha ispirato una delle piu' belle poesie di Leopardi.
Mi piace fotografare fiori e paesaggi.
Con le persone no, non sono capace. Sono timida e mi sembra di invadere la sfera privata di qualcuno, perchè so che coglierei le sue emozioni attraverso lo sguardo, così come colgo un'emozione da un tramonto.
Mi piacerebbe superare questo blocco perchè mi interessano i visi delle persone, specialmente i volti di anziani, con le rughe che segnano il tempo passato.

11 commenti:

  1. Provaci, io lo faccio spesso e sono le foto che mi piacciono di più... basta iniziare... in fondo così fermi l'espressione, i sentimenti delle persone, non c'è niente di più bello, almeno secondo me.

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  2. bello. sia la ginestra che il pensiero.
    Carolina

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  3. è un timore ancestrale ...rubare l'anima

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  4. Ieri alla Fiera del Libro ho incontrato Gianni Berengo Gardin, che è un maestro del bianco e nero e del reportage. Volevo parlarne nel mio blog, ma non ho ancora le foto (se non altro, gli ho chiesto l'autografo avendo al collo una vecchia Pentax invece di un frullino digitale :-)))

    Non gli ho chiesto come si fotografano le persone perché era un discorso troppo lungo - e poi lo so benissimo, bisogna dimostrare interesse per il soggetto e faccia tosta (in parti uguali) e a me manca la seconda. Ma stasera ci torno, per fotografare Mauro Pagani in un concerto dedicato a De Andrè, e magari mi scappa qualche immagine di stanche standiste e visitatori esausti...

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  5. ecco, ai concerti questo non mi succede, mi piace fotografare i musicisti impegnati a suonare. Mia grande soddisfazione fu quella di fotografare Keith Jarrett, nonostante i divieti e le minacce.
    Di Berengo Gardin ho visto una mostra a Milano, all'Arengario mi pare. Mi piace il B/N anche se ormai è rimasto poco. Anche le carte da stampa sono difficili da reperire e costano anche un botto.
    I miei amici fotografi bestemmiano in continuazione.

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  6. Fu una schifezza di concerto, peraltro anche costoso (sono un giornalista che i biglietti se li compra).
    Jarrett non fece niente di memorabile, sembrava un disco.
    In compenso riusci a creare un clima di tensione e di irritazione con la storia delle fotografie.
    Tra l'altro si può capire che mentre uno suona non voglia essere disturbato dai flash ma che il divieto fosse esteso anche al saluto finale puzzava di diritti venduti.
    E uno che è già miliardario di suo...

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  7. a me il concerto non dispiacque, anche se qui ne ho detto peste e corna
    http://jeneregretterien.splinder.com/post/5271950

    I prezzi erano vergognosi ma l'arena era piena e lui si diverte a tenere in scacco il pubblico. Certo che mo' mi vede un'altra volta. Mi scarico i cd, piuttosto.

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  8. a me l'anima..l'hanno rubata e non mi ha fotografato!
    non sapevo che la ginestra si chiamasse accussì...c'è sempre da imparare qui :)-adoro il suo profumo...mi riempie quell'anima che non ho :)-nel prox we sarò a Napoli,credo...e quando sentirò il suo profumo..penserò a questo post :)

    asietta

    p.s. il concerto non l'ho visto! :)p

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  9. Ci sono tribù in africa che non si fanno riprendere in volto, ne' in fotografia ne' in video.

    Credo rientrino nel ristretto gruppo di animisti rimasti sulla terra, (purtroppo).
    Che gli occhi, sembra siano l'eternità della persona, il veicolo a cui si acceda all'anima.

    Sto rivalutando questa loro teoria, prendendola per "buona".

    Ci sono tante espressioni della natura così magnifiche di cui forse gli esseri umani ne sono l'espressione peggiore.

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  10. Sono daccordo col gatto! Un bacio

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